17/04/12

“Kyros aspetta almeno di arrivare sul letto” lo apostrofò Dillon, mentre il suo ragazzo lo baciava freneticamente trascinandolo verso il letto e spogliandolo contemporaneamente.
“Mmmh” fu la sola risposta del moro mentre continuava imperterrito il suo lavoro, senza badare alle parole del compagno.
“Ky…” non riuscì nemmeno a finire di pronunciare il suo nome, che, Kyros lo buttò sul letto per poi mettersi a cavalcioni su di lui.
“Mmh va meglio cosi?” sorrise divertito il più piccolo.
Dillon tentò di ribaltare le posizioni, ma Kyros glielo impedì stringendo le gambe contro il suo bacino e portandogli i gomiti vicino alla testa, per poi catturare le sue labbra in un leggero bacio.
Dillon lo attirò più a sé cercando di approfondire quel contatto, ma evidentemente quella sera Kyros aveva voglia di giocare, tanto che si allontanò nuovamente da lui.
“Ky… ho fame” sussurrò Dillon al suo ragazzo, che, colta l’allusione, si buttò famelico sulle sue labbra, facendole schiudere, per poi esplorare ogni centimetro della sua bocca.
Kyros portò le mani tra i biondi capelli di Dillon stringendoli, attirando sempre di più l’altro verso di sè, mentre le loro lingue si cercavano, lottavano fra loro.
Si staccarono per riprendere fiato, all’improvviso Dillon invertì le loro posizioni, portando il suo ragazzo sotto di sé.
Sorridendo finì di togliergli la leggera maglia che indossava.
Era sopra di lui, a petto nudo; e sorrideva mentre lo osservava.
Accarezzava i capelli del compagno, sparsi sul cuscino, perdendosi nei i suoi occhi.
“Sei bellissimo” sussurrò al suo ragazzo, che, di rimando gli sorrise dolcemente.
 

18/04/12

Dillon osservava Kyros dormire tranquillamente, era l’alba, o così credeva, vista la luce fioca che filtrava nella stanza.
Quella mattina doveva alzarsi presto: era il compleanno di Kyros.
Accarezzava dolcemente i capelli scuri del più piccolo facendosi cullare dal suo respiro lento e regolare, cercava di riprendere sonno, ma inutilmente.
Si alzò delicatamente, cercando di non svegliare l’altro che ancora era tra le braccia di Morfeo.
Sorrise vedendolo cosi rannicchiato. Sembrava piccolo e indifeso, invece, quell’esile corpo nascondeva una carattere forte, una delle tante cose di cui era innamorato.
Diede un’ultima occhiata al suo ragazzo per poi dirigersi in cucina a preparare la colazione.
 
Al suo ritorno Dillon trovò Kyros steso sul divano, con Twinks e Botox appollaiati su di lui, .i due gatti amavano dormire sulla schiena del suo compagno.
Sorrideva divertito davanti quella scenetta, che ormai era d’abitudine.
Si avvicinò ad accarezzare i capelli di Kyros provocandogli vari mugolii: lo aveva svegliato.
“Ehi ben svegliato” gli sussurrò non appena vide le iridi scure scontrarsi con le sue “Sei un dormiglione” scherzò strofinando il naso sulla sua guancia.
Kyros sorrise, godendosi tutte quelle attenzioni che sapeva essere solo per lui.
“Ciao” mugolò assonnato, non rispondendo alla provocazione, ma piuttosto stropicciandosi gli occhi per cacciare i residui di sonno.
Dillon sorrise e lo baciò dolcemente “Mmh sei caldo” lo prese in giro.
 “Come sempre” scherzò Kyros sedendosi e attirando Dillon verso di lui per poterlo abbracciare.
“Dove sei stato?” chiese curioso notando un piccolo pacchetto stretto fra le mani del suo ragazzo.
“A prenderti questo. Buon compleanno Ky”
Kyros aprì il regalo e quando vide cos’era, abbracciò felice Dillon baciandolo e portandolo giù con sé sul divano.
“Grazie. Ti amo”
“Ti amo anche io”