Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: joellen    23/04/2012    1 recensioni
La vicenda si è conclusa nel migliore dei modi. Non possiamo dire che "vissero tutti felici e contenti", ma è andata abbastanza bene.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

IMMAGINI DAL FUTURO

 

 

 

 

In quel momento, tornò Peter con la vaschetta del gelato e inavvertitamente, Astrid, la più vicina all’apparecchio, salutandolo, sfiorò una leva. All’interno della cornice metallica, l’immagine cambiò. E ciò che apparve ammutolì tutti di stupore e angoscia.

La strada inquadrata era sempre quella che passava di fianco all'edificio dove si trovava il laboratorio, ma l'edificio appariva diroccato, con porte e finestre divelte; ogni oggetto presentì sulla via era distrutto, i lampioni giacevano a terra spezzati in più parti, e l’asfalto era ricoperto da un tappeto di vetri, pezzi di ferro, materiale edilizio e quant’altro faceva parte di ciò che fiancheggiava la strada. Un paio di esseri umani si aggiravano impauriti e disperati. Fermarono una macchina che passò, ma dalla vettura partono colpi di arma da fuoco che falciano i due, lasciandoli a terra in un lago di sangue. Subito dopo apparve una donna che si gettò sotto una seconda macchina transitante in quell’attimo.

I sette presenti nel laboratorio seguivano, turbati, la scena, ma erano Bobby, Sam e Dean a essere maggiormente colpiti da quella specie di filmato che ricordava loro qualcosa di spiacevole.

Si scambiarono occhiate allarmate.

“Eravamo riusciti a fermare tutto” mormora Bobby.

“Per cosa avrei fatto quello che ho fatto?” si domandò Sam.

Vicino a lui Astrid gli indirizzò un’occhiata interrogativa.

“Cos’hai fatto?” chiese.

“Ah, niente. – minimizzò Sam – Una vecchia storia”.

 Bishop controllò un display a fianco dell’apparecchio, sul quale si vide una data: 2013!

“Cos’abbiamo visto, dottor Bishop?” chiese Bobby, sconcertato.

“Fotogrammi di futuro. – rispose Bishop, sempre serio – Neanche tanto lontano”.

 Ma Dean aveva scòrto nella scena dettagli importanti

“Con una differenza” fece notare infatti.

“Quale?” chiese Bobby.

“Questa volta le cause di quello sfacelo non dipendono da fenomeni naturali, o soprannaturali” rispose Dean, mantenendo lo sguardo sull’immagine nella cornice, e invitando Sam e Bobby a osservare con attenzione le immagini. I due seguirono il consiglio di Dean e capirono immediatamente. Il palazzo era ridotto male, ma era ancora in piedi e non in macerie, e i segni di devastazione sulla strada non sembravano essere riconducibili alle conseguenze di calamità come terremoto o evento atmosferico.

“Sono umane”concluse Sam. Dean annuì amaramente

“Già. – affermò  - Quel casino è opera dell’Uomo”.

“Che diavolo succederà, allora?” si domandò Sam.

“Non ne ho idea. – rispose Dean – Forse, una rivoluzione. Moti sovversivi … Qualcosa del genere”.

“Ma come sono uscite quelle immagini?” chiese Bobby.

“Devo essere stata io” si scusò Astrid, che ricordava di aver urtato il macchinario.

“Non sei stata tu, Astrid. – la giustificò Bishop – Qualcuno le ha prodotte pensandoci”.

Altro giro di occhiate che conversero su Dean e Olivia con le mani ancora strette.

I due si guardarono e si lasciarono le mani.

“Ci stavi pensando, Dean?” gli chiese Bobby. Dean annuì.

Il plasma dentro la cornice si modificò ondeggiando fino a riproporre l’immagine della via che passava accanto al palazzo dove erano loro, al giorno d’oggi.

 “Beh, - interruppe Bishop, allegro – che ne dite di fare una pausa e gustare una coppa di gelato?”.

 

 

 

 

 

Addio o …. arrivederci?

 

Bobby, Sam e Dean lasciarono il laboratorio di Walter Bishop a sera inoltrata.

Sulla porta si scambiarono le ultime impressioni in merito al lavoro svòlto e su quello dei loro rispettivi settori operativi.

“Se dovesse capitarci un caso di infestazione da fantasmi, vi chiameremo” dichiarò Olivia, sorridendo.

“E noi verremo subito, vero ragazzi?” replicò Bobby pronto.

“Contateci” rispose Dean, guardando Olivia. L’agente Dunham, a sua volta, ricambiò lo sguardo e, spontaneamente, infischiandosene della presenza di Peter, depositò un bacio tenero e lieve sulla guancia di Dean. Sam e Astrid, non vincolati da legami, non si accontentarono di un simile semplice commiato, e andarono oltre, congiungendo per pochi secondi le loro labbra, dopo una seconda radiografia della donna al giovane dal basso all’alto.

Seguirono virili e vigorose strette di mano fra gli uomini, incluso Peter che respirando a fondo, strinse la mano anche a Dean.

“Niente paura, amico. – lo rassicurò Winchester Senior  – Anch’io, a casa ho qualcuno che mi aspetta. E quel qualcuno non si tocca”.

E dopo questa sorprendenti dichiarazione, i tre si avviarono alla macchina.

Ristabilitosi completamente, Dean strappò quasi le chiavi dell’Impala dalle mani di Sam che tentò una debole e poco convinta protesta, quindi salì sulla vettura dopo un ultimo saluto a tutti col pugno sinistro alzato.

I componenti della squadra Fringe aspettarono al freddo di una serata di metà dicembre, con le scarpe nella neve, di veder scomparire l’automobile nera oltre l’angolo della via che immetteva nella strada principale.

“Persone interessanti quei tre” commentò Bishop.

“Già” borbottò Peter.

“Molto interessanti” sospirò Astrid, alzando gli occhi al cielo.

Olivia sorrise a Peter, gli cinse le spalle con un braccio, e insieme, abbracciati,  rientrarono in laboratorio.

A chi non lo conosceva bene, Walter Bishop era un uomo che dava l’impressione di essere il classico scienziato vivente in un mondo tutto suo, fuori dalla realtà che lo circonda, ma era solo un’impressione. Osservando lo sguardo scuro del figlio, gli si avvicinò.

“Peter, - gli si rivolse con soavità paterna – non devi preoccuparti per Olivia. È vero; fra Olivia e Dean c’è stato un passaggio di energia, ma non è lo stesso tipo di energia che c’è fra voi due”.

Peter non era completamente persuaso, tuttavia, il sorriso e lo sguardo intenso di Olivia lo contagiarono fino a far sorridere anche lui.

 

 

 

Motel

 

Prima di affrontare di nuovo il lunghissimo viaggio che li avrebbe riportati a Lawrence, i tre cacciatori si concessero qualche ora di sonno. Mentre se li sentì chiudere, davanti ai suoi occhi Dean vide scorrere le immagini che sembrarono formare una sorta di video riassuntivo di tutta la giornata e del breve periodo trascorso a Boston, comprensivo di fatti e persone. Ma furono soprattutto le immagini delle persone a soffermarsi più a lungo: Olivia, Astrid e i due Bishop, padre e figlio, sempre vicini, sempre protettivi l’uno verso l’altro.

Non poté evitare ai suoi pensieri di posarsi sulla figura paterna.

Al diavolo l’assenza, la vigliaccheria e l’egoismo, si sorprese quasi a gridare nella mente Dean.

Suo padre gli mancava da morire.

Riaprì gli occhi. John Winchester  Era lì, seduto al bordo del suo letto e lo stava guardando con affetto e tenerezza infiniti, sorridendogli a labbra chiuse sotto barba e baffi. Dean si sollevò a sedere senza distogliere lo sguardo da lui, attraversato fugacemente dal dubbio che potesse trattarsi del bieco trucco di un demone, ma suo padre non si trasformò, i suoi occhi non divennero gialli; restò seduto sul letto continuando a sorridergli. Anche Sam aprì gli occhi e li sgranò alla vista del genitore.

John si alzò in mezzo ai due letti e sfiorò una spalla a ciascuno dei suoi figli, dischiudendo la bocca in un sorriso più aperto e definito.

“Grazie” disse semplicemente, e svanì in un lampo di luce bianchissima ed accecante.

Le porte, per lui, si erano aperte, spalancate, forse anche quella del Paradiso.

I due fratelli riaprirono gli occhi nello stesso momento e i loro sguardi meravigliati s’incontrarono facendo intuire ad entrambi di aver avuto lo stesso sogno.

 

 

 

F I N E

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: joellen