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Autore: Mad Hatter_    23/04/2012    4 recensioni
( Nagumo/Maki)
Maki poggiò sul banco dell’aula di scienze quattro ampolle, tre vuote e una che conteneva un liquido di colore trasparente.
<< Ecco qua >> sorrise soddisfatta e si rivolse al suo compagno di lavoro.
Questi teneva la testa sul palmo della mano, mentre con le dita dell’altra tamburellava sulla superficie liscia.
<< Nagumo, potresti almeno provare a interessarti all’argomento? >> chiese, facendo ricorso a tutte le regole del buon autocontrollo che Reina le aveva insegnato.
Lui non la degnò di uno sguardo e continuò a battere il tempo.
<< Nagumo. Domani ti lascerò la mia porzione di pancakes. Sicuro che non t’interessi? >>.
Il rosso improvvisamente si fermò e osservò la ragazzina.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Maki poggiò sul banco dell’aula di scienze quattro ampolle, tre vuote e una che conteneva un liquido di colore trasparente.
<< Ecco qua >> sorrise soddisfatta e si rivolse al suo compagno di lavoro.
Questi teneva la testa sul palmo della mano, mentre con le dita dell’altra tamburellava sulla superficie liscia.
<< Nagumo, potresti almeno provare a interessarti all’argomento? >> chiese, facendo ricorso a tutte le regole del buon autocontrollo che Reina le aveva insegnato.
Lui non la degnò di uno sguardo e continuò a battere il tempo.
<< Nagumo. Domani ti lascerò la mia porzione di pancakes. Sicuro che non t’interessi? >>.
Il rosso improvvisamente si fermò e osservò la ragazzina.
<< Tutti e sette? >>
<< Tutti e sette, promesso >>
<< Uhm. Che dobbiamo fare? >>
<< Questo >> Maki gli avvicinò il libro di scienze.
<< Uhm. Sì, accettabile. >>
<< Bene. E allora cominciamo >> la ragazzina indossò una mascherina.
Accortasi dell’espressione stupita di Haruiya, si limitò a commentare dicendo:
<< Beh, volevo calarmi bene nella parte >>.
 
<< Allora, adesso, secondo il punto cinque, devi accendere il fiammifero, in modo da poter riscaldare il liquido contenuto nell’ampolla… Nagumo, potresti smettere di giocare con quel cerino? >> chiese Maki, spazientita.
<< Che noiosa. Guarda che è divertente! >> rispose lui, accendendo il cerino.
<< Sì, come no. E’ divertentissimo rischiare di finire arrosto. >>
<< Voi femmine siete tutte uguali. Avete sempre paura di infrangere le regole! >> sbottò, avvicinandosi per osservare le scintille sprigionate dalla fiamma.
Aveva sempre amato il fuoco, fin da piccolo. Era imprevedibile, indomabile, ribelle. Come lui.
Si perse nei suoi pensieri e le parole di disprezzo di Maki riguardanti il maschilismo arrivavano ovattate.
Com’era bello. Sembrava quasi che danzasse. Nemmeno si accorse che il fuoco aveva ormai consumato il fiammifero. Quando il fuoco gli sfiorò la pelle, avvertì una scossa di calore in tutto il corpo e, istintivamente, lo lasciò cadere.
<< Nagumo! >>.
Il grido della ragazzina fu l’ultima cosa che sentì. Poi il fuoco invase la stanza.
Maki rabbrividì e si raggomitolò in un angolo dell’aula, le ginocchia sotto il mento e gli occhi chiusi.
Iniziò a tossire per via del fumo, mentre avvertiva la pelle lacerarsi al contatto con le fiamme.
<< MakiChan >>.
Sgranò gli occhi e alzò lo sguardo.
Un ragazzo dai capelli blu le tendeva la mano, sorridente.
<< Vieni MakiChan? >>
<< Hiroshi… OniiChan >>.
Le risate del bambino invasero l’aria e la ragazzina iniziò a piangere convulsamente.
<< Dai andiamo OneeChan! Il fuoco non è cattivo! >>
<< E’ cattivo invece! Vai via, vai via! >> gridò, portando le mani alle orecchie.
Il calore della fiamma era sempre più forte e l’aria ormai scarseggiava.
<< Quindi è così che finisce >> pensò, mentre i ricordi della sua infanzia vorticavano nella sua mente.
 
<< Mamma! Papà! >> la bambina gridò, scappando dalla sua stanza da letto che, divorata dal fuoco, stava cadendo a pezzi.
<< MakiChan >> suo fratello maggiore le stava venendo incontro.
<< Hiroshi! >> fece per avvicinarsi a lui, quando si accorse di avere le mani vuote.
Ma dov’era finito Perulu?
Maki ripensò a quando le fiamme avevano avvolto la casa ed erano giunte fino in cameretta.
Lo aveva posato sul letto poco prima di uscire.
<< Forza andiamo! >> suo fratello la afferrò per il braccio, ma lei si divincolò dalla sua presa.
<< Perulu è ancora là dentro! >> disse e, risoluta, fece per entrare in cameretta.
<< Maki no! >> Hiroshi la riacciuffò << Ci vado io. Tu inizia a correre ed esci da qui chiaro? >>.
E lasciando la sua sorellina nel corridoio, entrò.
Appena aveva visto il fratello sparire, Maki aveva iniziato a correre.
Aveva percorso il corridoio ed era riuscita a raggiungere il salotto.
Da lì, cercando di evitare le fiamme, raggiunse la porta d’entrata e, facendo appello a tutte le sue forze, la spalancò.
Cadde sui freddi gradini di pietra, mentre l’acqua dei pompieri giunti sul luogo la bagnò dalla testa ai piedi.
<< Presto! La bambina! >> un signore le si avvicinò, la prese in braccio e la portò vai di lì.
<< Hiroshi! >> gridò con quanto fiato aveva in gola.
I pompieri spensero l’acqua. Dalla casa fuoriusciva un’immensa nube di fumo che fece tossire più volte la bambina.
Improvvisamente, Hiroshi uscì.
Ansimante, con i vestiti strappati e ustioni molto gravi, sorrise alla sorellina e le mostrò il suo peluche.
Poi chiuse gli occhi e si accasciò a terra.
Da lì non si rialzò.
 
<< Maki? Maki mi senti? >>.
La ragazzina aprì gli occhi, sbattendoli più volte per mettere a fuoco il volto che la stava osservando.
<< Nagumo? >> si mise a sedere.
Era in una stanza d’ospedale.
<< Perché sono qui? >>
<< Per colpa mia >> il volto del rosso si oscurò, mentre raccontava alla ragazzina dell’incendio che aveva involontariamente appiccato nell’aula di scienze.
<< Quando la signorina Hitomiko è arrivata, tu eri svenuta, mentre io ero ancora seduto al mio posto. Io non… >> strinse i pugni e si morse le labbra.
<<< Ehi >> la ragazzina sorrise << E’ tutto apposto >>
<< Abbiamo rischiato di morire entrambi >>.
<< Ma non è successo >>.
Il ragazzo si sedette sul letto.
Prese poi un pacchettino dalla tasca.
<< Beh… in teoria sarebbe vietato, ma… >> le porse un pancake.
Maki lo prese in mano e osservò il rosso.
<< Lo so, lo so. Sono incorreggibile. Sono un ribelle. Le regole ci sono per essere rispettate e… >> si fermò improvvisamente. La ragazzina aveva iniziato ad addentare il pancake.
<< Oh. Al diavolo le regole per una volta. >>
 
<< Ma non è possibile! >> Maki sospirò.
Era tornata al Sun Garden da appena una settimana e la signorina Hitomiko le aveva ordinato di terminare il progetto di scienze.
E ancora Nagumo stava giocherellando con i cerini.
<< Senti >> sbottò spazientita << Vuoi appiccare un altro incendio? Metti immediatamente via quei cos >>
Sgranò gli occhi.
Nagumo la stava baciando.
Lentamente il rosso si staccò da lei e sorrise malizioso.
<< Sì. Decisamente sei più carina quando stai zitta. >>
Maki prese fiato.
<< NAGUMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO >>
 
<< Ma guardali >> ridacchiò Hiroto.
Maki stava rincorrendo per il giardino il rosso per riavere indietro il romanzo giallo che stava leggendo.
<< Peggio del cane e del gatto >> Suzuno si stiracchiò e si alzò in piedi.
<< Oh beh… l’amore non è bello se non è litigarello! >> commentò Ryuji, citando uno degli innumerevoli proverbi che sapeva a menadito.
<< Se non me lo restituisci io… >> Maki inciampò e cascò addosso a Nagumo.
I due rotolarono e quando si fermarono il rosso era sopra di lei.
La ragazzina arrossì notevolmente.
<< Qualcuno qui è bollente >>
<< T-togliti immediatamente! >>
<< No >>
<< T-togliti >>
<< No. E’ divertente. >>
<< Divertente un corno, togliti immediat >> di nuovo, Nagumo la baciò.
Inizialmente Maki tentò resistenza, ma alla fine cedette e ricambiò il bacio.
Rimasero lì, abbracciati, per più di cinque minuti, e poi si staccarono, leggermente ansimanti e arrossati.
<< Bastardo >>
<< Ma che carina. Grazie del complimento tesoro >>
<< Piromane >>
<< Così mi lusinghi >> le diede un bacio leggero sulla fronte.
<< Nagumo! >> gridò Kira << Non voglio ragazzine incinte prima dei diciotto anni, chiaro?! >>

Uhm, bene.
Non chiedetemi da dove diamine sia uscita questa roba. So solo che aveva una voglia matta di scrivere una Nagumo x Maki.
E' orrenda lo so.E temo anche di essere caduta nell'OOC ._.
Se è così, avvisatemi e provvederò ad aggiungerlo nelle note.
Non so se Maki avesse davvero un fratello maggiore. E non so se i suoi fossero morti in un incendio.
Ma la mia contorta mente ha immaginato la loro fine così.
Bene... credo di aver finito.
cià-ciao.
MakiChan che-si-deve-trovare-un-nuovo-soprannome-altrimenti-si-confonde-con-Maquia.

  
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