Anime & Manga > Rosario To Vampire
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Autore: LoScrittoreMisteriosoX    25/04/2012    4 recensioni
La vita ama fare strani scherzi. Un po' riguardanti gli incontri strani, più spesso riguardanti l'amore.
Questa è la storia di Keima Kurosaki, un semplice sedicenne delle superiori, che, inseguito ad un errore, viene trasferito nell'Accademia Yokai.
Tuttavia, Keima non è un vero e proprio “semplice sedicenne”, dato che in realtà è un vampiro. O meglio, lo è diventato.
Quando era ancora un bambino, un giorno venne morso proprio da uno di quei mostri mitologici che noi chiamiamo "vampiri", venendo irremediabilmente infettato.
Fortunatamente, grazie ad un rosario che porta al polso destro ricevuto in dono dalla vampira, è sempre riuscito a nascondere la sua vera natura a tutti, genitori inclusi. L'anonimato cominciò a fargli credere che sarebbe riuscito a tenere il segreto per sempre.
Almeno finché non incontrò lei, la responsabile del morso: Moka Akashiya.
Verità sul passato di Moka nel mondo umano verranno a galla, rivelando un amore annegato nel rimorso dei propri istinti.
Senza nemmeno rendersene conto, le attenzioni della ragazza si concentreranno tutte su Keima, scatenando le gelosie di Tsukune.
Riuscirà il nostro ex-protagonista a riprendersi Moka? Oppure prevarrà un amore avvenuto prima ancora del loro incontro? E le altre ragazze? Approfitteranno della situazione oppure tenteranno anche loro di “riprendersi” la loro rivale?
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Famiglio + Vampiro
Prima che si inizi: lo so cosa starete per per dire (ai vecchi seguaci della fiction dell'antico novembre 2011) "Keima?! E chi diavolo è?!" be'... troverete tutte le risposte a fine capitolo XD


<< Maledizione... quanto odio l'altro me stesso. >> sospirò Keima, osservando con occhio rassegnato il suo rosario al polso << E' un tale sbruffone. >>
<< Non dire così. >> rise a bassa voce Moka, ancora sotto forma di vampiro << Direi che è naturale per noi essere così... audaci. >>
Keima fu sul punto di rispondere con un altro sospiro, ma un grido lo interruppe.
<< Ehi, voi due! >> tuonò la ragazza dai seni prosperosi e i capelli cobalto facendosi avanti, immediatamente seguita da altre tre persone << Mi volete spiegare cosa diavolo è successo poco fa?! >>
<< Be'... abbiamo combattuto. >> disse semplicemente la vampira, con un tono freddo e totalmente diverso a quello di poco fa.
<< No, dopo! >>
<< Uhm... ci siamo rimessi i rosari? Cioè, io mi sono rimesso... >> provò ad indovinare Keima, fallendo.
<< Prima! >>
<< Moka è stata attaccata...? >>
<< Basta prenderci in giro! >> esclamò spazientita la più piccola agitando con furia una bacchetta magica << E prendi questo, nemico delle donne! >>
Improvvisamente, dall'alto cadde una pentola di metallo che colpì Keima dritto sulla testa, facendolo cadere all'indietro con una stupida espressione sul volto.
<< Ehi! >> ringhiò Moka, innervosita << Se avete qualcosa da dire, ditela e basta! >>
Come a risposta a quell'ordne, l'unico ragazzo del gruppo si fece avanti, mostrando un'espressione dispiaciuta e afflitta << M... Moka... san... >> mormorò quasi come se stesse parlando con una lama puntata alla gola.
Vedendo quel volto così sofferente e confuso, Moka comprese al volo, limitandosi così ad incrociare le braccia e a fissarlo con severi occhi freddi << Tsukune. >> disse senza la minima scompostezza << Immagino abbiate bisogno di spiegazioni. >>
<< Direi! >> esclamò la ragazza prosperosa << Perché hai una relazione così... intima, con lui?! >>
<< Be'... >> rispose Moka voltandosi verso Keima, guardandolo mentre si rialzava con un bernoccolo sulla fronte << … lui è il mio famiglio. >>
<< Famiglio? >> domando Tsukune, del tutto estraneo a quella parola.
<< Descrivendolo in poche parole, è un individuo che è si è “unito” al casato Akashiya in seguito ad un giuramento prestato ad uno dei membri del clan, in questo caso, io. >>
<< “Unito”? >> chiese la succubus evidenziando il doppiosenso di quella frase, facendo passare un brivido sulla schiena di Tsukune << Quindi la tua relazione con Keima-san è... >>
<< Nulla di quello che pensate. >> rispose eloquentemente l'albina con un mezzo sorriso divertito << Se dovessi dare dei ruoli alla nostra “relazione”, possiamo dire che come io sono una Regina, Keima è il mio Cavaliere, nulla di più. >>
<< E quel bacio? >>
<< Semplice formalità. Era da undici anni che non si trasformava più e la sua forza era alquanto debole, così ho dovuto prestargliene un po' della mia. Se non facevo nulla, Keima rischiava che il suo corpo da umano non avrebbe retto alla prossima trasformazione dato il troppo potere improvviso, finendo così con l'implodere su sé stesso.  >>
<< M-Ma è orribile... >> mormorò Yukari, con la pelle d'oca.
Anche Tsukune rabbrividì un poco, ma al suono di quelle parole, si sentì molto più sollevato, sollevato nel vedere che non c'era alcun legame romantico fra i due.
<< Già... >> riprese Keima avvicinandosi fra gli sguardi diffidenti delle ragazze << ...ma del resto questo è quello che succede quando un “purosangue”, infetta un umano... >>
<< Infetta...? >> chiese Tsukune, ponendo l'ennesima domanda della discussione.
<< E' un po' come quello che ho fatto a te. >> rispose Moka << Quando eravamo ancora bambini, ho iniettato parte del mio sangue nel corpo di Keima, trasformandolo in un vampiro. >>
<< Iniettato...? Ma io...>>
<< Lo so, ma tu sei un ghoul. >> finì la vampira con fare serio << Vedi, il motivo è che il rituale di “passaggio” è eseguibile una volta sola nella vita, ovvero la prima volta che si decide di rilasciare il proprio sangue in corpi altrui. Da lì in poi, tutte le altre volte che si decide di farlo, il soggetto che si infetta diventa un ghoul. >> la freddezza nelle parole di Moka colpirono il Tsukune con la stessa forza di una frusta, facendolo sentire inferiore rispetto a Keima che, nonostante avesse avuto anche lui lo stesso tipo di “rituale”, era diventato un vampiro, un essere molto più vicino a Moka di lui.
<< A-Aspetta... >> parlò Tsukune << M-Ma non ero io la tua prima volta...? >> chiese dando per scontato qualsiasi doppio senso sessuale.
<< Be'... questo è quello che l'altra Moka pensa, o meglio, pensava. >>
<< Cosa...? >>
<< Andiamo... davvero pensi che il primo morso di una vampira che ha vissuto per tutta l'infanzia nel mondo umano è stato alle superiori? >> una nota di sarcasmo era udibile nella dichiarazione della ragazza, donandole un aspetto arrogante.
<< Ma come è successo? >> domandò Kurumu, rapita da quella spiegazione.
Moka sorrise, aspettandoselo << Il tempo delle domande è finito. >> disse afferrando il rosario fra le mani di Keima << Da qui in poi, il resto sono solo informazioni private. >>
E prima che qualcuno potesse ribattere, la vampira si rimise il sigillo, tornando nella sua forma normale e cadendo priva di sensi fra le braccia di Tsukune. Almeno quella, era rimasta un'abitudine “intatta”.
<< Che cosa?! >> esclamarono Kurumu,Yukari e Mizore all'unisono << M-Ma non è giusto! >>
Anche Tsukune si sentì deluso per quell'improvviso censura degli elementi più importanti di quella storia, lasciandolo non poco amareggiato.
Per nulla soddisfatte da quello che avevano scoperto, le ragazze continuarono a fissarsi spossate finché, attraversate all'unisono dalla stessa idea, voltarono tutte la testa verso Keima, facendolo rabbrividire.
<< Keima-san... >> esordirono circondandolo senza dargli possibilità di fuga << Adesso ci dici come finisce! Com'è successo? Perché?! >>
<< No! E-Ehi! >> esclamò Keima, sentendosi sotto pressione da tutta quell'aura femminile attorno a lui<< Ra... Ragazze, per favore, no! >>
<< Cosa vuol dire “no”?! >> chiese Mizore particolarmente agitata, raro da vedere data la sua natura mite << Abbiamo il diritto di sapere che è successo! Non potete lasciarci così dopo aver risposto a tutte le domande tranne all'ultima! >>
In un miracoloso divincolamento da quella stretta dai quattro, Keima scivolò sotto di loro e si mise a correre, improvvisando una goffa fuga.
<< Torna qui! Devi finire la storia! >> gli urlarono dietro le ragazze, tutte lanciata al suo inseguimento in una spericolata corsa per il cortile.
<< L'avente sentita! Sono solo un “Cavaliere”! >> si giustificò il vampiro schivando i tentativi di placcaggio << Se la mia “Regina” dice che non devo rivelare altro, non posso rivelare altro! >>
<< Ma che Cavaliere e Regina! Sputa il rospo e dicci tutto! >> ringhiò Kurumu, irritata.
<< Non posso! >>
E mentre quei neo-amici continuarono a correre su e giù per il cortile, Tsukune lanciò una lunga e malinconica occhiata a Moka, ancora fra le sue braccia. Che stava succedendo, esattamente?


<< Ecco cosa succede quando ti fidi di assassini improvvisati. >>
<< Non ti preoccupare, avevo previsto un fallimento iniziale... del resto una Akashiya non è tipa da farsi uccidere ai primi tentativi. >>
<< Quindi... >>
<< Esatto. Avevo bisogno di qualcuno da sacrificare per vedere quanto Moka Akashiya fosse forte e devo ammettere che il risultato mi ha lasciato alquanto... soddisfatto. Probabilmente non sarà l'unico sacrificio che farò. >>
<< E riguardo al suo “Cavaliere”? >>
<< Un insignificante incidente di percorso. Non sarà un gran problema. >>
<< Capisco. >>
<< Bene, direi che per ora abbiamo finito. Torniamo indietro e vediamo di scegliere la nostra prossima pedina da lanciarle contro. >>

-

<< Tsukune-san! >> esclamò Moka non appena l'ultima ora scoccò << Tra poco abbiamo attività con il Club, andiamo? >>
<< Certo! Preparo la cartella e arrivo! >> sorrise il ragazzo voltandosi.
<< Oh, è vero che anche qui ci sono i club... >> commentò Keima affianco a loro << Voi di che club fate parte? >>
<< Giornalismo >> rispose Tsukune << E' piuttosto interessante dato che ci permette di rimanere in contatto con la scuola fornendo loro notizie e scoop. >>
<< E sarebbe più interessante se quel pervertito di Gin si decidesse di andarsene... >> sospirò Kurumu avvicinandosi.
<< Assolutamente! Io non ce la faccio più ad entrare con il costante pericolo che lui arrivi dal nulla solo per fotografarmi sotto la gonna! >> urlò Yukari innervosita << E' indecente come questa tettona! >>
<< Ehi, pianura, cerchi rogne?! >> ringhiò la succubus puntando i piedi << La tua è tutta invidia! >>
<< Giusto! Perché non ti unisci anche tu? >> propose Moka mentre il litigare delle altre due faceva da sottofondo << E' più divertente quando si è in tanti! Inoltre la cosa potrebbe anche aiutarti a conoscere la scuola! >>
Valutando l'idea, Keima si lasciò andare allo schienale con fare pensieroso << Giornalismo, eh? >> mormorò grattandosi il mento << Non è male come idea, ma vorrei provare anche gli altri club. >>
<< Perfetto! >> esclamò la vampira con fare estasiato girandosi verso Tsukune << Se non sbaglio il nostro prossimo articolo parlerà dei club della scuola, giusto? >>
<< B-Be'... penso di sì... >> rispose insicuro il ragazzo.
<< Allora è deciso! Io accompagno Keima per i club, voi invece andate da Morioka-senpai, va bene? >>
<< Se non c'è altra scelta... >> rispose Mizore per le altre due, troppo impegnate a litigare.
<< Allora noi andiamo, a dopo! >> sorrise Moka prendendo Keima per un braccio e trascinandolo.
<< N-No! Ehi, Moka non tirare! Ti sto seguendo! >> esclamò l'altro cercando di liberarsi, scomparendo poi dalla porta prima che potesse riuscirci.
<< Certo che quei due sono davvero intimi... >> commentò Kurumu tenendo ferma Yukari con una mano sulla testa mentre quest'ultima tentava di acciuffarla muovendo le braccia in cerchio, come nelle più classiche gag del “basso contro l'alto”.
<< Non vi preoccupate. >> sorrise Mizore << Ci penso io a tenerli d'occhio. >>

-

<< Il club di matematica? >> mormorò Keima osservando l'insegna.
<< Sì, sembrerebbe sia diretta da Kagome-sensei, la nostra professoressa di matematica. >> parlò Moka leggendo il volantino << Vuoi provarlo? >>
<< Non che i numeri siano proprio il mio forte, ma vediamo com'è... >> rispose lui aprendo la porta con fare poco convinto.
Ma come spalancò la porta, davanti a lui apparve la scena di una crudele donna sopra una cattedra vestita di un corpetto di cuoio nero intenta a frustare gli studenti sotto di lei, tutti impegnati a leggere in modo ossessionato qualcosa sulla matematica.
Immediatamente, Keima e Moka arretrarono, chiudendo la porta come se non l'avessero mai aperta.
<< Okay... >> parlò Keima, ancora stordito dalla sorpresa << Direi che il club matematica sia... >>
<< ...escluso. >> finì l'amica, anche lei con la bocca spalancata.
<< S-Sì... escluso. Passiamo al prossimo? >>
 I club successivi furono abbastanza normali, se non fosse per il fatto che tutti erano un vero inferno per lui. Non che trovasse difficoltà nell'inseguire una palla o simili ma, ogni qualvolta giocava, tutti i membri tentavano di fargli un qualche tipo di dispetto.
Ad esempio a basket c'era chi gli faceva lo sgambetto, chi a calcio tirava pallonate dirette a lui -e,se si conta che sono tutti demoni, il pericolo era triplicato-  o chi nel club di cucina gli passava passava accanto per poi “inciampare” verso di lui, rischiando di colpirlo con pentole piene d'acqua caldissima o coltelli. Insomma, un vero e proprio tentativo di emarginazione.
I motivi?
Il primo era sicuramente perché Keima si era rivelato molto bravo negli sport che provava e forse, appunto perché era più bravo dei capitani stessi, quest'ultimi si sentivano minacciati nella loro immagine, finendo così con il cacciarlo via con patetiche scuse come “Non abbiamo posto” o “Non vogliamo sbruffoni come te nel nostro club!”. Il secondo era perché, ovviamente, c'era Moka.
Fra quelli che volevano fare bella figura con lei nella speranza di impressionarla -fallendo per colpa del vampiro-, chi tentava di uccidere Keima per gelosia e chi tentava di abbordarla, ad occhio e croce dovevano aver superato almeno metà popolazione maschile dell'accademia.
Così, alla fine, dopo un pomeriggio passato più a sopravvivere che provare i club, tutto si concluse con il club di “Scherma Medievale”.
<< Mi spiace tanto, Keima! Sul serio! >> esclamò Moka, dispiaciuta << E' tutta colpa mia! >>
<< Non ti preoccupare... >> sopirò lui ricoperto di graffi dalle testa i piedi e la divisa sporca e malconcia << Uhm... succede. >>
<< Uh... l'ultimo club è quello di Scherma Medievale, vuoi fare un tentativo? >>
<< Sì... >> rispose lui leggermente abbattuto << … almeno se anche con questo fallisce non mi rimarrà che il tuo club. >>
<< Allora speriamo che fallirai. >> sorrise l'amica con l'occhiolino e mostrando la lingua in modo dispettoso.
La sede del club di Scherma Medievale si trovava immediatamente vicino alla palestra, del resto come la maggior parte dei club sportivi in cui si richiedeva uno spazio chiuso dato che avevano una sola palestra e si doveva fare a turni.
Comunque sia, fortuna che voglia, Moka e Keima capitarono proprio nel giorno in cui era il loro turno, mettendoci così non troppo tempo a trovarla.
<< E' permesso? >> domandò Keima entrando attraverso il portone della palestra, venendo subito investito dal tintinnio di spade che si scontravano fra di loro. Rimase leggermente di stucco quando li vide maneggiare con spade di metallo, affilate in entrambi i lati e pericolose, ma del resto... non era mica in un'accademia normale, lui.
Immediatamente l'esercitazione si fermò di colpo, voltandosi verso i due intrusi.
<< Sì? >> domandò con seria professionalità quello che doveva essere il loro capitano, avanzando verso i due vampiri.
<< Uhm, salve. Sono Keima Kurosaki, un nuovo iscritto... >> esordì Keima mentre i membri davanti a lui lanciavano occhiate lussuose in direzione di Moka che, come le altre volte, per la vergogna si nascose dietro Keima -che d'altronde era un po' più alto di lei-, facendo innervosire non pochi studenti.
<< Ah, sì. >> lo interruppe il capitano con noia << Sei quello che sta vagando per la scuola alla ricerca di un club. Sei venuto qui per “provare”, giusto? >> Keima fu sul punto di rispondere affermativamente, ma il ragazzo continuò secco << Be' ti risparmio la fatica: no. Ora vattene di qui, stai disturbando l'esercitazione. >>
<< Ma... >>
<< Mi hai sentito. Non voglio pivelli che giocano con le mie armi solo perché “gli va'”. >>
<< Perché non può?! >> saltò su Moka << Ha il diritto di provare i club che gli interessano! >>
<< E io ho il diritto di dire di no dato che queste sono armi vere, per professionisti. Non sono stupide canne di bambù per giocare, queste uccidono. Se vuoi fare il “piccolo guerriero” iscriviti al club di Kendo, il suo turno è domani. >>
Una risata si udì levare dagli altri membri del club, tutti diretti a schernire il ragazzo e a mandarlo via.
<< Io so cosa maneggio. >> puntualizzò Keima, sentendosi accusato.
<< Credimi: tutti sanno, nessuno fa. >>
Keima cominciò ad irritarsi, avvertendo nell'aria un'atmosfera ostile, odiosa. Del tutto simile a quelle precedenti.
<< D'accordo, addio. >> sbuffò limitandosi dargli le spalle, non potendo fare nient'altro.
<< Bravo, tornatene a giocare con le spadine di bambù! >> rise ancora il capitano, guardandolo lasciare l'edificio inseguito da una Moka dispiaciuta.
A grandi falciate Keima tornò ad attraversare la palestra, sentendosi un totale straccio, un rinnegato.
Era così anche nella sua vecchia scuola, nell'infanzia. Tutti a giudicare per quello che sembrava, non per quello che era.
<< Keima! >> esclamò Moka dietro di lui << Aspetta, ti prego! >>
Ad un tratto, come se avesse obbedito a quelle parole, il ragazzo si arrestò di colpo.
<< Non badare a quello che dicono! >> tentò di alleviare la vampira, poggiandogli una mano sulla schiena << Non sa- >>
<<  ...a terra. >> parlò Keima sopra di lei, serio e determinato.
Moka non capì.
<< Come hai det- >>
Nemmeno il tempo di capire di finire la frase che Keima si girò di scatto e l'avvolse in un abbraccio, gettandosi poi al suolo mentre dietro di lui la porta della palestra esplodeva in fumo e detriti.
<< YORIKA! >> esordì la vociona di un ciclope alto sette metri e ben corazzato con un'armatura di metallo, armato inoltre di un pericoloso martello grosso quasi quanto lui << E' giunta l'ora della vendetta!! >>
<< Ma che...?! Wataru?! >> gridò il capitano mentre i suoi compagni arretravano, intimoriti << Che diavolo stai facendo?! >>
<< Sono qui per vendicarmi perché mi hai soffiato via la ragazza!! >>
<< CHE COSA?! >>
<< Te l'ho detto che un giorno sarei venuto a vendicarmi, maledetto playboy! Hai ingannato la mia ragazza! >>
<< Guarda che ti ha lasciato perché eri brutto e grasso! >>
Al suono di quell'insulto, Wataru serrò i denti con rabbia, fissando con odio il capitano di Scherma Medievale.
<< C-C-Come osi... >> mormorò con le dita tremanti dalla furia ben salde al suo martello << … me la pagherai cara!! >>
In un grido di rabbia, il ciclope caricò con furia ceca, facendo tremare l'intera palestra ad ogni suo passo, schivando Moka e Keima di pochi centimetri.
Guardandolo venire dritto verso di loro, i membri della Scherma Medievale fuggirono nel panico più totale, lasciando solo il loro capitano che, per la paura, inciampò nell'indietreggiare rimanendo poi fermo, paralizzato dalla vista del martello cadere dritto su di lui.
<< A-Aiuto! >> urlò vedendo la sua vita scorrergli davanti, tenendo in avanti la spada in un patetico tentativo di difesa.
Improvvisamente, come a risposta di quelle parole, due lampi rossi illuminarono la palestra.

Quando il rosario sul petto viene rimosso, il sangue vampiresco di Moka si risveglia.

Quando il rosario sul polso viene rimosso, il sangue vampiresco di Keima si risveglia.


L'istante dopo, un secco rumore metallico arrestò di colpo l'esecuzione, fermando l'arma ad esattamente un metro di distanza da Yorika.
<< Che seccatura, perché mi devo scomodare per una mezza calzetta come lui?! >> si lamentò Inner Keima contrastando a denti stretti l'immenso martello del ciclope, armato di una spada lunga, violando ogni legge della fisica.
<< Uh? L'ho schiacciato? >> si chiese Wataru prima di venir buttato di lato da un calcio volante di Moka, portando con sé il suo martello e liberando Keima dalla morsa.
<< Spesso me lo chiedo anch'io. >> sorrise Moka guardando Yorika, ancora con gli occhi spalancati dall'incredulità << Vuoi fargli vedere come si usa davvero una spada? >> chiese spostando lo sguardo verso Keima << E' tutto tuo. >>
<< Certamente... >> sogghignò sicuro l'altro vampiro facendo una breve corsetta, dando al nemico tutto il tempo di rialzarsi e prepararsi a riceverlo << ...showtime! >>
Non appena il ragazzo fu a tiro, il ciclope mosse rapidamente le braccia in avanti, ansioso di schiacciarlo sotto l'immensa massa di metallo della sua arma, ma come questa si abbassò, essa non colpì nulla, se non il legno levigato della palestra che si accingeva a spararsi in alto dovuta dalla potenza del colpo.
E, proprio in mezzo a quei detriti, la figura di un Keima sorridente si distinse arrogante, fluttuando fra di essi come per farsi beffa del suo nemico.
Irritato, Wataru tentò di estrarre il suo martello e sferrare un secondo colpo, ma Keima fu più veloce e atterrò sull'impugnatura in legno, percorrendola poi in direzione del mostro brandendo la spada nello stesso modo in cui un bambino avrebbe fatto con un ramoscello.
L'attimo dopo, non appena Keima fece ingresso sulla mano, l''impugnatura si divise in tanti piccoli cerchietti, rendendo il martello pressoché inutilizzabile.
<< Maledetto! >> ringhiò il ciclope passando alle mani e tentando di acciuffarlo, fallendo in continuazione << Anche tu vuoi aggiungerti alla lista delle persone che voglio far fuori?! >>
<< Perché no? >> ridacchiò Keima passando oltre la sua testa con un balzo elegante, puntando dritto sulla sua schiena << Ricordati però di aggiungermi per ultimo!  >>
Rapido, Keima impugnò la sua spada con due mani e si lasciò cadere in un perfetto rettilineo, aprendo il retro dell'armatura del ciclope come se avesse appena abbassato una cerniera a zip.
<< Ah, giusto, me ne stavo per dimenticare... >> sogghignò il vampiro atterrando sul pavimento per poi proiettarsi in avanti con un secondo balzo, dritto verso l'apertura creata << … resta al tuo posto! >> gridò colpendo un punto sulla spina dorsale con l'elsa della spada, applicando abbastanza pressione da stordirlo.
Senza più alcun contatto con la realtà, il ciclope barcollò in avanti eseguendo alcuni passi incerti mormorando<< S-Sissignore... >>  prima di cadere con gli occhi all'insù e la saliva alla bocca, segno che era completamente KO.

Il vincitore di questo capitolo è stato deciso in 337 parole! Chuu~

<< A quanto vedo sei parecchio portato per le armi da taglio... >> commentò Moka guardando Keima avvicinarsi con la spada appoggiata sulla spalla << Cos'è, durante tutti questi anni ti sei allenato? >>
<< Sfortunatamente non ho mai avuto modo di impugnare un'arma. >> rispose l'altro picchiettandosi la spalla con il lato non tagliente della spada, come a rilassare i muscoli.
<< Eppure ne sei capace... pensi che sia destino? >>
<< Io penso più che sia ironia della sorte. >> sospirò Keima, riferendosi al suo nome.
<< G-Grazie mille! >> esclamò Yorika avvicinandosi con le lacrime agli occhi << Non so davvero come ringraziarvi, davvero grazie! >>
<< Non l'abbiamo fatto per te. >> rispose freddo Keima lanciandogli un'occhiata in cagnesco << Ti abbiamo solo salvato per caso mentre tentavamo di salvare la palestra, quindi non fraintendere. >>
Alla vista di quell'evidente bugia, Moka sorrise.
<< Uh.. uh... gra... grazie mille lo stesso! >> riprese il capitano sfregandosi le mani con fare servizievole << E per quanto riguardava la tua proposta di unirti al club di scherma medievale... >>
<< No grazie, non più interessato. >> sbuffò il vampiro dandogli le spalle, stanco di guardarlo.
<< Ma... ma... ma le tue abilità potrebbero... >>
<< Come ho detto, non mi interessa più. Ho già deciso in che club unirmi. >>
<< Come sarebbe a dire?! >>
<< Ah, giusto e per la ricompensa... >> Keima si avvicinò a Yorika, facendolo sobbalzare dallo spavento << … penso che mi prenderò la tua spada. >> disse afferrandogli il fodero sulla cinta e tirandolo a sé, staccandolo senza romperlo poiché era mal legato.
<< M-Ma quell'arma è fatta di materiali di inestimabile valore ed è stata forgiata da uno dei migliori fabbri del mondo! Tu non poi...! >> esclamò il capitano, inabilito.
<< Appunto per questo la prendo. >> rispose il vampiro rinfoderando la spada e legandosela alla sua cinta << Mi sembra un'ottima spada e mi piace... spero non ti infastidisca. >> sogghignò dandogli le spalle ancora una volta e avviandosi con passo calmo verso l'uscita << O preferisci forse che Wataru torni a farti visita? >>
<< Hii!! >> urlò nel panico Yorika gettandosi in una posa di totale sottomissione << G-Grazie di tutto! >>


<< Ti piace davvero fare il bullo, eh? >> ridacchiò Inner Moka affiancandolo procedendo a passo lento attraverso il cortile.
<< Più che altro mi piace far rimangiare a chi se lo merita le loro stesse parole. >> rispose Keima con un sospiro << Sfortunatamente, quest'ultimi sono davvero tanti. >>
<< Adesso che intendi fare con quella spada? >>
<< Ovviamente la userò per proteggerti, non che ne abbia altri usi.  >>
<< Parole audaci le tue... E se ti dicessi che c'è già qualcun altro a proteggermi? >>
<< Parli del tuo ghoul, quel “Tsukune Aono”? >>
<< Esattamente. >>
<< Be'... tanto meglio. >> sogghignò il vampiro << Saremo in due a proteggerti: più sicurezza per te, meno fatica per me. >>
Moka si lasciò sfuggire un sorriso divertito da quell'affermazione.
<< A proposito... >> riprese Keima toccandosi lo stomaco << … comincio a sentirmi debole... Pensi che...? >>
<< Sicuramente. >>
<< Oddio... >

-

<< Mi domando come stiano Moka-san e Keima-san... >> sospirò Tsukune con la testa appoggiata al tavolo del club di giornalismo.
<< La giornata sta per finire e dobbiamo ancora finire l'articolo... dove si saranno cacciati quei due? >> si lamentò Kurumu con le braccia incrociate, parecchia nervosa.
<< Giuro che se quel nemico delle donne ha fatto qualcosa alla nostra Moka-san, lo concio per le feste! -desu! >> esclamò Yukari anche lei del medesimo umore.
<< A proposito... che relazione ha questo “Keima” con Moka-san? >> domandò Gin.
<< Non so esattamente che significhi >> rispose Kurumu << ...ma in pratica Keima-san sarebbe il famiglio di Moka-san, risultando qualcosa del tipo il “Cavaliere” e la “Regina”... boh. >>
<< Comunque sia, Mizore-chan non dovrebbe essere con loro? >> chiese Tsukune.
Kurumu fu sul punto di rispondere a quella domanda quando ad un tratto la porta del club si spalancò, permettendo ad una Moka e un Keima trasformati di entrare nella stanza con passo fermo.
<< Keima-san? Moka-san? >> domandò Tsukune, leggermente preoccupato << Perché siete...? >>
Senza dir nulla, il vampiro avanzò a grandi falciate attraverso la stanza finché, come preso da un impeto di rabbia, prese Tsukune per il collo e lo portò ad altezza uomo.
<< Che stai facendo?! >> gridarono le due ragazze e Gin, scattando in piedi, pronti ad intervenire al primo segno di pericolo.
<< K... Keima-san...? >> mormorò Tsukune a denti stretti, cercando di divincolarsi, inutilmente.
<< Cristo... >> rispose Keima con un sospiro << Non posso crede di starlo per fare... >>
<< Eh...? >>
<< Be', itadakimasu! >>
E, senza troppi complimenti, Keima affondò i denti nel collo di Tsukune.

Chuu!!~



Note di fine capitolo:

E con questa gag, che spero vi sia piaciuta, anche questo capitolo è concluso, è stata una faticaccia! ;) (Itadakumasu significa "Buon Appetito" in giapponese, giusto per quelli che non lo sapessero XD)
Sì, lo so, avete due domande per me, non è vero?
La prima è sicuramente: “Perché da Kaito è passato a Keima?”
Be', la risposta sta tutto nello scacchi giapponese, lo Shogi! Andatelo a cercare su google e guardate i nomi dei pezzi... capirete il mistero XD
La seconda domanda non può che essere: “PERCHE' DIAVOLO CI METTI COSI' TANTO A POSTARE IL PROSSIMO CAPITOLO!?”
Be'... boh. XD Scusate per i miei ritardi, ma non so cosa rispondervi a dir la verità. Forse perché non avevo mai voglia di scrivere, forse perché scrivevo mezza riga ogni settimana o forse perché avevo altro da fare, alla fine la produzione del capitolo finiva sempre con il rallentare.
Tuttavia, leggendo tutti i messaggi privati che mi avete mandato (Che sono davvero tantissimi, vi ringrazio di cuore ragazzi) dove, sotto forma di minacce, mi chiedevate di mandare avanti la storia, possiamo dire che alla fine mi hanno motivato XD
Sono davvero contento e sorpreso del fatto che vi sia piaciuta così tanto, io non me l'aspettavo, sul serio! XD
Così, per ringraziavi, ho voluto rispolverare i vecchi due capitoli in modo da dare loro un piccolo miglioramento grafico. Dategli un'occhiata, ora sono un più decenti di prima XD
Cosa dire? Ancora una volta grazie di cuore per tutti gli mp che mi mandate e spero vi sia piaciuto questo capitolo dove si capisce un po' di più il legame fra Moka e Kaito Keima! XD

A prestissimo, il vostro “LoScrittoreMisteriosoX”!


P.S. Ah, inoltre e ho pensato anche di postare anche il tema di “Inner Keima”, come di tradizione a quest'opera... spero vi piaccia anche se l'ho presa da Pokémon, l'ho trovata davvero azzeccata XD

Inner Keima's Theme

  
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