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Autore: Archangel 06     26/04/2012    6 recensioni
Breve fanfiction per il compleanno di Janne Wirman che oggi spegne 33 candeline ^_^ ovviamente slash, sennò non ero io! xD
Hyvää syntymäpäivää, Janne ^^
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Janne si svegliò che erano circa le nove, la stanza ancora immersa nella penombra, e si stiracchiò allungando una mano per cercare il corpo caldo di Alexi tra le coltri: non trovandolo si decise ad aprire gli occhi ancora appiccicaticci di sonno, e si guardò intorno, indeciso sul da farsi. Dalla cucina provenivano rumori di attività culinarie, di stoviglie mosse e sbattute tra di loro, assieme a un numero notevole di imprecazioni.
“Ai vittu!! Perkele!”
Janne si concesse un sorriso. Alexi era sempre stato imbranato in cucina, e stava per alzarsi per andare a dare una mano al suo ragazzo quando la porta della camera si aprì.
Era proprio Alexi, che reggeva in precario equilibro un vassoio dopo essersi aperto la porta abbassando la maniglia con il gomito.
“Buongiorno, amore” disse con un sorriso vedendo che Janne era già sveglio. “Buon compleanno!”
 
“Buongiorno tesoro” replicò Janne sorridendo a sua volta. “Colazione a letto! Dovrei compiere gli anni più spesso se mi vizi così… e hai fatto anche la torta!!!”
“Non ci provare nemmeno. Già ho sudato le proverbiali sette camicie solo per prepararti la torta, se devo mettermi a farla più spesso di una volta all’anno divento matto” replicò il biondo cantante con una linguaccia.
 
La torta era una semplice crostata con la marmellata di more, dall’aspetto decisamente invitante.
Il vassoio era stato apparecchiato con tutto l’occorrente per una robusta colazione: un bricco di caffè bollente, pane, burro, marmellata, biscotti e la fetta di torta su un piattino, decorata con un ciuffetto di panna montata e alcune foglioline di menta.
In un angolo del vassoio c’era anche un inusuale pacchettino cubico avvolto nella carta bianca, e incuriosito Janne fece per prenderlo: Alexi però lo fermò. “Prima mangia, ieri notte abbiamo fatto un bel po’ di movimento e non voglio che tu abbia un calo di zuccheri al momento meno opportuno…”
 
“Va bene, va bene. Però la torta la lascio per ultima, visto che sembra il boccone più saporito.” Janne si versò una tazza di caffè, iniziando a sorseggiarlo mentre sgranocchiava dei biscotti.
Quando addentò la torta per poco non la sputò in faccia al suo povero fidanzato.
Era salata!!! Anzi, non salata, salatissima!!!
“Alexi, ci hai messo il sale!” esclamò prima di riuscire a trattenersi, e se ne pentì subito, vedendo l’espressione del suo ragazzo trasformarsi da sorridente a terrorizzata/ orripilata mentre gli occhi si riempivano di lacrime.
Non aveva mai visto Alexi piangere. Mai, nemmeno quando si era rotto il braccio.
E ora stava piangendo.
“Merda, merda, porca troia, ho rovinato tutto!” sbottò alzandosi e correndo in cucina. Janne mise frettolosamente da parte il vassoio e lo inseguì, abbracciandolo da dietro per fermarlo.
“Hey, Alexi, non è successo niente! È solo una torta…” disse per consolarlo mentre il biondo si lasciava andare ai singhiozzi.
“Non è per quello! Volevo che fosse tutto perfetto per… per il tuo compleanno… è un giorno speciale… e ho rovinato tutto…”
“Non dire stupidaggini, piccolo. Non importa, sono contento che tu comunque abbia fatto lo sforzo di prepararmi la torta… hey, Allu, guardami… davvero, non importa!” lo rassicurò obbligandolo a guardarlo negli occhi e asciugandogli le lacrime con le dita. “Adesso smettila di dire stronzate e andiamo ad aprire quel pacchetto che mi hai messo sul vassoio, ok? Sono fottutamente curioso.”


Alexi tentò di protestare, ma Janne lo trascinò nell’altra stanza senza dargliene il tempo, e si sedette sul letto afferrando il pacchetto, mentre il biondo si asciugava gli occhi.


“Mi chiedo che cos’è…” mormorò scartandolo. Si rivelò essere una scatolina di vellutino blu, e Janne se la rigirò in mano per qualche secondo prima di aprirla, lanciando un’occhiata al fidanzato che spostava nervosamente il peso da un piede all’altro, come un bambino che aspetta il rimprovero dopo essere stato beccato a fare una marachella.
 
Trattenendo il respiro, il moro aprì la scatolina, e per lo stupore gli cascò la mascella, mentre guardava Alexi con gli occhi fuori dalle orbite.
Il suo ragazzo allungò la mano prendendo l’anello che c’era dentro, gli si inginocchiò davanti e gli prese la mano.
“Mi vuoi sposare, Janne?” domandò morsicandosi il labbro inferiore, osservandolo con quell’espressione da cucciolo che gli riusciva tanto bene grazie ai suoi occhi azzurri.
 
Non ci fu una risposta vera e propria. Alexi si ritrovò spalmato sopra al fidanzato, che lo baciava con foga dopo esserselo tirato addosso.
“Lo prendo come un si…” ridacchiò, interrompendo il bacio e sorridendo.
“Si, si, si! Centomila volte si!” esclamò Janne, prima di reclamarlo di nuovo in un bacio appassionato. 





angolino autrice

lo so, fa schifo. ma l'ho scritta in poco tempo perchè avevo mio papà che ronzava per camera mia, e volevo assolutamente pubblicarla oggi...
ebbene si, il mio tastierista preferito (dopo Alex Staropoli naturalmente) oggi spegne 33 candeline <3 auguri, Janne! 
   
 
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