Mi svegliai a causa di un grande fracasso. Ma chi è che urla di prima mattina.. di Domenica?!?!
Decisi di alzarmi, tanto non sarei riuscito a riaddormentarmi. Feci una doccia veloce e abbastanza fredda per svegliarmi definitivamente e poi scesi in cucina a fare colazione.
Posai la tazza nel lavandino e guardai l’orologio: erano solo le otto e mezza. Così decisi di andare a vedere chi continuava a fare quel baccano.
Appena uscito notai una folla vicino la vecchia casa in fondo alla strada; quella casa avrà avuto più di cinquant’anni, non era messa male per essere vecchia, ma certo non era nelle migliori delle condizioni.
Mi avvicinai alla folla ed intravidi Harry.
-Hey Hazza!- gridai attirando la sua attenzione.
-Hey Lou- disse sorridendo.
-Che succede?- chiesi curioso.
-Hai presente quel riccone che si è trasferito qui da poco?- mi chiese.
Annuii con un cenno del capo.
-Beh, vuole demolire questa casa per costruire un supermarket- continuò.
-Un supermarket?!- chiesi sbalordito.
-Si amico, hai capito bene. E quindi la signora Clark ha dato il via ad una protesta. Stanno tentando di far registrare la casa come edificio storico.-
Non riuscivo a crederci, volevano abbattere quella casa, per costruire un supermarket oltretutto. Avrebbe mandato in rovina tutti i piccoli negozi. E poi io adoravo quel posto, ci andavo per pensare, o per suonare la chitarra e comporre canzoni. Probabilmente ero l’unico ad andarci, nonostante ci fossero tutti affezionati molti credevano che fosse infestata dai fantasmi.
La più convinta di questa cosa era proprio la signora Clark, secondo me, più che per salvare un edificio storico, aveva dato inizio alla protesta per paura dei fantasmi.
Mi venne da ridacchiare a quest’ultimo pensiero, facendo incuriosire Harry.
-Perché ridi?- mi chiese.
-Pensavo che la signora Clark protegga questo posto per paura dei fantasmi-
Harry scoppiò in un’allegra risata, e poi mi propose di andare a pranzo da lui.
Accettai volentieri. Non avevo proprio voglia di cucinare; vivevo da solo da circa un anno, circa da quando avevo finito il liceo, per mantenermi lavoravo in un bar sulla piazza principale di Holmes Chapel, che ha dirla tutta era anche l’unica. 
 
La domenica successiva.
 
Le acque si erano calmate, la folla davanti alla vecchia casa non c’era più, così decisi di andare a suonare un po’. Presi la chitarra, e mi avviai verso la casa del custode che era proprio di fronte alla vecchia casa. Dopo essermi fatto dare le chiavi dal signor Davis entrai nella casa.
Erano le 18 circa e fuori faceva abbastanza freddino visto che eravamo a fine Febbraio.
Pensai che non avevo mai esplorato la casa per intero, diciamo che non ero mai salito al piano superiore così decisi di fare un giro e scegliermi una stanza in cui suonare.
Salii le scale scricchiolanti. C’erano quattro porte il legno. La prima era un bagno, la seconda una camera matrimoniale, poi c’era una camera con un letto da bambino, e l’ultima era una camera con un letto a baldacchino singolo. Quella stanza mi ispirava, doveva essere la stanza di una ragazza, ma aveva un non so che di particolare.
Mi misi a suonare, quando sentii un rumore. Mi voltai verso la finestra e c’era una ragazza seduta sul davanzale. 
 

----------------------------------------------- Zalve(?) gente! -----------------------------------------------

Questo è il prologo di uan nuova storia. Non si capisce molto, e forse non è neanche molto interessante, ma spero comunque che seguirete e recensirete questa storia *incrocia le dita*
L'altra FF l'ho sospesa momentaneamente, perché non riesco a continuarla .-.

Bacioni Ari xx