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Autore: Vianne1013    30/04/2012    4 recensioni
Una pazzia su Ryo e Kaori dedicata a tre mie amiche Dani, Yle e Therry. Ovviamente Ryo, Kaori e City Hunter non appartiene a me, ma a Tsukasa Hojo, questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, nè con l'intenzione di violare copyright. Un grazie anticipato a chi vorrà leggere a chi vorrà recensire un bacione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Che cos’è un segreto?

Un qualcosa che nessuno deve sapere, un fatto che le persone custodiscono gelosamente nel cuore e dentro alla mente. Un evento, un fatto, un avvenimento a volte piacevole, a volte no, che spesso si trasforma in una stretta forte al cuore e che ogni tanto ti ricorda la sua presenza aumentando o diminuendo la presa. Un segreto è come un nodo alla gola, un qualcosa che ti impedisce di parlare e di gridare la tua gioia al mondo.. oppure un peso potentissimo che ti porti nel cuore, talmente pesante che preferiresti morire piuttosto che rivelarlo a qualcuno.
Ebbene..io ho un segreto, anzi diciamo io e te abbiamo un segreto, talmente importante per noi che mi hai impedito di dirlo persino ai nostri amici più cari. A volte mi domando perché, mentre altre mi rendo conto che per il momento è la cosa migliore.. anche se sono certa che non rimarrà nascosto a lungo.
Il mio sguardo si sposta dalla tua figura a quella dei nostri amici Miki e Umi e poi la mia attenzione si posa sul tempo sereno che risplende di fuori. Siamo chiusi nel Cat’s Eye da dieci minuti, stiamo aspettando una cliente, l’ennesima donna che vuole la nostra protezione o per meglio dire, la tua e il nervosismo si fa sentire. Cercando di rilassarmi guardo il sole che brilla fuori dalla finestra e che raggiunge le bellissime piante di Miki, facendomi respirare un pezzo di primavera finalmente arrivata.
Lo so che i tuoi occhi sono su di me, una scarica elettrica mi percorre tutto il corpo ogni volta che il tuo sguardo si posa su di me, è come se avessi un radar per i tuoi occhi, ogni volta che si girano hanno il potere di farmi bruciare anche a kilometri di distanza, ma tu questo già lo sai. Non mi va di guardarti, di scoprire tutti i messaggi silenziosi che vuoi mandarmi oggi, non mi va di giocare oggi, voglio rimanere tranquilla e cercare di rilassarmi il più possibile prima che arrivi l’ennesima gallinella di turno a rovinarmi la giornata.
Non posso fare a meno di ritornare indietro nel tempo, di ripensare a tanti momenti passati della nostra vita assieme, da quando abbiamo iniziato ad essere soci fino ad oggi e di nuovo quel groppo in gola mi stringe il respiro e mi provoca un fremito in tutto il corpo. Io cerco disperatamente di ignorarlo e di calmarmi respirando a pieni polmoni l’aria attorno a me, assaporando quell’odore di caffè misto a sigaretta che aleggia sempre nel bar, il tuo profumo, il mio preferito che ha un odore lieve di muschio bianco e mora che io adoro e infine l’odore della tua pelle, forse impercettibile agli altri, ma decisamente troppo forte per me. Con un movimento leggero arcuo la schiena all’indietro, mi poso sullo schienale della sedia, la mia testa ricade all’indietro facendo sì che i raggi del sole colpiscano il mio viso e chiudo gli occhi, mentre la mia mente torna indietro nel tempo…

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Erano tornati da pochi minuti e una volta entrati Kaori era scappata in camera sua per liberarsi di quel vestito così elegante ma troppo ingombrante per i suoi gusti. Impaziente come una bambina capricciosa, si era tolta la giacca e l’aveva buttata sul letto senza preoccuparsi di rovinarla. Forse prima l’aveva considerata una bella giacca da indossare, ma ora tutta sporca e piena di strappi non le faceva più lo stesso effetto di prima. Kaori guardò con un’espressione corrucciata quel piccolo indumento una volta il suo preferito e sbuffò contrariata.
I suoi occhi successivamente si spostarono sul suo riflesso nello specchio e la donna iniziò ad osservarsi con un’espressione corrucciata e ipercritica. Osservò i capelli rossi scompigliati e leggermente sporchi, gli occhi stanchi e le occhiaie ormai visibili sotto il lieve fondotinta chiaro, il rossetto ancora leggermente presente e infine contemplò la sua figura. Che dire? L’abito era ormai uno straccio sporco e rovinato, le calze erano praticamente distrutte, le scarpe macchiate e la sua pelle era piena di polvere. Un bel traguardo non c’è che dire.
Senza perdere tempo iniziò ad armeggiare con la chiusura lampo del vestito, ma non ottenne il risultato sperato ma solo una lotta interminabile all’ultimo sangue. La sweeper non demordendo iniziò un’insolita quantomeno assurda danza della guerra davanti allo specchio, nel tentativo di raggiungere il maledetto affare di metallo.
Inizialmente era troppo impegnata ad acchiappare la fuggitiva per accorgersi che due occhi curiosi la stavano osservando da un po’, ma quando alla fine alzò la testa, incontrò nel suo riflesso, lo sguardo stupito e allo stesso tempo deciso del suo socio e a quella vista arrossì violentemente. Il volto dell’uomo non cambiò espressione mentre lui si avvicinava ad una Kaori stupita e leggermente imbarazzata da quella situazione.
“Perché non mi hai chiamato? Avrei potuto aiutarti io.. così avresti evitato la danza della pioggia..” le disse con gentilezza raggiungendola con pochi passi davanti allo specchio. Quando le dita ruvide dell’uomo le afferrarono la spalla, lei tremò per la sorpresa, non si aspettava un comportamento tanto audace da parte di quell’uomo, che aveva imparato a vedere sotto una determinata luce ma che non era mai riuscita a conoscere.
“Scusa..” sospirò lei “Non volevo disturbarti.”
“Nessun disturbo.” Sussurrò lui dolcemente all’orecchio, mentre la chiusura del vestito iniziava la sua lenta discesa verso il basso.
Il cuore della donna batteva all’impazzata nel petto mentre il suo sguardo rimaneva fisso su quello dell’uomo. Ryo non staccò gli occhi da lei, mentre un lieve sorriso gli apparve sul volto e la scosse nel profondo. L’atmosfera era rovente, mentre quegli occhi neri e lucenti le stavano rapendo l’anima in un’avventura senza fine.. e il suo cuore non poteva fare altro che esploderle nel petto.
Il suono ruvido e improvviso della zip che terminava il suo viaggio, li distolse per un attimo richiamando la loro attenzione al momento presente. Kaori abbassò la testa, afferrando al volo il tessuto del vestito che una volta libero cadde in avanti, rischiando di farla rimanere nuda di fronte al suo compagno e si immobilizzò all’improvviso, sentendo il calore degli occhi di Ryo bruciarle dappertutto.
“Lascialo cadere..” disse lui senza mezzi termini.
“Ryo.. Io…” cercò di dire la donna, senza avere il coraggio di incrociare il suo sguardo con quello del socio.
“Ho detto.. lascialo cadere..” continuò l’uomo arrivando ad un millimetro dalla sua schiena e iniziando a far scorrere le sue dita lungo la pelle chiara davanti a sé. Il respiro caldo del suo compagno le bruciò sulla pelle come un marchio, mentre le dita tremanti obbedirono alla richiesta e lasciarono il tessuto libero di cadere in avanti.
Quando finalmente l’abito cadde in avanti e successivamente ai suoi piedi, Kaori avvertì un improvviso brivido freddo avvolgere la sua pelle, lei era lì, nuda con indosso solo un paio di slip bianchi di pizzo e delle autoreggenti di quel colore ormai troppo distrutte per essere considerate più tali.
Era lì sotto lo sguardo letteralmente affamato del suo compagno, si sarebbe dovuta sentire felice, contenta appagata, quella sarebbe stata la reazione più corretta a quella situazione, invece lei era solo spaventata e imbarazzata. Perché si sentiva così? Non aveva desiderato per anni che lui la guardasse così? Che lui la desiderasse così? E allora? Qual’era il problema?
Il cuore ricominciò a batterle a mille, mentre il capo rimaneva basso e non accennava a sollevarsi. Sul volto di Ryo apparve un sorriso delicato, mentre le sue mani l’aiutavano a girarsi incontrando finalmente il suo sguardo.
“Sei bellissima Kaori.”
Furono le uniche parole che le disse prima di soffocare un suo tentativo di risposta con un bacio dolce e delicato. Ryo l’attirò a sé, stringendola forte contro il suo torace, facendole sentire il battito impazzito del suo cuore e dimostrandole quanto il suo desiderio per lei fosse forte. Kaori si aggrappò a lui con tutta la forza che le era rimasta e affamata, lo accoglieva una seconda volta tra le sue labbra, lasciandosi catturare in un altro bacio, ma stavolta più passionale e violento del precedente.


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Quando quelle immagini ritornano alla mia mente ho un sussulto e mi rialzo all’improvviso incontrando i tuoi occhi incuriositi e lo sguardo stupito di Miki.
Io mi limito solo a sorridere, cos’altro potrei fare? Il mio sguardo s’incatena al tuo mentre tu accenni ad un leggero sorriso verso di me. Questa tua piccola dimostrazione di affetto mi rasserena e mi fa sorridere con timidezza mentre i tuoi occhi sono incatenati ai miei. So esattamente cosa stai provando perché è la stessa cosa che provo io in questo momento, non riesco a smettere di osservarti, non riesco a non guardarti negli occhi per capire se anche tu bruci come sta accadendo a me e inevitabilmente in ogni singolo istante di questa giornata i miei occhi scendono sulle tue labbra rosse e carnose leggermente accennate, la mia vera tentazione.
Mi sto perdendo di nuovo nei ricordi quando il campanello della porta suona rivelando la presenza della famosa cliente. I miei occhi la scrutano con rabbia, non sopporto questo nervosismo. E’ alta e bella, troppo per i miei gusti e la cosa peggiore è che devo starmene zitta senza fiatare. Quella sciacquetta da quattro soldi si avvicina e si siede accanto a te, strusciandosi senza ritegno come una cagna in calore e io sento la rabbia salire e farmi esplodere la testa. Istintivamente incrocio le gambe e le braccia e sprofondo leggermente sulla sedia osservando la scena con un’espressione corrucciata in volto. Devo essere visibilmente arrabbiata perché quando incroci il mio sguardo, mi osservi con un’aria leggermente stupita ma allo stesso tempo comprensiva. Mi rivolgi un sorriso piccolo impercettibile, forse stai cercando di calmarmi ma io sono nera dalla rabbia e sbuffando mi volto dall’altra parte distogliendo l’attenzione da voi.
I miei nervi sono già a fior di pelle che mi basta sentire la voce di quella smorfiosa cinguettare nelle mie orecchie, per costringermi ad alzarmi e a raggiungere Miki al bancone, nel tentativo di chiudere le orecchie.
“Ma che ha?” domanda la smorfiosa riferendosi a me.
“Oh non si preoccupi per Kaori, lei è la mia socia, ma io sono il capo della baracca.” Dici sorridendo come un babbeo. Quanto odio quando fai lo stupido senza ritegno.
Quando alzo lo sguardo la mia amica Miki mi rivolge uno sguardo di intesa.. credo che abbia capito tutto, ma non parlerà proprio perché ci sei tu. In un attimo davanti a me, appare un’enorme coppa gelato alla frutta e qualche goccia di cioccolato, sul mio volto appare un sorriso di riconoscenza mentre inizio a gustare quella prelibatezza. Il tempo passa in fretta, tu parli con la scema dietro di me facendo anche battutine di dubbio gusto, mentre io affogo i miei nervi in quel fantastico gelato donatomi dalla mia migliore amica, nel tentativo di far sparire ogni traccia della mia infelicità.
Quando le prime luci della strada si accendono, sento il tuo calore provenire da dietro di me, ormai sono diventata brava anche io a riconoscere l’aura delle persone e sono fiera di quello che sta accadendo. La tua mano si posa sulla mia spalla e con un tono deciso mi dici
“Vieni Kaori andiamo a casa.”
“Arrivo.” Ti rispondo atona mentre il mio sguardo pieno di odio si ferma su quella stupida donna accanto a te. Yumi, Ayumi.. non ricordo nemmeno come si chiami, mi guarda con aria impaurita mentre io la fulmino con lo sguardo. Lo so, non sono giusta, in fondo lei non c’entra nulla, ma cosa ci posso fare io se vederla accanto a te mi urta? I miei occhi si spostano dal suo volto al tuo, mi guardi con aria di rimprovero, non vuoi che io sia così, cattiva, maleducata ed eccessivamente sincera con il mio comportamento, però io sono umana almeno quanto te o forse di più.
Faccio un cenno a Miki, un semplice sguardo che so che lei comprenderà, infatti mi sorride con tranquillità e mi dice “Ci vediamo domani, passa qui che ti faccio assaggiare un bel dolce.”
“Volentieri, grazie Miki.” Le rispondo sorridendo. Forse è stato stupido parlare così davanti a te, so che non sei stupido, tu osservi tutto quello che ti accade attorno, compresa me e sono certa che sai perfettamente cosa volesse dire quella frase. Sai benissimo che il dolce è una scusa per parlare con me e spettegolare sul nostro rapporto e so che questa cosa ti spaventa. Mi hai fatto promettere di non dire nulla, sono mesi che andiamo avanti così ma presto le cose cambieranno e sarà impossibile tenerlo nascosto a tutti.
I nostri sguardi s’incrociano di nuovo, mi stai domandando silenziosamente se io abbia intenzione di parlare, ma la mia risposta silenziosa è chiara e definitiva, come ti dissi mesi fa, io non vengo meno ai patti. Sul tuo volto compare uno sguardo pieno d’intesa e alla fine mi precedi nell’uscita verso casa.
In pochi minuti saliamo in macchina, per qualche motivo hai insistito che io mi mettessi avanti e francamente non capisco perché. Una volta sulla strada verso casa, quella smorfiosa continua a parlare mentre i miei occhi si perdono nelle luci della città e la mia mente si svuota una seconda volta. Devo ammettere che Tokyo è sempre una città stupenda. Le luci risplendono bellissime e variegato sugli enormi palazzi attorno a noi, il colore rosso fuoco del tramonto che scompare in lontananza mi riempie gli occhi e culla i miei pensieri facendomi perdere in essi.

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Le labbra di Ryo torturarono con dolcezza quelle di Kaori, causandole un brivido lungo la schiena. Le sue braccia la intrappolarono in un abbraccio forte e possente mentre il respiro caldo e ansimante dell’uomo le bruciava sulla pelle come il fuoco.
Per la prima volta nella sua vita, la sweeper si sentì desiderata e bramata come aveva sempre sperato in tutti quegli anni. Quella dolcezza, quella passione che ora lui le stava donando erano uno dei regali più belli e impossibili che potesse mai ottenere e in cuor suo, Kaori si sentiva finalmente libera di essere se stessa. Con un’audacia che non sapeva di avere la donna si avventò sulle sue labbra, intrecciando le dita nei suoi capelli corvini, morbidi e leggeri al tatto e assaporando quel contatto così intimo che mai prima d’ora si era concessa con lui. Ryo rimase felicemente stupito da tanta passione e non facendoselo ripetere due volte, la strinse forte a sé annegando in quel piacevole tepore che li stava avvolgendo.


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Sono ancora immersa nei miei ricordi, quando il tono della tua voce mi richiama indietro nel tempo e io sbuffo contrariata per quanto sta accadendo. Quella stupida sciacquetta là dietro, non fa altro che rivolgerti sguardi pieni di doppi sensi, no ma che dico? I suoi sguardi sono a senso unico! La cosa mi fa letteralmente imbestialire. Perché mai io dovrei rimanere qui zitta zitta mentre lei ci prova con te che appartieni solo a me? Non mi piace la storia del segreto, non mi piace affatto e presto te lo farò capire una volta per tutte!
Non riesco più a trattenere il mio nervosismo e finisco inavvertitamente per indirizzare il mio sguardo pieno di odio verso lo specchietto retrovisore per arrivare fino a lei. Devo essere spaventosa perché quella donna mi guarda e si paralizza per la paura e la cosa mi provoca una soddisfazione decisamente sadica. Sul mio volto appare un ghigno pieno di soddisfazione, quando mi accorgo del tuo sguardo pieno di rimproveri fisso su di me e tutto il mio orgoglio svanisce come in una bolla di sapone. Ma tanto tu cosa ne sai di quello che sto provando?
Cosa ne sai tu del mio dolore e del mio nervosismo? Del fatto che ogni notte vieni nel mio letto e facciamo l’amore fino alle sei di mattina e che poi varcata la soglia di casa io ritorno ad essere la Kaori maschiaccio-travestito di sempre? Cosa ne sai di quando la mia mente fantastica su di te? Di quando il mio corpo brucia per te, per avere un contatto con il tuo? Di quando vorrei baciarti anche solo teneramente ma non posso perché siamo in pubblico? Cosa ne sai dei segreti?
I miei occhi ti guardano mostrandoti tutto il mio dolore e il mio tormento, confidandoti le mie paure e le mie frustrazioni, ma tutto quello che ottengono in cambio è un rimprovero, chiaro e leggibile attraverso le tue iridi scure come la notte e impenetrabili come il buio. Mi mordo il labbro inferiore con tanta di quella forza da farmi uscire il sangue e il sapore metallico scende fino alla mia gola e io sento la testa esplodermi di nuovo. Sono stanca, offesa e urtata, i miei occhi abbandonano i tuoi e si perdono nel paesaggio che ci circonda. Quanto mi piacerebbe fuggire sotto la luce della luna e urlare al mondo che io sono Kaori Makimura, una donna innamorata, che ha la fortuna di essere ricambiata, ma che non può viversi la sua felicità alla luce del sole. Sento la tua voce risuonare dentro alle mie orecchie e dal discorso mi rendo conto che hai ripreso a parlare di lavoro come se niente fosse. Quanto odio la facilità con cui mascheri i tuoi sentimenti!
Poggio il mio gomito sullo sportello accanto a me e il dorso della mano raggiunge le mie labbra nel tentativo di fermare la mia rabbia. I miei occhi si chiudono in un tentativo di rilassamento, quando avverto uno strano calore avvolgere la mia mano. Una stretta forte e infine le tue dita che s’intrecciano alle mie e il mio cuore si scalda di nuovo. La tua mano stringe la mia come a farmi capire che siamo in due in questa situazione, eppure a volte mi sento così sola.
In un attimo arriviamo a casa.. non faccio in tempo a rientrare che subito mi dai degli ordini, devo preparare la cena mentre tu aiuti la nostra nuova cliente a sistemarsi in una delle stanze per gli ospiti e poi svanisci. Sento un fremito di rabbia cieca avvolgermi di nuovo, se non fosse per il fatto che sia illegale, salirei su e credo che la prenderei a pugni… e forse farei la stessa cosa anche con te. Sono una donna anche io! Sono fatta di carne e sangue dannazione! Anche io soffro e provo delle sensazioni, perché diamine devo tenermele dentro? La mia rabbia si sfoga sulla cena, credo di essere stata sul punto di tagliarmi qualche dito o forse una mano intera mentre ero intenta a prepararla.
Fortunatamente la cena si svolge in poco tempo, ovviamente quella smorfiosa non ha fatto altro che stuzzicarti tutto il tempo e io non ho mangiato quasi per niente, come si fa a mangiare quando hai uno spettacolo così davanti agli occhi? In vita mia non ho mai odiato nessuno, ma c’è sempre una prima volta. Più guardo quella smorfiosa più sento in me l’insano desiderio di spaccarle la testa a suon di pugni e di sputarle in faccia tutta la mia rabbia… forse è meglio che me ne vada al letto altrimenti stasera rischiamo il morto.
Con la rabbia nel corpo e la disperazione nel cuore indosso la camicia da notte e mi guardo allo specchio. Osservo la mia figura esile e delicata, noto con piacere che gli allenamenti con te mi hanno fatto diventare più tonica e più forte, mentre le mie curve sono leggermente più arrotondate… fortunatamente, la causa non è il cibo e il solo pensiero mi provoca un sorriso pieno di tenerezza. E’ incredibile come un attimo possa cambiarti la vita.. definitivamente.
I miei occhi scorrono lentamente sul colore pallido e chiaro della mia pelle in contrasto con il focoso bordeaux del mio indumento, osservano il seno più generoso e abbondante di prima e alla fine scendono sui miei fianchi e sulle mie gambe alte lunghe e slanciate. Un piccolo segno rosso presente sul mio petto, attira la mia attenzione. L’osservo bene, sembra un marchio, una voglia.. un segno…più precisamente quello di un bacio, situato pochi millimetri sopra l’aureola rosa, un segno impercettibile leggermente coperto dal tessuto della camicia, un segno che la capacità di riportarmi indietro a quella notte tanto speciale.

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Sotto la luce di quella luna bianca e piena, i due corpi stanchi e affaticati erano allacciati l’uno all’altra. Gli occhi di Kaori focalizzarono la luce brillante e splendente di quel pianeta rotondo e lontano miliardi di anni luce da quel momento. Il battito del cuore di Ryo riecheggiava dentro alle sue orecchie, mentre il movimento del petto lento, sotto la sua guancia la cullava dolcemente e la faceva sentire appagata e coccolata. La donna, con grande eleganza, si alzò da quella posizione e si distese accanto al suo compagno, insinuandosi nell’incavo del suo collo.
Ryo assaporò la dolcezza del suo profumo e immerse il suo volto nella morbidezza di quei capelli ribelli, mentre circondandole il corpo con un braccio, l’avvinghiò ancora di più a sé.
“Sei stanca?” le domandò con dolcezza incontrando i suoi occhi.
“Un pochino…”
“Ah signorina Makimura… non va bene… non è neanche l’alba.”
“Cosa vorresti dire?”
“La compagna dello stallone di Shinjuku deve essere in grado di fare di più. Ho una reputazione da difendere…” disse con aria fiera e orgogliosa sotto lo sguardo stupito della donna.
“Ehh… eh si, devo allenarmi.” Rispose lei soffocando una risata.”Ti va di aiutarmi?”
Il modo in cui la donna si strusciò contro di lui, il desiderio focoso che risplendeva nei suoi occhi e il suo profumo, quel profumo talmente dolce e inebriante da rappresentare una vera ossessione per lui, lo eccitarono come non mai e in un attimo, la donna si ritrovò sotto di lui, bloccata contro il suo corpo.
“Beh? Cosa stiamo aspettando?” le domandò lui con un’espressione che tradiva ormai tutto il suo desiderio per lei.
“Nulla.” Disse lei tuffandosi sulle sue labbra e avvinghiandolo a sé.


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Questo ricordo mi fa sussultare, sento il mio cuore battere all’impazzata e le mie guance avvampare al solo pensiero. Mi sento bruciare come non mai… ma so che stasera non verrai. Oggi c’è quella palla al piede di sottospecie di cagna in calore… stasera non verrai da me. Sul mio volto compare un’espressione triste, delusa e sconsolata e una piccola lacrima mi solca il viso, distruggendo il mio riflesso nello specchio. Con grande sforzo, la faccio sparire cancellandola per sempre e soffocando i singhiozzi dentro di me.
Quando entro nel mio letto il tuo profumo mi assale… la tua camicia è lì, sotto il cuscino, accanto a me e le lacrime cadono da sole, prima che io riesca a fermarle una seconda volta. Non voglio piangere, non serve, non è una cosa che mi possa aiutare in questo momento. Non voglio andare in giro come uno spaventapasseri, con gli occhi gonfi di pianto e il dolore nel cuore.
Sento i singhiozzi diventare sempre più forti, sempre più pressanti e istintivamente li soffoco nascondendomi tra le pieghe del cuscino e stringendo tra le dita quell’indumento così semplice ma così speciale, che sa di te. Non mi accorgo dei tuoi passi fin quando le tue braccia non mi avvolgono, stringendomi contro il tuo petto. Il mio cuore perde un battito e rimango senza fiato, tu sei qui, dietro di me e mi avvolgi in un abbraccio pieno di calore e istintivamente temo che sia un bel sogno dal quale mi sveglierò.
“Non piangere..” la tua voce roca e potente raggiunge la mia mente dimostrandomi che tutto questo è reale e che tu sei veramente qui, accanto a me.
“Non sto piangendo..” le parole mi escono come un singhiozzo mentre i miei occhi si chiudono cercando di scacciare via il dolore e la tristezza che porto nel cuore, ma non riuscendo a farmi sentire libera. Sento le tue labbra raggiungere il volto e lasciarmi un dolce segno sulla mia fronte, un gesto semplice e istintivo, delicato e dolce che però mi riempie di gioia il cuore.
“Lo sai che non sopporto vederti piangere..” un sussurro, il tuo respiro caldo sul mio volto, le tue dita che mi sollevano il mento e infine le tue labbra, soffici, delicate, carnose, leggermente accennate che si posano sulle mie e mi rapiscono in un bacio casto che presto muterà in un gesto più passionale. Sento il tuo corpo forte e muscoloso aderire perfettamente al mio mentre la mia mente si svuota e i miei occhi si chiudono mentre io mi abbandono completamente a te.

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“Per un po’ dovremo mantenere il segreto.” Disse Ryo assaporando l’amore deciso e forte del caffè.
“Che segreto?” domandò Kaori con aria incuriosita.
“Di me e di te no?”
“E perché mai? Che c’è di male? Sono otto anni che ci rincorriamo come trottole impazzite.”
“Saresti ancora più in pericolo di prima.. non voglio che ti accada niente.”
“Sono già in pericolo…. Non cambierà niente lo sai…hai solo paura che qualcuno possa giudicarti per quello che è successo!” rispose la donna alzandosi di scatto e fuggendo via dalla cucina in preda alle lacrime. Senza perdere tempo, Ryo si lanciò al suo inseguimento, nel tentativo di chiarire al più presto la situazione. La folle corsa durò pochi attimi, l’uomo la ritrovò affacciata alla finestra della sala, chiusa in se stessa, con le lacrime agli occhi e i singhiozzi troppo forti per non sentirli.
L’uomo l’avvolse in un abbraccio pieno d’amore, le baciò con dolcezza i capelli e le disse “Nessuno può giudicarmi per quello che è successo… proprio perché è una cosa che ho voluto con tutte le mie forze. Non rinnego niente di quello che è accaduto, ma non intendo rischiare.. ora che ti ho finalmente trovata, non intendo perderti.. sia chiaro!”
La sua voce risuonò come un tuono nelle orecchie di Kaori, le sue lacrime smisero di cadere e il cuore iniziò a batterle velocemente nel petto.
“Non dico che dovremo mantenere un segreto per tutta la vita.. però vorrei evitare problemi, almeno per i primi tempi… Io ti amo Kaori.. non ho alcuna intenzione di perderti!”
Quelle parole così decise, così sincere, le arrivarono dritte al cuore. Finalmente aveva la dimostrazione di quanto Ryo l’amasse e di quanto tenesse a lei perché quelle..erano parole sincere piene d’amore ed erano solo per lei. La sweeper non riusciva a parlare.. quella era una dichiarazione d’amore in piena regola, forse non era la classica dichiarazione d’amore.. ma Ryo non era come gli altri uomini, lui era una persona speciale.
“Ti amo anche io…” disse la donna con tono lieve, stringendosi a lui per non lasciarlo più.


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“A che pensi?” mi domandi guardandomi con un’espressione incuriosita sul volto.
“Al nostro segreto…” ti rispondo con un sorriso sulle labbra.
“E’ stata dura per te?”
“Ammetto di aver provato rabbia e odio verso tutte le donne che ci hanno provato con te da due mesi a questa parte. Ammetto anche di averti odiato per tutte le tue facce da ebete… ma a parte questo, non è stata durissima. Avevamo fatto un patto, il nostro rapporto era un tesoro prezioso. Era un segreto no?” Ti rispondo sorridendo con serenità.
“ Presto non lo sarà più..” mi rispondi con un leggero sorriso sornione, mentre la tua mano raggiunge il mio ventre e gli dona una dolce carezza piena d’amore. Il mio sguardo segue con emozione il tuo movimento e il mio cuore si riempie di gioia. Presto nascerà il nostro bambino e per la prima volta nella mia vita, mi sento la donna più fortunata sul pianeta.

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Che cos’è un segreto?

Un segreto, a volte è qualcosa che deve essere tenuto nascosto, una verità o un fatto che non deve mai essere rivelato. Spesso è come un peso opprimente che ti tieni nel petto e che ti toglie man mano il respiro fino a diventare una terribile ossessione. A volte però un segreto può racchiudere qualcosa di veramente speciale, a volte può condurti su di un sentiero che potrebbe fare la tua felicità. A volte un segreto è qualcosa di inconfessabile ma a volte è qualcosa che presto potrà essere rivelato, a volte può essere un castigo, altre volte può diventare una liberazione inaspettata..
Per me questo segreto è nato come un castigo ma poi si è trasformato in un meraviglioso dono d’amore..

Che cos’è un segreto?
Un segreto… è un segreto…


Fine.

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Commenti e ringraziamenti:
Come ho scritto nell'introduzione devo ringraziare Therry e Tsuki. La prima perché scrive sempre delle storie meravigliose che sanno provocarmi delle grandi emozioni nel cuore al profumo di vaniglia, come dico io.
La seconda perché grazie a lei ho finalmente capito quante idee riesce a contenere il mio cervello e che devo iniziare a buttarle tutte giù... visto che hanno pieno diritto di essere rese reali.
La dedico alle mie CHDD e alle mie Magnum Lovers che sanno sempre come farmi credere in me stessa e nel mio "talento" (passatemi il termine).
In particolare ringrazio Dani(K66) perché mi aiuta sempre a portare avanti tutto quello che ho in mente e mi sopporta.
Un bacione a tutti/e e un grazie dal profondo del cuore per aver letto questa mia pazzia. ^_-
 
   
 
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