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Autore: Giulia23    30/04/2012    4 recensioni
Ragazzi questa fan fiction è il seguito di " Buffy e Dean. Non one like you.", un mio crossover precedente e credo davvero che se non leggerete prima quella avvincente storia, non capirete nulla! Comunque adesso è Dean che dovrà "adattarsi" ed immergersi nel mondo della cacciatrice, seguito da Castiel, Bobby e chissà... forse anche Sam. Che altro ... buona lettura e siate misericordiosi, Sunnydale è un luogo affollato e completamente diverso da "Supernatural".
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come oramai avrò ripetuto fino alla nausea, questa storia è il seguito della mia fan fiction "Buffy e Dean. No one like you" Quindi se il crossover vi piace ed adorate questi due telefilm correte a leggerla per poi arrivare fino a questa, o meglio fino a Sunnydale =). Buona lettura!

< Sarò con te, sempre.>
< Lo so Cass, smettila!> rispose irritata Buffy.
< Sono un po’ agitato e credo … geloso.> osservò l’angelo guardando la strada.
Dean cercò di trattenere le risate. Castiel aveva deciso di accompagnarli durante il viaggio in macchina verso la città natale di Buffy e doveva dirlo: le sue paranoie e la sua iper preoccupazione stavano rendendo il viaggio più leggero e divertente, almeno per lui.
< Fantastico! Sei un angelo, come puoi essere geloso? E poi dovrei essere qui io quella agitata, ma ho solo voglia di commettere un omicidio e giuro Cass che se non chiudi il becco ti butto giù dall’auto in corsa, dovessi perdere le mie ali per sempre!> strillò Buffy facendo zittire tutti. Dopo due secondi di silenzio Dean e Castiel scoppiarono a ridere alleggerendo la tensione.
Quel quadretto quasi comico era perfetto, Dean sapeva benissimo che quella leggerezza ed il buon umore presto sarebbero finiti e in un certo senso sarebbe quasi significato tornare alla loro vecchia vita.
< Hai intenzione di rimanere a dormire in un motel o …> cominciò Dean.
< Prima andiamo a casa mia e poi decideremo tutto il resto ok?> disse lei un po’ agitata. Dean le prese la mano e le sorrise facendola tranquillizzare all’istante. Che diavolo di incantesimo le aveva fatto? Pensò Buffy.
Dean decise di scherzare un po’, Buffy aveva bisogno di distrarsi, sembrava così tesa.
 < Ok … Ma voglio un hamburger per cena!> la loro complicità era più forte di qualsiasi paura.
Il cacciatore non sapeva bene se lei fosse felice oppure terrorizzata all’idea di tornare alla sua vecchia vita, a dire il vero nemmeno Buffy lo sapeva con certezza. Insomma Willow, Xander, il Signor Giles e Dawn erano stati la sua vita per così tanto tempo, ma lei aveva abbandonato lo spettacolo, si era ritirata perché era stata pronta a farlo ed ora tornare le sembrava così innaturale e lontano da quella che era diventata la sua vita.
Dean parcheggiò l’Impala di fronte alla vecchia casa di Buffy, c’era entrato solo una volta ma ricordava perfettamente dove fosse collocata, forse perché aveva dovuto fare gli ultimi metri a piedi dopo che Buffy lo aveva fatto scendere dalla sua macchina, perché era preoccupato ed ossessivo visto che c’era la cacciatrice alla guida. Sorrise a quel ricordo. Quanto erano più facili le cose allora. C’era Sam, c’era Buffy … gli sembrava fossero più giovani di almeno dieci anni nei suoi ricordi.
Spense il motore della macchina e dopo aver baciato sulla fronte Buffy scese per prendere i bagagli dal cofano e lasciarle un po’ di tempo da sola. Castiel aiutò Dean e si avvicinò alla porta d’ingresso.
La cacciatrice rimase ad osservare quella che un tempo aveva considerato la sua casa, si sentiva pietrificata, ma … c’era Dean e lei era cambiata, era cresciuta. In fondo era felice, ma terrorizzata. Si sentiva così confusa, era sicura che da un momento all’altro la sua testa sarebbe esplosa. Come avrebbero reagito quando l’avrebbero vista? Cosa gli avrebbe raccontato? E soprattutto … quella felicità quasi travolgente conosciuta con Sam e Dean nell’anno trascorso non l’aveva mai provata nella sua vecchia vita, era davvero pronta a rifarne parte?
Scese dalla macchina dopo aver fatto un profondo respiro. Guardò la sua immagine riflessa al finestrino e portò una ciocca di capelli ribelli dietro il suo orecchio. Quella mattina aveva stupidamente passato ore e ore davanti allo specchio prima di decidere cosa indossare e come sistemare i capelli. Alla fine aveva deciso di lasciarli sciolti, le si erano allungati parecchio e le onde naturali che arricciavano le punte le donavano un’aria rilassata e naturale. Stirò la maglietta color avorio che indossava rimanendo a fissare le roselline trasparenti delle sue mezze maniche.
< Smettila e cammina!> ordinò a se stessa strofinando le mani sui suoi jeans e si rivolse a passo svelto verso il vialetto d’ingresso. Quando fu vicina a Dean afferrò la sua mano che la strinse di rimando con forza e amore.
La cacciatrice suonò al campanello mentre le sue dita tremava quasi convulsamente ed attese che qualcuno andasse ad aprirle la porta con il cuore in gola.
Sentì qualcuno scendere velocemente per le scale.
< Giles vado io! Deve essere Xander!> era la voce della sua migliora amica.
Quando la porta si spalancò vide il sorriso di benvenuto di Willow scomparire, per lasciare il posto ad un espressione sbalordita e terrorizzata, diventò pallida e rimase pietrificata mentre il suo respiro cominciava ad accelerare in modo bizzarro.
Buffy non sapeva cosa dire, ma capì che avrebbe dovuto fare qualcosa o Willow sarebbe rimasta in  quel modo per i successivi sei mesi.
< Sorpresa. Sono io Willow, Buffy.> disse quasi scherzando. Quel lato sarcastico ed autoritario di lei, le tornò in circolo come fosse rimasto inattivo per troppo tempo.
Nessuna risposa. Dean fissò l’amica della cacciatrice e si domandò se non fosse un po’ ritardata.
< Lui è Castiel, e lui è Dean. Sono miei amici, sai … sono tornata da un po’, ma non volevo rivedervi finché non avessi concluso delle cose e rimesso a posto la mia …> Buffy non finì il discorso.
Willow si gettò tra le sue braccia e la strinse con tanta forza da farle mancare il respiro. La strega cominciò a piangere ed affondò il suo viso tra i capelli della cacciatrice.
< Buffy, Buffy … Sei tu. Sei veramente tu.> non era una domanda. Dean sorrise, quella ragazza doveva veramente amare Buffy.
La cacciatrice dopo un secondo di sconcerto ricambiò l’abbraccio e si sentì … bene. Non se lo sarebbe mai aspettato. Non con Willow. O con nessun altro della sua vecchia famiglia. Quell’abbraccio, era così familiare e così intimo. Si sentì rinata, quasi ancorata di nuovo e con molto stupore a quella vita, a quella casa, alla sua famiglia.
< Si, sono io. E sono tornata per dare una mano.> rispose Buffy con voce tremante.
Willow sciolse l’abbraccio ma tenne le sue mani sulle spalle della cacciatrice. Sorrideva come una bambina e piangeva, era davvero così commossa. Buffy ne fu stranamente felice. In fondo sembrava un bel modo per farle capire che la sua assenza alla fine era stata percepita.
< Non importa, sei tornata, è tutto quello che conta!> squittì Willow ancora tremante. < Avanti vieni dentro.> Ma prima che Buffy potesse fare un passo il Signor Giles comparve sul ciglio della porta. Era pietrificato, ma la guardava con quella scintilla negli occhi che le era tanto familiare. Buffy aveva sempre amato quello sguardo, in quei momenti sentiva di avere un padre.
Fu la cacciatrice a gettarsi tra le braccia del suo vecchio osservatore, per abbracciarlo. Giles la strinse a sé e le baciò la testa almeno una decina di volte, ripetendo il suo nome, quasi incredulo.
Dean e Castiel si sentirono come due pesci fuor d’acqua, la sua famiglia le era davvero mancata. Ma in fondo Dean poteva sentirsi felice, capiva perfettamente quando doloroso potesse essere perdere Buffy.
< Sono qui.> ripeté Buffy sorridendo. < Ora potrebbe anche lasciarmi andare, non scappo promesso.> scherzò la cacciatrice facendo ridere il Signor Giles che finalmente allentò la presa. Le afferrò le braccia, quasi per guardarla meglio e le sorrise.
< Entrate avanti!> disse felice Giles prendendo il bagaglio dalle mani di Castiel.
Si accomodarono in salotto. Giles si sedette sul tavolino per restare il più vicino possibile a Buffy che si era accomodata sul divano insieme a Willow che le teneva la mano e sedeva al suo fianco. Castiel si accomodò sulla poltrona mentre Dean preferì rimanere in piedi.
Tutta la stanza traboccava di commozione e domande ma nessuno sembrava voler parlare.
< Dove sono Dawn e Xander?> chiese Buffy.
< Dawn è a scuola, Xander dovrebbe arrivare da un momento all’altro, quando ti vedrà …> disse il Signor Giles ancora emozionato.
La cacciatrice annuì e si voltò per sorridere a Willow che non le staccava gli occhi di dosso.
< Racconta.> disse l’amica. < io ho cercato di riportarti indietro un anno e mezzo fa ma non ci sono riuscita, come hai fatto? Dov’eri?>.
Dean fissò Buffy, preoccupato. Non le piaceva parlare di dove era stata, ma sembrava tenere le sue emozioni sotto controllo.
< Sono rimasta … in paradiso solo per quattro mesi. Poi … Dio mi ha riportata indietro. Avevo una missione, aiutare i fratelli Winchester a fermare l’Apocalisse. È per questo che non sono tornata prima, ma ora … è tutto finito e … Castiel mi ha detto che siete nei guai quindi.>
Breve e concisa, Dean rimase stupefatto da come Buffy era riuscita a reinterpretare i fatti senza mentire … più o meno.
< Paradiso … Dio?> sussurrò Giles. Sembrava quasi non crederci.
< Già … credevo fosse cattolico.> la risposta sicura e naturale di Buffy lo spiazzò.
< Loro due sono i fratelli Winchester?> chiese Willow indicando Dean e Castiel.
< Chi? Tontolo qui mio fratello? Credi davvero che abbia i miei stessi geni in circolo? Avanti, io sono molto più sexy.> disse Dean col suo tono spocchioso. Solo Buffy rise della sua battuta e Dean le fece l’occhiolino.
 < Pubblico difficile.> bisbigliò il cacciatore.
< No, lui è Dean Winchester e lui è Castiel, un angelo.> rispose Buffy con disinvoltura.
< Un angelo?> chiese allarmata Willow. La cacciatrice annuì mentre Cass le sorrise. Per lei era diventato così naturale parlare di Arcangeli, Apocalisse e Dio che solo allora si era resa conto che il resto del mondo e per l’appunto i suoi vecchi amici non avevano mai visto un angelo di persona.
< Avevamo notato gli eventi soprannaturali avvenuti nello scorso anno in tutto il pianeta e per un po’ abbiamo anche ipotizzato l’Armageddon, ma tra l’ipotizzarlo e vederselo davanti in carne e ossa … è una gran bella differenza.> disse Willow guardando con sospetto Castiel.
< E l’altro Winchester?> chiese all’improvviso Giles pulendosi gli occhiali.
< Lui … emh … lui è …> Buffy cercò di parlare, di dire quelle maledette parole, ma sentì un groppo alla gola.
< Sam è morto.> rispose secco Dean.
Tutti si voltarono a guardarlo, Willow si domandò come potesse essere così pacato parlando della scomparsa del fratello. Ma Buffy sapeva che Dean stava solo cercando di non far vedere quanto in realtà stesse soffrendo.
< Mi dispiace.> disse Giles guardando il cacciatore negli occhi, Dean gli rispose con un cenno della testa.
< Cosa hai fatto in tutto questo tempo?> chiese Willow cercando di cambiare discorso.
< Ho evitato l’Apocalisse.> rispose Buffy, grata all’amica per il cambio di argomento.
< E perché non ci hai chiamato? Avremmo potuto aiutarti.> osservò l’amica un po’ ferita.
< Non era la solita Apocalisse … era quella biblica. Comunque … non potevo.> disse Buffy alzandosi in piedi.
Willow annuì, ancora confusa.
< Avevamo avuto dei dubbi anche noi … Credevamo di non poter sopravvivere all’Armageddon, non senza di te.> disse Giles posando una mano sulla spalla di Buffy. < Ma … le cose sono calme da un po’ … perché ci hai messo tanto a tornare?> le chiese con l’amore di un padre.
Dean si fece avanti, protettivo. Ma Buffy parlò per prima.
< Ho comprato una casa … volevo solo stabilizzarmi prima di rivedervi di nuovo … Non è stato facile ricominciare.> disse trattenendo le lacrime e stringendo la mano di Giles.
< Hai comprato una casa? Dove? Come?> chiese Willow raggiungendola.
< Ah … emh … vicino Dallas … e … sapete, qualche prestito lì, qualche … carta di credito là, Dean è grandioso con queste cose.> disse imbarazzata.
< Avete fabbricato dei documenti falsi? Aspetta la casa è …> disse Willow cominciando a capire. Da quando aveva rivisto Buffy, lei e Dean non si erano mai sfiorati, non si erano seduti nemmeno vicino, ma i loro sguardi correvano al viso dell’altro così di frequente e lui sembrava così preoccupato per lei che forse …
< Già … io e Dean abbiamo comprato una casa, lui è un cacciatore, è bravo con queste cose.>
Willow spalancò la bocca, eccitata. < State insieme?> chiese.
Buffy sorrise ed abbassò lo sguardo imbarazzata. Willow l’abbracciò e si voltò a guardare Dean che la salutò portando due dita sulla fronte.
< Un cacciatore è? Perché Buffy doveva aiutare proprio voi? Cosa c’entravate con l’Apocalisse?> chiese Giles un po’ preoccupato. Non riusciva ancora a fidarsi di quei due sconosciuti.
< Dean e Sam erano i tramiti di Lucifero e Michele, hanno evitato l’Apocalisse dicendo di no a loro due ed il sangue di Buffy ha aperto la trappola dove Lucifero è stato rinchiuso di nuovo per l’eternità.> fu Castiel a rispondere, voleva proteggere la reputazione di Dean. Non gli piaceva che lo accusassero dopo tutto quello che aveva fatto per l’umanità.
< E tu cosa c’entri in tutto questo?> chiese Giles.
< Io sono un angelo del Signore, ho disubbidito perché capii che Dean e Sam avevano ragione. Dio non voleva questa Apocalisse … Inoltre volevo ricongiungermi a mia sorella …> in quel momento Buffy si avvicinò a Castiel e gli diede un pizzico sulla mano. L’angelo la guardò senza capire, poi annuì.
< Forse Buffy dovrebbe riposare, è stato un lungo viaggio.> intervenne prontamente Dean, per cambiare argomento.
Buffy si avvicinò a lui e si lasciò stringere per la vita dal cacciatore, stringendolo a sua volta. Dean le diede un bacio sulla nuca, più sollevato adesso che poteva toccarla.
< Si, Dean ha ragione. Andremo al motel appena fuori città, tornerò stasera.> disse Buffy beandosi del calore del corpo del cacciatore.
< Ma cosa dici? Starai nella tua stanza, non l’abbiamo toccata. Con … Dean naturalmente. Io e Tara ci siamo sistemate in quella di tua madre. Ma per Castiel …> Disse Willow afferrando i bagagli, già con un piede sul primo gradino.
< Non preoccuparti, io non dormo.> rispose Castiel.
Dean guardò Buffy negli occhi e facendole un sorriso annuì rispondendo alla domanda che la cacciatrice gli aveva appena rivolto guardandolo. La cacciatrice allora seguì l’amica fino al piano di sopra.
< Vado ad ottenere maggiori informazioni sul Primo. Tornerò al più presto.> disse Castiel rivolto a Dean prima di scomparire.
Dean stava per seguire Buffy al piano di sopra, ma si voltò a guardare Giles.
< So che tutta questa storia le deve sembrare a dir poco bizzarra e se fossi in lei non mi fiderei affatto di due sconosciuti, farei mille ricerche … ma è davvero lei.  E per quanto mi riguarda … Lei è tutta la mia vita e se sono qui è solo perché lei ne ha bisogno, sacrificherei ogni cosa per Buffy. La sua cacciatrice è un portento, deve esserne davvero molto fiero.>
Giles annuì, titubante ma più sereno, quel ragazzo sembrava davvero innamorato di Buffy.
< Non mi avevi mai portato nella tua stanza, pensare che sono sempre stato una mago nel conquistare le donzelle in pericolo.> disse Dean afferrando Buffy per la vita e voltandola verso di sé per darle un bacio.
< Sarà perché io non sono una donzella in pericolo,mio caro principe maniaco.> rispose Buffy ridendo.
< Maniaco?> disse Dean indignato e la caricò in spalla con l’intento di lanciarla sul letto. Ma si accorse che Willow era ancora dentro la camera, aiutava Buffy con le valigie e lo stava guardando un po’ imbarazzata, ma sorridente.
Il cacciatore posò a terra Buffy. < Scusa.> disse rivolto a Willow che gli rispose con un timido sorriso.
Buffy scrollò la testa divertita. < So che può sembrare un cazzone un po’ montato, ma è solo la sua facciata da duro.> disse la cacciatrice.
Dean si sentì ferito da quelle affermazioni e dalle risa di Willow.
Rimase a pensare un momento.< Ok forse solo un po’, e non sono un cazzone …> Pensò di nuovo.
< Ok! … Ma tu mi hai cambiato nanetta.> disse seducente prima di baciarla.
Willow tossì imbarazzata anche se in realtà si sentiva al settimo cielo, insomma Buffy era tornata ed era … felice come non l’aveva mai vista.
< Dov’è Cass?> chiese Buffy.
< è andato ad indagare sul Primo, tornerà tra diecimila anni o giù di lì, lo conosci.> rispose Dean sorridendo.
< Quindi sapete del Primo.> osservò Willow seria.
< A dire la verità non molto, se non che si chiama così.> Willow rise. Le era mancato il sarcasmo di Buffy.
Qualcuno suonò al campanello di casa.
< Deve essere Xander.> disse Willow prima di scendere al piano di sotto.
Buffy prese un bel respiro e la seguì.
Quando scese le scale rimase pietrificata. Sul ciglio della porta non c’era solo il suo ex migliore amico, ma anche sua sorella.
Dawn rimase a fissarla con le lacrime agli occhi e corse da lei per stringerla forte.
Si accasciarono a terra e cominciarono a singhiozzare, erano distrutte, emozionate e dolorosamente felici. Rimasero lì ad abbracciarsi e piangere fino a quando Xander non interruppe il momento con una delle sue solite battute.
< Non è uno zombie vero? Perché dovremmo allontanare Dawn da lei altrimenti.> tutti scoppiarono a ridere e Buffy lo abbracciò facendolo scoppiare a piangere. La strinse a sé emozionato, la sua migliore amica, una sorella.
< Ehi.> Dean salutò Dawn, sorpreso di vedere così tanto della donna che amava in quella piccoletta.
< Chi sei?> chiese Dawn asciugandosi le lacrime.
< Un amico di Buffy. Sono Dean.> rispose stringendole la mano. 

  
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