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Autore: Maura85    01/12/2006    3 recensioni
Ecco a voi il primo trattato di Mukkologia. Aprite il libro a pagina uno, mentre la vostra professoressa ninfomane si impegnerà ad introdurvi nella delicata bellezza di questa particolare lingua...
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa.
Quando cominciai a scrivere il mio trattato sulla lingua mukkese, lo feci per scherzo.
Ora lo faccio ancora per scherzo, ma dato il numero di persone che, dopo aver letto, mi guardano affascinante sussurrando "Muuu...", sto seriamente cominciando a pondere una possibile conquista del mondo.
Ora vi lascio alle mie lezioni... apprendete, apprendete!



*-* LESSON ONE

Cominciamo la lezione? Bueno.
Come ogni lingua, partiamo dalle basi. Dovete sapere che il mucchese è una lingua assai terra terra, dato che è stata ideata da bovini la cui principale occupazione è, in effetti, tenere il naso a terra, e brucare.
Quindi non ci deve sorprendere più di tanto il fatto che essa sia composta e da suoni e da espressioni facciali o corporali.
Un eclatante esempio di ciò ci è dato dalla traduzione di sì e no.
Sì è assai semplice, ovvero: mu.
Il discorso del no, invece, è terribilmente complicato. Quando ad una domanda si risponde di no, è obbligatorio il silenzio. Silenzio che verrà unito ad una precisa espressione facciale, che varia a seconda delle situazioni. In questo corso base ne prenderemo in considerazione solo tre:
1) Situazione tipo: Mukka dovrebbe essersi ricordata di portare a Lena il suo libro. In realtà, non ricorda neppure di averlo in casa, quel libro:
Lena: Mi hai mukkato il mukkolibro? (Trad per i principianti: mi hai portato il libro?)
Mukka: °.°
Come vedete, ella rimane in silenzio, in segno di diniego, e l'espressione da faccia lessa che si ritrova indica, tra le altre cose, che non solo non ricorda di quale libro la persona stia parlando, ma anche che non sa con certezza chi sia precisamente la sua interlocutrice.
2) Situazione tipo: Lena è stata a lavorare tutto il giorno. Precisamente, si è storta un piede cadendo dalle scale, rotta un'unghia contro un cassetto e rovinata la messa in piega con un gatto idrofobo che, non si sa bene come, le è caduto addosso da un cornicione.
Mukka: Hai mukkato una buona mukkogiornata? ^_____^
Lena: +.+
Come si può notare, il silenzio della fanciulla indica un secco diniego mukkese. Indica inoltre che sta per azzannare alla giugulare l'incauta Mukka, ma queste son cose per studenti avanzati, sulle quali non ci soffermeremo inutilmente.
3) Situazione tipo: Mukka deve sostenere un esame. Ma, entrando in aula, è stata scontrata da un tipo anziano, che neppure ha chiesto scusa. Inviperita, la fanciulla lo ha insultato, preso a schiaffi, e costretto a bere acqua dal water. Per poi scoprire che il soggetto niente di meno era, se non il suo esaminatore.
Lena: E' mukkandato bene il mukkesame?
Mukka: ç__________ç
Presumo non ci sia bisogno di ulteriori approfondimenti.

Bene, per oggi la lezione è finita. Lasciatemi la bustarella con i numeri di telefono dei vostri amici più machi, grazie.
Buona giornata a voi. Se avete domande, chiedete pure ^______^
Ci vediamo alla prossima lezione, miei intellettuali virgulti *.*
  
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