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Autore: Tinotina    09/05/2012    3 recensioni
Torna ad ascoltare il mondo degli uomini, e piangi.
Piangi per quella bambina con il futuro sbarrato; piangi per quel ragazzo che ha perduto la fiducia nel suo paese; piangi per quella donna che non si fida più di quell'uomo dalle mani d'acciaio, e piangi per quel vecchio che non attende altro che l'arrivo della morte, avendo perso la fiducia di veder arrivare un mondo migliore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quella notte, mi fidai...


<< Ti fidi? >>.

<< Mi fido >>.

 

Il gocciare insistente di un lavandino fendeva il tempo.

Chissà se quelle gocce che si staccavano, per poi cadere, martiri segreti di un'ideologia ancora non raccontata, avevano ricevuto la promessa di scivolare in un nuovo mondo, navigato da acque più

dolci e tranquille.

Immaginate la loro sorpresa quando si ritroveranno schiacciate su freddo marmo, dove non esiste nulla per aggrapparsi; per evitare di sprofondare in quel baratro nero che tutto inghiottisce.

 

<< Non ti devi preoccupare, non succederà niente. Ti fidi, no? >>

<< Mi fido >>

 

L'avevano avvertita, Cappuccetto Rosso.

L'avevano avvertita, ma non ci fu niente da fare.

Il lupo dagli artigli insanguinati si lecca con passione quel suo muso sporco di morte.

Gli occhi vividi ancora abbagliati dalla tenera carne della bambina; sulla lingua ancora il gusto della vita che i suoi denti acuminati avevano strappato con tanta voracità.

E quel cappuccio rosso dimenticato nel bosco.

 

<< Fidati se ti dico che questa è l'unica soluzione ai tuoi problemi. L'unica. >>

 

Cadere in un sonno senza la possibilità di poterne uscire.

E' questa, forse, l'unica soluzione?

Aveva funzionato per Biancaneve o per la Bella Addormentata, scivolare in un mondo senza pensieri e senza tempo, rimanendo ferme ad aspettare che il problema risultasse risolto al loro

risveglio; senza sapere né come né perché.

Ma in questo mondo non esistono cavalli bianchi; né tanto meno Principi Azzurri pronti a risolvere la situazione e venire a salvare la bella principessa.

No, siamo rimasti circondati da belve dagli occhi dell'inferno che ti girano attorno aspettando il momento migliore per attaccarti alla gola.

 

<< Prendi questo e ingoia >>

<< Sicuro? Mi fido >>

 

Tornare sazi alla tana: è questo l'essenziale per poter vivere, la verità insindacabile.

Sarebbe bello pensare che il solo colpevole sia la violenza bestiale dei mostri.

Ma ora guardati allo specchio.

Non vedi la furia della tigre in gabbia, dentro i tuoi occhi?

Il male non detiene confini, non si lascia catturare o tramortire, e libera l'animale.

Fratello contro fratello; lotte per un nonnulla così importante da poter perfino uccidere.

Eccolo, il regno del caos.

 

<< Ora chiudi gli occhi e rilassati: ti apparirà un nuovo mondo >>

 

Dimentica.

Dimentica quanto detto finora.

Prova a tornare al punto di partenza: te lo ricordi, o è passato troppo tempo?

Torna ad ascoltare il mondo degli uomini, e piangi.

Piangi per quella bambina con il futuro sbarrato; piangi per quel ragazzo che ha perduto la fiducia nel suo paese; piangi per quella donna che non si fida più di quell'uomo dalle mani d'acciaio, e

piangi per quel vecchio che non attende altro che l'arrivo della morte, avendo perso la fiducia di veder arrivare un mondo migliore.

 

E tu li chiudi, quegli occhi, fidandoti del sole che domani sorgerà ancora.

Ma la realtà ti sovrasta e, come una goccia caduta da una nube di vuoto, senza la possibilità di aggrapparsi a niente, sei caduta in quel baratro dove lupi affamati non aspettano altro che la tua tenera carne.

 



Okay... è la prima volta che pubblico un originale e dentro sto tremando. Non perchè le altre mie storie non rivelassero qualcosa di me, ma perché in questa storia non ho potuto indossare quelle maschere che vivono nel mondo delle fanfiction.
Ho scritto questo breve testo per un concorso che aveva come tematica la fiducia e vorrei avere altri pareri oltre quello della giuria che posterò qui di seguito.
In ogni caso spero che questo squarcio di testo vi abbia emozionato e vi abbia lasciato la voglia di scrivermi un commento :)


Giudizio giuria

Sa dominare bene il mezzo “scrittura”: interessante l’alternarsi delle due voci di cui una sottolinea o contraddice l’altra e mescola abilmente realtà e fiaba classica.



 

  
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