Quanto
tempo era che era lì impalata davanti allo specchio? Cinque
minuti? Dieci?
Quindici? Ormai non ne aveva più la più pallida
idea nemmeno lei, sapeva solo
che le sembrava un tempo infinito. Chiuse gli occhi e
inspirò profondamente per
placare i nervi che mai come un quel momento erano tesissimi. Avrebbe
di gran
lunga preferito combattere contro uno, dieci, cento avversari, tutti in
sol
colpo, che fare quello che stava per fare.
–Avanti,
coraggio Videl…è ora di darci un taglio. In
tutti i sensi-. Avvicinò con mano
tremante
le forbici al viso, mente piccole goccioline di sudore si formavano
sulle
tempie. Rimase ancora a guardarsi per qualche secondo, prima di
compiere il
fatidico gesto.
O la va, o la spacca: se lo fai, non puoi
più tornare indietro si disse mentalmente, forse
per auto convincersi.
Allargò con uno scatto deciso le lame fredde e taglienti
delle forbici, le
avvicinò maggiormente al viso e, stringendo gli occhi,
tagliò. Sentì un piacevole
solletico lungo il collo, come di qualcosa che ti sfiora dolcemente,
allora riaprì
lentamente gli occhi, quasi con timore, e restò quasi
sbigottita nel vedere un abbondante
ciocca di capelli neri adagiarsi sul bordo del lavandino. Le venne
quasi da
piangere al sol pensiero di quanto aveva impiegato per farseli crescere
e per
assumere un aspetto, per così dire, più
femminile. E per cosa poi? Perché un
ragazzo, spuntato da chissà dove e conosciuto da soli un
paio di giorni aveva
detto che i capelli lunghi potevano creare fastidio durante un
combattimento!
Puah, e lei che aveva creduto che a lui potessero piacere le ragazze
con i
capelli corti…povera, piccola, ingenua Videl! Ma ormai se
aveva deciso di darci
un taglio, l’avrebbe fatto, quant’è vero
che era la figlia di Mr. Satan.
Con
maggiore carica, allora, riprese a tagliare, senza curarsi troppo di
dare un
garbo ai capelli: a poco a poco piccoli, medi e grandi ciuffi neri
finirono per
terra e sul lavandino. Alla fine quella allo specchio non sembrava
nemmeno più
lei. Già, adesso poteva definirsi in tutto e per tutto un
maschiaccio, dalla
testa ai piedi, ironia a parte. Non erano nemmeno passati tre minuti e
già rimpiangeva
quei due bei codini morbidi che le cascavano sulle spalle, legati
accuratamente
da due fermagli dorati. Ma cosa diavolo le era saltato in mente:
tagliarsi i
capelli in quel modo senza avere un minimo di esperienza…che
idea folle!
–Ah,
maledizione! Ma che cosa ho fatto!? I miei bei capelli…-
sospirò, accasciandosi
a terra per prenderne in mano una ciocca. La guardò con aria
malinconica, ma fu
solo per un attimo perché poi il viso assunse un’
espressione fra il
determinato e l’arrabbiato. –Gohan, possibile che
sia sempre colpa tua!-
esclamò. Poi, come se le fosse balenato in mente un
pensiero, si fermò a
riflettere. –Gohan…OH SANTO CIELO: LE LEZIONI DI
VOLO!- urlò in preda al
panico, temendo di essere in ritardo. Allora, schizzò fuori
come un fulmine, e
si corse velocemente verso l’ingresso, travolgendo
più volte servi e cameriere, i quali la guardavano
con aria
attonita, faticavano persino a riconoscerla a causa di quel nuovo
“taglio”.
–Papà, io esco!- esclamò senza nemmeno
fermarsi, ma dovette farlo comunque, suo malgrado, in quanto Mr. Satan,
dopo
averla salutata distrattamente, l’aveva richiamata in casa,
colpito da quel
nuovo particolare.
–Videl, tesoro…c-che cosa h-hai fatto ai capelli?-
le chiese
sbigottito, non abituato a vederla con i capelli corti da quando aveva
sei
anni. –Niente papà. Ho solo deciso… di darci
un taglio!- esclamò sorridendo, per poi ripartire
alla velocità della luce
verso il suo elicottero, pronta per un’altra lezione di volo.
E per dirne
quattro ad una certa persona.
*Angolo
autrice*:
Ebbene,
eccomi di nuovo qui. Credevate do non rivedermi mai più,
vero? Beh, errore: ho
intenzione di “sostare” nel fandom di Dragon Ball
ancora un po’, per vostra
disgrazia! X) Dunque, passando alla storia: no, non so
perché ho scritto questa
cosa, so solo che quando mi è venuta i mente, non ho potuto
fare a meno di
buttarla giù, ecco. Lo so che apparentemente può
sembrare banale (insomma, chi
scriverebbe mai su un episodio come questo?), eppure quando ho visto
Videl con
i capelli tagliati, beh, non ho potuto fare a meno di pensare a cosa
avesse
provato. Insomma, parliamo comunque di capelli chilometrici, eh! Che
non
resterebbe traumatizzato nel veder cadere ciuffo dopo ciuffo la propria
bella e
folta chioma? Ed è così che ho scritto questa
one-shot, di getto, senza
pensarci. Spero di non aver commesso qualche cavolata! xD
Ora, come si suol dire, lascio a voi l’arduo
compito di giudicare.
Un
abbraccio,
PiccolaEco