Film > Ritorno a Cold Mountain
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Autore: martinaburton    13/05/2012    0 recensioni
Stavo ascoltando "christmas time will soon be over" e mi è venuto in mente di scrivere un racconto che parlasse di quei momenti. In effetti niente, come la musica, riesce a immergermi nelle situazioni così empaticamente.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era qualcosa di caldo e familiare nel modo in cui Sally, la dolce Sally, pestava i piedi minuti a terra, a ritmo, e nel modo in cui con una mano si teneva leggermente sollevata la lunga gonna. Fuori nevicava tanto, e da tanto. Il violino del padre di Ruby si fondeva perfettamente con il banjo di Georgia, la cui voce era morbida come caramello. Per tutto il tempo in cui suonammo e cantammo, quella sera, sembrò che la guerra non fosse mai iniziata. Per pochi attimi riuscii a sentire il cuore pieno, non straziato dal vuoto lasciato dal ricordo di Inman, dalla morte dei figli di Sally, dalla sua voce, che non avremmo più sentito. Lo stesso Stobrod pareva aver dimenticato che quella era solo una breve interruzione dal loro continuo nascondersi e scappare, dal cuore in gola ogni volta che si udivano gli zoccoli di un cavallo al galoppo, dall'accertarsi di non lasciare tracce nella neve. Presto se ne sarebbero dovuti andare. Ma era la notte di Natale, e in tanta desolazione la fattoria, io stessa, e persino la sempre energetica Ruby, avevamo bisogno di un po' di leggerezza nel cuore. Christmas time will soon be over, Christmas time will soon be over! Pangle nella sua ingenuità sembrava quanto mai preso e immerso in quel clima festoso, come sempre, d'altra parte. Pensandoci bene, Pangle sembrava non aver mai preso piena coscienza dell'orrore di quella guerra infinita, che da mesi si era insinuata come veleno anche nei villaggi, e anche qui, a Cold Mountain, sotto il nome di Guardia Nazionale. Ma per quella sera..per quella sera Teague non ci avrebbe avuti, non avrebbe avuto la soddisfazione di piantarci i suoi stivali in faccia e di accusarci di sovversivismo. Per quella sera potevamo dirci sereni. Niente in quel momento mi avrebbe fatto pensare che poche ore dopo Pangle, Stobrod e Georgia sarebbero stati trovati e Pengle brutalmente ucciso ancora con un sorriso bambino stampato tra le guance paffute. Ruby accanto a me guardava come estasiata Sally che danzava, mentre Georgia, dall'altra parte, lanciava occhiate a Ruby, tra un accordo e l'altro. Guardai i bracciali che portavo al polso, fu un attimo, pensai a Heathcliffe, a Cime Tempestose, a Esco ammazzato; pensai a mio padre, al giorno in cui avevamo inaugurato la chiesa di legno bianco, quasi accecante sotto il sole. Pensai alla colombella che si era infilata là dentro e a come Inman, oh Inman, l'aveva liberata. Fu impossibile per me non notare il rossore sul volto di Ruby appena il suo sguardo incrociò quello di Georgia che, per l'ennesima volta, si era posato su di lei. Si scambiarono un sorriso appena accennato, ma percepii gli angoli della bocca di Ruby ancora inarcati verso l'alto quando Georgia aveva ormrai abbassato gli occhi sul suo banjo. C'era qualcosa di puro e non corrotto dalla guerra in quel loro volteggiarsi attorno con gli sguardi. Christmas time will soon be over, Chrismtas time will soon be over! Per un attimo la guerra, fuori, non esistette più.
  
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