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Autore: Whiteeyes95j    13/05/2012    1 recensioni
Cosa avviene veramente a Summer dopo il suo rapimento da parte di Julian ? Lui ha detto la verità ? Ha davvero dormito per tutto il tempo ?? O è successo qualcos'altro ? E se tra i due fosse nato qualcosa, che cosa accadrebbe ?? La situazione resterebbe la stessa ?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In trappola

<< Ma perché ? >> chiese Summer quasi singhiozzando.                                                                                            << Che cosa vuoi da noi ? >>                                                                                                                                                           Julian sorrise, poi la guardò. E passò in rassegna con lo sguardo l’intera stanza fino a quando non arrivò all’unica persona che non aveva ancora detto uno parola da quando era entrato. Jenny.                                 <<  Ogni gioco ha il suo prezzo >> , disse.

Summer non avrebbe mai creduto che un giorno si sarebbe trovata in una situazione come quella.                                                      Lì, rinchiusa in una casa di carta a causa dell’amore folle per Jenny da parte di un ragazzo dalle                                                      capacità soprannaturali.                                                                                                                                                                   Meno male che doveva essere solo un gioco, pensò tristemente. Adesso si trovava in un corridoio                                                           buio e piuttosto stretto ma soprattutto sola. Non c’era nessuno vicino a lei, e anche se ci fosse stato lei non sarebbe stata in grado si vederlo a causa del buio. Cominciava ad avere paura. Lei non era mai stata molto coraggiosa e aveva sempre bisogno che qualcuno le fosse accanto in ogni situazione. Forse era per questo che lei si era legata molto a Jenny, lei era una ragazza che aveva sempre bisogno di essere aiutata e Jenny era una ragazza a cui piaceva aiutare le altre persone, soprattutto quelle che amava. Ma lei non era la bellissima e coraggiosa Jenny  Thornton, lei era Summer Parker-Pearson, con i capelli morbidi e biondi, un biondo più chiaro di quello di Jenny,  gli occhi azzurri come laghi, esile e minuta. Lei era sempre stata l’anello debole del gruppo, l’eterna bambina indifesa agli occhi degli altri, colei che non saprà mai cavarsela da sola, la ragazza che ha paura di dire quello che pensa e che nasconde il volto sotto la massa chiara dei suoi capelli.                                                                                                                         Che tristezza essere me, pensò con le lacrime agli occhi. Cercò di trattenere le lacrime, quello non era il momento per abbandonarsi al pianto. Doveva rimanere lucida e riflettere bene sul da farsi. Sapeva che restare dov’era non l’avrebbe portata da nessuna parte.                                                                                                                                                                                          Ma a volte, pensò, è meglio non fare niente e aspettare. Anche perché seppur avesse trovato il coraggio di muoversi, non sapeva di preciso dove si trovava e non si ricordava di com’era la casa all’interno quindi si sarebbe persa e avrebbe solamente peggiorato le cose. Si passò una mano tra i capelli mordendosi il labbro inferiore, finché alla fine decise che doveva provare a fare un tentativo. Cominciò a muoversi a tentoni nel buio, appoggiando le mani alle pareti. Continuava a camminare nel buio cercando di distinguere qualcosa, poi all’improvviso vide una sagoma avvicinarsi verso di lei. Summer istintivamente indietreggiò spaventata. La sagoma continuava ad avvicinarsi e lei sentiva gli occhi pizzicarle e le gambe diventare di gelatina. Poi una voce, la sua voce.                                                                                                                                                                                                          << Dove credi di andare ragazzina ? >> disse una voce fredda che la fece sobbalzare.            

  
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