ATTENZIONE! La flash-fic è basata sulla seconda serie del fandom, Aquarion EVOL appunto.
Chi non segue l’anime e non vuole rovinarsi la sorpresa, non legga.
Non sono presenti nessun tipo di spoiler, anzi tratta di scene che neanche sono presenti in EVOL.
Per tutto il resto, buona lettura.
La prima volta che Amata aveva tentato di baciare Mikono, Shush, con una velocità che avrebbe fatto invidia anche a Fudo riguardo le sue trovate, saltò dai capelli della padrona ed ebbe la magnifica idea di mordergli le labbra; ma non fu quello ciò che gli fece più male,bensì lo sguardo stranulato della ragazza e la sua fuga per nascondere il rossore che le inporporava le guance, sia per la vergogna sia per quel bacio mancato.
Shush 1 – Amata 0
La seconda volta Amata seguì il consiglio di Andy e mentre i due ragazzi erano seduti nella stanza di lei, il piccolo demonio giocava con dei pupazzi comprati appositamente.
La migliore arma difensiva non era forse distrarre il nemico dal suo obiettivo? Gli aveva detto Andy, sperando in un buon esito della situazione.
L’elettricità era alle stelle, le mani di Amata racchiudevano quelle di Mikono, mentre i loro visi, sempre più vicini, sembravano dire a parole ciò che i loro proprietari troppo timidi non riuscivano a esprimere chiaramente.
Ma Shush, ancora una volta, fiutò il pericolo e, lasciando in pace il povero pupazzo che stava maltrattando, miagolò così rumorosamente che ruppe l’idillio dei due innamorati ancora una volta, divenendo il centro delle attenzioni di Mikono.
Amata mai pensò di aver odiato qualcuno con tale intensità come in quel momento, mentre il gattino si strusciava nelle mani candide della giovane e fuggì, incurante dei richiami di Mikono.
Shush 2 – Amata 0
La terza e ultima volta lo vide uscire vincitore; dopo uno scontro particolarmente violento contro un Abductor, ritornati nella base di Neo Deava, il ragazzo prese il toro per le corne –o meglio, il micio per le orecchie- e baciò Mikono con una forza che mai aveva manifestato in vita sua.
La furia di Shush fu incontenibile e i danni enormi; piccole escoriazioni sul tutto il viso, un taglio più profondo sul sopracciglio destro e i segni dei denti sul naso. Eppure Amata non pensò mai di aver ricevuto un affronto, anzì si senti più un vincitore che con numerose ferite, era riuscito a raggiungere il suo scopo.
I baci di Mikono ne erano la prova.