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Autore: HopeToSave    21/05/2012    8 recensioni
Attenzione: Spoiler per Mockingjay!
E una sera, o forse un giorno, mi ritrovo vicino alla porta della mia cella e per la prima volta dopo lungo tempo Johanna Mason si rivolge a me senza urlare.
«Peeta. Peeta.» La sento singhiozzare, nonostante si sia sempre mostrata una donna agguerrita. «Peeta, chi è il nostro nemico?»
[Peeta Mellark, Johanna Mason]
Rating arancione solo per le tematiche riguardanti torture e violenze (che comunque sono contenute anche nei libri).
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johanna Mason, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: HopeToSave
Titolo: Spezzato.
Fandom: Libri, Hunger Games
Genere: Drammatico, Agnst
Rating: Arancione
Avvertimenti: Spoiler!, Missing Moment, Flashfic
Personaggi: Peeta Mellark, Johanna Mason

 


 

 

Spezzato.

 

Ogni momento è urla e grida: non c’è quasi mai una pausa, perché prima sono mie, poi sono di altri prigionieri. Ma quelle presenti sempre nella mia testa, quando sono accasciato nella cella, troppo indebolito anche solo per tirarmi le mani sulle orecchie, sono quelle di Johanna Mason. Anche se non la torturano – il che succede sempre in mia presenza, direttamente nei buchi oscuri in cui siamo gettati, come per Darius, come Lavinia, come per tutti gli altri – non c’è comunque il silenzio a farmi compagnia, perché lei sogna onde d’acqua elettrificata e trema e suda e grida, grida, grida.
Io sono al massimo della confusione mentale: sono assalito ogni istante da un profluvio di ricordi, o forse sono orribili fantasie – le uccisioni nei primi Hunger Games, il modo in cui ho tolto la vita a Brutus nei secondi Giochi, le torture subite dai miei vicini di prigione, le torture subite da me – certe volte non ricordo nemmeno che genere di pratiche effettuano sul mio corpo o la mia mente.
Il mio unico pensiero sicuro: non mi spezzeranno, non mi spezzeranno, non mi spezzeranno. Eppure nei pochi periodi in cui Johanna si ammutolisce, come soffocata da acque invisibili, mi chiedo chi sono, cosa ci faccio qui, perché le mie mani tremano e la mia gola geme di dolore senza che neanche più io lo senta, quel dolore. Altre volte invece ricordo per cosa ho sempre lottato, per chi. Ma Johanna Mason no. Lei soffre immensamente, poiché non ha nulla da perdere e nonostante ciò si aggrappa alla vita, l’unica cosa che ha – ma il dolore fisico e la paura la stanno spezzando.
E una sera, o forse un giorno, mi ritrovo vicino alla porta della mia cella e per la prima volta dopo lungo tempo Johanna Mason si rivolge a me senza urlare.
«Peeta. Peeta.» La sento singhiozzare, nonostante si sia sempre mostrata una donna agguerrita. «Peeta, chi è il nostro nemico?»
Io lotto con me stesso da settimane, lotto con quello che mi stanno facendo, tuttavia a questa domanda crollo; crollo e tutto ciò che Capitol City mi ha impresso nella testa diventa reale. Provo rabbia e terrore e in questo stato d’animo rispondo a Johanna Mason.
«Katniss Everdeen.»

Mi hanno spezzato.

 Mi hanno spezzato.

 Mi hanno spezzato.

 

 

 



 

Note:

Ebbene, questa è la prima fan fiction che scrivo su Hunger Games! Questo perché non me la sono mai sentita di scrivere senza aver finito la serie. Ma in effetti, non l’ho ancora finita, dal momento che non ho ancora terminato Mockingjay, ma… la vicenda di Peeta e Johanna mi ha ispirata troppo. In particolare la scena in cui Johanna dice che lei e Peeta sono stati “compagni di cella” e ognuno sentiva le urla dell’altro.
Non so, questo mutamento in Peeta me l’ha fatto apprezzare di più, così come ho apprezzato di più Finnick e Johanna. Ma il pezzo migliore del libro rimarrà per sempre quando Peeta dice a Katniss che è una vera stronza, ohohoh. Okay, basta.
Non ho molto da dire a riguardo di questa flash. Non ho letto ancora alcuna storia su questo fandom, quindi se ho involontariamente plagiato qualcuno, me lo si dica senza problemi!
Basta, torno a nascondermi, dopo aver azzardato questa cosa. Ma non potevo non immaginare lo stato d’animo di Peeta, dovevo entrare nel suo personaggio.
Se vi va, fatemi sapere un’opinione.

Hope.

   
 
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