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Autore: itsfedej    21/05/2012    9 recensioni
L'ispirazione mi è venuta mentre cercavo di dormire, spero vi piaccia xx
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, sono qui con una nuova fan fiction! L'ispirazione mi è venuta mentre cercavo di fare un riposino questo pomeriggio!
Spero vi piaccia xx



Con l’iPod nelle orecchie e la musica a palla questo viaggio stava diventando anche qualcosa di divertente. Il rumore dell’aereo però non mi permetteva di rilassarmi completamente, e questa era una delle tante cose negative. Dove stavo andando? A New York, lì ci saremmo imbarcati su una meravigliosa nave da crociera e saremmo di nuovo sbarcati sulle Bahamas. Che bello, vero? Peccato che io non ci trovavo niente di così affascinante o divertente. Poi, passare due settimane insieme ai miei senza avere neanche un secondo di libertà? Sarebbe sembrata una prigione.

«Informiamo i signori passeggeri che fra pochi minuti atterreremo all’aeroporto di New York e da lì partiranno alcuni autobus che vi porteranno fino alla nave.» disse la voce dell’hostess. Era una donna alta, abbastanza magra. Anche io avrei sognato di farla, ma mamma diceva che ero troppo bassa. Qual era il problema? Esistono i tacchi!

Appena atterrammo si misero tutti ad applaudire. Certo, con le cose che si sentono in giro stavano semplicemente ringraziando il Signore che erano sani e salvi.
Scendemmo e prelevammo le valigie che arrivarono quasi subito. Poi, un altro viaggio: il pullman. Con tutti i mezzi che c’erano, proprio quello che io odio maggiormente dovevano utilizzare? Salii e continuai ad ascoltare la musica. Lei era l’unica che mi capiva in quei momenti.
 
«Tesoro ascoltami un attimo, tu inizi a salire e noi ti raggiungiamo poi perché dobbiamo fare una specie di check-in, d’accordo?» chiese mia mamma tutta preoccupata. Non riuscivo a capire cosa c’era di così strano.
«Va bene, io inizio a impossessarmi della camera e magari, già che ci sono, faccio un party di benvenuto!» esclamai per prenderla in giro. Lei mi spinse con il gomito e mi fece uno di quei sorrisi che faceva solo quando voleva dimostrare che mi voleva bene.
 
Mamma e papà avevano divorziato. Ero piccola, avevo circa cinque anni e non riuscivo ancora a capire bene quello che stava succedendo. Ora, all’età di diciotto anni capivo qualcosa di più. Si erano rimessi insieme il giorno del mio settimo compleanno e ci erano rimasti fino ad ora. La loro era stata una storia d’amore un po’ complicata, con diversi ostacoli tra cui la suocera di mia mamma.
Io con l’amore non avevo un rapporto migliore. Mi ero innamorata, ero stata insieme a questo ragazzo però poi lui mi aveva tradita perché forse non ero alla sua altezza. Che novità!
 
Entrai nella camera della crociera. Voi direte, da New York alle Bahamas, quanto ci vuole? Bhe, questo viaggio sarebbe durato un paio di giorni. Poi saremmo stati due settimane alle Bahamas e poi di nuovo lo stesso viaggio. La camera era divisa in due parti: la camera da letto dei miei e la mia camera. E tra queste due stanze c’era un piccolo soggiorno con un divano e un piccolo televisorea plasma. Mi affacciai al balcone e vidi il mare. Mare, solo mare. Era infinito, lo adoravo.

Aprii la porta per andare a sbirciare in giro e colpii una persona. Chiusi subito la porta per la vergogna, il viaggio stava iniziando proprio bene! Poi, con la coscienza che mi stava mangiando dentro la riaprì e vidi un ragazzo in piedi che si toccava la tempia sinistra. Mi avvicinai e cercai di sembrare gentile: «Hey, tutto bene?» domandai. Lui alzò il viso e mi guardò negli occhi. «Diciamo di sì» disse lamentandosi ancora per il dolore. Tolse la mano dalla tempia e si vedeva proprio bene che c’era un bernoccolo enorme. «Mi dispiace tantissimo, non ti avevo visto e… mi dispiace!» esclamai sincera. Lui sorrise: «Dai non ti preoccupare! Solo, avrei voluto conoscere una ragazza così bella in un altro modo…» disse infine facendomi arrossire. 
  
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