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Autore: mamie    24/05/2012    5 recensioni
[Corto Maltese]
[Corto Maltese]
Un'altra elucubrazione sulla misteriosa "lei" di Corto Maltese. Supponiamo che dopo la sua ultima avventura, Mu, Corto ritorni in Oriente; supponiamo, come spesso gli succede, che si cacci in qualche guaio, supponiamo che, come gli capita di frequente, sia una donna a salvarlo. Supponiamo che... (ma come sono supponente oggi!) la donna che lo salva sia il suo antico, indimenticato amore...
Dedicata ad _Alexis_ che mi ha fatto tornare in mente una splendida canzone di De Gregori: Spalle Larghe.
Partecipa alla challenge "Diamo visibilità a chi non ne ha" di Nuvola Barocca.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Spalle Larghe è una canzone di Francesco De Gregori tratta dall’album “Terra di nessuno”.
http://www.youtube.com/watch?v=fVQCma5xdiI
Partecipa alla challenge "Diamo visibilità a chi non ne ha" di Nuvola Barocca.
Prompt: 17 film. L'amore per te è stata la cosa più importante della mia vita. Nel bene e nel male mi ha fatto capire chi sono. (A Dangerous Method)


UN UOMO CON LE SPALLE LARGHE

Un uomo con le spalle larghe
ecco cosa ci vorrebbe per te,
che ti capisca senza farlo capire
e non ti spieghi mai perché.

Il sogno di ogni donna, Corto, anche di quelle che tirano fuori la pistola dalla borsetta… il sogno di ogni donna è quello di avere due spalle robuste su cui piangere. E tu le hai le spalle larghe, oh sì, te ne sei portati di pesi e di illusioni, di convinzioni e desideri. Come mi piacerebbe ora appoggiare le guancia sulla tua spalla mentre sei qui che dormi e restarmene così finché non ti sveglierai. E allora ti direi di averti aspettato da sempre.


Un uomo con le spalle larghe
la paura non sa nemmeno che è,
se tira freddo alza il bavero
e corregge il caffè.

Ne hai passate tante, non è vero? Ma il soffio dell’avventura sul tuo viso è sempre stato più seducente della paura. Insegui i tuoi tesori per ogni luogo, col pratico cinismo di chi conosce il mondo, ma con il passo leggero di chi il mondo lo vede nella luce chiara del sogno. Non sei cambiato dal ragazzo che eri. Non sei mai stato avaro dei tuoi sogni. Io invece non sono più la stessa. Ho scelto un’altra strada, un’altra vita. Ti avevo supplicato di dimenticarmi, ma tu non ascolti mai i consigli ragionevoli, lo so. Per quale tesoro hai rischiato la vita questa volta? Per quale donna, per quale fortuna?


Un uomo con le spalle larghe
la fortuna non sa nemmeno che è.
Ogni sera fa cadere le stelle,
ogni mattina le raccoglie con te.
E se bastassero le cartoline
te ne manderebbe ogni anno
e poi potresti vederlo piangere
come gli uomini non fanno.

Non ricordo di averti mai visto versare lacrime, ma chi può dire nel segreto delle notti piene di stelle cosa pesa nel tuo cuore? Riuscivamo a stare tutta la notte a guardarle in silenzio mentre facevano il giro del cielo. Non ti ho mai baciato, Corto, ma mi piacerebbe farlo ora… ora che non mi vedi, ora che non mi senti, ora che sei perduto in quel limbo incosciente in cui vagano gli incubi.
Ti bacerei piano sulle labbra, come non ho mai fatto, e trasformerei i tuoi incubi in sogni riposanti. E forse tu mi sorrideresti, come allora, e magari i tuoi occhi diventerebbero seri di colpo, come a volte facevi pensando a noi due.

Un uomo che mangia il fuoco
e per scaldarti si fa bruciare
diventa cenere a poco a poco
ma non la smette di amare.

Mi hai odiato, Corto, perché ho scelto un’altra vita? Una vita rispettabile e ricca, un uomo che mi tratta bene, dei figli che renderanno sopportabile la mia vecchiaia? Sarei fuggita con te se me lo avessi chiesto. Sarei stata un’altra delle tue donne che si perdono dietro alle tue rotte impossibili. O forse sarei stata io la tua ancora. Non lo so.
Ecco, ti sei svegliato. C’è uno stupore dolce nei tuoi occhi. Vuoi sapere come sei finito qui? Oh, il caso, la sorte, il destino… chiamalo col nome che più ti conforta. No, non alzarti adesso. Ti ci vorrà qualche giorno. E’ così strano sentire di nuovo la tua voce. Ancora qualche giorno, mentre fuori il mondo rotola inesorabile verso il suo destino buio. No, Corto, non si torna indietro. Io non posso, e neanche tu… ma in fondo lo sai meglio degli altri che se il passato viene a bussare alla tua porta è solo per presentarti il conto.
Torneremo a passeggiare nel giardino, guarderemo le stelle, respireremo ancora vicini come un tempo e poi ci diremo addio. Sei diventato bravo negli addii, Corto. Vedrai che lo sono diventata anch’io.
 

In una grande casa dalle finestre aperte
con certe stanze piene di vento.
Un uomo dalle spalle larghe,
una buona misura del tempo.
 

  
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