Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: dio_niso    24/05/2012    2 recensioni
[3° Classificata al contest "Quando le pietre parlano" sul forum di EFP.
"Catelyn stringeva fra le mani le pietre del bracciale, che indossava. Nere e lucide come specchi, tintinnavano l'una contro l'altra producendo un buffo suono di campanellini.
Catelyn aveva odiato quel bracciale sin dal primo istante in cui le era stato regalato, ma aveva dovuto indossarlo poiché sarebbe stato scortese non apprezzare un dono fatto dal suo futuro marito."
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The Blood of the Heart
Autore: [info]dio_niso
Fandom: Game of Thrones
Personaggi: Catelyn Tully, Eddard 'Ned' Stark, apparizione di Maestro Luwin, Robb Stark, Jon Snow e Sansa Stark
Paring: Catelyn/Ned
Genere: one-shot, missing moment, generale, triste, SPOILER FINALE PRIMA STAGIONE, introspettivo, slince of life
Word: 655 parole
Rating: verde
Prompt: Ematite del contest "Quando le pietre parlano" sul forum di EFP. [3° Classificata]
Disclaimer:
non mi appartiene e non ci guadagno nulla
Note: Ho cercato di fare del bracciale il filo conduttore della storia, spero di esserci riuscita :3 Questa storia è stata un vero parto! Ho iniziato a scrivere con un'idea ben precisa, ma durante la stesura né è uscita tutt'altra cosa \O/ Spero comunque che il risultato sia piacevole.


The Blood Of The Earth


Catelyn stringeva fra le mani le pietre del bracciale, che indossava. Nere e lucide come specchi, tintinnavano l'una contro l'altra producendo un buffo suono di campanellini.
Catelyn aveva odiato quel bracciale sin dal primo istante in cui le era stato regalato, ma aveva dovuto indossarlo poiché sarebbe stato scortese non apprezzare un dono fatto dal suo futuro marito.
Ned glielo regalò il giorno in cui partì per la guerra e Catelyn non poté non associare quel regalo all'abbandono.
Quando Ned tornò, stringeva fra le braccia un fagottino urlante e Catelyn strinse con rabbia quel bracciale che ancora indossava.
Quelle pietre erano nere come i capelli del bastardo che aveva portato in casa sua.
Da allora si era rifiutata di indossarlo.

Aveva creduto, in un primo momento, che un oggetto tanto poco prezioso e femminile fosse un insulto alla sua persona: lei era una Tully e meritava gioielli di tutt'altro valore.
Però, quando Maestro Luwin le confidò i segreti che quelle pietre custodivano, Catelyn comprese il significato molto più profondo di quell'oggetto, assai diverso da quello che gli aveva attribuito all'inizio.
"Quella pietra racchiude il sangue della terra, mia Signora."
E da allora Catelyn non aveva voluto toglierlo più, nella speranza che un po' dell'energia che le pietre contenevano arrivasse anche a lei e al nuovo figlio che portava in grembo.

Gestire un bambino iperattivo come Robb in avanzato stato di gravidanza non era una delle cose più semplici da fare, soprattutto se il sopra citato bambino aveva la brutta abitudine di sparire e nascondersi nei luoghi più impensabili del castello.
Per questo, quando le serve accorsero ai suoi richiami, la trovarono stesa per metà sotto un letto, il luogo in cui suo figlio si era nascosto senza avere, tuttavia, l'intenzione di uscirvi.
Quando i vagiti e il pianto della sua bambina ruppero l'aria, Catelyn stringeva fra le dita quelle pietre nere, e fu felice di constatare che i capelli della sua piccola, per quanto radi, erano di un rosso splendente.
"...il sangue della terra..."
Robb, tra le braccia di suo padre, guardava la sua sorellina con curiosità e apprensione; sembrava così fragile la piccola Sansa...

Dalla nascita di Sansa Robb aveva iniziato a scappar via da lei con maggior frequenza, forse proprio per le urla e il pianto di sua sorella che sembravano non avere mai fine, e Catelyn stessa sarebbe voluta scappare anche lei, se solo avesse potuto farlo.
Era quasi impossibile prendersi cura di Sansa e al contempo assicurarsi che suo figlio non avesse la brillante idea di uccidersi in uno dei suoi giochi pericolosi, in cui coinvolgeva sempre il bastardo di suo marito.
Catelyn sperava spesso che un giorno o l'altro la spada di legno con cui giocavano, i fossi in cui cadevano o le torri che scalavano potessero mettere fine alla sua miserabile vita, ma si guardava bene dall'esprimere questi pensieri ad alta voce, soprattutto con il marito nelle vicinanze.

La rabbia che anche solo la sua presenza le scatenava non aveva eguali, e Catelyn sapeva in cuor suo che se solo ne avesse avuto l'occasione, avrebbe gettato in un burrone o in pasto a dei lupi quel bambino che rappresentava un'onta, impossibile da cancellare, alla sua persona.
Odiava Ned per tutto ciò, e al tempo stesso lo amava per i meravigliosi figli che le aveva dato.

***

Catelyn stava passeggiando irrequieta per l'accampamento militare stringendo fra le dita quel gingillo che tempo addietro suo marito le aveva regalato come pegno d'amore. Era irrequieta e sapeva che qualcosa di brutto stava per accadere, lo sentiva sotto pelle e non poteva ignorarlo. Quando arrivò la notizia che il principe Joffrey, ormai divenuto re dei Sette regni, aveva dato ordine di giustiziare suo marito in piazza con l'accusa di cospirazione e tradimento, Catelyn sentì il cuore spezzarsi nel petto esattamente come quel bracciale che non aveva mai tolto e che ora perdeva le pietre una ad una su un terreno sporco di sangue e violenza.

 

   
 
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