Come un miagolio. Mi piaceva cosė tanto la sua voce,mi ricordava tanto un gatto. Un gattino nero. Era antipatica,a suo modo,ma c'era qualcosa in lei che mi attraeva.
Non volevo ammettere che mi piaceva,non ero il tipo sdolcinato che abbracciava la gente. Mi vergognavo troppo per dirle che mi ero innamorato.
Tu ti sei avvicinata a me all'improvviso e mi hai baciato.
Perchč solo ora?
Perchč solo ora mi dici che mi ami?
Le tue labbra sono cosė dolce. Sanno di pesca. Ma io ho paura di quella dimostrazione di affetto e mi ritraggo. Mi chiedi perchč faccio cosė,anche se č chiaro che lo sai.
Hai paura anche te di non essere ricambiata.
Poi un litigio. Venuto per una sciocchezza. E' tutta colpa mia,lo so,ma non lo ammetto. So che sei sempre stata una gattina,ma non mi sarei mai aspettato che mi graffiassi.
Non reggo pių le tue reazioni,mi fai paura.
Ho paura di amare.
Sono scappato dalla classe correndo in infermeria con la scusa di volermi curare.
Se solo si potesse curare il mio cuore.
Poi mi raggiungi e mi abbracci chiedendomi scusa.
Mi ami allora? sono confuso.
Poi timidamente ti dico che ti amo. Rimani in silenzio per un paio di minuti,poi mi ribaci. Di nuovo quel sapore.