Sbuffai, lasciandomi cadere sul mio lato del letto, osservandolo mentre si stringeva pollice ed indice all’attaccatura degli occhi chiusi per svegliarsi completamente.
«Saranno solo le sette ma tu blateri come se fosse pieno giorno».
Sorrise e si mise prono sul letto, le braccia incrociate sotto il petto e la testa appoggiata sull’avambraccio che avevo lasciato rilassato vicino al mio fianco.
«Ti ho forse offeso», chiese divertito.
«Se dovessi offendermi per ogni sciocchezza cui sottoponi le mie povere orecchie avrei lasciato questa casa anni fa. Anzi, probabilmente non vi avrei messo piede».