Troppo giovane per morire, troppo vecchio per vivere

Guardò fuori dalla finestra. Grigio piombo. Le case attorno sembravano completamente disabitate: serrande abbassate e niente urla di bambini. Per fortuna, pensò. Odiava i bambini, gli ricordavano troppo il suo entusiasmo passato.

Energia e voglia di vivere l'avevano abbandonato da un pezzo: i giorni passavano uguali, identici e insignificanti.

Emozioni, stimoli e energia erano come sogni offuscati e dimenticati, ma sapeva che era riuscito a provarli , una volta. Si sentiva terribilmente in colpa.

“Perchè non ti diverti e basta? Non lo so”.

Non voleva continuare a fingere davanti a tutte quelle persone, non sarebbe stato giusto.

Basta doveva trovare un rimedio, e subito.

“ I gotta find a way, a better way, when i'm there”

Qualcosa da troppo tempo turbava la sua mente.

Un pensiero oscuro, e assolutamente assurdo.

Era come un mostro che si era impossessato del suo cervello e man mano che passavano i giorni cresceva, diventando sempre più grosso, pesante e incontenibile.

Lo sentiva e non riusciva a sopportarlo, eppure era frutto della sua mente.

Decise che quel giorno avrebbe dovuto farlo.

Doveva finirla di pensare senza concludere niente, ma non ne aveva il coraggio.

Seduto sulla sedia della scrivania, si alzò e si diresse verso il garage.

Lì pensò che sua moglie non avrebbe potuto vederlo.

Frugò tra le tasche e la trovò. Era destino. Se la iniettò tutta.

La sentì subito scorrere per le vene.

Finalmente riuscì a provare piacere.

Merda! Sapeva che era tutto finto.

Con lo sguardo osservò la stanza: eccola era appoggiata su un grosso scatolone.

Barcollando si diresse verso di lei, ma cadde dopo alcuni passi.

La testa gli girò e una sensazione di fottuta incertezza lo tenne fermo.

“incertezza: come spalancare gli occhi al buio e poi chiuderli forte forte e poi aprirli e restare accecati dai puntini d'argento creati dalla pressione sulle cornee, strizzarli, farli roteare, mettere a fuoco e accecarsi di nuovo, ma almeno in qualche modo hai visto la luce. “

Concentrò tutte le forze che gli rimanevano per alzarsi.

La prese in mano. La toccò e l'accarezzò più volte, poi decise di puntarla alla testa.

Si voleva bene e si amava a tal punto da essere arrivato al suicidio.

Questo pensiero lo fece ridere, ma subito dopo si accorse che la mano gli tremava.

Si incazzò e premette il grilletto.

Un colpo secco, e il suo corpo cadde a terra inanimato.