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Autore: Kaori_97    27/05/2012    2 recensioni
Tutto sembra stranamente calmo quella mattina al Lightman Group, così Gillian e Cal decidono di farsi una passeggiata fino ad un bar, ma qualcosa gli impedirà di raggiungerlo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                   UNA VACANZA IMPREVEDIBILE



Cap.9 Finalmente insieme


Le mancava il respiro, non riusciva più a parlare, si avvicinò correndo ai due. La pallottola aveva colpito Cal o Brad? Questa era la terribile domanda che si poneva in quel momento, sopra di lui c’era Withford, entrambi erano immobili, ma la mano di Cal uscì da dietro la spalla dell’ uomo e ne spostò il corpo levandoselo di dosso. Per fortuna la pistola era girata verso Brad che ormai giaceva a terra, immobile.
Appena Gillian vide Cal rialzarsi da terra, le si illuminò il viso.
-Cal… Cal, grazie al celo, stai bene?- Balbetto Gillian portandosi una mano davanti alla bocca.
-Si, sto bene, non ti preoccupare tesoro- Disse Cal avvicinandosi a lei, e sistemandosi la giacca.
-Mi dispiace... E’ tutta colpa mia, se non mi fossi avvicinata Brad.. tu…-
-Ssh, Gill, non è colpa tua, tu sei quella che ha rischiato la vita, io ho fatto ciò che era giusto fare, cioè salvarti.- Gli disse dolcemente Cal abbracciandola forte a se.
-Grazie… Grazie, se non fossi arrivato tu.. io, io…- Gillian non riuscì a finire la frase perché scoppiò a piangere.
-Hey tesoro, io sono qui adesso, non preoccuparti!- Disse Cal carezzandole con una mano la guancia e con l’altra asciugandole le lacrime.
Gillian le poggiò una mano sulla spalla e lui le mise le mani appena sopra li fianchi, si avvicinavano sempre di più, sempre di più, le loro labbra erano vicinissime, ma improvvisamente la  porta d’emergenza si aprì, e entrarono cinque agenti addetti alla sicurezza armati di pistola, e la loro comparsa li fece separare.
Era la seconda volta che succedeva, anche la notte prima stavano quasi per baciarsi, ma c’era sempre qualcosa che glielo impediva.
Due agenti si avvicinarono a loro, mentre gli altri tre andarono da Withford.
-Hey, voi due come state? Siete feriti?-
-Si… Stiamo bene…- Disse Cal fulminando la guardia con lo sguardo per averli interrotti poco fa.
-Si, grazie agente- Rispose cordialmente Gillian per rimediare all’ occhiataccia di Cal
-Bene, ne sono felice.- Rispose l’uomo.
-Hey comandante! Il killer è ancora vivo!- Disse una seconda guardia che stava controllando Brad.
-Bene, fatelo portare in ospedale, non’ appena si riprenderà lo sbatteremo in galera!- Rispose il comandante.
-Si signore!-
-Bhe… Noi due allora andiamo…- Disse Cal
-Aspettate! Siete sicuri di stare bene? Non volete fare un controllo?- Chiese insistente l’ agente.
-No grazie, non si preoccupi, è tutto apposto.- Rispose Gillian
-Hmm… Va bene… se lo dite voi…-
I due si allontanarono dalla sala per poi recarsi verso le loro cabine.
Arrivati davanti le stanze a Gillian venne un' idea:
-Hey Cal... Siamo ancora in tempo per il ballo di gala… Ti va di andarci?- Disse Gillian
Cal la guardò sorridendo e poi disse:
-Certo tesoro, con te farei tutto! Dammi il tempo di darmi una sistemata e andiamo!-
-Va bene, ti aspetto allora- Disse Gillian facendole un sorriso.
Dopo pochi minuti Cal era pronto, chiamò Gillian, come sempre rimase incantato da lei, dal suo  portamento elegante e dal fascino che sicuramente non le mancava.
Insieme andarono della sala da ballo, c’erano pochissime coppie, forse perchè le altre avevano deciso di tornare in stanza dopo quello che era accaduto, ma non era importante, sarebbero bastati anche loro due da soli.
L’orchestra suonava una melodia lenta e dolce, Cal ne approfittò:
-Posso avere l’onore di questo ballo?- Chiese atteggiandosi a gentil uomo
A Gillian scappò un sorriso diverto dal vederlo così e poi rispose:
-Certo, sarà un piacere-
 Lei gli posò le mani sulle spalle, mentre lui le mise sulla vita, poi incominciarono a ballare
-Sai, nonostante tutto… sono stata bene…- Disse Gillian
-Si, anche io sono stato bene- Aggiunse Cal.
Lei le poggiò la testa sulla spalla, e lui le accarezzò la testa, i loro cuori battevano a ritmo delle note della melodia che li cullava mentre si stringevano l’una a l’altro, e il tepore che si creò tra i loro corpi sempre più stretti li metteva in imbarazzo.
Cal decise che era arrivato il momento, doveva dirglielo, non poteva aspettare ancora.
-Sai Gill… Quell’ uomo, mi ero accorto che nascondeva  qualcosa, ma non era quello il vero problema… Vederlo avvicinarsi a te, così all’improvviso… Bhè… Io ero davvero geloso sai? Temevo che ti avrebbe portato via con se, temevo di perderti… E’ per questo che non volevo lo vedessi… Sai tesoro…Penso di tenere a te più di quanto io non sia disposto ad ammettere… Io… Penso proprio di amarti Gill!-
In quel momento Gillian lo strinse particolarmente forte a se e poi disse:
-Anche io devo dirti una cosa… Sai perché ho accettato che Brad si avvicinasse a me?-
-No, perché?-
-Perché non riuscivo a non pensare a te, avevo bisogno di distrarmi in qualche modo, pensavo che così facendo ti avrei dimenticato, e invece… Non ha funzionato, anzi… Ha fatto si che la cosa aumentasse… E finalmente me ne sono resa conto… Ti amo Cal!-
Cal improvvisamente si fermò, Gillian alzò la testa, entrambi si guardarono negli occhi, e si avvicinavano sempre di più, fino a che le loro labbra non si unirono in un bacio caldo e dolce, diverso da quello che Cal si era dato con Zoe o con Clara, quelli erano baci violenti e impuri,privi di sentimento, quello invece, era la cosa più pura che avesse fatto in quei sette anni. Ora finalmente, potevano stare insieme, e niente e nessuno  l’avrebbe  impedito.
   
 
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