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Autore: Caya    15/12/2006    4 recensioni
Ricordi e pensieri di Winry. Ff basata sul cartoon.( x ki nn abbia visto il film non legga 2° cap. ) Fatemi sapere cosa ne pensate cosi se vi piace cotinuo altrimenti l'elimino. Nihao e buona lettura.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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winry

Remember



<< - Al... Al... io... io ho... ho paura -

    Il sole splendeva alto nel cielo e un piccolo bambino dai capelli biondo cenere e le iridi dorate si agitava in un letto di ospedale. Aveva la testa fasciata ed era mancante di braccio destro e gamba sinistra. Un altra bambina, anch'essa dai biondi capelli e dalle iridi di uno splendido azzurro, gli si avvicinò.

    - Ed! Ed calmati o ti farai del male. Ed! -

    Nonostante la bambina tentasse di frenare quel suo muoversi convulso ma Ed non sembrava volersi calmare. La bambina premette quindi disperata il piccolo dito sull'interruttore posto al di sopra del letto e  dopo non molto vide arrivare un'infermiera.

    - Esci fuori – fece spingendola lontano dal letto.

    La bambina usci velocemente dalla stanza non staccando però nemmeno per un istante gli occhi dall'amico. Appena la porta si chiuse dietro le sue spalle si lasciò scivolare in terra dove lasciò che le lacrime che da molto tempo ormai tratteneva scivolassero libere lungo le sue guancie.

    - Io... perché... perché non ci riesco? - >>



La scena svanì con difficoltà dagli occhi di quella bambina ormai cresciuta e sopratutto ora non poteva e non doveva pensarci. Ora doveva lavorare. Riprese quindi a costruire l'auto-mail destinato al bambino che nell'altra sala attendeva elettrizato di riacquistare la gamba destra.

    - Ecco ho finito – fece tirando un sospirò e asciugandosi con il dorso della mano il sudore che le colava lungo la fronte.

    Portò l'auto-mail al bambino e insieme alla nonna gli e lo montarono. Il bambino strinse i denti e un solo acuto grido pervase l'intera stanza. Winry chiuse gli occhi anche se in realtà avrebbe voluto poter tapparsi le orecchie. Quegli urli, quel dolore lei non era riuscita a far si che lui non li provasse ogni volta e ogni volta ancora.

    - Ora riposa domattina potrai tornare a casa tua – gli disse piano la nonna mentre lo aiutava a sdraiarsi sul divano dove  poco dopo si assopì.

    - Nonna vado a dormire anche io. Sono davvero stanca -

    - Va pure -

Winry andò a poggiarsi sul letto esausta. Ma la sua lotta non era fninita. Il silenzio, il vuoto la opprimevano e i pensieri presero ad affliggerla senza via di scampo... Da quanto tempo... da quanto tempo oramai desiderava ascoltare quelle sue urla?

    Il fracasso dei ricordi rimbombava nel silenzio della stanza come non mai. Le urla felici di tre bambini che correvano felici nei prati, le urla di quell'essere di latta... di quella cosa, che all'inizio non riusciva a riconoscere come il suo amico dell'infanzia, quelle sue urla in cerca di un aiuto per il fratello risuonavano ancora e ancora insopportabili. Winry si portò le mani a coprire le orecchie, a premere su di esse fino a farsi male ma non le interessava voleva solo... voleva solo che quei lamenti smettessero di tormentarla, di rodergli l'anima fino a quasi corroder gliela e poi nulla poteva farle più male dell'aver perso una parte del proprio cuore e del continuare a sentire l'altra agonizzare quest'ultima.

    Ci volle molto prima che riusci ad addormentarsi ma anche il sogno non le fu di ristoro.

    << - Fuoco! -

    - Cosa Winry? – fece la nonna seduta placidamente al tavolo ove era intenta a sgrovigliare dei cavi.

    - La casa... la casa sta bruciando -

Prese a correre verso la porta, verso la casa dei due amici. Cos'era quell'ansia che le opprimeva il petto? Lui... loro stavano bene?... Si di sicuro... doveva essere cosi altrimenti lei... questa volta... gli e l'avrebbe fatta pagare. Lui quel dio in cui tutti volevano credere le aveva portato via già i genitori ora non poteva... non poteva portargli via anche loro due... non poteva portargli via anche... lui.

Scure tenebre oscurarono l'immagine della bambina per essere rischiarate da rosse, luminose fiamme e improvisamente si ritrovò catapultata in casa. Il fuoco stava distruggendo tutto ma lui... lui dov'era? Winry cercò nervosamente con lo sguardo l'amico finché non lo trovò rannicchiato in un angolino con la mano tesa verso di lei.

    - Winry... Winry... aiutami -

    - Ed!...Ed! -

Tese anch'ella la mano ad afferrare quella dell'amico ma non ci riusciva, non riusciva a toccarlo. Nonostante nessuno dei due si stesse spostando sembrava si allontanassero sempre di più mentre le fiamme si avvicinavano ad Ed quasi al volerlo avvolgere in un caldo abbraccio.

    - Winry... Winry perché... perché non mi aiuti? - >>



Winry si svegliò di soprassalto, era notte fonda. Guardò fuori dalla finestra scorgendo all'orizzonte una luce troppo intensa per essere solo un lume... era... era un incendio. Scattò giù dal letto e si precipitò fuori casa verso le fiamme.



<< La bambina dai biondi capelli correva veloce seguita dall'anziana nonna poco dietro di lei. Il fiato le mancava e dolorose fitte le infilzavano la pancia, ma lei non poteva... no non poteva fermarsi.

" Non mi lasciate! Non mi lasciate anche voi"

Giunse in fine dinanzi alla casa. Le fiamme l'avvolgevano in una luce quasi abbagliante.

    - Ed! Ed! Al! Dove siete? -

" Winry "

    - Ed! -

La bambina fece per buttarsi nel fuoco ma la presa forte della nonna sul suo polso la bloccò.

    - Nonna io devo andare. Devo aiutarli! Loro... loro sono li dentro -

    - No Winry loro non ci sono. Noi non possiamo farci più niente i bambini hanno preso la loro decisione -

    - Ed. Al -

Winry restò li a guardare la casa ridotta in ruderi. Le fiamme avevano distrutto quel luogo colmo di tanti ricordi ma sembrava quasi che Ed e Al oramai non riuscivano più a vederli; ora l'unica cosa che vedevano in essa era solo dolore. Strinse i pugni cercando di trattenere le lacrime.

   -  Non mi hanno neanche salutata. Sempre i soliti scemi -





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