E tu chi saresti?

«Oggi, Kano mi ha detto di non avere amici» le confidò un giorno suo fratello, Shoichiro Yukimura, rientrando a casa, dopo essere stato riaccompagnato dal suddetto Sotaro Kano.
Ruri osservò il viso pensieroso e contrito di Shoichiro per un momento prima che questi sparisse nella propria stanza.
Lei, troppo presa dal disegno rappresentante il Principe Takumi che stava eseguendo, non diede molto peso alle parole di Shoichiro, limitandosi a piegare un sopracciglio e assumere un'espressione confusa. Riportò l'attenzione sul foglio davanti a sé e, stringendo con maggior energia il pennarello giallo, riprese a colorare i capelli del Principe Takumi. Nemmeno cinque minuti dopo, aveva dimenticato le parole di Shoichiro.
Nei giorni successivi, come al solito, aveva visto spesso Shoichiro uscire con Kano, andare a casa sua o viceversa, oppure semplicemente percorrevano la strada da scuola insieme. Una sera Kano si era anche fermato a cena da loro.
La sua presenza, in altre parole, era diventata tanto costante che la frase detta da Shoichiro giorni prima non poté non fare capolino prepotente nella sua mente.
Kano non ha amici.
Spinta dalla curiosità più che da un vero e proprio interesse nella vita affettiva del fratello, Ruri decise che era ora di parlare con lui. Smise di pettinare i capelli rossi della sua bambola, posò il pettine e strinse Meiko-chan al petto. Si alzò e raggiunse velocemente il fratello, naturalmente camminando in modo regale – una principessa non si scompone mai. Era la sera in cui Kano si era fermato a cena; Shoichiro aveva appena finito di salutarlo e aveva richiuso la porta alle sua spalle. Ruri cominciò a strattonare il bordo della maglietta di Shoichiro per richiamare la sua attenzione. «Fratellone?»
Lui piegò il capo e la guardò.
«Ti ricordi quando mi hai detto che Kano non ha amici?»
Lui piegò il capo da un lato, come se non riuscisse a seguirla, poi annuì. «Sì, perché?»
«Non riesco a capire, ma, allora... tu chi saresti?»
Shoichiro la fissò interdetta, ma prima che potesse dire qualcosa, lei aggiunse: «Voi vi vedete dopo la scuola, passate i pomeriggi insieme a casa o uscite, lui viene anche a cena qui e quindi...» Un'illuminazione la colse all'improvviso e Ruri spalancò le palpebre. «Siete... fidanzati?! E' per questo che... ma guarda che due fidanzati possono anche essere due amici.» Suo fratello a volte era uno stupido.
Al termine del suo fiume di parole, Shoichiro era rosso in volto e aveva la bocca spalancata. «Io non... Noi non... Kano non è il mio fidanzato, come ti è venuto in mente?!»
Ruri non era molto convinta, ora che era arrivata a quella consapevolezza sembrava tutto così evidente e naturale. «Come ti pare. Ma allora cosa siete?»
Shoichiro non le seppe rispondere e il discorso cadde.
Vedendolo rimuginare, Ruri si disse che suo fratello era decisamente uno stupido. Ma non solo a volte.

«Buongiorno» lo salutò Kano il mattino dopo, quando passò da casa sua per andare a scuola.
Shoichiro gli sorrise come faceva sempre e ricambiò il saluto. Lo affiancò e presero a camminare in silenzio. «Kano?»
«Sì?»
«Che cosa siamo tu e io?» Non riuscì a trattenere un senso d'apprensione, il discorso con Ruri lo aveva messo in agitazione e temeva la risposta dell'altro.
Il tempo che Kano impiegò a rispondere parve a Shoichiro infinito. «Amici» affermò alla fine.
Shoichiro si rilassò. «Ma tu avevi detto di non avere amici.»
«Infatti non ne ho di amici, ma solo un amico*.»
Uhm, sì, in effetti aveva senso. Soddisfatto della risposta, Shoichiro si voltò allegramente verso il suo amico. «Oggi fa caldo. Dopo scuola non ho il consiglio a cui pensare, facciamo una scampagnata in bicicletta?»
Ottenne una risposta positiva e un'ombra di sorriso, ma fu più che abbastanza per renderlo felice.


* Citazione della 2x02 di Sherlock della BBC.

Spazio Autrice: Uhm, okay, non so esattamente cosa sia questa cosa, ma solo da cosa sia nata. Per chi non lo sapesse, nel volume 8, ad un certo punto, Kano e Yukimura pranzano insieme e arrivano a dire che Kano non ha amici.
Mi sono fermata, esattamente come Ruri, mi sono accigliata e ho pensato qualcosa del tipo: “Kano non ha amici? E Shoichiro chi è, lo spazzacamino, il coniglio pasquale?” Sorvoliamo sul fatto che un attimo dopo il mio animo da shipper ha pensato: “ma certo, Shoichiro non fa testo, perché non è il suo miglior amico, ma il fidanzato!”
Tornando in argomento... quella frase, oltre ad irritarmi (ma come non ha amici?! E Shoichiro? O, prendendola alla larga, Misaki, Usui? Chi diavolo sono per lui?), mi ha fatto venir voglia di buttarci giù qualcosa, con una certa dose di ironia e fluff.