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Autore: Bra    17/12/2006    7 recensioni
Dal canto suo Sesshomaru provava del dolore, ma era un dolore diverso rispetto ad una ferita di battaglia o rispetto a quello che aveva provato venendo a conoscenza che proprio il suo odiato fratello aveva sconfitto il terribile Naraku. Il suo era un sentimento che non aveva mai provato prima e che in quella circostanza non era in grado di comprendere: sentiva solo una tremenda fitta al cuore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Nota: salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction con personaggi tratti dall'anime della sempai Takahashi. Non è la mia prima storia, ma spero ugualmente che voi l'appreziate. Vi dico già da ora che, se non mi perderò lungo il cammino, sarà abbastanza breve dovrebbe durare più o meno 4 chappy!!!

Grazie dell'attenzione e buona lettura....

* Quando sboccia un fiore...*

 

Il lungo addio

 

 

Epoca Sengoku:

"Padron Sesshomaru il terribile Naraku è stato sconfitto da vostro fratello Inuyasha!" Un demone dalla carnagione verdognola ed uno strano bastone a due facce, inseguiva arrancando il proprio padrone.

"Fammi la cortesia di non ricordarmelo Jaken!" Rispose scocciato il demone alla testa della piccola combriccola; era vestito da un kimono color avorio rigonfio all’altezza delle ginocchia e decorato a quadri rossi e neri; una leggera armatura gli proteggeva il busto ed il tutto era coperto da un soffice mantello di pelo bianco.

Dopo la morte di Naraku la vita proseguiva tranquilla anche se per molti demoni era diventata decisamente noiosa.

Il gruppo, costituito da Sesshomaru, Jaken e la piccola Rin, una bambina di circa sette anni, solare ed allegra, si stava dirigendo verso un villaggio ai piedi del monte Orion; non per qualche motivo particolare semplicemente il padrone era alla ricerca del fratello Inuyasha, per affrontarlo l’ennesima volta.

Giunti al villaggio la piccola Rin cominciò a guardarsi intorno e a raccogliere ogni sorta di fiore che trovava lungo il suo cammino, dopo poco ne aveva presi di rossi, blu, lilla ed altri numerosi colori….

"Rin sei tu?" Una donna dall’aspetto provato sedeva sul prato poco distante, all’ombra di una grande quercia.

Rin si alzò e la guardò "Si mi chiamo Rin" Pronunciò "Ma lei chi è signora?"

"Sei uguale a tua madre, lei sarebbe stata felice di crescerti, ti amava molto!!"

Rin ricordò come era diventata orfana: suo padre, durante un attacco da parte di alcuni demoni al suo villaggio, si sacrificò per eliminarli, ma invano; tutti gli uomini che tentarono in quell’impresa finirono massacrati e divorati dagli avversari. La madre, che era rimasta per proteggere la piccola di pochi anni, fu in seguito sbranata d’avanti agli occhi della stessa bambina, che tremante come una foglie, riuscì a sopravvivere nascondendosi sotto un futon.

"Signora mi scusi, come conosceva la mamma?" Qualche piccola lacrima le rigò il volto

"Io sono la sorella di tua madre, tua zia!"

Quell’affermazione lasciò Rin senza parole, che rimase quasi pietrificata in quella posizione; i fiori che, fino a qualche minuto fa teneva stretti in mano, uno dopo l’altro cominciarono a cadere sul prato verde.

"Davvero lei è mia zia?" Non si aspettava di incontrare un suo parente, non sapeva nemmeno di averne.

La donna, zoppicando, si alzò a fatica e si diresse verso la bambina abbracciandola forte all’altezza del suo seno.

"Rin chi è quella donna?" Chiese squillante Jaken

Rin felice corse verso Sesshomaru, gli afferrò le mani e stringendogliele forte, gli disse "Lei è mia zia!! Ci pensi, non sono più un’orfana, esiste ancora qualcuno della mia famiglia!!"

Sesshomaru rimase un po’ interdetto da quelle parole, non si aspettava di udire una notizia del genere: da un lato era felice per la piccola, da quando lui l’aveva salvata si era accorto che le mancava qualcosa, qualcosa che solo il calore di una famiglia potesse darle; ma allora perché non riusciva a gioire per lei?

"Allora resta qui!" Disse brusco voltandole le spalle "Jaken forza andiamo!" E se ne andò via.

"Ma padron Sesshomaru, e Rin?" Chiese perplesso il demone verde, al quale dispiaceva lasciar andare la bambina che per molto tempo era rimasta con loro.

Rin, vide il suo salvatore allontanarsi lentamente, la cosa la ferì, sperava che lui tornasse a riprenderla oppure che la lasciasse in quel villaggio per qualche giorno, giusto il tempo di sapere di più sulla sua famiglia, ma certamente non voleva rimanerci per sempre; lei voleva proseguire il viaggio con lui……si con lui: Sesshomaru!!!

Dal canto suo Sesshomaru provava del dolore, ma era un dolore diverso rispetto ad una ferita di battaglia o rispetto a quello che aveva provato venendo a conoscenza che proprio il suo odiato fratello aveva sconfitto il terribile Naraku. Il suo era un sentimento che non aveva mai provato prima e che in quella circostanza non era in grado di comprendere: sentiva solo una tremenda fitta al cuore.

Continua.....

 

Allora cosa vi sembra? Questo è solo l'inizio comunque....

In qualsiasi caso, fatemi sapere se vale la pena di continuarla o se forse è meglio che abbandoni questa mia strana idea!?! @_@

Un bacio a tutti e se sarà.....Al prossimo chappy!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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