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Autore: Niky McGregor    01/06/2012    8 recensioni
questa ff è frutto della mia mente stupida e contorta e parla di come Sam a Dean si ritrovano in Italia, più precisamente a Merano, la mia città, dove gli capiterano cose assurde!!! Visto chè la mia prima ff su di loro, beh siate clementi!! XDXD buona lettura!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve!! XD è la prima ff che scrivo su Supernatural, quindi fatemi sapere... il vostro parere!!! XD buona lettura
 

-Dovete andare in un posto per me!- esclamò Castiel alle sue spalle, facendo sussultare il maggiore dei Winchester.
 
-Diamine Castiel!! Fai un fischio almeno quando arrivi!!- lo apostrofò, voltandosi e facendo automaticamente un passo indietro: quel angelo proprio non lo conosceva lo spazio personale!!!
 
Castiel piegò la testa di un lato, fissandolo incuriosito.
 
-Fischio?- chiese poi.
 
Dean fece un gesto con la mano, come se volesse scacciare una mosca e si diresse al frigobar della stanza per prendersi un birra.
 
L'angelo aspettò che facesse il primo sorso prima di proferire nuovamente parola.
 
-Dov'è Sam?- chiese.
 
-Sulla luna!- rispose ironico Dean.
Vedendo la faccia perplessa dell'amico si affretto a spiegarsi.
 
-Scherzavo, ovviamente!! È andato a farsi un giro a quel che ho capito.-
 
In quel momento la porta si aprì e apparve un Sam piuttosto furioso che parlava con un uomo alle sue spalle.
-La smetta di chiedermi se voglio sposarla!! Io non mi chiamo Romilda!!! Se ne vada e mi lasci in pace!!- urlò.
 
-Ma Romilda, perchè non...- stava dicendo l'uomo prima che il ragazzo gli sbatté la porta in faccia.
 
-Hai fatto conquiste a quanto vedo!!- lo sfotté Dean, passandosi la lingua tra le labbra in modo eloquente.
 
Se gli occhi avessero potuto uccidere, Dean sarebbe morto immediatamente dopo lo sguardo omicida che gli rivolse il fratello.
 
-Piantala!! Ero al supermercato e non vedendolo gli sono finito addosso, da allora mi ha seguito chiamandomi Romilda e chiedendomi in tutti i modi di sposarmi!!- lo ammonì, sedendosi sul divano.
 
Dean scoppiò a ridere, sinceramente divertito, ne aveva viste tante ma Sam corteggiato da un ubriacone le superava tutte.
 
Castiel tossicchiò, ricordando ai presenti che c'era anche lui.
 
-Ah ciao Cass!! Non ti avevo visto!!- lo salutò gioviale Sam.
 
-Ciao Sam! Ora se il tuo caro fratello la smettesse di ridere, potrei spiegarvi il motivo per cui mi trovo qui.- lo salutò di rimando l'angelo, con un espressione imperturbabile sul viso.
 
Dean si calmò e i suoi occhi verdi si puntarono su quelli blu di Castiel.
 
-Quando sei apparso mi hai detto che dovevamo andare in un posto per conto tuo.- gli ricordò assottigliando gli occhi, come sempre quando cercava di capire qualcosa.
 
-Ecco sì. Nel Nord Dakota, capirete da voi perchè!- esclamò lui serio.
 
-No, no aspetta, vuoi spiegarti meglio?? cosa c'è nel Nord Dakota?- chiese Sam, avvicinandoglisi
 
Troppo tardi, l'angelo aveva posato due dita sulla fronte di entrambi e ora si ritrovavano a vorticare nel buio.
 
Atterrarono su una strada apparentemente vuota.
 
-Maledetto Angelo! Poteva darci qualche informazione in più!- imprecò Dean, aiutando il fratello ad alzarsi.
 
Sam tacque e si limitò a guardarsi attorno, seguito dal fratello.
 
Alla loro sinistra c'era una fontana dal fondo azzurro con una specie di cascata, mentre alle loro spalle si apriva una stradina piena di negozi.
 
In quel momento passò un uomo sui 45 anni che li fissava stranito.
 
-Scusi, scusi... ehm sa dirci dove ci troviamo?- gli chiese Sam, leggermente imbarazzato.
L'uomo li fissò spaesato per un po' prima di rispondere.
 
-A Merano!!- esclamò infastidito in inglese.
 
Dean si accorse dello strano accento dell'uomo e capì che non si trovavano più negli Stati Uniti
 
-Ah, giusto Merano... Te lo avevo detto Sammy.. Ma più precisamente in quale stato??- ribatte Dean con un finto sorriso.
 
Suo fratello lo fulminò con lo sguardo, ricordandogli quanto amava il nomignolo “Sammy”.
 
Intanto il loro informatore, che aveva capito solo la parola stato, iniziò a scrutarli con diffidenza, certo che lo stessero prendendo in giro.
 
-In Italia!!- rispose poi con tono ovvio, prima mdi voltarsi e andarsene scuotendo la testa.
-Ok, Sammy, credo proprio che il caro Castiel abbia sbagliato qualcosa... Ora vediamo di trovarci un posto dove dormire, conoscendolo ci metterà un po' a trovarci, soprattutto dopo che ci ha marchiati le costole!!!- disse Dean, spostandosi in tempo dalla strada mentre passava un autobus arancione con su scritto “4 Ospedale-Krankenhaus”.
 
-Non. Chiamarmi. Sammy!!!! Comunque hai ragione... tu, tu capisci qualcosa dell'Italiano?- rispose il povero Sam, seguendolo e tenendo lo sguardo fisso su un gruppo di ragazze che li fissavano a bocca aperta.
-No perchè dovrei?-
-Vorrei capire perchè ci stanno fissando tutti...- commentò il minore con voce flebile, lo sguardo fisso sulle proprie scarpe...
 
 
 
 
   
 
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