Dedico questa breve one-shot  a tutti gli amanti del pairing gakupo/luka
buona lettura!

Accasciato per terra, tendeva la mano.

nessuna si era voltata. NESSUNA. 

Anche l'unica in cui credeva il conte se n'era andata, lasciandolo lì, da solo, come una cane.

Un cane, il giusto paragone per un uomo come lui.

 

il sangue continuava a scorrere, la mano fremeva dal dolore, il corpo si contorceva, l'anima era ormai andata.

 

Un tocco lieve sulle spalle, e il duca si sentì voltare. 

i suoi occhi si spalancarono, un pò per lo stupore... un pò dalla paura.

Vide una delle ragazze che risiedevano nella sua dimora da ormai un pò di tempo. Aveva lunghi capelli rosa, occhi sull'azzurro scuro. Le  ciglia lunghe le conferivano uno sguardo dolce, che allo stesso tempo era mol sicuro. Lo sguardo di una persona forte osservava il duca. Le sue forme erano  morbide e prosperose. Quante volte il duca le aveva toccate con violenta passione. Quante volte quel corpo era stato suo.

 

 

La ragazza dai lunghi capelli rosa si alzò in piedi, i pedi scalzi erano ora sporchi di sangue, ma questo non parve turbarla più di tanto.

Con un grande sforzo alzò il duca, che continuava a premersi una mano sul petto.

 

Amare lacrime scendevano dai suoi occhi, la cui iride spiccava dal blu al viola.

Salirono le scale, lentamente. ogni scalino sembrava un passo verso l'inferno.. o il paradiso, questo il duca ancora non lo sapeva.

La Ragazza gli tolse la camicia scarlatta, gettandola con violenza lontano. La ferita profonda continuava a bruciare, 

Il duca ansimava, guardando la ragazza con terrore.

aveva paura.

si, aveva proprio paura.

perchè era rimasta lì quella ragazza? perchè non era scappata quando ne aveva avuto l'occasione? voleva forse dargli il colpo di grazia?

 

Il dolore si era fatto ancora più intenso, la sua vista si appannava, il cuore, lentamente, stava smettendo di battere.

Le mani tremavano, stavano diventando sempre più fredde, finchè non sentì un lieve tepore avvolgerle.

Lei si era seduta sul letto. gli stringeva le mani, si era messa addirittura a piangere.

per lui? perchè?

 

Udì una soave melodia. 

melodia.

era da tempo che non ne sentiva una. Questa era dolce, quasi come una ninnananna.

Gli occhi si fecero pesanti, iniziarono a chiudersi lentamente.

 

la melodia finì, sentì un ultimo tepore sulle labbra.

 

''non abbandonarmi,ti prego.''

''non lo farò''

 

 

Il duca era morto.

la sua maledizione era terminata.

Era morto tra le mani di un angelo contaminato dalla sua stessa esistenza.

 

 

 

Si udirono dei rumori dal di fuori.

 

''siete uscite tutte?''

''si''

rispose un coro di voci femminili.

 

lo scenario si tinse di giallo, di arancione e di rosso.

Tutto stava bruciando.

tutto di lui stava per sparire.

 

La ragazza si affacciò alla finestra, aveva promesso di non abbandonarlo, 

 

si sedette accanto al corpo immobile del duca, e non si mosse più.

 

mai più.

 

 

fine