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Autore: feeltheromance    11/06/2012    2 recensioni
( Midnight in Paris )
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L’aria fumosa del Caffè e tutto l’alcol che aveva ingerito nel corso della serata lo stordivano. La sua vista si faceva via via sempre più offuscata e la stanza non accennava a smettere di girare fastidiosamente.
Andò a sedersi al tavolo dei Fitzgerald, sì, di Zelda e Scott Fitzgerald.

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[ Scott Fitzgerald/Gil non propriamente slash, qualcosa di più simile al bromance çOç - raiting verde  ]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Tanto il resto cambia.
( Two minutes to midnight. )

 
 
 

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L’aria fumosa del Caffè e tutto l’alcol che aveva ingerito nel corso della serata lo stordivano. La sua vista si faceva via via sempre più offuscata e la stanza non accennava a smettere di girare fastidiosamente.
Andò a sedersi al tavolo dei Fitzgerald, sì, di Zelda e Scott Fitzgerald.
Pazzesco.
Probabilmente si stava sognando tutto, ma aveva intenzione di approfittarne, finchè durava. Di certo non capita tutti i giorni di vedere uno dei propri sogni più reconditi avverarsi davanti ai propri occhi.
Scott e Zelda lo accolsero con un sorriso leggermente troppo luminoso. A quanto pare Gil non era stato l’unico ad aver alzato un po’ troppo il gomito.
-Gil, ti stai divertendo?- domandò Zelda, ondeggiando a ritmo di musica –Ti piace questo locale?-
-Oh, d-decisamente sì! È…è molto caratteristico.- disse, osservando le persone che lo circondavano, vestite con strani completi alquanto vistosi–Voi c-ci venite spesso?-
-A volte.- intervenne Scott –Quando facciamo qualche nuova ed interessante conoscenza.-
Gil sorrise, ripetendosi mentalmente di stare calmo, che era tutto solo un bellissimo sogno, perciò doveva goderselo al massimo senza perdere tempo a preoccuparsi. Era davanti ad uno dei suoi più grandi miti, ma doveva costringersi a mantenere la calma.
Mio dio, si stava quasi facendo della violenza psicologica per non saltare addosso a Scott Fitzgerald e tempestarlo di mille domande e complimenti vari.
-Ma che ci facciamo ancora fermi qui?- chiese Zelda euforica, dopo qualche attimo di silenzio –Andiamo a ballare, forza! Scott, vieni con me!-
Zelda afferrò il polso del compagno, cercando di attirarlo verso la pista da ballo, ma quello fece resistenza.
-No, aspetta un momento.- disse, sorridendole dolcemente –Voglio conversare ancora un momento con il nostro nuovo amico, ti raggiungo dopo, promesso.-
Zelda Fitzgerald assentì con un gesto del capo. Baciò il compagno e andò a ballare al centro della sala.
Scott si accese l’ennesima sigaretta e Gil stava quasi per avvertirlo che non poteva fumare all’interno del Caffè, ma si ricordò di non essere più nel 2010. Si massaggiò le tempie, confuso. Non riusciva più a distinguere la realtà dal sogno, o qualunque cosa fosse quello che stava vivendo.
-Scott, vorrei confessarti una cosa.- mormorò dopo un po’.
-Dimmi pure.-
-Ehm, ecco…E’ una cosa un po’ strana, i-insolita…- biascicò, osservando i suoi occhi fin troppo chiari.
-Mi sono sempre piaciute le cose strane, Gil.- disse, tranquillo –Altrimenti non avrei scelto di fare lo scrittore.-
Gil assentì e prese un respiro.
-Ecco, io, uhm…vengo dal futuro.- disse, aspettandosi una qualsiasi reazione da parte dell’altro. Reazione che però, non arrivò. Gil rimase sorpreso e un po’ deluso.
-E da che anno, precisamente?- domandò, assottigliando lo sguardo lucido.
-Dal 2010.-
Fitzgerald fece un lungo fischio ammirato.
-Sono parecchi anni avanti a noi.- ragionò –Presumo che nella tua epoca si viva bene, o per lo meno in modo accettabile, quindi mi sorge spontanea una domanda.-
Non staccò il suo sguardo azzurro da quello del biondo nemmeno per un momento e Gil si sentì quasi a disagio.
-Perché sei venuto proprio in quest’epoca?-
Gil lo fissò con tanto d’occhi, non sapendo bene da dove cominciare nel descrivere quanto, secondo lui, quelli siano gli anni d’oro di Parigi, e quanto ama l’atmosfera che lo circonda, che si può trovare soltanto in quei luoghi, in quegli anni.
Così si lanciò entusiasta in una descrizione, quasi in un elogio, di ogni singolo aspetto minimamente affascinante di Parigi, della mentalità dei suoi abitanti, della cortesia con cui l’avevano accolto.
-Tu stesso sei stato gentilissimo nei miei confronti, nonostante non sapevi chi fossi.- rincarò.
-Questa non è una buona motivazione.- disse Scott –Io lo sono stato, perché tu mi piaci. Era mio dovere farti sentire a tuo agio in un luogo a te sconosciuto.-
Gil gli sorrise, sentendosi la testa pesante e gli occhi di quell’uomo troppo vicini. Troppo belli. Parevano due specchi d’acqua talmente erano chiari e lucenti.
Scott gli aveva appena detto che lui gli piaceva. Gil avrebbe potuto mettersi a saltellare su un piede solo per tutta la stana, se solo fosse stato meno brillo.
Passò un momento nel quale i due uomini si osservarono, si studiarono a vicenda, consci e per qualche motivo felici, di avere davanti a se un pezzo di passato e futuro.
Poi Gil spezzò il silenzio, ridacchiando. I capelli di Fitzgerald pettinati e laccati in quello strano modo lo facevano ridere. Forse avrebbe dovuto avvertirlo che nel futuro, un’acconciatura del genere non scatenava stupore, ma semplice ilarità.
-Che c’è?- chiese Scott, non capendo il motivo della sua euforia.
-T-tu pensi che io sia pazzo?-
Scott alzò un sopracciglio, non capendo.
-Perché mai dovrei pensare una cosa così stupida?-
-Forse perché ti ho appena detto di venire dal futuro.-
Fitzgerald si avvicinò a lui, accostando la propria bocca al suo orecchio.
Gil rabbrividì.
-Ti confesso un segreto, Gil.- disse a bassa voce –Tu vieni inequivocabilmente dal futuro. Si da il caso che qui, nella mia epoca, una pettinatura come la tua, così…insensata, sia del tutto fuori moda e anche un poco divertente da vedere.-
I due scoppiarono a ridere nello stesso momento, e Scott passò lentamente una mano tra le ciocche bionde dell’altro, che rabbrividì e sorrise.
Era in un’altra epoca, in compagnia di uno scrittore famoso e morto da anni e rabbrividiva sotto i suoi tocchi. Doveva aver bevuto decisamente troppo.
-Penso che andrò a fare compagnia a Zelda.- disse Scott, alzandosi e privando Gil del suo buon profumo –Tu cosa fai?-
-Oh, io penso di…che tornerò a casa, credo.- disse –Si è fatto tardi.-
Si alzò anche lui, barcollando leggermente.
-Attento a non cadere.- disse Scott, sostenendolo gentilmente con un braccio.
Gil si ritrovò le sue labbra sottili a poca distanza e decise che era decisamente il momento di andare.
-Arrivederci, signor Fitzgerald.- salutò sfilandosi dalla sua presa e voltandosi, prima che potesse ripensarci.
-Buonanotte, Gil.- sentì la voce scemare alle sue spalle.
Uscì dal locale, mosse qualche passo verso il centro di Parigi e quando si voltò verso il Caffè, quello era sparito.
Il silenzio della notte avvolgeva la strada deserta.
Gil respirò profondamente, quasi fosse uscito da una lunga apnea.
 
 
 
 






 
Fine
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Ahm, uhm, ciao XD la prima domanda che vi porrete probabilmente sarà “e tu che cazzo ci fai ancora qui?”, tranquilli, me lo chiedo pure io. Cioè ho postato l’ultima OS pochi giorni fa e ora arrivo con quest’altra cosa. Vabè che è una stupidata, ma comunque aggiorno! Cioè è un record per me, scrivere e pubblicare così spesso, quindi che sia benedetto il mio balcone, luogo di eterne stesure e ristesure (?) di fanfictions. <3
Btw, niente da dire su questo schifo se non che la fan fiction è ispirata nient’altro che da questa canzone ( X ) , naturalmente dal film bellissimo e da Tom Hiddleston aka Scott Fitzgerald che riesce a rendere pucciosissimo e adorabile ogni personaggio che interpreta.
È’ completamente senza senso, cioè io nemmeno shippo i due personaggi, wtf. Però mi sono presa bene a scrivere ed è uscita questa cosa. Ripeto: non ha alcun senso logico XD non shippo nemmeno gli attori (E CI MANCHEREBBE Facciamo che la dedico a Fede, perché è stata lei a consigliarmi questo film e lei è la mia maestra in fatto di cose riguardanti Tom e la Hiddlesworth, ma questa è un’altra storia. E poi fanarta le mie fanfiction, quindi çOOOç Ti voglio bene e ora vado a fare il countdown SDMSLMFDS. <3
Presto posterò qualcosa di più serio, non in questa sezione (CHE NEMMENO ESISTE, LOL) quindi, a presto!
Amo chiunque legga questa cosa, #sapevatelo.
Bye!

S.

  
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