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Autore: NikiSixx    13/06/2012    0 recensioni
la storia parla del mio più grande sogno, detto così sembra stupido però questa è la mia prima ff , quindi vi prego di dirmi come la pensate ( ho 15 anni) , quindi le mie possibilità linguistiche non saranno alte come una più grande di me...spero vi piaccia Niki97
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Salve sono Nicole , una ragazza 18enne, che vive a Roma per motivi di lavoro. Svolgo la professione di tour operetor, cioè organizzo viaggi e pacchetti turistici, per agenzie di viaggio molto importanti in Italia.
“Drinnn!” la sveglia come tutti i giorni si fece sentire , la presi e la spensi, mi alzai pian pianino e andai a fare colazione , mi preparai  e alle otto mi trovai in ufficio.  Mi sedetti nella mia cara poltroncina e accesi il pc e controllai le e-mail, che le varie agenzie mi avevano mandato,ne trovai veramente poche, essendo maggio, le aspettative di richiesta di pacchetti turistici sarebbe stata molto più alta di quella che mi ero ritrovata io in quel esatto momento !
Il telefono del mio ufficio suonò , risposi con la voce più gentile che riuscii a usare:
-Buongiorno parLa con Nicole , posso esserLe d’aiuto?!-
-Buongiorno Nicole, sono il tuo capo , volevo chiederti se potevi venire nel mio ufficio
- capo, un attimo e sono da Lei- dissi con un po’ di agitazione nella voce.
Mi alzai dalla mia cara poltrona, e mi diressi verso l’ufficio del mio titolare, mentre passavo, mi accorsi che molti miei colleghi mi guardavano sorridendo, io non mi trattenni e sorrisi a mia volta.
Attraversai il corridoio e aprii la porta che separava l’ufficio del mio capo al resto, varcai l’uscio e il capo si alzò e mi tese la mano che io strinsi e mi disse:
-Buongiorno signorina si accomodi pure- disse con tono garbato.
-Buongiorno  Bruno , Le serve qualcosa?- dissi accomodandomi nella poltrona in pelle , che si piegò sotto il mio peso.
-No, volevo parlarLe- disse lui con una punta di soddisfazione nel tono della sua voce.
-Mi dica pure- risposi io pronta.
-Bene , allora Lei lavora da poco tempo in questo posto,ma Lei mi ha dato parecchie soddisfazioni, più di qualche impiegato che è qua da anni- fece una pausa , per poi riprendere –volevo premiarLa per il lavoro da Lei svolto….- disse.
-Ma Bruno non deve , a me piace lavorare qua, non occorre nessun premio- dissi con un sorriso.
-Signorina mi lasci finire di parlare-
Io imbarazzata gli risposi
-Sì mi scusi!-  
Lui riprese a parlare , dopo che io lo avevo stupidamente interrotto:
-Si figuri, comunque stavo dicendo , il premio consiste nell’andare in America , per lavoro, ma anche per vacanza, e trovare posti fantastici per vacanze da offrire ai nostri clienti!-
Io elettrizzata all’idea di andare in America , risposi:- non si preoccupi, farò il possibile! Il mio lavoro non La deluderà!-
Devo confessare che l’America è il mio più grande sogno , e il capo sapeva che io volevo andarci, quindi lo aveva fatto a proposito…che bel regalo!!!
Mi alzai dalla poltrona , abbracciai Bruno che sorrise compiaciuto e dissi:
-Grazie della Sua fiducia !-
-Mi  fido di Lei, so che mi porterò  un ottimo lavoro- disse con  un sorriso.. sorrisi di rimando e mi avviai verso il mio ufficio per riprendere il mio lavoro che avevo lasciato in sospeso.
Arrivò mezzogiorno , e mi diressi al solito bar accanto alla agenzia e ordinai qualcosa da mangiare, pranzai e tornai di corsa in ufficio.  Trovai ad aspettarmi nel mio ufficio il capo , che si accomodò nella mia poltrona e cominciò a parlare:
-Ho trovato il posto dove devi andare, il viaggio è tutto pagato alloggerai in una casa in affitto a Los Angeles, alloggerai là per tre mesi , e ogni settimana avrai una donna che ti verrà a fare le pulizie -
Io sorrisi e risposi- non  mi serve la donna delle pulizie, mi arrangerò io!-
Lui se ne andò e io rimasi in ufficio fino alle sette, spesi le  luci e mi diressi verso l’uscita…
-Nicole, aspetta!- mmm…che scatole, lo so che fino adesso sembravo tanto tranquilla, ma ormai è la decima volta che il capo mi fa visita, e sinceramente mi piace  stare per conto mio.
-buonasera – risposi con un sorriso , che sembrava forzato anche a me…
-partirà lunedì prossimo , il volo è alle undici, verrà a prenderLa il mio autista alle nove…si faccia trovare sotto casa-
-D’accordo,  grazie di tutto , ci vediamo domani- risposi e mi avviai verso casa.
Arrivata a casa, decisi che siccome non avevo voglia di mettermi a  cucinare , chiamai un Pizza Express e ordinai una pizza margherita…suonarono , andai ad aprire, pagai la pizza e mi distesi  sul divano e accesi  la tv , in perfetto stile americano…insomma  dovrò cominciare a pensare e a fare americano , visto che tra una settimana a quest’ora io sarò nella famosa “Città degli Angeli”.
  
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