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Autore: soxy88    31/12/2006    0 recensioni
Mentre fiocchi di neve cominciarono a cadere, Cristine pensò –Miyu ha ragione, un figlio è il dono più bello che una coppia possa desiderare…-
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

CAPITOLO 1

Kanata, come ogni sera, tornò a casa.

 

Lo faceva ormai da molto.

Dopo una giornata estenuante e dopo mille colloqui, gli piaceva tornare a casa. Entrava senza fare troppo rumore, si preparava velocemente per andare a letto, e raggiungeva la sua Miyu. Si accostava al letto e la guardava muoversi nel sonno.

-Sembra una bambina- pensava.

Poi con molta delicatezza per non svegliarla, l’accarezzava sulla guancia; scendeva lentamente e accarezzava anche il suo bel pancione.

“Sogni d’oro angelo mio” sussurrava a quel bambino, appoggiando poi l’orecchio per sentire una qualche risposta.

 

Quella sera fece lo stesso.

Era appena rientrato dopo una giornata pesante, passata a girare a zonzo per la città. Anche quel giorno non aveva trovato lavoro…

La ricerca di un posto fisso era diventata la sua unica occupazione: aveva bisogno di fare soldi, sia per loro, sia per il bimbo in arrivo.

Il solo stipendio di Miyu non bastava per tirare avanti!

Lui aveva molte qualità, infatti riusciva sempre a trovare qualche lavoretto part-time, ma questo non bastava: serviva uno stipendio vero!

 

“Anche oggi non ce l’ho fatta… Scusami…” disse piano. Subito dopo la baciò sulla fronte. Le palpebre di lei tremarono, come se si stesse svegliando, poi si fermarono e lui si tranquillizzò.

“Ce la farò vedrai. Lo farò per lui!”

 

Si addormentò, ma il suo sonno non fu lieto…

Cominciò a sudare e a dimenarsi nel letto: uno strano sogno occupò la sua mente. Si svegliò di soprassalto, ansimando e tirandosi dietro la coperta.

Si riprese immediatamente e si ridistese sul letto.

 

Le ore passarono in fretta e ormai si avvicinava l’alba.

Kanata si alzò, si diresse in cucina, prese un foglio, scrisse qualcosa e si riaddormentò sul tavolo. Non si era reso conto di niente: si era comportato come un sonnambulo!

 

Miyu si svegliò tardi: in seguito alla gravidanza era diventata una pigrona.

Si diresse in cucina per fare colazione e trovò Kanata seduto sulla sedia che dormicchiava.

“Che carino!!! Lo lascerò riposare, sarà stanco…”

Poi si accorse di un foglio che nascondeva sotto il braccio.

“Ma che cos’è questo?”

Lo lesse in fretta e cominciò a sorridere.

“Che dolce!!! Sono fortunata ad averlo come marito! Sono la donna più felice del mondo! Ah… Già… Potrei portare questo foglio a Cristine e lei potrebbe valutarlo. Sì, farò così! Tanto sono sicura che a Kanata non dispiacerà” detto questo, lo baciò sulla guancia scoperta e preparò la colazione per entrambi.

 

Con quel baciò, lui si svegliò.

“Oh… scusa! Non volevo svegliarti” disse Miyu

“Non importa” rispose lui, agguantando un toast “Ma che giorno è oggi?”

“Martedì, perché?”

“Oh, no! Sono in ritardo! Oggi ho un colloquio importantissimo: potrebbe essere la volta buona!” affermò, infilandosi la giacca. Prese una valigetta e, con ancora mezzo toast in bocca, salutò Miyu.

“Buona fortuna!” urlò lei, mentre lui scendeva la scalinata del tempio.

-Speriamo ce la faccia… Beh… in ogni caso questo foglio potrebbe essere la soluzione dei nostri problemi!- pensò stringendo il pezzo di carta accartocciata nella tasca del grembiule.

 

Nel tardo pomeriggio, Miyu si diresse verso l’ufficio di Cristine. Non lo vedeva da tre mesi quello studio, da quando le diedero la maternità. Le era sempre piaciuto lavorare come assistente di Cristine. Quest’ultima era la manager di Nozomu, diventato un famoso cantante, nonché suo marito e padre di sua figlia.

Era molto bello lavorare tutti insieme!

Miyu aveva sempre ammirato Cristine: vederla lavorare era un’emozione unica. Era molto professionale e riusciva sempre a trovare gli ingaggi migliori per Nozomu.

“Oh… Ciao Miyu!” disse la donna, correndogli incontro.

“Ciao! Come va da queste parti senza di me?”

“Oh… Mi manca il tuo prezioso aiuto! Ormai sto impazzendo! Qui c’è così tanto da fare, ora poi che si avvicina il concerto. Ma fammi vedere… Che bel pancione! Quanto manca al lieto evento?”

“Non molto, ormai siamo agli sgoccioli. Comunque… Sono qui per farti vedere una cosa”

“Che cosa?”

“Questa…” poi prese il foglietto “… L’ha scritta Kanata stanotte, potresti ricavarci una canzone… è così bella!”

“Fa un po’ vedere” la lesse velocemente “Hai ragione, è molto bella. Sì, credo che si possa fare… Ti terrò informata”

“Ok. Grazie amica mia” e se n’andò.

 

“Allora com’è andata?” chiese quando lui tornò a casa.

“Come mai sei ancora in piedi? Non dovresti sforzarti nelle tue condizioni!”

“Oh… Non essere ridicolo!”

“Comunque no, come al solito non mi hanno preso… Mi dispiace, ti avrò deluso…”

“No, anzi è meglio che tu non sia stato preso”

“Ma cosa dici?!”

“Così ora potrai occuparti del lavoro che ti ha offerto Cristine: mi ha chiamato poco fa”

“Che lavoro?”

“Come sai, tra due giorni, ci sarà il concerto di Nozomu qui in città…”

“E allora?”

“E allora lavorerai come allestitore del palco. Con la forza che ti ritrovi… Ti pagheranno bene. Ti va?”

“Beh… è un lavoro come un altro…”

“Non fare la faccia triste! In fondo con i soldi che ricaveremo dalla tua canzone, saremo a posto per un po’!”

“La mia canzone? Quale canzone?”

“Come quale canzone?! Quella che hai scritto ieri sera!”

“Ma io non ho scritto proprio niente!”

“Forse eri troppo stanco per ricordarti, comunque l’hai fatto, l’ho trovata io stamattina!”

“Mah… Sarà come hai detto tu… In ogni caso non penso che una cosa scritta da me, possa farci guadagnare molto”

“Stai scherzando?! È stupenda! Anche Nozomu me l’ha confermato: ha già preparato la base. < Questo singolo piacerà molto > ha detto”

“Davvero!!! Eppure non mi ricordo…”

“Beh… la sentirai al concerto”

Lui, ancora perplesso, si coricò insieme alla moglie, in vista di una giornata di lavoro intenso.

 

La sera del concerto arrivò.

L’idea di farlo per Natale fu strepitosa ed una marea di gente assistette allo spettacolo.

Miyu e Cristine erano al tempio Saionji ed osservavano l’evento alla TV.

Cristine aveva portato anche la figlia: una bellissima bambina di un anno, con i capelli biondi e mossi e due occhi sfavillanti.

“Guarda Nako, quello è papà” le disse, facendogli toccare lo schermo con la manina.

-Che carine che sono! Spero che anche io riuscirò ad essere una buona madre…- pensò Miyu.

 

Poi un dolore lancinante, un urlo disumano… Miyu aveva le doglie!

Cristine la soccorse e la caricò in macchina per portarla in ospedale. Non appena arrivò chiamò Kanata e lo informò immediatamente.

“Che cosa hai detto?!” urlò lui, che si precipitò in macchina, lasciando il concerto.

“Ho detto che Miyu è in travaglio. Corri subito all’ospedale!” ma lui aveva già interrotto la comunicazione.

 

Quando arrivò, trovò l’amica in sala d’aspetto.

“Allora come sta?!”

“Per ora procede tutto perfettamente, calmati!”

“Posso entrare nella stanza, secondo te?”

“Certo, anche Nozomu è entrato quel giorno…” ma lui era già sparito “… Maleducato: poteva farmi finire di parlare!” affermò, sorridendo divertita.

 

Non appena entrò, si precipitò da lei e le strinse la mano.

“Come stai Miyu?!”

“Oh… Kanata… Sei venuto… Ah!!!” urlò, rompendogli i timpani.

“Certo! Come potevo mancare alla nascita di nostro figlio… Su coraggio, sono con te!”

“Ti ringrazio. AAAH!!!”

“Su coraggio, signora, manca poco; un’ultima spinta” la rassicurò il medico.

 

Poi un pianto, un sospiro di sollievo, le lacrime di gioia di entrambi i genitori: il bambino era nato!

“Un maschio. È un bellissimo e sanissimo maschietto” affermò il dottore.

 

In quell’istante entrò Cristine.

“Scusate l’intromissione, ma dovete sentire questa canzone…” ed accese una radiolina della stanza.

 

< Lo abbraccerò, il suo peso sul petto

e poi sorriderò.

Mi spalmerò sulla faccia il rossetto

per farlo ridere.

Per lui poi comprerò

sacchetti di popcorn,

potrà spargerli in macchina.

Con lui giocherò,

a quattro zampe andrò

e lo aiuterò

a crescere.

 

Lui vive in te,

si muove in te

con mani cucciole.

È in te,

respira in te,

gioca e lo sa

che il nostro amore, certo avrà.

 

La sera poi con noi due farà il bagno

e v’insaponerò.

Per lui tornerò

la notte ci sarò

perché non resti solo mai.

Per lui lavorerò,

tutto gli darò

e lo proteggerò,

mia piccola…

 

Lui vive in te,

lui ride in te

o sta provandoci.

È in te,

si scalda in te,

dorme o chissà,

lui sta già ascoltandoci.

 

Lui s’accuccerà,

dai tuoi seni berrà

con i pugni vicini.

Tra noi dormirà

e un po’ scalcerà;

saremo i cuscini,

noi due.

 

Il figlio che avrai

è già con noi.

 

Lui vive in te,

si culla in te

con i tuoi battiti.

È in te,

lui nuota in te,

gioca, chissà…

È lui il figlio

che avrai. >

 

“Questa è la tua canzone, Kanata” disse Miyu commossa e stremata.

“Avevi ragione: è bellissima! La nostra canzone è stupenda…”

“La nostra canzone?”

“Sì, la nostra canzone! Questa d’ora in poi sarà la nostra canzone” poi la guardò intensamente “Mi concedi di dedicartela?”

Lei annuì con la testa, poi spostò lo sguardo su quel dono bellissimo che teneva in braccio “E io la dedico a te, mio piccolo angelo. Tu sei il più bel dono di Natale che abbia mai ricevuto” sussurrò. Poi lo baciò dolcemente sul nasino e il bimbo smise di piangere; fece un sorriso che commosse ancora di più Miyu. Kanata cominciò a fare delle fecce buffe per farlo ridere ancora, e ci riuscì benissimo. Risero tutti e tre, uniti da un amore infinito.

 

Cristine si avvicinò al vetro della finestra e guardò il cielo. Ripensò alla nascita della sua Nako e la osservò sonnecchiare tra le sue braccia. Sorrise; poi spostò lo sguardo di nuovo verso il vetro e vide riflessa quella famiglia felice.

Mentre fiocchi di neve cominciarono a cadere, pensò -Miyu ha ragione, un figlio è il dono più bello che una coppia possa desiderare…-

 

 

 

 

Questo è il continuo di “Per sempre insieme”. Spero vi piaccia.

La canzone presente nel testo è “In te” di Nek, modificata da me per legarla meglio alla storia che intendevo raccontare (le parti in corsivo sono le parti modificate).

In questa fan fiction, Miyu e Kanata hanno un figlio maschio, anche se i realtà, nel manga, hanno una femmina. Ho modificato così la storia perché ci saranno degli sviluppi per cui è indispensabile che il loro figlio sia maschio.

Grazie per l’attenzione, e non perdetevi il continuo.

 

 

 

  
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