Oggi è il mio primo giorno di lavoro come attrice. Sono più euforica di Armstrong il giorno dello sbarco sulla Luna! Finalmente ho coronato il mio sogno: a 20 anni appena compiuti ce l'ho fatta! Alla faccia di chi non credeva in me. Ora siamo realistici: non ho niente da mettermi. Chiamo Emma, la mia coinquilina, nonché migliore amica, per un consiglio:
-Emma, presto, corri!.
Emma si precipita in camera mia: ha i ricci capelli castani legati in una coda, indossa una tuta da ginnastica, perfetta e bella come sempre.
-Emma, tu sai che oggi è il mio primo giorno di lavoro, vero?, dico affannata
-Certo che lo so, come potrei dimenticarmene?.
-Perfetto, mi stavo giusto chiedendo se puoi prestarmi quel bel completo che hai usato per l'ultimo servizio.>. Dico servizio perché Emma fa la giornalista.
 -Si, certo che posso, ma secondo me faresti meglio a comprarti qualcosa di decente, e soprattutto che sia tuo. Non fraintendermi, ma praticamente non hai niente in quel guardaroba!>.
Le lancio un'occhiata furiosa e mi precipito in camera sua. Detesto che si parli del mio look: dopotutto non è male, sono semplice e naturale, ma Emma non riesce a capacitarsene.
Mi vesto in fretta, mangio un biscotto al volo, saluto Emma e scappo.
 
Arrivo sul set in anticipo di 10 minuti e ne approfitto per curiosare un po' in giro. Non sono mai stata in posti del genere, ma i produttori che mi hanno fatto il provino avrebbero scommesso il contrario. L'ho sostenuto circa 1 settimana fa e mi hanno subito scelta: interpreterò la parte della sorella della protagonista, l'attrice Marta Rizzo. Sono così elettrizzata che scoppierei in lacrime, se solo avessi messo il mascara resistente all'acqua. Oltrepasso una serie di camerini, quando in fondo al corridoio scorgo una figura familiare... guardo meglio e ... non posso crederci: lì di fronte a me c'è l'attore più bello di sempre, l'idolo di tutte le ragazze dotate di buon senso, Giorgio Claudi, bellissimo nel suo completo nero. Si volta da questa parte e mi vede. Dio, e ora che faccio: ricambio il saluto e lui si avvicina. Giuro che a momenti mi sciolgo.
-Ciao, sei nuova, giusto?. Ha una voce magnifica, diversa da quella che manda la tv.
-Si, sono arrivata prima e così ho pensato di dare un'occhiata in giro. Sto cercando di mantenere una certa dignità, cercando disperatamente di cacciare via l'impulso di mettermi a urlare.
-Mi fa piacere. Benvenuta a “Vita da favola”, presto sul piccolo schermo, conclude ridendo. D'istinto mi metto a ridere, un po' troppo forte, devo ammetterlo, ma in quel momento era l'unico modo per scaricare la tensione.
-Sai quando iniziano le riprese? chiedo con disinvoltura
-Si, vieni con me. E con mia grande sorpresa mi prende per mano e mi trascina verso una grande sala.
 
Qui dentro c'è una marea di gente, telecamere ovunque e un vociare da far impazzire: Giorgio continua a trascinarmi, e all'improvviso si blocca, giusto in tempo, prima che finissi nel muro della cucina. Ci viene incontro un omiciattolo, alto più o meno fino alla mia spalla: credo sia il regista, si, ha proprio l'aria di un tipo altezzoso.
-Buon giorno, tu devi essere Alyssa Sheridan, la nuova Sara Neri. Benvenuta a bordo!. Detto questo mi rivolge un sorriso smagliante, che mette in mostra tutta la sua dentatura giallognola.
-Giorgio, falle da giuda. Oggi sei tu il padrone di casa. Perché non le presenti la sua futura sorella?.
-Ok. Prego, mia amata!. Che ha detto? Mia amata? Uau, non sapevo di fare questo effetto agli uomini, e che uomini!
-Ehi, che faccia hai fatto! Guarda che, nel telefilm, siamo fidanzati. Non lo sapevi?>. No, non lo sapevo.
-Si, si, lo sapevo. In fondo a lui che importa?
 
Abbiamo visitato il set, ho sistemato le mie cose nel MIO camerino, e ora la prova finale: conoscere i  colleghi. Entriamo in una stanza con un cartello “Sala Trucco” e ... ciak, si gira!