Capitolo
6: Gli
ultimi compagni
Il giorno
seguente, il gruppo si
riunì al solito tavolo. Questa volta Sheshe e Mimi si
sedettero insieme alle
sette sirene. “Adesso che cosa dobbiamo fare?”
domandò Lucia rivolgendosi allo spiritello. Mizuko
sorseggiò un po’ di tè, poi
le rispose dicendogli “Dobbiamo andare a recuperare
gli ultimi compagni” “Che cosa? Dobbiamo
farci un altro viaggio fino a chissà dove?” si
lamentò Hanon. “Non preoccuparti. Questa volta si
trovano molto vicini”
assicurò la piccola. “Allora perché non
ci siamo
andate subito?” chiese la principessa rosa. “Ho
preferito fare prima il lavoro più pesante, lasciandomi il
più facile per
ultimo” spiegò Mizuko. “Che cosa!? E a
noi
non hai pensato!?” sbottò Hanon ripensando al
lungo viaggio fatto nei
giorni precedenti. di tutta risposta lo spiritello si voltò
verso di lei e le
disse “Dimmi, chi è stata ad eseguire il rituale
di
teletrasporto forzato e chi invece se n’è stata
seduta a lamentarsi per tutto
il tempo?”. La sirena non sapeva come rispondergli. Mizuko,
dopo la
schiacciante vittoria, si voltò verso il resto del gruppo e
disse “Questo pomeriggio andremo in una fossa marina qui
vicino”
“Una fossa marina?” domandò Karen
“Ed è lì che si trovano le persone che
stiamo cercando?”.
La piccina scosse la testa e disse “Precisamente. In
più non dobbiamo nemmeno eseguire un rituale di evocazione.
Basterà trovarli e
il gioco è fatto” “Beh, sembra piuttosto
facile” disse Seira. Poi la principessa gialla si
voltò verso le Black Beauty
Sisters e disse “Se riceveremo un’altra sorpresa
del genere non penso che sarà
affatto facile”. La rossa, che se ne stava a braccia conserte
ad
ascoltare, si voltò verso Coco e le disse “Cosa
vorresti insinuare?” “Volevo solo dire che se
fossero di nuovo delle persone con cui abbiamo avuto a che fare in
passato
sarebbe difficile convincerli ad unirsi a noi” disse la
bionda con tono
quasi provocatorio. “Oltre che terribilmente
fastidioso”
sussurrò Hanon senza farsi sentire dalle due streghe. Sheshe
però sentì quel
commento sprezzante, ma fece finta di niente ingoiando un boccone
amaro. La
piccola Mizuko guardò quella scena e tirò un
sospiro. “Ahh...
Anche se ieri abbiamo vinto una battaglia è ancora lunga la
strada affinché
comincino ad andare d’accordo” disse lo spiritello
guardando le due
ragazze più piccole del gruppo. Poi, prima che cominciassero
ad azzuffarsi, la
piccola batté le mani per attirare l’attenzione di
tutti, poi disse “Va bene, adesso basta litigare. La riunione
è finita.
Adesso potete andare, ma ricordate che ci ritroveremo tutte qui alle 16
precise. Non voglio ritardatari”. Tutte la guardarono male.
Poi Karen si
fece avanti e disse “Scusa, ma chi ti credi di
essere. Il nostro capo forse?” “Certo che no.
Però essendo la più anziana del gruppo sono anche
la più saggia, e voi dovete
seguire le mie direttive” disse Mizuko piena di se.
“In altre parole saresti in nostro capo” disse
Rina.
Sheshe, anche lei alquanto irritata da quel suo comportamento, disse
“E se non facessimo ciò che ci dici?”.
La piccola fece
un sorrisetto e disse “Vi farò una bella doccia
ghiacciata”. La rossa sentendo ciò si mise a
ridere. “Ahah! E pensi forse di spaventarmi con le tue
ridicole
minacce?”. Appena finì di parlare una vera e
propria cascata d’acqua
gelata cadde in testa alla povera Sheshe. Se l’è
proprio cercata. “C-C-C-Che f-f-f-f-red-d-d-ddo!!”
esclamò la rossa tremando
come una foglia. “Sorellina! Aspetta che ti porto
qualcosa per ascugarti!” disse Mimi correndo in camera sua a
prendere un
accappatoio. “Qualcun altro ha qualcosa in
contrario?”
domandò la piccola e autoritaria Mizuko. Tutte le sirene
fecero il saluto
militare e dissero “No signore, signore!”. Lo
spiritello sorrise divertita, poi
stando al gioco disse “Bene. Adesso rompete le
righe!”.
Le ragazze
se ne andarono in
gruppo. L’unica che rimase indietro fu Seira. Lucia se ne
accorse e si avvicinò
all’amica dicendogli “Senti Seira, noi andiamo un
po’ al mare. Vuoi venire anche tu?”
“Certo!”
rispose la ragazza dai capelli arancioni. Intanto Mimi, che aveva
appena porto
l’accappatoio alla sorella, guardava le principesse
andarsene. “Vai anche tu” gli disse una voce. Si
voltò e con sua
grande sorpresa scoprì che era stata la sorella a parlare.
“Come?” chiese la minore “Ho
detto vai anche tu. Se le trascuri potresti perdere le tue amiche, no?
In
particolare la principessa dalla perla arancione” rispose la
maggiore.
Mimi rimase shockata. “Ma tu come fai a...?”
“Stupida. La nostra stanza si affaccia sul retro
dell’hotel, l’hai dimenticato?”. Ecco
spiegato il mistero. “Questo vuol dire che ieri sera hai
sentito tutto”
disse la ragazza dai capelli corti abbassando lo sguardo.
“Certo. E a proposito avrei una cosa da dirti”
disse
Sheshe con voce seria. Stette un po’ in silenzio, poi le
esclamò “Sei una stupida!”. Mimi
abbassò ancora di più lo
sguardo aspettandosi una sonora sgridata, ma... “Qualunque
scelta tu faccia non devi preoccuparti. Sarò sempre dalla
tua parte”
disse la sorella maggiore abbracciando la minore. Non poteva crederci.
Non
poteva credere che quella fosse veramente sua sorella. Poi
ripensò alle parole
di Seira. “Non penso che Sheshe possa cominciare ad
odiarti da un momento all’altro”. Forse era questo
quello che intendeva.
La abbracciò anche lei e le disse
“Grazie” “E di cosa scusa?”. Le
due si staccarono, poi la
maggiore disse “Adesso vai, altrimenti non riuscirai a
raggiungerle” “Si!” esclamò la
minore
correndo in direzione dell’ingresso. Sheshe guardò
la sorella finche questa non
sparì dalla sua vista. “Sei proprio una brava
sorella
maggiore” disse una voce alle sue spalle. Senza voltarsi la
rossa disse “Non sono affari tuoi”. Poi se ne
andò in camera sua
lasciando la piccola Mizuko da sola nella sala da pranzo.
“E’
questa la fossa
dove si trovano?”
domandò Karen. “Esattamente” rispose lo
spiritello. Le sirene guardarono per un po’
l’immensa voragine sottomarina. “Non so
perché, ma ha qualcosa di familiare” disse
Lucia cercando di ricordare dove avesse già visto quel
gorgo. “Anche a me” disse Hanon. Seira
guardò bene quel
fosso, poi disse “Io non ci trovo niente di
familiare” “Tu cosa ne pensi?” chiese
Mimi rivolgendosi alla sorellina. “A me non dice niente
di nuovo” rispose. “Quindi, escludendo Seira,
solo a noi principesse sirene questa voragine ricorda
qualcosa” disse
Rina. “Sembra proprio di si” confermò
Noel “Te Mizuko? Ti dice niente?”. La piccola
guardò il
gorgo per un po’, poi scosse la testa e disse “Mi
dispiace. Non mi viene in mente nulla”. Le sirene
continuarono a
pensarci su, ma a nessuna venne in mente niente. Alla fine Mizuko
irruppe nei
loro pensieri dicendogli “Beh, poco importa. Coraggio
andiamo!”. Detto ciò scese nella fossa con tutta
la comitiva. La
voragine era alquanto profonda e ci vollero un paio di minuti per
raggiungere
il fondale. Raggiunto il fondo la piccola Mizuko si fermò
insieme a tutto il
gruppo. “Adesso che si fa?” domandò
Coco. “Vediamo se mi ricordo bene. Allora, dobbiamo trovare
uno
squalo, una razza, una murena e un pesce palla. O forse era un pesce
pagliaccio?” disse la piccola cercando di ricordare. Le
ragazze la
guardarono confuse. “E perché dovremmo cercare
pesci
del genere?” domandò Rina. “Non ne ho
idea”
rispose. Gocciolone sulla testa delle sirene. “C-Come
non ne hai idea...” disse Lucia. “Guardate che
sto solo seguendo le istruzioni che mi ha lasciato Aqua
Regina” si
giustificò la piccola. “Cosa, la Regina di
Mari?” domandò
stupita Karen. “Si. E’ stata lei a dirmi di andare
al
Santuario del Mare e poi in questa fossa” spiegò
Mizuko. “Quindi è stata la Regina a scegliere le
Black Beauty
Sisters come nostre compagne” disse Seira.
“Precisamente.
Io non sapevo chi sarebbero state le vostre compagne, ma solo dove
potevo
trovarle” “Ma perché la Regina dei Mari
avrebbe scelto proprio noi?” domandò la minore
delle sorelle malvagie. “Già, me lo domando
anch’io” disse Hanon in una
maniera che fece alquanto irritare la maggiore. “A
proposito, secondo voi adesso dove si troverà la
Regina?” disse Lucia
rivolgendosi ad Hanon e Rina “Dopo che ci ha
coperto le spalle non si è più fatta
vedere” “Non
ne ho idea. Sarà sicuramente da qualche parte, non
preoccuparti” disse
Mizuko intromettendosi nel discorso “Adesso però
concentriamoci sulla nostra missione”. Le sirene cominciarono
a
guardarsi un po’ intorno, poi Hanon, rivolgendosi allo
spiritello, disse “Mizuko, abbiamo un problema” la
piccola si voltò
e chiese “E quale?” “Non
vediamo un palmo dal naso” spiegò molto
semplicemente Coco. “Cosa?” domandò
Mizuko. “Vedi,
siamo talmente in profondità che di luce ne arriva
pochissima e non si vede
niente” disse Noel. La piccina tirò un grosso
sospiro, poi disse “Capisco. Allora voi state ferme. Ci
penseremo io e le Black
Beauty Sisters” “Cosa le Black Beauty
Sisters?” domandò sorpresa Karen.
“Perché
voi riuscite a vederci?” chiese Seira. “Certo.
Dato che abbiamo sempre vissuto a grandi profondità
è naturale per noi riuscire
a vedere nell’oscurità”
spiegò la minore. “Beh,
almeno siete utili a qualcosa” disse Karen con una chiara
punta di
ironia. Sheshe strinse i pugni e ingoiò un altro boccone
amaro. Mizuko,
accortasi di ciò, decise di aiutare la rossa. “Hai
perfettamente ragione. Almeno servono a qualcosa” disse la
piccola
ripetendo ciò che aveva detto la principessa poco prima.
Hanon stava per fare
qualche commento del tipo ‘Visto? Anche uno spiritello del
genere dice che
siete inutili’, ma
venne preceduta dallo
spiritello che continuò il suo discorso dicendo “A
differenza vostra che non servite nemmeno a questo”. Quella
frase stupì
i presenti e fece arrabbiare non poco sei delle sette principesse
sirene. “Ma come ti permetti?” sbottò la
principessa dalla
perla blu. Poi, con grande sorpresa di tutti, intervenne Seira dicendo
“Ha ragione”. Le sirene rimasero senza parole.
“Perché invece di cercare di andare
d’accordo continuate
ad insultarle? Non dobbiamo essere una squadra?” disse la
più giovane
del gruppo cercando di far ragionare le amiche. Nessuna sapeva cosa
risponderle. Poi intervenne la piccola Mizuko rincarando la dose di
sensi di
colpa “Mi hai tolto le parole di bocca. Lei è la
più
piccola di tutte voi eppure si è dimostrata la
più matura di tutte. Cercate di
riflettere sul vostro comportamento mentre noi saremo via. Su,
andiamo”.
Detto ciò lo spiritello se ne andò seguita dalle
Black Beauty Sisters.
Ci vollero una
ventina di minuti
prima che tornassero con le quattro ‘prede’. Nel
frattempo il gruppo delle
sirene se ne stette completamente in silenzio. La prima ad accorgersi
del
ritorno delle tre fu Seira. “Eccole!”
esclamò la principessa arancione indicando davanti a lei. Le
sei sirene si
voltarono. Mizuko si avvicinò a loro seguita dalle sorelle e
quattro pesci
intrappolati in una specie di gabbia d’acqua. “Sarebbero
questi i quattro pesci che stavamo cercando?”
domandò Lucia. “Si” rispose lo
spiritello alzando mano all’altezza
del petto e facendo apparire un'altra sfera di luce come fece al
santuario. Questa
volta però le sue dimensioni erano molto più
ridotte. “Cos’è
quella sfera?” domandò Noel. La piccola se ne
stette un attimo in
silenzio, poi rispose dicendo “Ve lo dirò
più tardi”.
Allungò la manina che reggeva la sfera verso i pesci.
D’un tratto questa si
divise in quattro parti, ognuna delle quali si avvicinò ad
una delle ‘prede’
fino a sfiorarla. Appena ciò accadde cominciarono ad
illuminarsi e a mutare
forma. Cominciarono ad assomigliare sempre più a
degl’umani. La luce cominciò a
dissolversi, fino a scomparire del tutto. Alla fine il vero aspetto dei
quattro
pesci venne rivelato. Le sei sirene guardavano i nuovi arrivati con
grande
sorpresa e stupore. Anche le Black Beauty Sisters erano rimaste colpita
dal
trovarsi davanti proprio quelle persone. Erano le Dark Lovers.
“LE DARK LOVERS!?!?!?!?!?”
gridarono le sirene sorprese. “LE PRINCIPESSE
SIRENE!?!?!?!” risposero le
quattro fate. Intanto Seira e Mizuko si guardavano confuse.
“Si conoscono?”
pensarono le due ignare ragazze.