Mi
ero svegliata di buon umore questa mattina, anche perché la
decisione che avevo preso in seguito alla discussione che si era tenuta
con mia madre ieri sera mi aveva portata a riflettere su molti aspetti
della mia vita.
Erano in cucina che facevano colazione mentre discutevano del
più e del meno e quando arrivai entrambe smisero di parlare.
“ Be!! Che avete da guardare?” chiedevo loro
indifferente
“ Ma ti sei vista allo specchio questa mattina?” mi
chiese mia sorella divertita
“ Vedo che l’umorismo non ti manca!!” le
risposi innervosita della sua osservazione
“ Ragazze non litigate!!” affermò mia
madre
“ E poi scusa, miss perfettina, ma cos’ ho che non
va?” le chiesi incuriosita
“ Sembra tu debba partire per un viaggio in
Africa!!”mi rispose mentre puliva la tazza del caffe- latte
“ Infatti partirò oggi” non
finì di pronunciare la frase che entrambe si voltarono verso
di me con il viso preoccupato
“ Che vuol dire che oggi parti?!” mi chiese mia
madre confusa e incredula
“ Vuol dire che all’una prenderò
l’autobus per Milano” risposi con molta
semplicità
“ Non stai bene a casa tua? Chi ti da i soldi per il viaggio?
Quando hai deciso questa cosa? E il bambino? Me lo farai conoscere,
vero?” mi chiese sempre più agitata e preoccupata
“ Mamma calmati!! A casa sto più che bene, ma ho
deciso di andare per un po’ di tempo a Milano per fare degli
accertamenti e per sapere chi è il padre del bambino
sottoponendomi ad alcuni test. Per quanto riguarda il viaggio e tutto
il resto me lo pagherò con i soldi che ho guadagnato
quest’estate e quella precedente…. Contenta
ora!?” le esclamai volendola rassicurare
“ Si, però devi rispondere alle domande che ti ho
fatto sul bambino” mi disse quasi piangendo
“ Quando avrò finito gli accertamenti,
tornerò!” le risposi sperando di averla rassicurata
“ Quanto pensi dureranno?” mi chiese mia sorella
“ Non lo so, non c’è una durata
prestabilita, però se tutto va bene dovrei finire tutto
entro un mese” le risposi non molto sicura.
Tornai in camera per inserire le ultime cose in valigia e
successivamente chiamai mia sorella per farmi aiutare a chiuderla.
“ Ti ricordi quando viaggiavamo da piccole che andavamo con
una valigia che si chiudeva a malapena e tornavamo con due valigie a
testa che a stento riuscivamo a chiuderle?” mi chiese Babi in
memoria dei vecchi tempi
“ Si che momenti.. e?” le risposi malinconicamente.
Passammo una bella oretta a raccontarci i momenti più belli
di quando eravamo piccole.
“ Tornando alla realtà; chi ti
accompagnerà alla fermata dell’autobus?”
mi chiese per saperne di più
“ Sarei molto felice se mi accompagnassi tu, se non hai altri
impegni” le risposi strafelice di averla come sorella
“ Non li ho gli impegni oggi; che ne dici se andiamo
adesso?” mi propose
“ Ma non pensi sia troppo presto?” le chiesi
guardando l’orologio
“ Per quello che debbiamo fare no!!” mi rispose
prendendo alla sprovvista.
Salutai mamma e salì in macchina prima che Babi suonasse
un’ altra volta il clacson e mi allontanai.
“ Accendi la radio!” mi disse mia sorella
“ Va bene questa stazione radio?” le chiesi per
sapere se avrei dovuto cambiare
“ Cambia” mi disse storcendo il muso
“ Questa ti piace?” le richiesi
“ Questa è la canzone mia e di Step” mi
disse con gli occhi lucidi
“ Vorresti dirmi che la vostra canzone è I can
fly?!” le chiesi incredula della scelta musicale,
perché non pensavo fosse il genere di Step
“ Si, l’abbiamo scelta insieme” mi
rispose.
Continuammo a sentire e cambiare le canzoni commentandole per circa
cinque minuti.
“ Siamo arrivate” mi disse
“ Sei una grande!!” esclamai ringraziandola
“ Lo so!” mi rispose divertita e contenta.
Passammo le ultime quattro ore a fare shopping; le buste non sapevamo
più come reggerle, erano troppe!!
In ogni negozio compravamo qualcosa, anche se la gelosia nei suoi
confronti si faceva forte quando la vedevo indossare un abito o
qualcos’altro, perché anche se era uno straccio o
l’indumento più brutto del negozio addosso a lei
diventava il più bello ed invidiabile. Strano come possa
essere ingiusta la natura!!! C’è chi ha troppo e
chi niente!! E io sfortunatamente non ho niente… in
confronto a lei!.
Malauguratamente il nostro tempo per divertirci fu troppo poco,
perché arrivata l’una dovetti montare sul mezzo
che mi avrebbe allontanata per un po’ di tempo dalla mia
città natale e dalle persone a me care.
Salutai Babi dandole un bacio sulla guancia e dicendole:”
Chicco non sa niente e non lo deve sapere”
“ E se mi chiede qualcosa?” mi chiese lei
“ Digli che neanche tu e mamma sapete dove sono andata
perché non ve l’ho voluto dire, ma ci sentiamo
tutte le sere attraverso telefonate” le risposi dicendole di
dire la prima cavolata che mi passava per la mente.
Mi fece cenno di si con a testa in senso di comprensione e la vidi
allontanarsi con la macchina.
“ Quindici euro, signorina” mi disse
l’autista
“ Tenga” gli risposi porgendogli i soldi e
prendendo il biglietto
Mi sedetti alla terza fila vicino ad una anziana signora
dall’aria molto curiosa. Ed infatti il mio fiuto non mi
ingannava…
“ Cos’hai dentro quelle buste?” mi chiese
facendosi avanti con il collo come se volesse sbirciare
“ Sono degli abiti nuovi che ho comprato poco fa con mia
sorella” le risposi
“ Potrei vederli?” mi chiese spontaneamente
“ Certo” le risposi mostrandoglieli
“ Hai buon gusto”mi disse indicando un abito che
aveva scelto per me Babi
“ L’ha scelto mia sorella” le risposi
“ Tua sorella è quella ragazza che stavi salutando
alla fermata prima che partissimo?” mi chiese incuriosita
“ Si è lei” le risposi esitando
“ E’ veramente molto bella! Sono poche le ragazze
che ho visto belle in tutti i modi,e lei è una di
queste,senza offesa per te, naturalmente!”
esclamò, mentre si girava per guardare fuori dal finestrino;
poi rigirandosi fece un’affermazione che mi
incuriosì:” Io tua sorella l’ho gia
vista! Ha un viso noto!”
“ Forse l’ha vista quattro anni fa sulla pagina del
giornale che era seduta dietro Step sulla moto!!” esclamai
certa che era quella la risposta
“ Si hai ragione, l’ho vista proprio
li!!” mi disse affermando
Il viaggio fu molto lungo, ma non me ne accorsi perché per
tutto il viaggio raccontai la storia di mia sorella e Step.
“ Mi ha fatto molto piacere conoscerti cara!” mi
disse dolcemente la signora
“ Anche a me!” le risposi cordialmente
“ Io mi chiamo Alba e tu?” mi chiese mentre
prendevamo i bagagli
“ Daniela” le risposi
“ Bel nome Daniela!... Non per essere impicciona, ma dove
alloggerai?” mi chiese come se gia sapesse che non avevo dove
andare
“ Pensavo di andare in hotel” le dissi alzando le
spalle
“ Perché non vieni a stare da me?” mi
propose molto gentilmente
“ Non si preoccupi, non vorrei esserle d’
impiccio” le dissi rassegnata
“ Ma, no! Io sono da sola e cerco qualcuno che mi tenga
compagnia” mi disse convincendomi
“ Sarei più che felice, grazie” le
risposi seguendola.
Mettemmo le valigie nella sua nuova Panda giallina e partimmo.
In macchina le raccontai come mai ero andata a Milano e quello che fu
successo un anno fa.
La sua casa era veramente confortevole; mi fece vedere la mia camera da
letto, il bagno che l’affiancava, la sua stanza che si
trovava dopo il bagno; il salotto e la cucina. Mi piaceva, era arredata
veramente molto bene e mi faceva sentire come a casa mia!
ANCHE QUESTA CHAP
E’ FINITA SPERO VI SIA PIACIUTA…. VI PREGO SCRIVETE
LE RECENSIONI……. CI VEDREMO ALLA
PROSSIMA
LaraBabi