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Autore: Kikyo91    17/06/2012    0 recensioni
[]Quanto a me, cercai di contattare JaeJoong al cellulare, ma non ricevetti mai una risposta. Provai a chiamare anche Junsu e YooChun ma fu la stessa cosa.
Sembrava che avessero voluto cancellare ogni traccia di quel pezzo di vita che avevano passato alla SM, di tutti gli amici che avevano lì dentro e che erano preoccupati per loro
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Agosto 2009


Era una calda giornata di fine Agosto. Quel mese era stato particolarmente bollente e Seoul era diventata una caldaia a vapore, quasi rodente.
Le Girls’ Generation erano da poco rientrate dopo la registrazione di un programma. Si erano esibite con Genie, loro ultimo successo e, tra il caldo torrido e la voglia di riposare, si erano messe pazientemente ad aspettare il proprio turno per fare una bella doccia fresca.

- certo che..due bagni no, vero? – borbottava Yuri andando avanti e indietro

- SunKyu ti pregoooooo!!!!!! – implorava SooYoung appiccicata alla porta del bagno – ne hai altre otto dietrooo!!! –

SunKyu evidentemente faceva finta di non ascoltare, perché dalla porta non usciva alcuna risposta e questo, da una parte faceva divertire la ragazza ma dall’altra non vedeva l’ora che l’amica uscisse per poterla malmenare.
HyoYeon e YoonA, aspettando il proprio turno, se ne stavano in terrazza a prendere quella poca aria che c’era: almeno abitavano al piano più alto di quel dormitorio e non rischiavano mai di morire asfissiate.
Mentre SeoHyun leggeva diligentemente un libro, Taeyeon, la leader, si era appropriata della cucina con Jessica, intente a preparare un piccolo spuntino che, probabilmente, sarebbe anche servito come cena per quel giorno. Era infatti assai raro che mangiassero correttamente per tre volte. Avolt,e mangiavano solo qualcosa a pranzo, per via dei troppi impegni.

- Sica, mi passi la marmellata? – domandò Taeyeon con dolcezza

- che ci vuoi fare? – domandò l’amica prendendo un vasetto bianco con disegnata una pesca

- dei panini ! con anche un po’ di burro! Ci terranno in forze! - spiegò

- altro che le solite insalate! Ormai mi sento troppo dimagrita… - sospirò


TaeYeon si limitò a sorriderle, mentre con la coda dell’occhio la osservava mentre tagliava il pane. Quel giorno sembrava stranamente di buon umore. In quel periodo, e tutte le ocmpagne lo aveva intuito, si era davvero stressata troppo, per un motivo o per l’altro. Invece quel giorno, era particolarmente raggiante.

- dimmi… - cominciò

- mh? – domandò Jessica

- com’è che oggi sei così felice? - chiese

La bionda si voltò un po’ stupita dalla domanda
Poi, abbassò lo sguardo un po’ imbarazzata.

- perché, si vede tanto? – domandò arrossendo

TaeYeon sorrise

- abbastanza! È successo qualcosa di bello? -

Jessica non fece in tempo a rispondere. In quell’istante, Stephanie piombò in cucina come un razzo, facendo prendere quasi paura alla leader. Era smerpe una forza della natura quella ragazza!.

- SONO QUI!! SONO TORNATI!! – esclamò quasi urlando

- tornati chi?! –

- Steph chi è tornato? –

Ben presto, le altre arrivarono, intasando la stanza, dopo aver sentito quella micidiale urlata.

- i nostri sunbaes DBSK!! Sono arrivati poco fa all’aeroporto! -

- davvero?! - domandò TaeYeon stupita

- così presto? –

- di solito la SME ci informava… - esclamò JooHyun

- appunto… - disse la leader – ma non stavano facendo il tour?! -

- magari sono qui in vacanza!! È da una vita che non li vediamo!! – esclamò HyoYeon raggiante

- dovrò farmi raccontare ogni singola cosa del Giappone!! – sorrise SooYoung

- ehm…ragazze? - domandò Jessica

- mh? -

- vi dispiace se faccio un salto all’agenzia? – disse – mi sono dimenticata una cosa! -

- … -

- ma se non ci siamo nemmeno andate oggi…? – esclamò Yuri

- ehm…l’ho dimenticata ieri in effetti… - si parò Jessica

- …va bene. Ma sbrigati che stasera abbiamo un ennesimo concerto e dobbiamo andare a far le prove… - esclamò TaeYeon

- oh grazie mille!! Torno prestissimo!! -

Senza pensarci due volte, mollò il pane e si lavò velocemente le mani. poi, prese andò in salotto, prese la sua borsetta e volò fuori dall’appartamento, lasciando la porta spalancata.
Tutte dapprima si lanciarono un occhiata e poi si voltarono verso TaeYeon.

- ma che le preso?! -

La leader non rispose. Si limitò a sorridere e a continuare il proprio lavoro.
Aveva capito perfettamente ogni cosa.

- oh, penso che non ci sia niente di cui preoccuparsi! – si limitò a dire






Quel giorno l’avevo aspettato da tanto.
Ogni mattina mi svegliavo sperando che quella notizia arrivasse con il primo telegiornale del mattino.
Ero felice.
Ricordo che corsi come una pazza, arrivando all’agenzia tutta sudata. Anche alcuni membri dei Super Junior erano lì, ad aspettarli.
Tuttavia, ricordo bene l’espressione di Teukie quando mi vide arrivare.
Loro lo sapevano già.
Io invece, ero ancora allo scuro di tutto.







La ragazza arrivò alla sede dell’agenzia senza quasi fiato in corpo. Aveva deciso di farsi una corsa a discapito del tempo, pensando di fare prima. Per fortuna la SM non era molto distante dal dormitorio, ma, nonostante ci fosse ormai abituata, con quel caldo non era stato affatto piacevole.
Quando oltrepassò le porte scorrevoli, i Super Junior erano già arrivati.
Si voltarono non appena la videro arrivare e la salutarono con non molto entusiasmo.
LeeTeuk le si avvicinò.

- Sica, come mai qui? -

- anf…anf…sono…sono già arrivati? - domandò con un sorriso stampato sulla faccia

LeeTeuk però non sembrava felice. Sospirò pesantemente.
Solo in quel momento Jessica notò l’atmosfera generale e i volti tristi dei suoi compagni.

- …Y..YunHo e ChangMin…sono appena rientrati… - si limitò a dire

Dapprima la ragazza credé di aver capito male.
Fece una piccola smorfia, senza capire, senza avere parole.

- …in…in che senso scusa? – chiese ancora, assumendo un’aria più cupa

- …ehm…non…non volevo essere io a dirtelo ma…ecco vedi…q-quelle voci… -

Non lo lasciò concludere. Jessica partì a razzo, facendosi largo.
I ragazzi la guardarono un po’ scossi.

- Sica… - sospirò KyuHyun

- Jessica! -

LeeTeuk la guardò sconvolto, cercando di bloccarla. Ma lei ormai era irraggiungibile.

- SICA ASPETTA!! – la chiamò

Ma lei non volle ascoltarlo e scomparve lungo il corridoio, correndo.
No, non poteva essere vero.
Tutte quelle voci…si era sempre trattato solo di rumors passeggeri, non poteva proprio essere vero.
Quello doveva essere il giorno più bello! Lo aveva aspettato così tanto…no, non poteva essere vero, non doveva esserlo.

- …dbsk…dbsk…dbsk… -

Con il cuore che le batteva forte, cercò con lo sguardo i camerini dei Dong Bang Shin Ki, sotto lo sguardo un po’ perplesso della gente che passava di lì.
Finché non la trovò. La stanza dei Dong Bang Shin Ki.
Senza pensarci, la aprì quasi violentemente, nonostante ci fosse scritto ‘non entrare’ e nonostante chi si trovava lì in quel momento, avesse tentato di fermarla.

- VOI!! – urlò spalancandola

YunHo e ChangMin si voltarono stupiti.
Jessica era in piedi, tremante per lo sforzo.

- Jessica! C-cosa ci fai qui?! – domandò YunHo

- unnie? - esclamò ChangMin

- …. -

- … -

- …ma? – balbettò incerto – d-dove sono?! Con che aereo arrivano?! - esclamò

I due ragazzi si guardarono e capirono. Ecco perché era venuta.
Entrambi abbassarono i volti, cupi all’improvviso. ChangMin si discostò da YunHo senza voler dire nemmeno una parola, e si voltò dalla parte opposta.

- voglio sapere con che aereo arriveranno JunSu, YooChun e JJ!! – ripeté la ragazza

- … -

- INSOMMA VOLETE DIRMELO?! -

- …loro non arriveranno con nessun’aereo… - si limitò a dire YunHo sospirando

- c-cosa?! -

No.
Infine si era avverato?.
Si era avverato quell’incubo.

- c-come sarebbe a dire?! -

- …i…i nostri compagni non torneranno…. -

- … -

- YunHo! – esclamò all’improvviso ChangMin

Sembrava piuttosto contrariato.

- come sarebbe a dire?! Perché non tornano?! – domandò Jessica sul punto di piangere

E vide che anche YunHo, a fatica, cercava di trattenersi.

- …h-hanno deciso….di lasciare la SM… -

- … -

- loro non torneranno mai più qui! - disse ChangMin

- …n-non è…possibile… -

- è…è così… -

Jessica non capì più niente. Anzi, non aveva mai capito niente.
Vide ChangMin, girarsi nuovamente. Poté osservare meglio i suoi occhi. Quegli occhi che un tempo erano sempre vispi e giocosi adesso erano languidi, tristi.
Guardò YunHo, che si era coperto gli occhi con una mano, tentando di nascondere cosa provasse in quel momento.
Ma ancora non riusciva a capire.
Com’era potuto accadere?.
Senza nemmeno rendersene conto, fece cadere a terra un pacchetto che fino a quel momento aveva tenuto in mano.
Era di forma quadrata, piccolo e tutto incartato come un regalo.
Su di esso vi era anche attaccato un biglietto con il nome del destinatario.

Per JaeJoong




Quel giorno fu come se la mia vita si fosse fermata.
YunHo e ChangMin non parlarono mai direttamente di quello che era successo in Giappone e nessuno li forzava a farlo. Tutti fummo accanto a loro in quel periodo.
Quanto a me, cercai di contattare JaeJoong al cellulare, ma non ricevetti mai una risposta. Provai a chiamare anche Junsu e YooChun ma fu la stessa cosa.
Sembrava che avessero voluto cancellare ogni traccia di quel pezzo di vita che avevano passato alla SM, di tutti gli amici che avevano lì dentro e che erano preoccupati per loro.
Tutti, inconsciamente li pensavamo.
Passai mesi a chiedermi dove fossero e cosa stessero facendo.
A chiedermi se prima o poi sarebbero tornarti a casa. Dove tutti li stavano aspettando.
La SM non parlava con noi, nemmeno quando domandavamo cosa stesse succedendo. Ma era chiaro a tutti ormai.
Seppi che ci furono diverse udienze. I ragazzi tornarono in Corea per poco tempo e senza avvertire nessuno.
Poi ripartirono, silenziosi come una brezza.
Non avevo nemmeno avuto il tempo di incontrarli, anche di nascosto, per chiarire la situazione. Nessuno aveva potuto farlo.

- ….lo sai? rilasceranno un album!- mi disse un giorno SooYoung.
Andai su internet. Vidi che avevano debuttato in Giappone come trio e che a breve avrebbero rilasciato un album con tanto di concerti.
Vedevo quel read ocean e non potevo fare a meno di pensare a cosa potessero provare in quel momento YunHo e ChangMin.
E non potevo fare a meno di pensare a lui. Lontano.
Inconsciamente, aveva paura di non rivederlo mai più.





18 Agosto 2010




- waaah!!! Sono emozionatissima cavolo!!! -

SunKyu non faceva che saltellare per tutto il pulmino. L’allegria che emanava quella ragazza era davvero incredibile.
HyoYeon le aveva detto di starsene calma e tranquilla, ma alla fine, come al solito, anche lei aveva ceduto alla sua allegria.

- ragazze, dovreste sforzarvi di imparare un po’ di Giapponese mentre saremo qui… - aveva detto SooYoung

- non mi ci far pensare….devo impararmi un infinità di kanji… - sospirò YoonA

- sarà divertente! Supereremo anche questa! – sorrise TaeYeon cercando di rassicurarla – siamo o non siamo le Shoujo Jidai? -

- almeno ci hanno messo un nome carino…Shoujo! Come i manga! – esclamò Stephanie

- oddio, io sono emozionatissima alla sola idea… - sospirò JooHyun – spero vada tutto bene… -

Jessica, seduta un po’ in disparte, guardava fuori dal finestrino e pesava.
Finalmente, erano arrivate in Giappone, in vista del loro debutto ufficiale come ‘Shoujo Jidai’.
Tokyo era molto diversa da Seoul, più elegante e raffinata. Forse anche più misteriosa e per questo, la interessava molto. Ogni cosa che vedeva la sorprendeva e la esaltava allo stesso tempo. Non capiva una parola di ciò che era scritto nei cartelli, nonostante avesse studiato qualcosa prima del viaggio.
Era da tanto che non si sentiva così felice.
Ma allo steso tempo, provava amche una profonda tristezza.

- …tutto bene, Sica? -

La ragazza si voltò dalla parte opposta. TaeYeon si era seduta accanto a lei, un po’ preoccupata.
Jessica dapprima le sorrise, poi abbassò lo sguardo sospirando un po’.

- è carino il Giappone… - si limitò a dire

- sarà una bella avventura! – disse TaeYeon – abbiamo aspettato da tanto questo giorno… -

- …già… -

Dal tono con cui aveva risposto, TaeYeon capì che Jessica doveva pensarla diversamente.

- …non sei felice di essere qui, vero? – domandò un po’ triste

- …è che… - spiegò Jessica - …questa città…questo paese….mi hanno fatto tornare alla mente un po’ di cose… -

- … -

- …so che dovrei essere felice, ma non ci riesco! – disse – il Giappone mi ha portato via ciò che mi era più caro! - sospirò infine

- … -

TaeYeon la fissò per qualche istante. Adesso aveva capito tutto. Era così evidente.! Le prese una mano e la strinse forte, sorridendo ampliamente. Jessica sussultò per un attimo.

- vedila così… - disse - ….questo…ti darà l’occasione per chiarire le cose una volta per tutte…adesso siamo qui, proprio dove sono loro… -

La ragazza non sapeva cosa rispondere, ma una cosa era certa: la sua leader aveva perfettamente ragione. Non ci aveva pensato a questo. Lei adesso era lì, dove si trovavano JaeJoong e i suoi amici. Era lì ad un passo da loro. Ad un passo da lui.
E questa volta, ne era certa, non si sarebbe fatta scappare quell’occasione.






20 Agosto 2010








- cosa vuoi fare?! -

- te l’ho già detto mi pare! -

La lite andava avanti da una buona ventina di minuti. JooHyun aveva provato ad intervenire ma con scarsi risultati. YoonA e HyoYeon si erano lanciate sguardi un po’ preoccupati mentre gli alti membri cercavano di non farci troppo caso, inutilmente.
SunKyu, stesa sul divano a pancia in su, sospirò pesantemente, un po’ stressata.

- adesso vado e le picchio… - esclamò

- non servirebbe… - rispose Stephanie annoiata

- è da un bel po’ che stanno litigando…non bisognerebbe fermarle? – domandò YoonA perplessa

- Jessica vuole andare – esclamò SooYoung

- andare dove? -

- …andare alla sede della Avex trax! - spiegò

- cosa?! -

L’avevano esclamato quasi tutte all’unisono, credendo di non aver capito bene.

- non dirai sul serio! – esclamò HyoYeon – se lo sa la SM sono guai! -

- ci è stato severamente vietato di avere contatti con loro! – disse Yuri

- TaeYeon sta cercando di farla ragionare… - continuò SooYoung – ma sappiamo tutte quanto Sica sia testarda! -

- … -

In quel momento ,si sentì un tonfo pesante, come di qualcosa che era caduto, rompendosi. Tutte e sette i membri smisero di parlare e rimasero in silenzio, sconvolte.

- io ci vado, e tu non puoi impedirmelo!- sbottò Jessica arrabbiata

- te l’ho già detto! Non si può! -

TaeYeon stava perdendo la pazienza. E l’insistenza dell’amica di certo non aiutava la situazione.

- non mi farò riconoscere! -

- ma cosa credi che succederebbe se per caso ti scoprissero?! – esclamò la leader – metteresti in pericolo la nostra stabilità come gruppo! -

- ma non sarà per tanto! Mi bastano cinque minuti! – esclamò Jessica

- è escluso! -

- io devo parlare con JJ! Devo vederlo!! – spiegò la ragazza – lo hai detto anche tu! Adesso è la mia occasione!! -

- so quello che ho detto…ma rifletti, se non ti ha mai contattata significa che non ha niente da dirti! – esclamò alzando la voce

- … -

- e poi, anche se lo trovassi, non hai pensato che magari loro non vogliono più vedere nessuno di noi? – sbottò – Jessica devi ficcarti in testa che loro non torneranno mai più… -

- c-c’è ancora una speranza! Voglio parlarci! Permettimi di farlo! - la supplicò la ragazza

- non dipende da me…e non posso lasciartelo fare! -

- …i-io non farò mai come te! -

- …cosa?! -

- IO NON LO LASCERO’ ANDARE VIA COME HAI FATTO TU! NON FARO’ MAI COME TE!! -

- … -

Jessica usò tutto il fiato che aveva in corpo. Ma capì di aver esagerato.
TaeYeon la guardò sconvolta, come se non avesse ancora afferrato quelle parole. Tutti i membri ormai erano davanti alla porta della cucina, preoccupate e leggermente scosse.
La leader aveva preso a tremare e posò il suo sguardo nel vuoto più assoluto. Jessica si limitò a ciondolare per qualche secondo, poi sospirò pesantemente e sentendosi mortificata come mai le era successo prima di quel momento.

- …p-perdonami… - esclamò inchinandosi profondamente

- … -

TaeYeon si limitò a fissarla senza dire una parola. Il silenzio regnava nel dormitorio e nessuno aveva il coraggio di dire nulla.
Poi, Jessica si ricompose e uscì dalla cucina, facendosi largo tra le altre ragazze.
Prese uno scialle, un cappello e un paio di occhiali da sole dall’attaccapanni dietro la porta e, dopo aver chiesto scusa alle sue compagne con il solo sguardo, uscì.
Era arrivato il suo momento e non poteva tirarsi indietro.




**






Dato che l ragazza non sapeva dove fosse la Avex, decise di rischiare e prendere un taxi. Vi furono un paio di minuti di panico più totale: Jessica per non sbagliare, parlò in Inglese ma il taxista sembrava non avesse bene afferrato quello che la giovane aveva detto. Ma la cosa più importante era che per il momento, nessuno l’aveva riconosciuta. In realtà non se ne preoccupava molto. Le SNSD erano sì famose, ma non così tanto e questo poteva giovare in quella situazione così complicata.
Quando infine l’uomo capì dove doveva portarla, la ragazza cercò di rilassarsi godendosi la città.
ma molte cose la turbavano.
Sapeva di aver sbagliato a trattare TaeYeon in quel modo. La sua leader aveva perfettamente ragione, su tutto. Stava commettendo una sciocchezza enorme e ne era consapevole anche lei. TaeYeon stava solo cercando di proteggerla. Anzi, lo aveva sempre fatto, ogni giorno. E lei era stata capace di dirle ‘non farò mai come te’ . Ma come aveva potuto anche solo pensarle tutte quelle cattiverie?
Era davvero una persona crudele. Ed egoista, soprattutto.
Per quanto ne poteva sapere, JaeJoong forse non voleva parlare con lei. Forse aveva deciso semplicemente di dimenticare tutto. E forse anche lei avrebbe fatto meglio a rassegnarsi di aver perso per sempre un amico.
Al quel pensiero, a quella piccola parola, una fitta al cuore la invase e la colpì. JaeJoong per lei non era solo un amico.
Era una persona con la quale le piaceva stare. Era calmo, tranquillo, come il mare, e la faceva sentire felice.
Il suo sorriso era caldo e confortevole e la sua voce l’aveva sempre portata in paradiso.
E forse era per questo che non poteva arrendersi.
Era una stupidaggine, e lo sapeva. Però voleva comunque provarci. Voleva capire. Voleva sapere se quello sarebbe stato un addio o un semplice arrivederci.
Voleva mettersi il cuore in pace, una volta per tutte.

- s-signorina…siamo arrivati eh! -

La voce goffa di quell’uomo la portò alla realtà. Si guardò intorno spaesata e vide, dal finestrino, l’imponente edificio della Avex Trax, con la sua immancabile scritta color azzurro, proprio come il cielo di quella mattina.
Prese i soldi, glieli diede e salutò cordialmente, scendendo dell’auto.
Faceva un caldo davvero pazzesco e con quello scialle credeva di morire.
Non poté fare a meno di notare la maestosità di quel palazzo. Aveva centinai di finestre ed era molto diverso dalla sede della SM Entertainment.
Forse riuscirò a trovarli…pensò inconsciamente ed armandosi di un coraggio che non aveva mai avuto.
Guardandosi le spalle, infine, sospirando come per incoraggiarsi, decise di entrare nel grande edificio.





**







- JJ! -

- … -

- JJ! -

- Kim JaeJoong! -

- ….eh?! -

Il giovane sembrò svegliarsi dalla catalessi in cui si era ritrovato in quei dieci minuti. Il suo caffè ormai non fumava più e tutto in torno c’era un silenzio quasi tombale.
Sembrò spaesato e JunSu gli tirò, di tutta risposta, una pacca sulla schiena che lo fece sobbalzare.

- ahio, sei impazzito?! – sbottò JaeJoong rizzandosi all’improvviso

- JunSu…sempre il solito eh?! – sorrise YooChun

- era solo un modo per svegliarlo… - spiegò l’accusato

Si trovavano al loro ristorante preferito, sotto la sede della Avex. Era un posto tranquillo, dove incontravano poche persone. La signora che gestiva il locale era una donna simpaticissima ma molto riservata e per questo, oltre che per la buona cucina, era il posto ideale se si voleva mangiare in pace e riflettere.
Erano seduti al loro solito tavolo, quello infondo a sinistra. L’atmosfera non era delle più allegre, in quel periodo c’era stato molto lavoro da fare e poco tempo per farlo.
Ogni volta che venivano a mangiare lì, non potevano fare a meno di notare come quel ristorante, si fosse improvvisamente svuotato di qualcosa. Quei due posti vuoti lì, davanti a loro, avevano portato con sé anche tutta l’allegria di quel locale. Erano posti sacri per loro e non ci si erano mai seduti. Era come se i loro fantasmi ci fossero stati ancora, come se niente fosse cambiato. Come se fossero stati tutti e cinque a ridere, scherzare, proprio come molto tempo prima. Quando erano ancora una cosa sola.
Molte volte avevano pensato a cosa stessero facendo YunHo e ChangMin in quel momento, e a come se la passassero i loro amici che avevano abbandonato, senza dare spiegazioni. Se, in fin dei conti, avessero fatto la scelta migliore.

- sbaglio o sei giù di morale? – domandò YooChun a JaeJoong

- mh? dici? – rispose il ragazzo pensieroso

- non riesci mica a nasconderlo tanto bene, sai? – scherzò JunSu

L’amico sapeva che cercava in tutti i modi di tirarlo su di morale.

- nah, sto bene…sono solo stanco, questi mesi sono stati difficili… -

- dobbiamo tenere duro…mollare ora sarebbe sciocco… - sospirò YooChun

- siamo andati contro tutti e tutto… - annuì JunSu

- non è così facile… - sospirò JaeJoong – abbiamo lasciato ogni cosa alla SM…i nostri amici, la nostra vita…e molto altro… -

- loro avranno sicuramente capito le nostre intenzioni! – lo sollevò YooChun

- saranno tutti arrabbiati…non ci siamo fatti più sentire! – sbottò il ragazzo

- perché non possiamo! – spiegò JunSu – inoltre la SM non lo permetterebbe mai, lo sai bene… -

- …già… -

Era triste ammetterlo, ma era proprio così. Erano liberi ma allo stesso tempo ancora imprigionati nell’insicurezza del loro avvenire e dalla paura di compiere scelte sbagliate. Da oltre un anno lottavano per qualcosa in cui credevano. E lo facevano da soli, non come avrebbero sperato.
Perché YunHo e ChangMin avevano scelto di restare e questo, aveva sancito la loro divisione definitivamente. E tornare indietro significava dover ammettere di aver sbagliato quando sapevano invece, di aver fatto la scelta giusta.
Quella più difficile.

- comunque… - disse YooChun finendo il suo sakè in un sorso – dobbiamo andare! I dirigenti ci aspettano… -

- la conferenza è tra due ore ! - osservò JunSu

- si ma....preferisco passare un po’ di tempo a comporre… -

Tutti e tre si lanciarono occhiate nervose. JunSu sembrò farsi sempre più piccolo mentre YooChun evitava apertamente di compiere qualunque movimento.

- …vabbè, vado a pagare… - sospirò JaeJoong alzandosi

Non era la prima volta che aveva un presentimento.
Ma in quel momento, quando si era alzato gli era sembrato che qualcuno avesse chiamato il suo nome.





**







- e lei chi sarebbe? -

La receptionist guardò Jessica dal basso verso l’alto con fare parecchio schizzinoso, tanto che la ragazza si trattenne nell’insultarla in pubblico. Il suo inglese era un po’ accidentato ma si era fatta capire perfettamente dal tono della sua voce.
Jessica, avendolo previsto, tentò di inventarsi un nome convincente.

- ...Jung…SooYeon -

E meno male che non doveva dare le sue vere generalità! Si diede della stupida, ma ormai il dado era tratto.

- con chi vorrebbe parlare? -

- ho bisogno di vedere i Tohoshinki! - esclamò

- … -

Sembrò incerta su cosa dire. Poi rispose con serietà

- …i Tohoshinki non ci sono, è da un po’ che hanno interrotto le attività… -

Allora Jessica tentò la seconda strada

- sono un’amica di JunSu, JaeJoong e YooChun! – disse

- … -

Di nuovo, quella donna abbassò lo sguardo verso la propria scrivania. Sembrava stesse osservando o leggendo qualcosa.

- …mi dispiace, ma senza appuntamento lei non può vedere nessuno -

- ho bisogno di vederli! – sbottò Jessica

E per la prima volta durante quella conversazione, però in coreano.
La receptionist la guardò un po’ sconvolta e alcune persone che erano nell’atrio si erano voltate.

- so che sono qui! Quindi me li vada a chiamare o li troverò da sola! – esclamò furente

Perché? Perché facevano di tutto per non farsi trovare?

- le ripeto…che senza appuntamento non posso lasciarla passare… - sbottò la donna parlando un coreano molto striminzito

- ed io le ripeto che voglio vederli! Ne ho tutto il diritto! – esclamò – ho litigato con la mia leader, ho viaggiato e sono stanca morta! Ho fatto tutto questo per vederli e non me ne andrò finché… -

- signorina se non se ne va chiamo la sicurezza! -



- che succede? -

La receptionist di bloccò alla chiamata.
A Jessica parve di sentire una voce familiare. Dapprima con la coda dell’occhio e poi con tutta la testa, si voltò alla sua sinistra.
E per poco non le sembrò di morire dall’inquietudine che andò a provare in quell’attimo.
JaeJoong, YooChun e JunSu erano lì, in piedi davanti a lei, un po’ stupiti e frastornati da quella situazione.

- voi… - si lasciò scappare un sospirò Jessica

- … -

- ….J..Jessica? – esclamò JaeJoong

- …JJ! – disse la ragazza con un filo di voce

Rimasero a guardarsi per diversi attimi.
Jessica sembrò scorgere JunSu che andava dalla receptionist per spiegarle chissà cosa, mentre YooChun era immobile, dietro JaeJoong.
Era…era così diverso.
Dall’ultima volta che si erano visti era dimagrito parecchio. Ma allo stesso tempo di era fatto più uomo. Ma il sguardo era rimasto praticamente lo stesso.
Non sapeva come, ma le lacrime cominciarono a solcarle le guancie improvvisamente, facendola involontariamente singhiozzare.
JaeJoong non sapeva cos pensare ma nonostante portasse degli occhiali da sole e quell’abbigliamento così fuori luogo, lo avrebbe capito anche a distanza di chilometri, che si trattava di lei. Proprio di lei.

- …p-perché? – singhiozzò in quel mentre

- … -

- PERCHE’ NON TI SEI MAI FATTO SENTIRE?!! -

Il ragazzo rimase fermo, incapace di dire nulla.

- …c-che ci fai qui? - esclamò infine

Jessica alzò improvvisamente lo sguardo. I suoi occhi emanavano una cosa che JaeJoong credeva di non aver mai visto in lei.
Quella cosa era il risentimento.
L’odio, le incertezze, la paura..tutti quei sentimenti accumulati in quei mesi di buio totale. Un buio che l’aveva avvolta senza lasciarle scampo. Che non le avevano più permesso di vivere.
Ora lui avrebbe voluto abbracciarla, consolarla…chiedere il suo perdono per tutto il male che le aveva fatto. Eppure, non ci riusciva proprio in quel momento. Non riusciva muovere un passo verso di lei. E si malediva per questo suo comportamento.

- …i-io… -

Jessica provò a parlare, ma sentì una mano posarsi sulla sua spalla.
Era YooChun che, prontamente l’aveva fermata.
La ragazza si girò e lo fissò incerta. Le lacrime le rigavano il volto nonostante cercasse di non piangere.
Il giovane, delicatamente, le si avvicinò e le sussurrò piano.

- …meglio non dare spettacolo qui…Sica… - disse in inglese

- … -

- parleremo con calma altrove… -





**







- … -

- … -

- …ti…ti trovo bene… -

Jessica, a quel sottospecie di saluto, rimase del tutto indifferente. Prese fra le mani il suo the bollente e lo bevve a piccoli sorsi, on togliendo lo guardo da JaeJoong, seduto davanti a lei.
I quattro si erano rifugiati in un bar abbastanza lontano dalla sede della Avex, per parlare in santa pace. Tuttavia, i reporter in quel periodo facevano carte false per poter intervistare il trio e così, JunSu e YooChun si erano messi a fare la guardia all’entrata ,sbirciando dalle vetrate.
JaeJoong dal canto suo non sapeva proprio cosa dire alla giovane. Di una cosa era certo, si era fatta più bella e più…grande.

- me la cavo – tagliò corto Jessica

- ah… -

- … -

Per natura, la ragazza tendeva ad essere molto irascibile.

- dopo un anno e mezzo…tutto quello che hai da dire è ‘ti trovo bene’? – sbottò – hai solo una vaga idea di quanto ti ho cercato?! -

- …lo so… - sospirò JaeJoong – ma non possiamo avere contatti on nessuno per il momento… -

- tsk! - esclamò lei alzando gli occhi al cielo – avete lasciato tutto e tutti senza dire una parola, in fondo ci meritiamo di sapere cosa vi passa per la testa! -

- tutto quello che dovevamo dire lo abbiamo detto! – esclamò JaeJoong alterandosi

- lo abbiamo saputo dai giornali, JJ! Da degli schifosissimi giornali! -

- e che potevamo fare?! Non è stato facile per noi abbandonare ogni cosa… -

- ma almeno una telefonata! Almeno una!! - disse Jessica

Sembrava che le lacrime avessero ricominciato a inondare le sue guancie rosee

- …non piangere dai… - cercò di calmarla il ragazzo

- ma sai…sai cosa vuol dire… - singhiozzò la giovane – hai idea di come mi sono sentita? Sai quello che ho provato?! -

- credi che non ci abbia mai pensato?! -

A quelle parole, Jessica si bloccò di colpo.
JaeJoong sembrava essersi leggermente arrabbiato.

- credi che per noi sia stata una passeggiata?! Lo credi davvero, Jessica?! – sbottò – come credi che ci siamo sentiti noi, mentre guardavamo YunHo e ChangMin prendere quell’aereo? con il timore di non vedere mai più i nostri amici? -

- … -

Entrambi si zittirono. JunSu e YooChun li guardavano leggermente preoccupati ma non volevano intervenire.
Jessica e JaeJoong si guardarono per dei brevi istanti, per poi distogliere lo sguardo nuovamente.
Adesso erano entrambi consapevoli di quanta sofferenza avesse provato ciascuno di loro.

- …io so perché ve ne siete andati… - iniziò la ragazza – non so se avete fatto la scelta migliore, ma vi comprendo… -

- … -

- ma la verità è che…che io non mi sono mai sentita così tanto sola come in questi mesi! – esclamò singhiozzano

- …J-Jessica…io… -

- …c-credevo di avervi…di averti perduto per sempre! - disse

- …m-mi dispiace davvero…non sai quanto… -sospirò il ragazzo

Allungò il proprio braccio, in certa della mano di lei. Quando la trovò gliela accarezzò dolcemente, come per confortarla.
La ragazza cercò di riprendersi, cercando di smettere di piangere. Quel gesto per lei valeva più di mille parole.

- c-certo che..sei proprio cresciuto eh? – esclamò cercando di sorridere

- …ad essere sincero – disse lui – il fatto che tu sia qui…ecco ,questo è il più bel regalo che potessi ricevere… -

La ragazza arrossì vistosamente ma continuò a sorridergli. Erano tante le emozioni che provava in quel momento. Tante e tutte contrastanti l’una con l’altra.
Anche JaeJoong sembrò imbarazzarsi tutto d’un tratto, probabilmente per la frase appena detta.
Jessica si mise a ridere, alla vista della sua espressione buffa.

- ti faccio così ridere? – sorrise il ragazzo

- un po’! - rispose - …e, a proposito di regali… -

- mh? -

Jessica prese la sua borsa. Cominciò a frugare freneticamente. Il ragazzo, curioso provò a sbirciare ma lei la ritrasse per impedirgli di guardare, assumendo uno sguardo gelido.
Tipico di Jessica, pensò JaeJoong in quel mentre.

- ah eccolo! – esclamò infine

Estrasse un piccolo pacchetto. Era piatto e sottile, con un bel nastro. Sugli angoli, la carta era un po’ piegata e, accorgendosene, jesisca tentò di rimediare.

- …ecco…questo è per te… - disse - …avrei voluto dartelo quando eravate tornati ma…beh…e-ecco, ora penso sia arrivato il momento di dartelo! -

Detto questo, glielo porse.
Lui dapprima esitò ma poi, delicatamente lo prese. Sulla sommità c’era un bigliettino. Su di esso vi erano scritte poche e semplici parole. L’inchiostro era un po’ sbiadito.

Per JaeJoong

E subito dopo

bentornato

Già. Quel regalo doveva risalire ad un anno prima. Ma allora voleva dire che Jessica lo aveva tenuto sempre con sé, nella speranza di darglielo?.
Quel bentornato, ora, in quel momento, sembrava così triste da leggere.
Cominciò a scartalo. Non ci mise molto dato che i nastri erano un po’ allentati. Non appena scoprì di cosa si trattava, guardò Jessica, colpito. Era un CD di Genie, il secondo mini album delle Girls’ Generation.

- lo so…ormai è roba vecchia… - si scusò la ragazza - …ma ci tenevo comunque a dartelo…qualora ti avessi potuto rivedere… -sospirò

- … -

- … -

- questo…è il secondo più bel regalo di oggi! – sorrise infine JaeJoong

Jessica sorrise con più intensità, sentendosi ancora molto imbarazzata.
Quello non era solo un regalo. Era molto di più ,per entrambi.

- grazie…grazie davvero…i-io… - cominciò

- Sica, JJ!! -

JunSu interruppe quel momento magico, avvicinandosi al tavolo dei due ragazzi. Entrambi, si voltarono preoccupati.

- che succede?! – esclamò JaeJoong

- i reporter! - esclamò YooChun – ce ne sono tantissimi qui intorno! -

- cosa?! -

- non possiamo lasciare che vedano Jessica! Altrimenti sai che casino!! – disse JunSu

- voi andate! – disse la ragazza – io m la cavo da sola! -

Ma JaeJoong la prese per una mano, impedendole di andarsene

- figurati! – sbottò – ora che ti ho ritrovata non ti lascio! -

- …ma JJ io… -

- come facciamo? – domandò YooChun – se la vedono è nei guai! -

- potremmo uscire dal retro! – disse JaeJoong

- negativo, bisogna per forza sbucare nella strada principale dopo! -

- Sica, forse non te lo abbiamo detto ma siamo felici di vederti! – sorrise JunSu – le altre stanno bene? -

- s-si, stiamo tutte bene… - rispose Jessica

Ma perché le aveva fatto quella domanda in un momento così tremendamente tragico?
La ragazza cominciò a sentirsi in colpa. Era colpa sua se i tre erano in quella situazione .Forse aveva davvero fatto male ad andarli a cercare. Se la SM lo avesse saputo…non ci voleva nemmeno pensare alle conseguenze.

- beh, allora usciremo! – sbottò JaeJoong

- cosa?! Sei impazzito?! – esclamarono gli altri tre quasi all’unisono

- se ci muoviamo ,non faranno in tempo a raggiungerci! E poi, dobbiamo solo fare in modo che non la fotografino!- spiegò indicando Jessica - a noi non cambia niente, dico bene? -

- si ma…è rischioso! – sospirò YooChun

- corriamo il rischio! Lo abbiamo già fatto mi pare! -

JunSu e YooChun si guardarono preoccupati. Anche Jessica lo era, ma d’altronde non c’era altra scelta. L’importante era che lei non fosse stata vista. Era l’unica cosa che contava in quel momento.
Si rese conto di essere stata una stupida a pensare, anche solo per un istante, che a loro non fosse mai importato nulla degli amici che avevano lasciato indietro.
E quella ne era la prova.

- va bene, io sono pronta! – esclamò infine decisa

- bene allora! -




- vi serve un passaggio? –

tutti e quattro si voltarono dalla parte opposta, verso l’entrata del locale. Quella voce era piombata lì all’improvviso con una vitalità unica, che Jessica parve riconoscere subito.

- S…SooYoung?! – esclamò con un filo di voce

L’amica era davanti all’ingresso, armata di occhiali da sole e cappello. Dietro di lei, si scorgevano anche Yuri, HyoYeon e SunKyu, tutte tremendamente agghindate.

- voi qui? – domandò JunSu sconvolto

Ma tutte oggi capitavano?

- poche domande Oppa! Sbrigatevi!! – esclamò SooYoung con decisione

- come avete fatto a trovarci?! – chiese Jessica

- oh, la receptionist della Avex è una tipa molto cordiale! – sorrise SooYoung – credo che si sia ricordata di me e di quando facevo parte delle ROUTE ! –

Inutile dire che Jessica, YooChun, JunSu e JaeJoong rimasero impalati per qualche secondo, prima di realizzare.

- Unnie, i reporter sono… - cercò di spiegare JaeJoong

- tranquillo! - esclamò la ragazza – abbiamo i nostri mezzi -

SooYoung invitò gli amici a seguirla. I quattro uscirono dal locale e videro che, parcheggiato malamente davanti al marciapiede, c’era un VAN nero.
Jessica lo guardò e lo riconobbe. Era il loro VAN!. Quello del gruppo!

- Oppas sbrigatevi sususususu!!! – esclamò SunKyu dirigendo la fila di gente e aprendo la porta della vettura.

- m-ma…boh incredibile! – commentò YooChun

- è improbabile! – lo corresse Yuri, da dentro il VAN – su forza, prima di dare troppo nell’occhio! -

Tutti salirono , ancora un po’ intontiti. I tre ragazzi si fecero spazio in mezzo mentre le ragazze si strinsero per fare loro spazio.
Era una situazione così insolita che non poteva fare a meno di provare un imbarazzo tremendo.

- saaalve Oppas! – salutarono cordialmente le giovani

- s-salve… - esclamarono i tre sconvolti

Jessica sorride divertita.

- siete arrivate proprio al momento giusto! - disse

- e secondo te ti lasciavamo da sola?! – sbottò YoonA

- non so come ringraziarvi! – esclamò JaeJoong – senza di voi saremmo stati nei guai! -

- ma chi guida questo coso?! – domandò JunSu preoccupato

Tutti si voltarono verso il posto del conducente

- autista TaeYeon al rapporto! – esclamò la guidatrice

- TAEYEON!! – esclamò Jessica contenta

- se pensavi di fare tutto da sola ti sbagli! Noi siamo un gruppo e ci dobbiamo aiutare a vicenda! – esclamò la leader

- Oppas, sapete dove andare? – esclamò JooHyun

I tre si guardarono.

- si, c’è un posto tranquillo… - disse YooChun

- perfetto! -



**





Odaiba.
Un piccolo angolo di paradiso. O almeno, così l’avevano definito una volta in un telefilm di cui a Jessica sfuggiva il nome.
la brezza marina si sentiva chiaramente in quella baia e chiunque si trovasse lì, di certo doveva pesare a quanto Tokyo potesse avere molteplici facce, tutte incredibili e da scoprire. La ruota panoramica, funzionava, in tutta la sua maestosità mentre in quella giornata soleggiata, molte persone aspettavano pazienti per farci un giro.
Era davvero un posto incantevole.

- wow…Odaiba… -

Yuri non riusciva a trovare nessun commento appropriato tranne che quello.

- da quanto tempo! È rimasta bellissima! – esclamò SooYoung sembrando assaporare quella brezza

- questo posto è sempre bello… - sospirò YooChun sorridendo

Il VAN era stato parcheggiato poco lontano. Tutti erano scesi per prendersi una boccata d’aria ma le ragazze, per non compromettere la situazione, avevano deciso che era meglio tenersi addosso i ‘travestimenti’, nonostante il caldo e la voglia di rinfrescarsi.

- vi dirò…credo che così diate più nell’occhio… - scherzò JunSu osservandole

- Oppa non sei cambiato affatto! – sorrise HyoYeon

- vi abbiamo portato qui…per permettervi di tornare al vostro dormitorio con più calma…noi ci arrangeremo... – spiegò YooChun

- grazie…in effetti questa situazione è abbastanza complicata… -sospirò TaeYeon

- quanto starete qui? – domandò il ragazzo

- dobbiamo debuttare fra poco…ci sarà uno showcase il 25 qui a Tokyo… - rispose YoonA

- faremo il tifo per voi! – esclamò JunSu

Le ragazze sorrisero.
Era bello vedere che fra loro, le cose non erano affatto cambiate. Erano rimasti i buoni e gentili Oppa che ricordavano.
YooChun poi si voltò, osservando che Jessica e JaeJoong si erano allontanati di qualche metro, dal gruppo, silenziosamente.

- …questa volta spero che sistemino ciò che è rimasto in sospeso.. – sospirò TaeYeon

- …già… -


**

Jessica e JaeJoong intanto, si erano appartati poco lontano, per poter parlare in pace.
In realtà, entrambi non avevano nulla da dire o forse, avevano talmente tanto di cui parlare, che gli mancavano le parole.
Quel vento fresco faceva ondeggiare i capelli della ragazza mentre JaeJoong le stringeva dolcemente la mano.
Cosa potevano dirsi in quel momento così importante?

- sono sicuro che ve la caverete qui in Giappone… - cominciò JaeJoong incerto

- …lo spero anche io… -

Poi si zittirono nuovamente. Jessica si rattristò all’improvviso.
L’aveva capito, l’aveva intuito. Quella sarebbe stata l’ultima volta che lo avrebbe visto.
Poi, ognuno avrebbe continuato la propria strada, lasciandosi alle spalle il passato.

- sai, tu e le altre avete portato una ventata di serenità in noi... – esclamò – non ci accadeva da molto tempo! -

- … -

- sono felice di averti rivista, davvero! -

JaeJoong sorrideva, ma non era felice in realtà.
Vederla lì e poi pensarla lontana da lui...questa era la cosa che lo faceva stare più male. Perdere la sua amica più preziosa. Di nuovo.

- io ero arrabbiata..lo ammetto… - esclamò Jessica interrompendo il silenzio – ma…adesso non lo sono più! -

- … -

- ho capito…e accetterò con gioia ogni tua decisione… - disse

- …Sica… -

- credimi, anche se questo significa dirsi addio…saprò accettarlo! Mi basta averti rivisto –

- non devi pensare che questo sia un Addio, Jessica! – esclamò il ragazzo bloccandola sulle sue parole – ricordati che un giorno noi torneremo! Hai capito? -

- …JJ… -

- e quando accadrà, noi due staremo insieme…te lo prometto! -

- … -

Detto questo, JaeJoong allargò le proprie braccia, accogliendola in un caldo e morbido abbraccio.
Quell’abbraccio che Jessica aveva sognato per notti intere, notti fatte di incubi e incertezze.
Notti passate a non darsi pace e a chiedersi perché era accaduto tutto questo. Di quale fosse stata la vera causa del loro addio a tutte le cose che avevano costruito duramente in tutti quegli anni.
Quell’abbraccio per lei significava molto.

- …io tornerò ! – esclamò guardandola fissa negli occhi – perciò non dimenticarmi! -

- …oh JaeJoong, io… -

- la nostra storia non avrà fine! Anche se saremo lontani, niente ci separerà! -

- … -

- …non dimenticarmi…te ne prego… -

- … -

- … –

- …n-non potrei mai farlo…mai, JJ… -

E continuarono ad abbracciarsi sotto quel sole caldo, sotto lo sguardo felice dei loro compagni.
Quei bei momenti che i tre ragazzi avevano pensato di non rivivere mai più, quell’unica macchia di luce nell’oscurità in cui erano vissuti. L’allegria di stare con gli amici e con le persone alle quali volevano bene. Tutto questo lo avevano rivissuto quel giorno, grazie a loro. Grazie a Jessica.
Ma ormai, era arrivato il momento di salutarsi.
Lentamente, Jessica e JaeJoong, tenendosi ancora per mano e dopo essersi sciolti dall’abbraccio, raggiunsero gli altri amici, che li stavano aspettando.

- mi raccomando ragazzi, abbiate cura di voi! – esclamò SooYoung

- anche voi, siate forti! – sorrise YooChun

TaeYeon guardò di sfuggita JunSu. Lui se ne accorse quasi subito,ma la evitò, un po’ per timore.
Poi, sembrò pentirsene e le sorrise con dolcezza.

- ci avete riportato la serenità che ci mancava…grazie infinite… - disse

- grazie a voi invece…i vostri insegnamenti saranno sempre preziosi! – esclamò TaeYeon

- ci rivedremo, prima o poi… - sospirò JaeJoong rivolto a Jessica

Lei lo guardò consapevole. Poi sorrise dolcemente e annuì.

- ti aspetterò! –

detto questo, tutte le ragazze si prepararono e inchinandosi leggermente in segno di arrivederci, montarono una dietro l’altra sul VAN. TaeYeon salutò JunSu con una smorfia, che il ragazzo ricambiò. Poi salì al posto del conducente.
Jessica fu l’ultima a salire. Ma prima di andare, lanciò un ultimo sguardo a JaeJoong, che continuava a sorridere, nonostante la ragazza percepisse che in realtà la tristezza lo stava invadendo in quel momento.
Ma entrambi sapevano di non poter farci niente.

- YunHo e ChangMin…ve li saluteremo noi! – esclamò prima di chiudere lo sportello.

I tre ragazzi dapprima si guardarono. Poi annuirono.
Videro il VAN mettersi in modo. I vetri oscuranti non gli permettevano di vedere niente, ma sapevano che le ragazze li stavano salutando.
JaeJoong pensò che in fondo era stato meglio così. Grazie a quei vetri scuri, si sarebbe ricordato la sua Jessica sorridente e allegra come l’amava. E anche lei, dal canto suo, era felice che lui non la potesse vedere.
Le lacrime che stava versando adesso…no, era meglio se JaeJoong non le avesse mai viste.
Erano lacrime di gioia ma anche di tristezza.
L’unica cosa certa era che in un futuro, si sarebbero rivisti.
E, almeno di questo, ne era sicura.
Perché quello non sarebbe stato un addio.
Un giorno, magari lontano, ogni cosa sarebbe tornata al suo posto.

- grazie infinte! -





Nonostante ci avessi sperato, dopo quel giorno non li rivedemmo più.
Seguivamo i loro spostamenti grazie ai telegiornali. Di quel momento passato insieme non ne facemmo parola con nessuno.
Solo YunHo e ChangMin ne vennero informati.
Ripensandoci, era stato crudele il fatto che fossimo state noi a vederli per ultime.
Ma per noi, quel giorno significò molto. Quel giorno, rimase indelebile dentro di me.
Nonostante tutto, io continuerò ad aspettare. Ad aspettare il suo ritorno.
Perché dovunque andremo, in qualunque modo continueremo a vivere, noi resteremo sempre insieme.
Ci eravamo fatti una promessa davanti a quella ruota panoramica.
E ancora oggi, sto aspettando che il miracolo avvenga
. 

  
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