Crossover
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Autore: _Arthur_    20/06/2012    1 recensioni
Sora decise che poteva sacrificarsi [...] e fece scorrere la scura lama nel suo petto [...] Melinda, in quel momento, era a posto: niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla
Crossover tra "Kingdom Hearts" (giochi) e "Ghost Whisperer" (serie TV)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10
Dov'è la mamma?

- Preparatevi, tutti quanti… -
- Mia signora, crede sia giunto il momento? –
La dama Rossa alzò la schiena, mostrandosi in tutto il suo fascino malefico.
- Uncino, uncino… credo di dover essere io a decidere. Non pensi? –
E anche se il capitano avesse voluto rispondere “no” non avrebbe potuto: Naminè era sempre li, accanto a lei, pronta a fare qualunque cosa le ordinasse.
- Ora, miei cari… invadete l’isola che non c’è. Nessun angolo deve essere risparmiato… Nascondetevi come meglio credete, vi do tre ore. Io, intanto, farò in modo che quella donna venga a cercarci; di sua spontanea volontà… –
 
Il viaggio nell’oscurità
Molte volte, in seguito, Melinda cercò di descrivere quei momenti, da quando era entrata, titubante, nel varco oscuro di Roxas, fino a quando era uscita, un attimo o un secolo dopo.
Più volte usò questa metafora per parlarne: è come trovarsi al centro esatto di una immensa folla di persone che ti urlano la strada da prendere, l’una in disaccordo con l’altra, sempre. Per uscirne devi sgomitare e scalciare, ma anche stare ferma e aspettare; devi non ascoltare quello che ti dicono, ma anche cogliere frammenti vaganti di conversazione, sapendo che qualcuno ti sta dicendo davvero la strada giusta.
La sua mente era entrata in confusione in meno di un attimo, e per tutto il tragitto aveva sentito cose che da un lato la orripilavano, ma dall’altro l’attraevano, fascinose. Solo di una cosa era certa, alla fine del suo viaggio in quel luogo: se mai esistesse un luogo in cui la Dama Rossa era nata, quello era il regno dell’oscurità, che lei aveva varcato.
Cadde faccia a terra, svenuta.
- Melinda… Melinda! –
Le immagini vorticavano nella sua testa: un sogno, probabilmente… Aiden che correva tra le stanze di… erano fatte di legno, e questo è sicuro. Ma… non poteva essere una casa, o un castello.
- Melinda…svegliati!!! –
Aiden correva a fatica, come se il pavimento sotto di lui stesse oscillando, seguendo la scia di un’ombra, di un qualcosa di oscuro, vagamente umano. Delle candele ad olio illuminavano il suo percorso
- MELINDAAA! –
Si svegliò di soprassalto. Era stesa, a terra. Vera terra umidiccia e profumata le premeva insistentemente sul volto. Attorno a lei Sora e Roxas avevano ancora le mani sulla bocca, pronti ad urlare nuovamente il suo nome se non si fosse svegliata.
- Tutto bene? –
Primo aspetto positivo: capiva quello che Roxas le diceva.
Si guardò al collo: la sua catenina, di uno spiccante color oro, era nuovamente al suo posto.
- Mentre eri svenuta – le stava dicendo il Riflesso – Sono andato a procurartene un’altra… non sei contenta? –
- Si, guarda… una pasqua! –
- CHE???? –
- Lasciamo perdere, vah… quanto tempo sono stata svenuta? –
Roxas chinò il capo con fare colpevole
- tre ore; ho temuto che non ti svegliassi più -
Ancora scossa dal viaggio attraverso l’oscurità, Melinda si alzò in piedi
- una cosa è certa – disse – preferisco di gran lunga viaggiare tramite catenina, il che è tutto dire! –
Sora ridacchiò.
Il paesaggio che le stava attorno, quando si concesse un attimo per guardarlo, non aveva nulla di strano in se: una boscaglia, neanche troppo fitta, di alti faggi con quel poco di sottobosco che si riusciva a creare, neanche troppo lontano un uccello aveva appena ripreso a cantare, interrotto dalle urla dei suoi amici. Doveva essere appena mattina, a giudicare dalla rugiada fresca che copriva le foglie morte. In compenso un quadretto piuttosto tranquillo
Solo l’atmosfera era diversa: un’aria immobile circondava tutto e anche il viver lento della foresta sembrava essersi perso in un’immobilità assurda come se…
“come se qui non scorresse il tempo” però la donna. E infine si ricordò dov’era: l’isola che non c’è, un luogo in cui si rimane sempre bambini.
Il primo impatto con questa idea fu di divertimento: si immaginò ancora una volta bambina, mentre ascoltava la storia di Peter Pan e sognava di vederlo arrivare, un giorno, alla sua finestra e volare via con lui verso quel posto.
- Melinda… stai sognando ad occhi aperti! –
- Scusami, Sora. Mi fa strano essere in questo posto, sai è da… -
Ma la frase rimase in sospeso.
- WENDYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY –
- MAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA –
Bambini
Scalmanati
Che correvano.
Subito la donna capì di chi si trattava: Peter Pan e i suoi bambini sperduti.
Sembravano avere una certa fretta, a giudicare da come correvano, ma Peter ordinò comunque l’alt appena riuscì a vedere Melinda.
Solo, un unico bambino, non sentì l’ordine e continuò a correre. Allora Peter si mise una mano sulla bocca e…
- PEEEEEEEEEEEEEEEENNYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!! –
E anche l’ultimo bambino si aggiunse alla comitiva.
- Ci scusi signorina – diceva intanto Peter – ha per caso visto una bambina da queste parti? –
Melinda, ancora scossa dall’incontro, negò con la testa
- no, temo di… -
- uffaa.. -    - che barbaa -    - Peter, ci avevi promesso una mamma! –
I bambini sperduti sembravano tristi…
- signorina – l’ultimo arrivato si era rivolto a lei – lei è per caso la nostra mamma? –
Probabilmente era un affermazione che non doveva dire… perché da dietro gli arrivò un grosso scappellotto dal capo banda, Peter Pan.
- Penny, scemo! Non vedi che è grande?  Mi scusi signorina, ora dobbiamo proprio andare… sa, Wendy è tornata e io devo andare a cercarla! Penny, Leo, Inchiostro, Bandito… salutate e andiamo!-
- salve signorina! -     - Arrivederci signorina!! -       - ciaociaoooo! –
- Ehi, aspetta! - Melinda quasi fermò Peter per un braccio - Penny, Leo, Inchiostro e Bandito… che ne è stato degli altri bambini sperduti? –
- gli altri? Quali altri? –
- Come quali? Bombolone, pennino, pochino… i gemelli! –
A giudicare dallo sguardo che ricevette, carico di rimorso e… rimpianto?, Melinda capì di non aver fatto la domanda giusta
- arrivederci –
E anche Peter corse via.
Ultimo un luccichio veloce, uno svolazzo luminoso, segno equivocabile del passaggio di Trilly.
Melinda si rivolse subito ai suoi compagni
- e ora cosa facciamo? –
- SEGUI TRILLY!!!!!! – Sora urlò come se ne andasse della propria vita.
 
Dall’alto della sua posizione la Dama Rossa poteva vedere tutta la strana colonna di persone che correva nella foresta. Primi i cinque bambini, con le loro corte gambette, vedendoli pensò a quanto fosse stato facile ingannarli con poco: “verranno qui, e si porteranno dietro ciò che sto cercando…”. Poco dopo l’umana con il suo amichetto, il nobodie, e…
“non ci credo” la Dama Rossa scattò in piedi velocissima “no… non può essere con lei.” Poi però raccolse le idee a coppie; era un esercizio che aiutava ad organizzare le idee, lo usava sempre nei suoi esercizi da maga…
Melinda e il prescelto
Giunti fino a qui
Era una conseguenza logica, in effetti. Quell’umana, da sola, non sarebbe riuscita a fare nulla, non sarebbe mai arrivata fino a quel punto solo in compagnia del nobodie.
“in fondo non mi va così male. Potrebbe conoscere qualche dettaglio, sebbene di tutti i Riflessi sia il più inutile”
Prima di girarsi a verificare il nascondiglio dei suoi “uomini”, guardò gli ultimi elementi della fila…
“finalmente” pensò “sono arrivati”
un sorriso le si dipinse in volto
“ora ci siamo tutti”

ma forse, e lei non poteva saperlo, c’era qualcuno in più…

- - - - - - - -
Ciao a tutti...
non so, credo che sia piuttosto incasinato come capitolo, ma ho una scusa valida: è il capitolo di transito prima del "gran finale". Quindi è normale che abbia messo qualche pulce nell'orecchio, senza rivelarmi troppo... spero di non tardare con la pubblicazione del prossimo capitolo; anche perchè sebbene sia arrivata l'estate ho duecento miliardi di cose da fare e poco tempo per scrivere. Ma non disperate, come già detto questa storia avrà una fine, prima o poi...
Ringrazio ancora tutti, i seguiti, preferiti, recensiti, letti, cotti e mangiati!
fatemi sapere che ne pensate!
BuonCiao!!
_Arthur_
((P.S. Ho perso....))

Scusate l'enorme ritardo per il prossimo capitolo, ho troppo poco tempo da dedicare a questa storia, lontano da quanto vorrei...
  
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