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Autore: Eleonora999    22/06/2012    3 recensioni
Salve, allora questa è una fic Ichigo/Kisshu.
E' la mia prima storia, quindi so già che sarà difficile guadagnarsi qualche lettrice. Ma ci spero comunque tanto.
La storia è molto incasinatA, dove si capirà qualcosa solo verso la fine della storia stessa.
Ci saranno i tormenti di ghish, varie scoperte sulle origini della sua razza.
ese vi dico DEA DELL'AMORE cosa vi fa pensare?
Bhè, allora entrate e leggete, e lasciate qualche commentino se vi è piaciuta ^^
* Fine della battaglia. E’ finita, ma io mi sento morire. Perché? *
Ho almeno attirato un po' la vostra attenzione? Che fate, leggete ancora l'introduzione.. Entrate e leggete la storia ^^
Ciao ♥
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò di soprassalto, era solo un sogno.. non ricordava di cosa aveva appena sognato.
Si sedette sul letto con le ginocchia al petto.
Ed ora perché piangeva? Perché piangeva a dirotto?
Provò a fare mente locale, il sogno.. Si il sogno era colpa di esso se ora si sentiva così. Ma cosa ha sognato? Le domande la stavano uccidendo
.
 

**

Mi girai verso la sveglia, segnava le 3.20 del mattino.
Il mio primo pensiero volò verso Mark, chissà come l’avevo fatto soffrire quando decisi di lasciarlo: “Mark, tra noi non può continuare” – “ma piccola che dici? Non mi ami più forse?” – “Non ti ho mai amato Mark..”.
Devo essere sincera, mi ha sorpreso molto la sua reazione, si è limitato a sorridermi ed abbracciarmi, sussurrandomi “Sarai sempre la mia gattina”, il mio cuore sussultò di soprassalto, non so spiegarmi il motivo ma quel ‘ gattina ‘ mi diede tanto fastidio, così fastidio che feci una smorfia strana che se mi sarei vista ad uno specchio, ci avrei messo la mano sul fuoco, era di disgusto.
Ognuno di noi ha preso strade diverse.
Due anni e mezzo. Sono stata con Mark per ben 2 anni e mezzo. Un po’ mi dispiace, infondo è stato una persona importante nella mia vita. Non me lo so spiegare, ma io non ho mai amato Mark, ero innamorata dell’idea di lui che mi feci in testa, ma crescendo i pensieri cambiano ed insieme ad essi anche le persone. Io sono cambiata, però lo ringrazio, mi ha regalato un ‘Amore’ sincero. Grazie Mark.
Le 4.20, piango ancora, non riesco a ricordarmi il sogno che mi ha reso molto nervosa. Sono sicura che cela una verità a me nascosta, mi fa star male, cosa vorrà dirmi il mio inconscio? 

**

Ed insieme ai turbamenti Morfeo la riaccolse tra le sue braccia, nella beatitudine più totale!

 

_______________________________________________________________________

 

“Cazzo, cazzo, cazzo ed ancora cazzo” sbraitava un alieno dai lunghi capelli color smeraldo.
“ Io non ci vado in missione sulla Terra Pai, hai capito? Non ci vado!” – “Abbiamo bisogno di lei Ghish!” – “Ma perché proprio me? Non poteva andare qualcun altro?” – “ No! Quante volte te lo devo spiegare razza di citrullo? La terra ha  apportato un campo di protezione naturale intorno a se. Qualsiasi cosa intergalattica si avvicini prende fuoco o addirittura viene teletrasportato  in chissà quale dimensione. Tu sei l’unico alieno che la Terra non riconosce come una minaccia. Anche se sei in un astronave puoi passare senza problemi.” (nb: non viene riconosciuto tale perchè il suo unico scopo è sempre stato Strawberry) – “Vai al diavolo Pai.”
Non doveva, non poteva ritornare sulla Terra. Dentro di se stava crescendo un sentimento di rancore, e l’unica cosa che desiderava era ucciderla e andare sulla Terra oltre che a costringerla a seguirlo, doveva anche bloccare il suo istinto omicida.
Era un ossessione, aveva perso la testa per lei, la voleva, la voleva disperatamente, ma non se ne mai interessata, lo respingeva, l’ha fatto soffrire e doveva pagare.
“La odio. Deve morire. Dopo la guerra non mi ha neanche riconosciuto per il mio sacrifico nei suoi confronti. No lei pensava a Mark, il suo adorato e BUON A NULLA Mark. Ma poi cos’ha di così speciale sto’ Mark?” . Ecco sto perdendo di nuovo le staffe, sono in camera mia, ho uno specchio di fronte a me.  Quante belle aliene mi vogliono, quante di loro mi porto a letto, ma ogni notte è sempre lo stesso problema. D’istinto mi avvicino all’orecchio del “ bocconcino “ che ho sotto di me e pronuncio quel nome. BASTA! Non poteva continuare ad andare avanti così. E come al solito ogni notte, ogni stronza adirata mi dice “ Chi cazzo è questa ora? Mi tradisci?”. Ma chi cazzo è lei? Me ne trovo nel letto sempre una diversa.
“Stai zitta Stronza.” Si, le chiudo così. Loro non replicano.
Riprendo padronanza del mio cervello, mi guardo allo specchio.
Mi ammiro, sono proprio cambiato.
Che senso ha piacere a tutte le donne tranne a quella a cui sei interessato? Mi odio per questo.

In preda alla furia più totale Ghish diede un pugno allo specchio, che si frantuma in mille pezzi, come lo era il suo cuore.

  
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