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Autore: Watashiwa    22/06/2012    11 recensioni
"Se Goku era di natura ingenuo e semplice, Chichi aveva imparato ad esserlo stando con lui"
Una sorta di slice of life nella notte prima al fatidico torneo di Cell, dove si mescolano sentimenti contrastanti e probabili false speranze incomprese da occhi e menti altrui.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La vera ingenua era lei.



Il tempo scorreva sempre in maniera così veloce che non lasciava spazio ai convenevoli e alle cose più spontanee che talvolta la vita relegava casualmente.
Svegliandosi in quella notte che volgeva già al termine, Goku sapeva benissimo tutto ciò ma – come sempre – non lo dava mai a vedere per evitare di cadere in troppi sentimentalismi che l'avrebbero frenato e messo al tappeto.
Lui era una persona solare e fondamentalmente ingenua ma il tempo che passava con la famiglia lo rendeva sempre più conscio di cosa significasse essere un uomo, un marito e sopratutto un padre di famiglia, anche se non sembrava affatto data la sua costante infantilità dimostrata giorno per giorno.
Al suo fianco c'era sua moglie, illusa di promesse ed ottimismo nel suo mondo di perfette illusioni, consolidate da una notte d'amore con il suo uomo, probabilmente l'ultima prima che passasse un certo quantitativo di tempo.
E mentre Goku la coccolava e la inebriava del suo profumo e dell'amore che vivevano insieme, Chichi si era tranquillizzata di più, nonostante la sua preoccupazione persisteva, ancora e sempre.
Il Saiyan la guardava con una malinconia che mai gli era appartenuta, perché in cuor suo conosceva già il suo destino.
L'avrebbe abbandonata, di nuovo.
Il cuore innamorato della signora Son avrebbe retto ancora?

La mattina arrivò.


Chichi era già sola, nel suo casolare e nella sua vita non le rimaneva che l'ansia.
E un pianto infinito nelle sue iridi scure e profonde, senza sentire le scuse soffocate ed infantili del suo uomo, unite a quelle del figlio.

Ma nonostante tutto, il sole che picchiava forte nel cielo limpido, le diceva che Goku sorrideva di cuore, ancora: e questo le bastava, ancora.

Anche se sperava che il nemico barbabietola androide − così aveva chiamato "affettuosamente" Cell − venisse ucciso per sempre.

Sì, lei continuava a crederci.

Ma la vera ingenua era lei.


Perché se Goku era di natura così semplice ed ingenuo, Chichi aveva imparato ad esserlo stando con lui e vivendo la sua vita.

   
 
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