24/06/2012
4 recensioniCi sono anch’io
- Ferro vecchio.. cos’hai intenzione di fare? Ferro vecchio?! Ferro vecchio! –L’ondata di vapore era uscito di getto inondandolo.
- Quante volte ti ho detto che non devi azionare la pompa antincendio se Non C’è Niente che Va a Fuoco! – sbotta Stark collerico.
Entro mettendo il codice e salutando J.A.R.V.I.S.
Ridacchio piano ma lo nascondo portando una mano davanti alla bocca.
Appena mi vede gli occhi di Tony diventano più rilassati e con voce calma mi dice – Visto Ferro vecchio? Per colpa tua anche la mia ragazza ride di me! –
Vedo la macchina abbassarsi fino a terra producendo un rumore che lo fa sembrare dispiaciuto.
La sua armatura è di metallo esattamente come gli amici che lo circondano in questa “camera dei giochi” la sua camera dei giochi, molte volte ho pensato al fatto che le uniche persone a non essere macchine nella vita di Stark fossero gli altri componenti Avengers e l’agente Phil, che però non c’era più.
Al contrario di ciò che tutti pensavano, lui ha un cuore e non è di ferro.
- Cosa c’è? Sembri pensierosa. – si avvicina a me prendendomi una mano fra le sue portandola alle labbra. Inizia a baciare il dorso, poi la volta per posarne un altro sul palmo, la rigira per sfiorare con i miei polpastrelli le sue labbra fino a risalire sulla guancia e posarvisi.
Mi avvicino dandomi la spinta per avvicinarci con la mano libera che porto dietro il collo. Lo bacio e inizio a giocare con l’attaccatura dei corti capelli di dietro mentre sento le sue labbra sulla mia fronte.
- Ci sono anch’io. – dico più che altro rivolta a me stessa.
- Che cosa? – mi chiede lui confuso. È così raro e divertente vedere il grande Tony Stark confuso da una donna.
- Anche io sono qui, vicino a te, in carne ed ossa! – non ho spiegato chiaramente cosa volessi dire. Ho semplicemente esternato un dato di fatto.
- Lo vedo. – dice lui spingendo di più la mia mano sulla sua guancia.
Mi stringe quasi come se con le mie parole fosse giunto alla conclusione che potesse perdermi, perché io non sono indistruttibile come la sua armatura.
- Io non sono di metallo, non so difendermi e non ho super poteri. – un altro dato di fatto.
- Non ti serve un’armatura, ne dei superpoteri. Basto io a difendere tutti e due. Tu sei molto più forte di me e sai perché? Perché ti prendi cura di me. – me lo dice con una tale tristezza negli occhi. Così distante da com’è lui in realtà. Non ha ancora capito quello che volevo dire.
- No. Io non mi prendo solo cura di te. Io sono la sola persona vicina a te che non è indistruttibile, che ti fa provare sentimenti quali il bisogno di proteggere, di amare. – cerco di farglielo capire, eppure persino alle mie orecchie mi sembra un discorso egoistico fatto solo per dimostrarmi che valgo qualcosa e merito tutto questo. Invece il punto doveva essere un altro.
- Vorrei solo che capissi che io ti faccio rimanere ancorato al reale, ma non per questo tu devi pensare a noi come a qualcosa di effimero come un sogno. perchè io sono qui e non mi allontanerò Mai dal tuo fianco. –
Era a quella giornata che stavo pensando mentre vedevo la bara di Tony venir risucchiata dalla terra del cimitero. La funzione era stata semplice, solo gli Avengers ne avevano preso parte.
Ripensavo a quel giorno, perché mi ero premurata tanto di fargli capire che io sarei stata con lui Sempre, senza pensare che poteva essere lui a lasciare me Per Sempre.
Dedicato ad Emis..
che per me sarà sempre l’opposto di un supereroe.
che so che mi odierà per questa frase.
Commentate pure..