Serie TV > True Blood
Ricorda la storia  |      
Autore: miseichan    25/06/2012    5 recensioni
- Mi sembra di essere divisa a metà – continuò, senza guardare nessuno dei due in particolare - Qualunque cosa faccia, qualcuno che amo dovrà soffrire. –
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Compton, Eric Northman, Sookie Stackhouse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ferma

 

 

E chi ti ferma?

 

- Io non ce la faccio più! –

Scattò in piedi, il fiato corto, come se il divano avesse improvvisamente cominciato a scottare.

- Mi sembra di essere divisa a metà – continuò, senza guardare nessuno dei due in particolare - Qualunque cosa faccia, qualcuno che amo dovrà soffrire. –

Bill ritirò le zanne, alzandosi a sua volta in piedi e avvicinandosi di un passo:

- Io voglio soltanto che tu sia felice. – mormorò - E se stare con Eric è ciò che ti rende felice… - aggiunse, chiudendo per un attimo gli occhi - … allora hai la mia benedizione. –

Eric le si avvicinò lentamente, l’aria ancora incerta ma un sorriso appena accennato sulle labbra:

- Hai sentito? E’ tutto apposto, a Bill sta bene. – sussurrò, carezzandole la guancia con il pollice, gli occhi che non riuscivano a lasciare quelli di Sookie - Lui ha già avuto la sua occasione e l’ha buttata via. Lui ti ha solo mentito. -

- Sì ma per proteggermi. – lo interruppe prontamente lei, scuotendo il capo -  Io ho mentito a lui per proteggere te e tu hai mentito così tante volte che ho perso il conto. –

Eric allontanò la mano, arretrando impercettibilmente mentre le ultime parole della ragazza rimbombavano nell’aria:

- Non è possibile. –

Sookie lo superò, riavvicinandosi a Bill e prendendogli le mani:

- Io ti perdono, Bill. So che tu mi hai amato, sempre, almeno quanto ti ho amato io… ma ci siamo feriti a vicenda, nel profondo, spero che tu riesca a perdonare me. –

Lui sorrise appena, una mano che si poggiava istintivamente sulla guancia di lei:

- Sookie. – mormorò, sincero - Non devi neanche dirlo. Sei l’amore della mia vita. -

- Sì lo so . E questo rende tutto difficile. –

Si allontanò ancora, riavvicinandosi a Eric questa volta:

- Se devo essere onesta – cominciò, fissandolo intensamente - non mi sono innamorata soltanto dell’Eric innocente e goffo: per quanto violento e insensibile tu possa sembrare c’è qualcosa in te che mi intenerisce… - abbassò la voce, l’espressione accorata - … e una parte di me ti ha sempre desiderato. -

- Resta con me, allora. – fece Eric, cercando di annullare le distanze fra loro.

- No. Non è possibile. Non dimenticherò mai i momenti passati assieme ma è finita. -

- No! Non può finire così. – provò lui, il tono più duro.

Sookie, però, era arretrata: guardò entrambi da lontano e scosse il capo, gli occhi che cominciavano a inumidirsi.

- C’è soltanto un modo per risolvere la situazione. E cioè che io adesso me ne vada da sola. -

- No, non farlo. -

- Sookie… -

- E’ la decisione più difficile che abbia mai dovuto prendere, ma è la cosa giusta da fare per tutti noi. – concluse lei, arretrando ancora e ignorando le proteste dei due - Quindi vi prego, non cercate di fermarmi. –

Voltò loro le spalle e uscì dalla porta senza guardarsi indietro.

Passarono i minuti.

Minuti di silenzio in cui anche solo respirare sembrava inammissibile. Impensabile.

E poi Eric parlò:

- E chi ti ferma? – borbottò, ruotando platealmente gli occhi.

Bill sorrise, più un ghigno in verità:

- Come? – chiese, sollevando lo sguardo verso il biondo – Non corri a fermarla? -

- Non credo proprio – ribatté l’altro, sorridendo a sua volta – Ci pensi tu? –

- No – rispose dopo pochi secondi – Ma ti ringrazio per il pensiero. –

Si fissarono, due ghigni uguali e una strana luce negli occhi.

Eric sospirò, avvicinandoglisi con impazienza e slacciandogli la vestaglia con dita abili:

- Temevo non se ne andasse più -

- Colpa tua che continuavi a farla parlare –

- Io? – s’impuntò il biondo mentre l’altro lo denudava completamente – E tu con sei l’amore della mia vita? –

Bill scosse il capo, calpestando le vestaglie ai loro piedi:

- Era una tattica, stupido vichingo-

- Vuoi sentirne una migliore? – borbottò Eric, gettandolo sul divano.

Bill non fece in tempo ad annuire che l’altro gli fu addosso, le zanne a pizzicargli il collo.

- E allora? -

Eric sorrise, avvicinandogli le labbra all’orecchio.

- Saltami addosso. –

 

§

 

 

Chiedo venia.

Spero di non avervi causato sconvolgimenti di stomaco, davvero.

E’ solo che mi è capitata questa scena sotto mano (finale della quarta stagione, se non erro) e il mio neurone malato ha pensato a questo.

Questo. Per intenderci non so cosa sia “questo”.

So solo che mi ha fatto ridere. E sghignazzare. Al che ho detto… vabbè, si vede che sentivano il bisogno impellente di saltarsi addosso vicendevolmente, no?

E chi sono io per non lasciarglielo fare?

 

 

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > True Blood / Vai alla pagina dell'autore: miseichan