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Autore: Black Fullmoon    29/06/2012    2 recensioni
La battaglia dei mamodo è finita, e gli umani sono tornati alle loro normali attività. Quattro mesi dopo la battaglia però per loro non c'è solo il dolore nei sentimenti per la mancanza dei loro amici, ma anche un problema fisico che sembra essere decisamente preoccupante. Intanto, nel mondo dei mamodo, iniziano a profilarsi dei guai per il futuro. E chi è la ragazzina pallida che sembra avere la forza di uno dei demoni?
ATTENZIONE: Spoiler estremamente probabili per chi non abbia letto tutto il manga.
Genere: Azione, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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PROLOGO

Erano passati quattro mesi dal termine della battaglia dei mamodo. Tutto era quindi tornato alla normalità, senza bambini in grado di fare a pezzi un palazzo di dieci piani con un dito e animali dalle forme più improbabili. Tutti quelli che avevano combattuto al fianco di un mamodo erano tornati alla loro normalissima vita. Folgore e Megumi facevano concerti una sera sì e una no, Kyo andava alle scuole superiori, Sherry passava il tempo a chiacchierare con Koko, eccetera eccetera eccetera.

Quel giorno, Kyo stava uscendo per andare alla sua nuova scuola. La frequentava da meno di due mesi e già aveva la fama del megasecchione geniale. In compenso, non si era ancora fatto nuovi amici. Se Zatch fosse stato lì probabilmente l'avrebbe preso a calci e trascinato a fare la conoscenza di tutti gli studenti, i loro amici e i loro parenti.

La scuola era abbastanza vicina a casa sua, quindi Kyo andava a piedi. Avrebbe voluto starsene a casa. Lezioni insulse a parte, in quei giorni aveva addosso una stanchezza bestiali, nemmeno avesse passato il tempo a combattere contro dei mamodo. Cosa che, pensò con una punta di nostalgia, non avrebbe mai più fatto probabilmente. Il sole gli picchiava sulla testa. Maledizione, quanto sarebbe durato questo caldo? “Una settimana, poi pioggia” gli rispose una vocina nella sua testa. OK, se era l'Answer Talker a dirlo...

Kyo arrivò a scuola con dieci minuti di ritardo. Niente di che, in fondo, se considerato il fatto che il giorno prima era arrivato con circa mezz'ora di ritardo. Solo che alla prima ora aveva uno di quei prof. molto pignoli e rompiballe.

Takamine! – ruggì l'insegnante appena entrò in classe – Dieci minuti e quarantadue secondi di ritardo rispetto all'inizio delle lezioni! – la classe ridacchiò mentre Kyo si prendeva una sfuriata che si concluse con un appunto sul registro di classe e un timpano in meno per il ragazzo. Si trascinò al suo banco e si sedette mollemente, o meglio, si lasciò cadere sulla sedia.

Non mi pare tu debba essere così a pezzi, visto che te la sei presa comoda – fu la frecciatina del prof. Anche a Kyo dava fastidio la sua stanchezza mortale. In più il ragazzo seduto dietro di lui aveva il vizio di prendere a calci le sedie.

Per farti perdonare, Takamine, vieni interrogato – disse il prof. Kyo si alzò con tranquillità. Aveva saltato le ultime due lezioni di quel prof. ma non sarebbe stato un problema. Difatti, appena gli veniva chiesto qualcosa lui rispondeva con la massima tranquillità. Fino ad una domanda, dove si bloccò.

Che c'è, Takamine? – chiese il prof. Anche Kyo non lo sapeva. L'Answer Talker non rispondeva, anzi, si sentiva la testa vuota come lo stomaco di un mamodo. C'era una specie di ronzio fastidioso. Non fece in tempo a dire “mi gira la testa” che ruotò gli occhi all'indietro e svenne.

Quando si risvegliò, aveva un tremendo mal di testa dove aveva picchiato e qualcuno lo prendeva a schiaffi. Mise a fuoco il prof. e tutti i suoi compagni che lo fissavano.

Ti sei svegliato, eh. Hai fatto prendere un colpo a tutti ragazzo, potevi dirlo che stavi male! Harae, accompagnalo in infermeria! – un ragazzo abbastanza robusto si alzò e aiutò Kyo a tenersi in piedi fino all'infermeria.

Ehi, sanguini – disse. Kyo si portò una mano alla fronte. Qualcosa di caldo gli bagnò le dita. “Perché sono svenuto?” si chiese. Nessuna risposta. Ottimo. L'Answer Talker era andato. Gli era già capitato un paio di volte di perdere temporaneamente la sua abilità per qualche giorno in seguito ad una botta in testa. Tempo una settimana o due e sarebbe tornato come prima.

In infermeria, venne subito fatto stendere e l'infermiera andò a prendere delle bende.

Fa molto male? – chiese Harae. Kyo scosse la testa. Ne aveva prese di peggiori.

Cavoli Takamine, certo che eri uno spettacolo. Ti sono diventati gli occhi bianchi e sei volato in avanti... – il ragazzo continuò a chiacchierare. Era uno loquace. Kyo non ascoltò molto, finchè un'informazione non lo attirò.

– …Sai, io dovevo andare al concerto di Megumi ieri. E invece è stato rimandato perché pare non si senta bene –






Salve gente! Ecco quindi la mia prima storia non del tutto incentrata su Brago e Sherry. Se qualcuno mi vuole uccidere per questo, faccia pure. Spero che questo malessere  vi abbia incuriosito. Bye!

  
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