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Autore: BeeMe    04/07/2012    3 recensioni
Lui sospirò e poi le prese la mano.
Era così dolce che per un momento la ragazza pensò di abbandonarsi alle emozioni e dimenticare tutto.
Ma non poteva.
Il fiore di vetro che portava stretto contro il cuore la vincolava.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Victoria puntò i suoi occhi in quelli del ragazzo.

-Tu mi ami?

Tristan fu preso alla sprovvista dalla domanda e arrossì violentemente.

-Ti ho chiesto se mi ami.

Alla bionda non piaceva ripetere le cose e sembrava decisamente infastidita dal fatto che il garzone la fissasse a bocca aperta senza proferire parola.

-Ti amo.

Aveva detto quelle due parole.

Le uniche due parole che lei voleva sentire.

Perché ora lui era in suo potere.

-E tu, Victoria?

Lei non si aspettava quella domanda. Era prevedibile, ma sperava che lui obbedisse senza mai chiederle conferma dei suoi sentimenti.

A Victoria non piaceva mentire, ma non poteva perdere Tristan.

La donna nel carrozzone gliel’avrebbe fatta pagare cara se fosse successo.

-Sì.

Lui sospirò e poi le prese la mano.

Era così dolce che per un momento la ragazza pensò di abbandonarsi alle emozioni e dimenticare tutto.

Ma non poteva.

Il fiore di vetro che portava stretto contro il cuore la vincolava.

-Allora cosa stai aspettando Tristan Thorn? Baciami.

Era stata rude, se ne rendeva conto, ma a lui non sembrava importare.

Si era avvicinato a lei e ora li separavano solo pochi centimetri.

Il suo viso si accostò a quello di Victoria così lentamente che lei si poté perdere nei suoi occhi.

Quando le loro labbra di incontrarono, si sentì felice.

Ma la felicità non era permessa.

Il fiore iniziò a scaldarsi, fino ad arrivare a bruciarle il petto.

Il dolore divenne più forte della gioia e lei si staccò dal garzone che la guardava speranzoso.

-Victoria? Stai bene?

Un piccolo sorriso nacque sul volto della ragazza: -Sto bene. Mi è venuto in mente che domani c’è il grande mercato. Continua per tre giorni.

-Lo so, ma oggi per me è abbastanza.

Gli occhi azzurri di lei si spalancarono: -Perché? E’ l’occasione di una vita!

Non poteva permettere che lui restasse a Wall.

La signora nel carrozzone le aveva fatto giurare di farlo andare oltre il muro.

E il mercato le era sembrato la soluzione migliore.

-Hai mai la sensazione di star facendo qualcosa di sbagliato? Di solito la si ignora, ma questa volta è più forte. Non devo uscire da Wall.

Sopra di loro, dal cielo notturno, una stella cadde verso la terra.

-Tristan Thorn, se mi ami davvero mi porterai quella stella come pegno del tuo amore.

-Io ti amo Victoria e andò a prendere quella stella per te.

Era stato più facile del solito convincerlo a fare quello che voleva, ma il fiore pulsava quasi a volerle segnarla il fatto che avesse aiutato la sua missione.

-Allora vai. Non perdere un secondo perché anche un attimo può fare la differenza.

Lui annuì e poi si diresse verso casa.

Non l’aveva nemmeno salutata.

Quel piccolo pensiero si fece strada nella mente di Victoria che subito lo scacciò.

Non dovevano vincere i sentimenti o la donna del mercato avrebbe avuto la sua vendetta.

E pensare che lei voleva solo uno di quei fantastici fiori.

E il loro prezzo era così alto che aveva dovuto vendere il suo primo amore.

L’aveva mandato a prenderle una stella e probabilmente lui non sarebbe tornato.

Aveva dato tutto.

E l’aveva fatto per un semplice fiore.

Un fiore di vetro.

  
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