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Autore: Isabriel    05/07/2012    3 recensioni
Una casetta in riva al mare, una giornata fra amici. Gabriel e Claudia finalmente assieme.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love shack!


Gabriel e Claudia si erano presi una piccola vacanza per staccare un po’ dal ritmo frenetico della città.
Era ormai da tempo che Gabriel non era più prete e da poco si era sposato con Claudia; tuttavia non aveva mai smesso di lavorare per la congregazione.
Dopo tutto il lavoro che aveva fatto per loro, la congregazione aveva deciso di modificare le sue regole per non permettere che un membro così importante come Gabriel, gli sfuggisse dalle mani; non dopo tutto quello che aveva passato per aiutarli.

Ora Gabriel e Claudia si stavano godendo gli ultimi giorni di Vacanza.

Era mattino presto, e se ne stavano accoccolati nella veranda della casa al mare che si erano comprati con parte dei soldi ricavati dopo la vendita di villa Antinori.

Gabriel: “Claudia, dici che Alonso verrà davvero a trovarci?” disse Gabriel  lanciando un’occhiata a Claudia che stava accendendosi una sigaretta.

Claudia: ”Si, penso proprio di si…lo conosco abbastanza bene ormai e di certo non si lascerà sfuggire un occasione simile!” disse Claudia girandosi sorridente verso Gabriel mentre espirava una boccata di fumo.

Gabriel: “già, comunque mi avevi promesso che avresti smesso di fumare!”

Claudia: “non insistere dai, smetterò quando sarà il momento!”

 

Gabriel guarda Claudia con aria contrariata, ma sa che non potrà farci niente, discutere con lei è inutile.

 

Rimangono entrambi in silenzio ad ascoltare il rumore delle onde del mare, quando all’improvviso Claudia scoppia a ridere.

 

Claudia: “oddio, Gabriel ti immagini? ahah e se Alonso convincesse anche Isaia a venire? No, credo che non potrei sopravvivere! Fatico già ora a stare seria…Isaia in costume? no, è troppo prete!”

Gabriel: “Ma Claudia! Che cosa pensi? Ahah comunque non credo che Isaia si farà convincere, troverà di certo una scusa!”


Più tardi, mentre Claudia prepara il pranzo, sente bussare alla porta. Corre ad aprire pensando sia Gabriel  di ritorno con la spesa, invece si ritrova davanti Alonso.

Alonso: “Hola chica! Siamo arrivati! E senti che profumino, giusto in tempo per il pranzo!”

Claudia: “Come sarebbe a dire SIAMO ARRIVATI?” dice guardando con occhi sgranati Alonso.

 

Alonso: “cos’è, non ti fa piacere? Neanche mi saluti! Ho portato con me quel brontolone di Isaia! Sta arrivando, gli ho lasciato i bagagli da scaricare!”

Claudia: “Ma certo che sono contentissima di avervi qui! Isaia proprio non me lo aspettavo però!”

Alonso: “Infatti non sai che fatica ho fatto per convincerlo! E vedrai cosa ho in mente di fargli fare…comunque lui pensa di stare in casa e si è portato un baule di libri…ingenuo!”

Claudia: “ahaah assisterò alla scena estasiata! Gabriel è uscito a fare la spesa, dovrebbe tornare a momenti!”

Pochi minuti dopo infatti, Gabriel apre la porta di casa trascinando le borse della spesa e urla

 “Claudia, non crederai mai a chi è arrivato!”

Claudia si ritrova d urlare anche lei dalla cucina “Stupiscimi!” mentre stava già ridendo immaginandosi la scena.


Gabriel entra in cucina, seguito da Isaia che gronda di sudore per lo sforzo fatto mentre portava i bagagli in casa. Il caldo e il sole non sembravano avergli trasmesso la voglia di liberarsi del talare e mettersi in abiti più consoni alla stagione; come invece aveva fatto Alonso che è seduto a tavola con indosso i sandali, un paio di pantaloncini, una camicia semiaperta sopra la quale penzolava un grosso crocefisso.

“Buongiorno a tutti!” dice Isaia riaggiustandosi gli occhiali che gli sono scivolati dal naso.

Gabriel: “che bello avervi qui tutti insieme! Allora oggi pomeriggio si va tutti a fare un giro in spiaggia e questa sera organizziamo una grigliata per festeggiare!”

Alonso: “Aspettavo solo questo momento! Gabriel senti  -Alonso si alza dalla sedia e si dirige verso Gabriel tenendo gli occhi puntati su Isaia- il ragazzo è venuto qui per fare ricerche, ma non ho intenzione di permetterglielo! Non ha nemmeno portato un costume, non è che ne hai uno da restargli?”

Claudia: “Certo che ne abbiamo uno! Gabriel è molto puntiglioso in quanto a costumi, ne abbiamo uno che gli ho regalato e che non mette, sarà più che felice di prestarlo ad Isaia!”

Isaia: “Grazie ma veramente io non ho intenzione di venire in spiaggia…o almeno no ho intenzione di fare il bagno”

Alonso: “Isaia su una botta di vita! Siamo al mare, divertiti! Non c’è scritto da nessuna parte che i preti non possono mettersi in costume! E se è perché non sai nuotare, risolveremo il problema!”

Pranzarono raccontandosi le ultime novità successe a Roma e in congregazione;alla fine Alonso e Isaia si diressero nelle loro stanze per svuotare le valige e prepararsi per la spiaggia, mentre Gabriel e Claudia andarono direttamente in spiaggia.

Erano fortunati, avevano il loro angolino di spiaggia privata, una bella casetta che dava sulla spiaggia in mezzo al verde…un vero e proprio rifugio fuori dal mondo.

Poco tempo dopo, sentono vociare a poca distanza da loro così alzano le schiene dagli sdrai e si voltano a guardare.

La scena che si ritrovarono davanti fu a dir poco epica.

Gabriel dovette trattenersi dal cominciare a ridere a crepapelle, mentre Claudia non riuscì proprio a trattenersi, così che Gabriel dovette lanciarle una gomitata per farle segno di smettere.

Alonso indossava un paio di pantaloncini da mare blu e una canottiera bianca, abbinati ad un cappello da cowboy e un paio di occhiali che probabilmente andavano di moda quando era un ragazzo.

 

Di fianco ad Alonso, con passo molto meno deciso, camminava Isaia con indosso una maglietta a mezzemaniche blu e i pantaloncini da bagno che Claudia aveva regalato a Gabriel e che lui si era sempre rifiutato di mettere. Forse ora capiva il perché, era stata una scelta un po’ azzardata comprare a suo marito un paio di pantaloncini hawaiani tutti colorati…ma tutto sommato a Isaia non stavano male.

Alonso: “allora, voi due vi siete sistemati proprio bene qui! Quando andrò in pensione, perché ci andrò, verrò qui con voi sempre! ahaha Allora chi si tuffa per primo?”

Isaia si era già sistemato sullo sdraio e con fare non curante, aveva aperto il suo libro e lo stava leggendo.

Alonso: “Con tutto il gridare che ho dovuto fare per farti mettere quel benedetto costume, non penserai mica di startene li a leggere vero?”

Isaia: “Si, penso proprio che il mio pomeriggio si svolgerà così, andate pure, io controllerò da qui che non affoghiate!”

Gabriel: “Nono, Isaia vieni anche tu in acqua! E sei una mozzarella, penso che dovresti metterti della crema solare, non è prudente stare sotto il sole così!”

Claudia era già scattata in piedi, aveva recuperato dal borsone il tubetto con la crema e si era fiondata davanti ad Isaia.

Claudia: “Allora, te la metti da solo o hai bisogno di aiuto?”

Isaia che si trovava già abbastanza a disagio in quella situazione strappò il flacone dalle mani di Claudia e cercò di mettersi la crema da solo come meglio poteva.

Gabriel: “Allora si va?”


I quattro si alzarono e si diressero verso il mare, Alonso prese la rincorsa e si lanciò direttamente in acqua.

Poco dopo Gabriel e Claudia fecero lo stesso, mentre Isaia titubante si era fermato in piedi, con l’acqua alle ginocchia e la pelle d’oca.

Alonso, che stava facendo le piroette in acqua urlò ad Isaia: “Muoviti che non è fredda! Buttati!”

E Isaia non ebbe neanche il tempo di riflettere sulle parole di Alonso che Gabriel arrivò dietro di lui e lo spinse completamente sott’ acqua.

Quando Isaia riemerse, dopo essersi strofinato gli occhi che bruciavano, si aprì in una risata che nessuno avrebbe mai immaginato di sentirgli fare.

 

Il pomeriggio passò così, a entrare e uscire dell’acqua facendosi scherzi ,fino a che non arrivò l’ora di cena.

 

Rientrarono a casa, si lavarono e si prepararono per la cena.

Gabriel e Claudia erano già scesi in spiaggia, avevano acceso il falò e le prime braciole erano sul fuoco a cuocere.

Poco tempo dopo li raggiunsero anche Isaia e Alonso.

Fu una vera sorpresa per loro vedere che Isaia indossava un paio di pantaloni e una semplice camicia, si aspettavano di vederlo arrivare con su di nuovo il talare.

Cenarono velocemente vista la fame che avevano e poi rimasero in spiaggia a parlare e a volte Alonso intonava qualche canzone in spagnolo che li stendeva sempre dal ridere.

Alonso: “si è fatto tardi e io ho una certa età, forse è meglio che rientri …buonanotte, ci vediamo domani mattina!”

Isaia: “Si,vengo anche io Alonso, sono veramente stanco…buonanotte a tutti!”

Claudia&Gabriel: “Buonanotte!”

 

Così Gabriel e Claudia rimasero soli a osservare le stelle in spiaggia, con ancora quello che rimaneva del falò a far luce.

Gabriel allora si alzò e con un secchio d’acqua lo spense ,poi si distese sulla fresca sabbia accanto a lei.

Gabriel  toccò il viso di Claudia con le punte delle dita, tracciandone i contorni come amava fare. Claudia sospirò felice e tenne gli occhi fissi in quelli di Gabriel.

Iniziò a far correre le punte delle dita su di lei, indugiando sul suo fianco, nonostante tutto, a volte si sentiva ancora a disagio.

Continuarono ad accarezzarsi dolcemente con le punte delle dita, gli occhi incatenati come per un qualche tipo di forza fisica, una tortura dolce, forte e senza tempo tra loro.

Claudia premette le labbra su quelle di Gabriel,  lo sentì ad ondate lungo tutto il suo corpo, gemette, lo attrasse stretto a sé e aprì la bocca.

Il bacio si fece più profondo, e nessuno dei due sembrò cosciente del fatto che le mani sul corpo dell’altro erano diventate decisamente più audaci .

Gabriel  prese Claudia attraendola contro di sé più vicino, più vicino, più vicino, cercando di trovare un modo per creare più contatto tra loro.

Non ci fu niente di improvviso nel bisogno.

Crebbe lentamente, facendo quasi male, mentre ogni terminazione nervosa passava dall’essere una brace calda leggermente bruciante ad una palla di fuoco che schioccava e si contorceva, mentre il toccare diventava leccare e mordere e succhiare, e l’oscillare diventava tremare e spingere.

“Ti amo” sussurrò.

Gabriel  alzò lo sguardo verso di lei come se fosse in adorazione.

“Ti amo” disse, la sua voce ridotta ad un sibilo.

Alzò leggermente Claudia  mentre si insinuava dentro di lei, e Claudia urlò di gioia per la sensazione, agganciando le gambe intorno alla sua vita e afferrando le sue spalle con forza.

Quando Gabriel fu in profondità dentro di lei, si fermò semplicemente per fissarla di nuovo, e gli occhi di Claudia incontrarono i suoi, e quando iniziò a spingere, non spezzarono il contatto visivo.
I loro sguardi si fecero più intensi quando Gabriel iniziò ad aumentare la forza e la velocità dei suoi movimenti. Stava colpendo il suo punto sensibile ancora e ancora, e mentre Claudia si contorceva e gridava sotto di lui, e mentre Gabriel gemeva e gridava ad ogni spinta, i loro occhi rimasero incatenati.
Era come se potessero vedere fin nel profondo l’anima l’uno dell’altro.

L’intensità era così sconvolgente che tutto ciò che potevano fare era provare ad esprimerla con i loro corpi, mentre si muovevano convulsamente e sostenevano lo sguardo l’uno dell’altro.

Le parole non erano ammesse. Entrambi semplicemente lo sapevano. Qualsiasi cosa avessero detto in quel momento sarebbe sembrata superflua.

Così, invece, si baciarono lentamente per molto, molto tempo, prima di scivolare nel sonno.

   
 
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