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Autore: Liliav    05/07/2012    0 recensioni
Era un pomeriggio d’estate. Il cielo era azzurro, con poche nuvole a schermare il sole. La città riposava, assopita nella calura di Agosto. Si udivano il chiacchiericcio sommesso dei clienti di un bar, il suono cristallino di una campanella a vento, il pigolio di un passerotto, il mormorio degli alberi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una semplice domanda

 

Era un pomeriggio d’estate. Il cielo era azzurro, con poche nuvole a schermare il sole.

La città riposava, assopita nella calura di Agosto. Si udivano il chiacchiericcio sommesso dei clienti di un bar, il suono cristallino di una campanella a vento, il pigolio di un passerotto, il mormorio degli alberi.

La piccola piazza dietro l’angolo era quasi deserta. Solo, seduto sul bordo della fontana, c’era un ragazzo. Giocava pigramente con l’acqua, sfiorandola appena con le dita. Guardava la superficie liquida senza realmente vederla, assorto nei suoi pensieri. Era arrivato troppo presto, doveva aspettare che anche gli altri arrivassero. Si bloccò un attimo. Già, tra i suoi amici c’era anche lei. Ci pensava già da un po’ di tempo. Non era successo nulla di particolare. Lei non era cambiata né nell’aspetto fisico, né nel comportamento. Era sempre la stessa. Ora però a lui appariva diversa. Forse. Sospirò. Non ne era certo. Una domanda s’infilò indisturbata nella sua mente, decisa a rimanerci. 

In una stradina secondaria avanza una ragazza. Si muoveva con calma, godendosi quell’insolita quiete che aleggiava per la città. Si spostò sul lato più ombreggiato, continuando a camminare. Non era in ritardo, sarebbe arrivata in perfetto orario. Si chiese se gli altri fossero già arrivati. Si chiese se lui fosse già arrivato. Alzò lo sguardo verso il cielo terso, rallentando il passo. Era ormai da un po’ di tempo che non lo considerava semplicemente come uno degli altri. Era stato così graduale e discreto da sembrare naturale. Forse lo era. Era però un rischio. Scosse la testa. Non voleva pensarci. Non in quel momento. Eppure una domanda indugiava nella sua testa, e non voleva andarsene.

L’orologio del campanile batté lento tre rintocchi. Il suono giunse fino a una piccola piazza con una fontana. In quell’istante una ragazza giunse nella piazzetta e salutò un ragazzo seduto sul bordo della fontana. Il ragazzo rispose al saluto, sorridendo. Entrambi ignoravano i pensieri l’uno dell’altra, ma entrambi decisero per il momento di ignorare la stessa semplice domanda: 

Qual è la differenza tra l’amicizia e l’amore?





 

  
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