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Autore: EleRigoletto    07/07/2012    3 recensioni
- Cantare e suonare con la propria band per molti anni spesso fa pensare, sì, pensare, quello che sto facendo io ora …
Sono seduto sul mio letto della suite di un Albergo in Florida, a ripensare a tutto quello che mi è successo negli scorsi giorni , alle indecisioni, alle svolte della mia vita e … e alla decisione migliore che abbia mai preso. –
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: David Desrosiers, Pierre Bouvier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ciao, questa One -Shot è molto “confusa” in un certo senso …
In questa storia ho voluto far risaltare i pensieri del nostro Pierre, indeciso se mollare tutto per un’idea assurda, o restare con i suoi quattro migliori amici.
Ci sarà qualcuno che avrà una discussione con il nostro Pierre, il loro rapporto migliorerà.
Secondo voi cosa accadrà? Per saperlo dovete leggere …

 
  • Cantare e suonare con la propria band per molti anni spesso fa pensare, sì, pensare, quello che sto facendo io ora …
Sono seduto sul mio letto della suite di un Albergo in Florida, a ripensare a tutto quello che mi è successo negli scorsi giorni , alle indecisioni, alle svolte della mia vita e … e alla decisione migliore che abbia mai preso. –
^^
 Mi ritrovai a guardare un’intervista, alla televisione, di una signora  diventata grande,  mi colpì una frase che diceva:  “Ormai la musica mi ha abbandonata, cioè, adesso che sono cresciuta non posso continuare a suonare, nonostante questo mi rattristi; Ecco perché ho mollato tutto.”
Mollare tutto per avere una vita normale? Mi sentii rabbrividire, ero disteso sul divano accanto alla televisione, gli altri erano a letto, ormai era tardi; decisi di restare sveglio.
L’intervista mi aveva lasciato un’ enorme dubbio: Io potevo ancora cantare, o la musica mi aveva abbandonato?
Una risposta a questa domanda non la trovai.
Sentii da dietro dei passi, come non riconoscerli; era David che si appoggiò al bracciolo del divano in pelle, mi guardò confuso piegando la testa, leggermente di lato.
“Pierre, cosa fai qui se non guardi la tv? È tardi, vieni a letto,su, tanto queste due settimane siamo liberi!” sorrise leggermente, poi quando vide che non avevo nessuna intenzione di spostarmi si sedette vicino a me.
“Che ti prende? Hai un’aria strana, che è successo?” Com’era dolce il mio Dave? Si preoccupava troppo per me e mi conosceva così bene!
Iniziarono a venirmi in mente pensieri troppo grandi da sopportare, forse ero io che prendevo tutto alla leggera infischiandomene della mia passione più grande: la musica.
Magari mi aveva già abbandonato ed io non volevo ammetterlo, era ora di finirla.
“Dave, domani dovrò fare un annuncio a tutti, però tu promettimi che starai sempre dalla mia parte, nonostante tutto vada male; promettimelo!” mi agitai intensamente, confrontando il mio esile sguardo con il suo dolce.
Mi prese una mano e mi guardò, i suoi occhi brillavano “Certo, in fondo, io sono con te …” le sue parole mi lasciarono stupito; sapevo che io e David avevamo un rapporto speciale,ma non immaginavo che sarebbe stato, sempre, disposto ad assistermi.
“Grazie, davvero, grazie di tutto.” Non volevo mettermi a piangere, non qui, non davanti ad una delle persone più importanti della mia vita.
Sapevo che la decisione che stavo per prendere mi distruggeva  moralmente, ma sapevo che dovevo dirla, buttarla fuori ai ragazzi senza nessuno scrupolo, in fondo loro mi avrebbero capito.
“Certo che sei proprio uno scemo … sai che io farei di tutto per te, per gli altri, senza pensarci un minuto!”
Gli sorrisi dolcemente, uno di quegli sguardi  che soltanto io e lui potevamo coglierne il significato; ci avviammo in camera ed io andai nel mio letto rigirandomi più e più volte senza nessun risultato.
Nella mia mente si fece strada un’enorme senso di dispiacere, tutto quello che avevo fatto con loro, tutti gli scherzi ed i momenti di rabbia, ma anche di felicità, mi sfiorarono la mente.
Quella notte fu la più brutta della mia vita.
Mi svegliai che erano già le nove, andai di corsa in bagno, mi lavai la faccia, mi misi una maglietta e dei pantaloni senza pensarci e andai nella stanzetta dove i ragazzi stavano facendo colazione.
“Ciao Pierre, ben svegliato!” Chuck mi accolse con un caloroso saluto; erano strani, sembravano distaccati, lontani …
Di solito a quest’ora Jeff e Seb avrebbero fatto battutine sul mio aspetto di prima mattina, Chuck mi avrebbe fatto ridere parlando di chi era più stupido tra noi due e, David, mi avrebbe accolto con un sorriso raggiante ed un abbraccio; ma questa volta nessuna di queste cose successe.
Sentivo che sapevano, in parte, che io stavo cambiando decisione, ne ero sicuro.
Mi sedetti accanto a Jeff, i loro sguardi erano lontani, non riuscivano a guardarmi in faccia.
“Ragazzi, vi devo dire una cosa, però non dovete prenderla male … “ cercai di fare un mezzo sorriso, ma lo stomaco era sotto sopra, una fitta mi fece accapponare la pelle.
Jeff si alzò, mi guardò dritto negli occhi e fece un sorrisetto “Dicci pure, noi ti ascoltiamo.”
Mi alzai dalla sedia e mi misi al centro della stanza, di modo da vedere tutti; feci un respiro profondo ed iniziai a parlare.
“Sentite, io non ho niente contro di voi, assolutamente, voi siete la mia famiglia, per cui spero mi capiate; ci ho pensato molto in questa nottata e qualcosa mi ha fatto porre una domanda la cui risposta è irrisolvibile.
Vorrei prendere una pausa dalla band, visto che in queste settimane non abbiamo nessun impegno, vorrei restarmene in albergo a pensare.”
A queste parole i ragazzi alzarono subito lo sguardo, sapevo che la notizia che gli avevo dato non era una delle migliori, però dovevo essere forte e rispettare i miei amici.
Nessuno disse niente, fino a quando David si alzò dalla sedia, bruscamente, e mi fissò con degli occhi diversi da quelli di sempre, erano occhi di rabbia, di dolore.
Con violenza appoggiò una mano sul tavolo e disse “Bene, allora era questa la notizia che volevi darci; non posso credere che il mio migliore amico mi stia abbandonando, non posso credere che tu stia per lasciare la band, dove ci sono i tuoi migliori amici.
A cosa serve una pausa se sai già che te ne andrai?” le sue parole mi ferirono come un pugno nello stomaco.
“David … “ cercai di chiamarlo dolcemente, ma lui si avvicinò alla porta e abbassò lo sguardo.
“Basta dire cazzate, basta mentirci; questa non è una pausa, è una decisione chiara.
Ma hai pensato ai nostri fan, che cosa diranno?” si fermò un attimo per prendere il respiro e continuò “Vai pure, scappa alle tue indecisioni … tanto io non conto niente per te, vattene come tutti quei codardi che non hanno il coraggio di affrontare i propri problemi … non mi interessa più niente!” se ne andò dalla stanza tremando.
Non potevo credere che Dave potesse esserci rimasto così male, mi feriva vedere i ragazzi così … così dispiaciuti.
Chuck e Seb si alzarono e vennero verso di me dandomi una pacca sulla spalla, un modo per aver rispettato la mia decisione; Jeff rimase seduto e mi fece segno di ascoltarlo.
“Pierre, scusa David per il suo comportamento, sono sicuro che non le pensava quelle cose … sai com’è fatto, però noi rispettiamo la tua pausa.
In questi gironi  pensaci, poi quando torneremo in Canada ci darai una conferma.”
Si alzò anche lui e insieme agli altri due andarono verso l’uscita.
“Noi andiamo a fare un giro, vieni anche te?” propose Seb.
“No, scusate, preferisco andare a cercare David.”
“Va bene, però se ti serve qualcosa, chiama pure.” Chuck parlò per la prima volta in tutto questo tempo.
Uscirono dall’Hotel dirigendosi verso il centro.
Cercai in tutte le stanze, accessibili, dell’Albergo, ma niente; uscii per prendere una boccata d’aria e lo vidi dietro ad una pianta rannicchiato su sé stesso con il volto rigato dalle lacrime; quei cristalli salati che rendevano tutto più difficile.
Mi avvicinai a lui e mi ci  sedetti accanto.
“Cosa fai qui tutto solo,?lo sai che non voglio che vai in giro senza di me” gli accarezzai i folti capelli.
Lui si aggiustò la maglietta sgualcita e si rialzò sdraiandosi su di me.
Nessuno dei due parlava, volevo lasciargli il tempo di parlare; mi fissò con quegli occhi lucidi come la rugiada e mi abbracciò.
Era una stretta fortissima, potevo stare tra le sue braccia anche per tutta l’eternità.
Lasciò la presa e con la manica della maglia si asciugò le righe.
“Scusami, non dovevo fare quella scenata … non sapevo quello che dicevo, solo che … beh, che non voglio che tu lasci la band … che lasci me!
Adesso devo rispettare la tua decisione, io ti avevo promesso che sarei  stato dalla tua parte, per cui io sono con te, sempre.”
Sentii una stretta allo stomaco: come facevo a mollare tutto per una semplice domanda del cavolo?
“David, non posso … non posso mollare tutto per un semplice capriccio, non ce la faccio.
La musica per me è importante, voi siete importanti!” adesso potevo sfogarmi.
Maledette lacrime che scendono sempre nel momento meno opportuno, però mi sentivo meglio adesso.
Restammo così per un bel po’ di tempo, finche non arrivarono gli altri; salimmo nella stanza e annunciai la mia decisione.
“Sentite, ci ho pensato … non voglio abbandonare il mio sogno, tengo troppo a questo, tengo troppo a voi …
Pensate che senza di voi non riesco nemmeno a fare le cose più banali, ad esempio allacciarmi le scarpe, perché mi vengono in mente i  bellissimi ricordi di noi cinque.
Io non vi abbandono!” Corsero tutti ad abbracciarmi, Chuck si staccò dalla presa prima degli altri ed iniziò a parlare.
“Pierre, questo ci rende molto orgogliosi della scelta che hai preso, anche se ci hai messo meno del dovuto … noi siamo sempre con te, ti vogliamo bene” si fiondò su di me e iniziò a tirarmi dei pizzicotti “ Ora facciamo la lotta, vedrai che vincerò io.” Iniziammo a rotolare per la stanza come dei bambini che giocano alla lotta, guardai i ragazzi, poi mi soffermai si di lui: David mi sorrise e capii che questo mi era servito per rendermi conto che se si è avverato un sogno, non bisogna lasciarlo andare via, perché se ci sono le persone a cui tieni a sostenerti, riuscirai a fare tutto nonostante  le tue indecisioni.

Hello !! Questa storia l’ho scritta in un momento di totale depressione … (DX)
Spero che vi sia piaciuta … se avete cose da dirmi o pareri per migliorare, recensite pure! ;)
Un bacio Ele!

  
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