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Autore: Nikah    08/07/2012    2 recensioni
Kristen e Robert, inizialmente, sono due ragazzini che decidono di stare insieme. Cresceranno assieme, la loro storia diventerà qualcosa di importante e intenso, tutto andrà per il verso giusto. Un giorno però il "destino" o la "sfiga" decide di far cambiare qualcosa...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ashley Greene, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                       DUE ANNI PRIMA

 
"Stew! Stew! Dai scendi, c'è il sole!", stessa frase da circa dieci minuti, stessa voce squillante, stessa persona che continua imperterrita a lanciare sassolini alla mia finesta: Keira, la mia sveglia personale da quando la scuola è finita.
Decido di alzarmi, mi metto seduta sul letto mentre cerco di aprire gli occhi e di non addormentarmi di nuovo su quel morbido cuscino blu. Raggiungo la finestra, la apro ed eccola lì che si guarda attorno, disperata, in preda all'ansia, sperando di veder uscire mio fratello, per cui ha una cotta da circa una vita. 
"Idiota! Dammi cinque minuti e scendo, non combinare casini nel mentre", fa un salto su se stessa, probabilmente spaventata dalla mia voce, anzi, dalle mie urla. 
"Ok, aspetto solo 5 minuti, poi vado via! Sono arrivate le giostre, vorrei fare un giro su quel... quella cosa gigante che gira... com'è che si chiama?", la ignoro completamente, chiudo la finestra e vado verso il bagno. 
Faccio tutto con calma, so per certo che non andrà via, non ne avrebbe il coraggio. Ha solo me qui in città, me e qualche amica sfigata dell'asilo che calcola solo quando io sono malata o quando sono in giro con i miei genitori. 
Aggiusto un po' i capelli, che scendono ordinatamente sulle  mie spalle, mi lavo con cura i denti e torno in camera per trovare il solito jeans e la solita maglia da indossare. 
Afferro le mie nuove converse blu e corro giù per le scale. Passando dalla cucina noto un vassoio con delle ciambelle, ne prendo una ed esco di casa. 
"Ce l'hai fatta, finalmente. Pensavo fossi svenuta pensando a Robert". Che stronza infame.
"Ma la smetti? Cosa stai dicendo? Siamo amici e lo sai benissimo".
"Sì, ok... amici... va bene. Quindi lui non ti ha detto chiaramente che gli piaci e che vorrebbe fidanzarsi con te". Sì, ok, l'aveva detto, l'aveva detto. Aveva detto quelle esatte parole ma io ero rimasta imbambolata per ore a fissare il suo viso e i suoi occhi, così imbambolata da svenire due secondi più tardi e risvegliarmi nel mio letto  con mezza famiglia attorno, mentre tutti, ma proprio tutti, chiedevano a Keira cosa fosse successo. 
"Ok, non sei simpatica, va bene? Torno indietro a prendere tutte quelle pietre che mi hai lanciato e te le faccio mangiare". Concludo la mia minaccia con una risata e lei ride con me.
Arriviamo lì e oh.mio.dio c'è davvero tantissima gente. Beh, niente di nuovo visto che ci troviamo nella piovosa e fredda Vancouver, ma di solito, i "bassi fondi" non sono molto frequentati. 
Sì, vivo in periferia... niente a che fare con la movimentata e disordinata vita di ogni singolo cittadino canadese in preda a qualche crisi isterica per colpa del lavoro, della famiglia, dell'amante, della figlia viziata che pretende un Iphone.
Mentre mi perdo nei miei pensieri una voce in lontananza cerca di attirare la mia attenzione e Keira inizia a sorridere come un'ebete. Ok, c'è mio fratello da qualche parte e mio fratello da qualche parte vuol dire Robert, che vuol dire pessima figura, che vuol dire svenimento davanti a tutti, che vuol dire aiuto.il.mio.cuore.sta.scoppiando.
"Kristen!", mio fratello appoggia la sua mano sulla mia spalla facendomi girare. "Come stai? Ti sei ripresa?", oggi mi vogliono tutti davvero bene, grazie, troppo simpatici e carini. 
Annuisco con la testa mentre il mio viso diventa bordeaux. Keira mi dà una gomitata e mi riporta sulla terra ferma. Quella gomitata è un "segnale segreto" idiota che ha inventato lei per farmi capire che devo eclissarmi perché deve rimanere sola con mio fratello. Va bene, adesso mi cacciano anche, bella giornata, davvero.
"Va beh, io vado a prendere un frappè", dico a voce alta mentre mi allontano, "Voi volete qualcosa? Tanto paga Cam", in quel preciso istante gli occhi di Keira mi fulminano come non hanno mai fatto prima di allora, così capisco che... che è meglio andare via sul serio. 
"Ok, vado via", sussurro, alzando le mani come per scusarmi di qualcosa che in realtà non ho mai fatto. 
"Aspetta, vengo con te, Kristen", ecco Robert.
Aspetto che mi raggiunga e andiamo verso il chioschetto. "Quindi... quindi stai bene?" - "Sì, sto bene", rispondo acida, "perché dovrei stare male?" ―  "Mh, ieri ti ho vista parecchio...ehm...vediamo...toccata?", sorride. 
"No, è tutto ok, Rob. Davvero sto bene. Non so perché sono svenuta, forse perché non avevo fatto colazione e avrò avuto un calo di zuccheri", rispondo seria. 
Annuisce, forse l'ha bevuta, fffiu. Pericolo scampato.
Scegliamo un tavolo e ci sediamo, mentre una ragazza davvero carina si avvicina a noi per chiedere cosa desideriamo. 
"Un frappè e una Coca Cola, grazie", risponde Robert gentilmente.
Rimaniamo in silenzio per la maggior parte del tempo, forse perché io non so cosa dire, non so cosa pensare, non so neanche se sono ancora capace di parlare, ma perché? Non è davvero una cosa possibile. Ho solo 15 anni, ok? E' la mia prima vera "cotta", ma non mi piace questa sensazione, sono schiava delle mie emozioni, e non mi piace, voglio essere libera e voglio essere lasciata in pace. Ma niente, appena sento il suo nome o la sua voce tutto riprende a scorrere velocemente e senza sosta. 
"Allora... possiamo parlare di ieri, per favore? Voglio davvero avere una tua risposta. So che sono più grande di te, ma sono solo 4 anni, a me sta bene la differenza di età, non mi preoccupa per niente", dice sorridendo verso di me.
"Sì... senti Robert, ehm... non lo so, ok? E' la prima volta che mi capita, non so nulla, non so cosa si deve dire in questi casi, non so cosa devo fare, non so se devo alzarmi e andare via o restare e dirti che può anche andare e che sarebbe carino". 
"Sì, devi fare esattamente questo in effetti", ride, "non c'è niente di complicato, ok? Queste cose vanno così, non m'interessa se non hai mai fatto questa cosa, ci sono io qui e cercherò di farti sentire a tuo agio", risponde abbassando la testa.
"Posso pensarci, non so, fino a domani? Ci vediamo domani e ti darò una risposta, promesso".
Annuisce, si alza per darmi un bacio sulla guancia e raggiunge Cameron, mentre Keira raggiunge me al tavolo. 










Ciao a tutti!
Ehm, è la mia prima FF, quindi non so bene cosa dire. 
Semplicemente, la storia è abbastanza complessa. Se avete intenzione di seguirla dovete prestare attenzione :)
E' solo il prologo, comunque. Niente di che, lol!
Hope you like it :)
Alla prossima, 
         Nikah.
  
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