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Autore: IamCrazy    09/07/2012    4 recensioni
Antonio aveva sempre pensato di adorare il calcio. Davvero.
E in fondo, perché non avrebbe dovuto? Aveva una squadra fortissima che solo negli ultimi cinque anni gli aveva fatto vincere un europeo e un mondiale…
Era più che normale che fosse un appassionato, no?
E sembrava anche ovvio che quella sera se ne sarebbe stato eccitatissimo davanti alla tv per godersi la partita che avrebbe potuto garantirgli un altro europeo, no?
No.
Si passò una mano fra i morbidi capelli castani sospirando pesantemente.
Perché se c’era qualcuno che era indubbiamente più patito di lui per quanto riguardava il calcio…beh, quello era indubbiamente Lovino.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Antonio aveva sempre pensato di adorare il calcio. Davvero.
E in fondo, perché non avrebbe dovuto? Aveva una squadra fortissima che solo negli ultimi cinque anni gli aveva fatto vincere un europeo e un mondiale…
Era più che normale che fosse un appassionato, no?
E sembrava anche ovvio che quella sera se ne sarebbe stato eccitatissimo davanti alla tv per godersi la partita che avrebbe potuto garantirgli un altro europeo, no?
No.
Si passò una mano fra i morbidi capelli castani sospirando pesantemente.
Perché se c’era qualcuno che era indubbiamente più patito di lui per quanto riguardava il calcio…beh, quello era indubbiamente Lovino.
E la serata si apprestava a svolgersi in quella che non era esattamente la felice atmosfera a cui aveva aspirato, ne aveva avuto la conferma l’altra sera, a casa Beilshmidt.
Aveva ancora davanti agli occhi la scena: i fratelli Vargas, per quell’occasione uniti come mai, seduti vicino sul divano, vestiti e truccati di tutto punto per quella che più che una partita stava ormai assumendo l’importanza di una guerra.
Certo, doveva ammettere a sé stesso che vedere Lovino così esagitato ed euforico per qualcosa era stata una gioia per gli occhi…d’altronde glielo ripeteva sempre che era carino quando si infervorava..
Sorrise appena quando l’immagine del suo italiano imbronciato gli attraversò la mente, ma i pensieri felici durarono poco, tornando presto ad altri ben più preoccupanti.
Aveva avuto la dimostrazione che Lovino non avrebbe sopportato una sconfitta, lo sapeva.
Gli bastava ricordare gli insulti che si erano lanciati lui e Gilbert (che essendo anch’egli di un’orgogliosità allucinante non aveva ovviamente preso bene la sconfitta), sotto lo sguardo incredulo di lui e Ludwig, che seppur amareggiato aveva comunque mantenuto un certo contegno. Feliciano dal canto suo per una volta si era pienamente schierato contro il suo adorato Doitsu, sostenendo che “quel cazzo di rigore ve l’hanno regalato perché gli stavate facendo pena”, sue testuali parole. Inutile dire che una frase del genere aveva causato un disorientamento generale, vista la sua provenienza.
Insomma, quella sera Antonio aveva davvero potuto constatare che per gli italiani il calcio era di vitale importanza, persino Gilbert che pure l’aveva inizialmente presa malissimo non aveva dato così di matto.
Era come se perdere una partita per Lovino e Feliciano significasse perdere l’orgoglio, la dignità.
Cosa assolutamente inconcepibile per Antonio, che pur adorando il calcio non era mai arrivato a certi livelli..
Era dopo quella famosa serata quindi, che Antonio aveva capito, con sconcerto, a cosa stava andando incontro.
Quella partita avrebbe significato una convivenza persino più difficile del solito con il suo adorato Lovino, che forse in questa occasione così “adorato” non sarebbe stato.
Con quello che doveva essere l’ennesimo sospiro della giornata, posizionò sul tavolino situato davanti al divano una serie di bottiglie contenenti un imprecisato numero di bevande diverse e le immancabili patatine. Anche se sapeva benissimo che preso dall’ansia com’era, quella sera non avrebbe toccato cibo.
Eppure quando il giorno prima Lovino gli aveva detto –Ehi, bastardo! Ho detto a Feliciano di non venire, guarderà la partita da quel mangia-patate..domani sera solo tu ed io!- aveva distintamente sentito il suo cuore perdere un battito per l’emozione.
Il suo Lovino voleva passare la serata solo con lui?! Cos’era, un sogno??
Solo dopo un po’ aveva visto la VERA motivazione dell’italiano: era una sfida più che palese.
Era come se volesse sbattergli in faccia che era migliore di lui, una specie di modo per primeggiare, per uscirne per una volta vincitore.
Per l’italiano non era più un’ Italia-Spagna, ma più una Lovino-Antonio.
Era da quel preciso istante, da quando aveva capito che cosa avrebbe significato perdere o vincere quella partita che Antonio si ritrovò a detestare con tutto sé stesso il calcio: perché ritrovarsi a sperare di perdere era un atto di puro masochismo.
Anche se indubbiamente sarebbe stato mille volte peggio ciò che sarebbe accaduto nel caso il brillante piano di Lovino per dimostrargli di essere più forte fosse miseramente fallito.
“Cosa più che probabile” disse una vocina nella sua mente.
Scosse energicamente la testa come a voler scacciare quel brutto pensiero.
No! L’Italia poteva assolutamente vincere! D’altronde con l’Inghilterra e la Germania se l’era cavata egregiamente, giusto?
Annuì, seguendo il filo del discorso che standosi svolgendo nella sua testa soltanto lui poteva sentire.
-Bastardo, che cavolo stai facendo?- lo riscosse dai suoi pensieri la soave voce dell’italiano, che era appena entrato nella stanza.
Come per la partita contro la Germania, Lovino aveva decisamente esagerato per quanto riguardava l’armamentario di bandiere, striscioni, cappelli, sciarpe, magliette e trombette che si era portato appresso.
“SOPRATTUTTO quelle odiose trombette” si ritrovò a pensare Antonio già rabbrividendo all’idea di dover nuovamente sentire quel rumore snervante direttamente nel suo orecchio.
-…Lovinito, quante volte devo ripeterti che mi chiamo Antonio?- si limitò a rispondere con un sorrisino appena accennato.
-..lo so come ti chiami, idiota, ma bastardo ti sta meglio- ribatté quello risoluto -..e..e non chiamarmi in quel modo rivoltante!- sbottò poi andandosi a sedere sul divano e ficcandosi in bocca una generosa manciata di patatine -..mh..fiuttofto..- cominciò a bocca piena prima di mandare giù -…sei pronto a perdere?-
Ciò che più preoccupò lo spagnolo fu il lieve ghigno che increspava le labbra dell’altro, e il suo tono così….convinto.
Sarebbe stata davvero una disgrazia se avessero vinto!
-..ehm, Lovi..non cantar vittoria troppo presto…- disse cercando di imitare il tono strafottente dell’altro ma senza troppa convinzione.
-Oh, la canterò sì! Accompagnato da questa…- disse prima di far suonare quella dannata trombetta.
-Lovi! Por favor!- protestò Antonio massaggiandosi l’orecchio dolorante.
-SHHHH!!!! Sta iniziando!!!!!- zittì immediatamente le sue lamentale l’italiano, che si alzò poco dopo, mano sul cuore, per cantare-gridare-l’inno nazionale.
Tutta quell’euforia non fece altro che deprimere ancora di più lo spagnolo, sempre più desideroso di perdere quella dannata partita.
 
 
 
 
 
-…Lovi??? Dai, esci fuori..sono tre ore che sei chiuso lì…-
-Vaffanculo!!!!-
Antonio sbatté la testa disperato contro la porta ermeticamente chiusa a chiave.
-Dai Lovi…non è andata così male…-
-COME SCUSA???? Un fottuto 4 a 0 e tu osi dirmi che non è andata così male???? MA MI PRENDI PER IL CULO?????-
Ok, magari quella non era esattamente la frase giusta da dire in quel momento..
-…ok ma…contando che avevate dei giocatori infortunati…insomma…hanno giocato comunque bene…- tentò ancora, allontanandosi un po’ dalla porta quando una valanga di insulti gli arrivò in risposta.
Sospirando, lo spagnolo decise di lasciarlo sbollire ancora un po’ e se ne tornò in camera sua.
Fu solo dopo qualche minuto che Lovino, dopo aver controllato dal buco della serratura che Antonio non se ne stesse ancora lì davanti alla porta, uscì di corsa per dirigersi in bagno: forse bere tutta quella roba durante la partita non era stata una buona idea.
Appena uscito dal bagno si ritrovò lo spagnolo ad aspettarlo –Lovi!-
-…bastardo, che fai, mi pedini?? Uno ora non può neanche pisciare in santa pace?!-
-…pisciare? Madre de Dios, menomale! Pensavo stessi piangendo!- lo abbracciò un sinceramente preoccupato Antonio sotto il suo sguardo perplesso.
-PIANGENDO?? Ma per chi mi hai preso??-
-Per uno che si è chiuso in camera tre ore perché ha perso una partita..-
L’italiano arrossì leggermente borbottando qualcosa di insensato.
-Querido…è solo una partita, ok?-
-..N…non chiamarmi a quel modo!!!- sbottò imbarazzatissimo l’altro.
Antonio sorrise, constatando che almeno per il momento l’italiano sembrava avercela di meno per la partita –Questo vale per quando c’è gente..ma ora siamo soli soletti mi amor, no?-
L’italiano indietreggiò leggermente –Schifoso maniaco, che vuoi da me???-
-Ma niente…- rise l’altro baciandolo all’angolo delle labbra, sentendolo in risposta trattenere il respiro -..solo farti passare altre tre ore chiuso in camera..magari un po’ più piacevoli delle precedenti..- concluse sollevando lo sguardo sull’italiano che ora aveva le guance rosse come i suoi adorati pomodori.
-..m..maniaco..- riuscì a balbettare con fare indignato.
-Oh andiamo, non sai mentire Lovi..- disse ridendo, lanciandogli un’occhiata che era più un invito per poi dirigersi tranquillamente in camera.
Lovino si morse il labbro, combattuto.
Cazzo, a quel dannato bastardo non bastava aver vinto la coppa?? Voleva anche..questo?!
Imprecò a bassa voce guardando con la coda dell’occhio la porta socchiusa della camera in cui fino a pochi minuti prima si era auto-esiliato.
Il suo orgoglio valeva molto di più che una scopata con quel maniaco!!!
-Querido? Non vieni?-

-..Oh, al diavolo!!!- sbottò l’italiano, raggiungendolo.
In fondo, un premio di consolazione se lo meritava, no?
 
 
 
 
Nota autrice: eh eh…XD Passa una buona nottata, Lovi ^^
Uhm…dunque! Sono ovviamente in ritardassimo per postare ma chissenefrega u.u XD
Ce l’avevo in mente dalla finale ma io sono taaaanto pigra e quindi l’ho scritta solo ora u.u
Beh, spero che vi piaccia, è la prima che scrivo nel fandom di Hetalia…dunque spero di non aver fatto schifo e mi scuso nel caso i personaggi risultassero OOC u.u
Shao shao ^^
  
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