È da molto tempo che io e Patroclo ci conosciamo,alcune persone ci definiscono ormai cugini,se non fratelli,ma per me lui è molto di più;Patroclo è bellissimo,ha la pelle color dell’ambra,ha i capelli lunghi,alle spalle,legati in un codino  e i suoi occhi ricordano il mare cristallino della Grecia;è molto intelligente e,anche se lo supero nella battaglia,è sicuramente più bravo di me nella danza e nel canto .E proprio così inizia la storia,con Patroclo che danza,nel cortile della mia casa,mentre io lo osservo appoggiato ad un albero;non si era ancora accorto della mia presenza e continuava a danzare indisturbato,con la tunica bianca che roteava assieme a lui e lo faceva sembrare un semidio;battei le mani e finalmente lui si accorse di me,si interruppe bruscamente,quasi spaventato;sorrisi e gli dissi”scusa se ti ho interrotto,ma danzavi così meravigliosamente che non ho potuto evitare di applaudirti!”Lui arrossì lievemente,abbassò un po’ la testa e mi rispose”gra…gazie,ma devo ancora migliorare,sto cercando di imparare i passi..” Mi avvicinai a lui,camminando lentamente,mentre le sue guancie si colorivano sempre di più,mi avvicinai a lui finché non ebbi il suo mento fra le dita e il suo bacino completamente aderente al mio,poi mi chinai al suo orecchio e sussurrai “danzerai solo per me?ti aspetterò,questa notte all’una precise,nella mia stanza!starò sveglio finché non arriverai,dovessi aspettare in eterno”Patroclo alzò leggermente il viso,mi guardò per un secondo,per poi rispondermi”sarò vestito con una tunica blu,busserò tre volte”Sorrisi alla sua risposta e lo lasciai andare,mi voltai e mi diressi all’interno della casa,dicendogli “tuo padre ti aspetta,ho fatto portare il tuo cavallo all’ingresso”Si voltò e se ne andò,sentii il rumore degli zoccoli del cavallo che galoppava,poi più niente,al quel  punto entrai in casa e mi diressi nella sala per i banchetti,dove mio padre mi aspettava per la cena.
Quella notte,mentre aspettavo Patroclo,mi misi a suonare il flauto;ero migliorato,anche se non ero ancora al livello di Patroclo.Ero talmente impegnato a suonare che non mi accorsi che lui era seduto proprio sulla finestra e che,mentre mi osservava,ridacchiava;mi interruppi e andai da lui,chiedendogli  ”bhe,cos’è che hai da ridere??” lui smise e mi sorrise,prendendomi il flauto “continui a sbagliare un passaggio” si mise a suonare;il suono che usciva dal flauto era dolce e armonioso,le labbra tenevano delicatamente la punta dello strumento e le dita si muovevano agili,mi incantavo ogni volta che suonava …”… ille ..Achille??Achille che hai fatto?” Il suo viso era a un soffio dal mio mentre mi chiamava,scossi la testa e lo guardai,mi ricordai che lo avevo fatto venire per un motivo ben preciso,glielo rimisi in mente  con un “ allora,danzi?”Sorrisi e mi misi a sedere sul grande letto che avevo al centro della stanza;mi rispose con un cenno e tirò fuori un tamburello dalla tasca dell’ampio pantalone blu notte che indossava,aveva i bordi oro e la tunica non arrivava a coprirgli l’ombelico,si fermava a metà sterno. Batté un colpo sul tamburello con la mano e iniziò a danzare;si muoveva sinuoso,battendo il tempo col tamburello sui fianchi,che ondeggiavano;questo,a dir la verità,mi faceva eccitare,vedere il suo corpo muoversi così e desiderarlo sempre di più,quel pensiero mi faceva impazzire e mi tormentava!Non riuscivo a smettere di guardarlo con occhi avidi,di volerlo tutto per me!Senza smettere di guardarlo mi alzai e andai da lui,lo presi per i fianchi ed iniziai a muovermi con lui;sentivo la sua pelle calda al contatto con le mie mani,sulle quali appoggiò le sue. All’improvviso si girò e mi circondò il collo con le braccia,avvicinandosi di più a me,continuando a farmi muovere con lui,senza farmi togliere le mani dai suoi fianchi;abbassai il viso,verso il collo,leccandoglielo,facendomi inebriare dal suo profumo.Lo strinsi a me e dai fianchi misi le mani sulle natiche,stringendole,lui rabbrividì,senza però staccarsi da me,mi guardò,smise di ballare e chiuse gli occhi. Sapevo cosa aspettava,ma potevo?sarei riuscito a fermarmi dopo??Queste due domande continuavano a girarmi in testa,finché lui non parlò “fallo,non importa se non ti fermerai,ma fallo!!”Allora lo baciai,sentii le sue labbra fresche sulle mie che si aprivano,per  poter far entrare la mia lingua,che,a confronto con la sua,era calda. Mentre lo baciavo,mi si stringeva contro,sentivo il suo membro premere contro il mio,non potevo aspettare più,lo volevo,più di ogni altra cosa! “Ti voglio,ti desidero Patroclo!!concediti,ti prego…” glielo dissi mentre ero passato a baciargli il collo,lui ansimava,gemeva,mi pregava “Ah..non smettere!!sarò tuo,lo sarò ogni volta che vorrai…” Consumammo la nostra prima notte di passione,sentivo che il desiderio di avere Patroclo dentro di me cresceva ogni secondo di più.Quella stessa notte,Patroclo mi chiese una cosa,mentre eravamo distesi  fra le lenzuola di seta del mio letto,disse queste precise parole “mi ami?” “Θα σ 'αγαπώ για πάντα”*
SPAZIO AUTRICE
Salve dolcezze,sono Graceaxis,ma potete chiamarmi Grace!questa è la prima storia che pubblico,spero che vi piaccia!per essere sincere ho sempre adorato la coppia Achille e Patroclo e ci son rimasta veramente male quando sono morti,quindi,ecco il mio tributo a loro:3 un bacione e a presto!!
*per chi non conosca il greco vuol dire “ti amerò per sempre”