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Autore: _Uneksia_    09/07/2012    3 recensioni
Quando Tarja venne allontanata dal gruppo, dopo la lettera aperta, si presentò ai Nightwish per un'ultima volta. Disse loro che non erano riusciti a capirla e a capire i suoi bisogni. Disse loro che il suo era l'ultimo saluto al gruppo e l'inizio di una nuova vita. Questa one-shot riporta i pensieri di un Tuomas dilaniato da un conflitto interiore e da una scelta, difficile ma seppur necessaria.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tuomas Holopainen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nota autore1: vi consiglio di mettere su la canzone qui citata, Kuolema Tekee Taiteilijan. Vi lascio il link qui di seguito. http://www.youtube.com/watch?v=HgqOy3OCoio




Avevo bisogno di stare solo, per un attimo.

Sebbene Tarja fosse di là, nel salotto di casa mia, a parlare con Emppu, Marco, Yukka.
A inveire contro di noi per non essere riusciti a capirla. Per non essere riuscita a capire il suo bisogno di Marcelo, di una famiglia, del suo amore.
A dire che ormai non aveva più senso continuare a ciarlare. Il suo sarebbe stato l’ultimo saluto a noi, ai Nightwish. Da qui, avrebbe cominciato una nuova vita.

Avevo paura. Non sapevo se questa fosse stata la giusta decisione da prendere.
Tutte le mie convinzioni erano svanite in un attimo. E ora non ero più sicuro di volerla lasciare andare sul serio.

Per un’unica ragione. Io amavo Tarja. L’amavo. Più di me stesso.

Sarei stato disposto a ritornare di là, a dirle di restare, a dimenticare tutto. Perché io, alla fine dei conti, avevo bisogno di lei.

Ma non potevo. Non potevo diventare di nuovo così debole agli occhi degli altri. Gli altri mi consideravano il Leader, quasi, e non potevo permettere di mostrar loro tutta la mia debolezza. Dovevo essere autoritario così come lo erano state le parole della nostra famosa lettera aperta.

Dovevo lasciarla andare, eppure non ne ero convinto.

Chissà perchè, ma la stanza insonorizzata sembrava essere stata fatta apposta per me. Forse per la sua aura mistica, forse per il mio bisogno di rifugiarmi nelle note nei momenti dolorosi. 
Questo era uno di quei momenti. Non avevo lacrime da versare, non avevo urla di sfogo da gettare fuori,avevo solo necessità di rifugiarmi in ciò che aveva la capacità di cullarmi nel suo abbraccio sin da quando ero bambino.
Accesi la tastiera me più vicina e iniziai a perdermi nel suo oblio.
 

Kerran vain haaveeni nähdä sain
En pienuutta alla tähtien tuntenut
Kerran sain kehtooni kalterit
Vankina sieltä kirjettä kirjoitan

 

Fu questa la prima melodia che la mia mente indirizzò alle mie mani. E la mia mente, da perfetta malvagia qual era, non fece altro che inserire la voce di Tar tra una nota e l’altra, cantando con la sua voce melodiosa quella canzone che avevamo scritto insieme, che significava tanto per noi.
Non solo per noi due, ma per noi tutti. Era il realizzarsi supremo, l’inizio della fine.

La Morte Crea L’Artista.

Luojani, luoksesi anna minun tulla siksi miksi lapseni minua luulee.

 
Era lei, l’inizio della mia fine. Tarja se ne andava dalla mia vita, per sempre. Non l’avrei più vista, non avrei mai più condiviso splendidi momenti con lei. Esserne consapevole faceva male. Mi sforzai di non pensare, sebbene la mia testa mi infilasse con insistenza la sua immagine davanti ai miei occhi. Lei. Lei che cantava. Lei che rideva. Lei che mi abbracciava, lei che mi osservava. Lei, che si allontanava per cominciare una vita nuova senza di me.
 

Sinussa maailman kauneus
Josta kuolema teki minusta taiteilijan



 

Una canzone, una ninna nanna quasi,un anestetizzante che avevo usato molte volte nei momenti bui della mia vita. Sapete, quando il Sole improvvisamente lascia il posto a una notte cupa e senza Luna. Ecco. Io ora avevo perso il mio Sole, per sempre.
 

Luojani, luoksesi anna minun tulla siksi miksi lapseni minua luulee
 

Sentii la porta della stanza aprirsi. Mi voltai, tacendo per un attimo i miei sentimenti trasformati in musica.

Era Marco. Il mio migliore amico.

“Tuom … “

Strano ma vero, lui aveva la capacità di denudarmi,riuscendo a comprendere ogni mio minimo stato d’animo.
“E’ andata. E’ andata via. So che sarà difficile, ma quella è stata la decisione giusta.”
“Non ne sono sicuro, Marco. Credo di essere stato troppo duro con lei. Quella lettera aperta è stata troppo dura. E rivederla qui dopo quell’episodio mi ha fatto capire quanto possa aver  sbagliato a usare quei toni.”
“Era l’unico modo, Tuom, lo sai anche tu. Ora dobbiamo ricominciare.”
“No, io voglio chiuderla qui. Non penso di farcela, Marco.”
“Ce la farai, amico mio. Ce la faremo. Riusciremo a rialzarci, vedrai. Troveremo un angelo capace di farci resuscitare.”
Gli sorrisi leggermente.  Forse aveva ragione, forse sarei riuscito a dimenticarla.
Marco mi capì al volo, e si allontanò dalla stanza con uno sguardo comprensivo.

 
Luojani, luoksesi anna minun tulla siksi miksi
lapseni minua luulee

 

 
Ripresi a lasciarmi cullare dalla musica. Solo dalla musica, non dalla sua voce. Solo dalla musica.
Avevo deciso, finalmente.
Non avrei mollato, i Nightwish avevano tutto il diritto di continuare a vivere.
Sì, aveva ragione Marco.
Sebbene io fossi morto con la mia Morte, qualche angelo riuscirà a risollevarmi.
A risollevarci.

Hyvästi, Kuolema.

 

Oman taivaan tänne loin
Anna minun päästä pois.


 

Spazio autrice: Moooooi! :3 Questa song-fic è una, se così la possiamo chiamare, personale reinterpretazione di quelli che sarebbero potuti essere alcuni dei pensieri di Tuomas sulla base dell'idea che egli fosse innamorato di Tarja. In realtà è stata la canzone ad avermi ispirato particolarmente per questa ff. 
Spero vi sia piaciuta. Grazie a chi leggerà e a chi lascerà un commentino, mi farete piacere. <3 
Frà. 
   
 
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