Una tranquilla serata in
famiglia
The past in the
present
ATTENZIONE SPOILER
per il finale della settima stagione di "Bones"
- No, non stasera
- Perché no?
- Perché.. sono un po’ stanca. Non mi va di
uscire. Angel stiamo a casa, vuoi?
- Ma ci sta aspettando Lorne nel suo locale, lo
sai.
- No, non ci aspetta. Giuro!
- Si invece! Buffy abbiamo un appuntamento con
lui, l’hai dimenticato?
- No, non l’abbiamo più.. ho disdetto la
prenotazione, ci andiamo domani sera, ok?
Appoggiato sul bancone della grande cucina, lui la
guardava trafficare fra i mobili. Buffy apriva e richiudeva nervosamente le ante
dei vari pensili, come se cercasse chissà ché. La conosceva troppo bene per non
pensare che stava tramando qualcosa a sua insaputa. Si muoveva troppo
velocemente ed evitava di guardarlo negli occhi. La vide aprire il microonde e
sbatterci dentro una quantità enorme di popcorn, poi preparò dei panini al
sesamo e della macedonia.
- Buffy? Cosa non mi stai
dicendo?
- Niente, proprio niente. Una ragazza non può
desiderare di stare a casa con il suo ragazzo vampiro, tenebroso affascinante
creatura della notte, e godersi una serata sola soletta con
lui?
- E Connor?
- Va bene, sola soletta con lui ..e con il figlio
adolescente di lui, che sicuramente approverà.
- Buffy
- Si, dico davvero. Connor adora i
popcorn.
- Buffy
Tentando di ritardare l’inevitabile arrabbiatura
che certamente sarebbe arrivata da Angel, Buffy si affacciò nell’ampio salone
della loro nuova casa e urlò verso le scale che portavano al piano superiore.
“Connor, sbrigati. Dai, sta per cominciare” Angel sentì un “arrivooo” poi sentì suo figlio che
sbatteva la porta della sua camera e si fiondava giù per le scale. Si, Buffy
tramava qualcosa con la complicità di Connor e come sempre lui si sentiva fuori
dal mondo.
Ridacchiò nervoso.
- Cosa? Cosa sta per cominciare? Buffy mi vuoi
spiegare perché hai disdetto la cena da Lorne?
- Angel, dai. Non essere il solito guastafeste
musone.. non mi va di uscire stasera! Tutto qui.
- Ma è una cena a lume di candela. Una cosa
romantica, come piace a te ..a noi
- Domani Angel. Il romanticismo sarà ancora tutto
lì, solo per noi. Promesso. Ma non stasera.
L’arrivo di Connor bloccò tempestivamente
l’imminente bufera. Ma era solo una tregua.
“Serve aiuto?” chiese.
Buffy annuì. “Prendi il vassoio, sistemiamo tutto
lì, non dimenticare la vaschetta del gelato e la coca cola” Connor si aggirò fra
i vari scafali sorridente “..e i panini?”
Guardò suo padre che stava lì immobile, con le
braccia incrociate al petto e il suo umore era decisamente tendente all’oscuro.
Connor, come Buffy, era abilissimo ad intercettare gli stati d’animo di Angel, e
come Buffy, era bravissimo a sedarli. “Ti scaldo un po’ di sangue,
papà?”
- Vaschetta di gelato, coca cola, panini,
popcorn.. ma cosa..? disse Angel seccato.
- ..e sangue!
Si affrettò a precisare Connor, mentre Angel stava
perdendo davvero la pazienza.
- Qualcuno qua vuol dirmi cosa sta
succedendo?
- Stiamo solo cenando Angel, come tutte le sere.
Solo che.. stasera ceniamo davanti alla..
Connor si sforzò di non ridere e con il vassoio in
mano, si diresse veloce verso il salone. Meglio lasciarli soli, Buffy sapeva
benissimo come difendersi e Connor trovava divertenti il loro
litigi.
“Buffy” Ringhiò Angel minaccioso “Davanti alla?
Davanti a che cosa?” chiese, cominciando a capire ciò che stesse accadendo “Non
dirmi che.. No, dimmi che non è vero.. ”
Buffy sorrise seduttiva. “Una tranquilla serata
con il mio fidanzato vampiro.. davanti alla tv” Corse in salone per evitare che
Angel la vedesse ridere. Meglio non esagerare, Angel infuriato non era affatto
divertente. Anche se, ammise con se
stessa, lui era molto sexy quando si infuriava, e lei sapeva sempre come fare
per sedare la sua ira. Era The Chosen One, dopotutto.
Posò i panini sul tavolino e ne porse uno a
Connor, che si era sistemato per benino, seduto per terra ai piedi del grande
divano. Con in mano il telecomando, cercava il canale giusto. Addentò il panino.
“Uhm. Formaggio e prosciutto crudo senza pomodoro. È da favola. Sei mitica
Buffy”
Angel si affacciò e sbirciò da lontano. Sorrise.
Gli piaceva un sacco vedere quei due insieme. Loro si conoscevano poco in
realtà. Connor stava ancora a casa dei Reilly, i genitori adottivi, ma di
recente trascorreva sempre più tempo con Angel e Buffy. A dire il vero, Connor
non stava proprio dai Reilly, stava al college e nei fine settimana passava a
salutarli un momentino, ..e Buffy, tutte le volte, lo invitava a restare
..e lui, tutte le volte,
accettava.
Buffy voleva aiutare Angel a ricostruire il
rapporto con suo figlio e ad essere sinceri, lei ci riusciva alla grande. Connor
aveva ricominciato a chiamarlo papà e
certamente accettava con sempre maggior serenità, il fatto che lui non era un
padre normale, ne mai lo sarebbe stato.
Ciò che maggiormente impressionò Connor, fu il
fatto che Buffy amasse Angel. Per lui fu uno shock, ma in senso positivo. Se suo
padre era riuscito a farsi amare per sino dalla sua nemica naturale, la slayer, significava che in lui vi era
qualcosa di speciale e cominciò a guardarlo con occhi diversi, fino ad accettare
la sua natura di vampiro. Angel doveva davvero molto a Buffy, per averlo aiutato
a riconquistare la fiducia e l’amore di suo figlio.
Si avvicinò a loro, sedendosi accanto a Buffy.
Ormai aveva capito che avevano programmato questa serata da giorni e aveva anche
capito perché. Stasera andava in onda il loro telefilm preferito e non
l’avrebbero perso per nessuna ragione al mondo. Ciò non significava che lui
fosse contento. Primo perché odiava stare davanti alla tv, lui decisamente
preferiva un buon libro, e secondo perché detestava quel telefilm in
particolare. Lui aveva le sue buone ragioni, naturalmente. Angel aveva sempre delle buone ragioni per
comportarsi come si comportava.
- No, adesso voi due mi spiegate cosa ci trovate
di così interessante in quel telefilm, perché è questo il motivo del vostro
agitarvi avanti e indietro per la cucina, non è vero?
“Scherzi?” Disse Connor “È fighissimo. Io sto
studiando un sacco delle cose di cui parlano in questa serie, solo che la mia
prof è molto più pallosa della protagonista del telefilm”
Il sorriso di Angel si addolcì. “Davvero? Stai
studiano quel genere di cose?” -
“Uhm uhm”
“Inoltre” disse Buffy, accoccolandosi fra le sue
braccia “Io trovo che..”
“Non dirlo.. Buffy, per favore..” piagnucolò
Angel. Ecco il motivo del suo odio verso il telefilm. Tutte le volte, Buffy
diceva questa cosa che lo faceva
infuriare oltre ogni limite.
Incurante delle sue suppliche, Buffy continuò “Io
trovo che il tipo sia molto sexy. Un
vero uomo, come non se ne trovano più. Quando tira fuori il distintivo è
irresistibile, sexyssimo”
Connor rise. Ecco, questa era un'altra cosa che lo
univa a Buffy. Sembrava che lui fosse nato con la risata incorporata quando si
trattava di Buffy. Rideva a tutte le sue battute ..e Angel ogni volta
capitolava. Vederlo ridere gli piaceva tantissimo.
- Angel, smettila di essere geloso” continuò Buffy
“Ti ho già detto perché mi piace quest’attore
- Buffy.. NON-DIR-LO” supplicò ancora Angel,
ringhiando minacciosamente.
Ovviamente lei non l’ascoltò “Mi piace perché.. Io
trovo che il tipo, ti somigli
moltissimo”
- Non mi somiglia affatto.. avanti Buffy, ma l’hai
visto bene?
- Buffy ha ragione, papà. Ti somiglia un casino..
certo, se tu usassi giacca e cravatta e quel tipo di cinta. Usi quel tipo di
cinta?
- Cinta? Quale cinta?
- Ti somiglia davvero tanto, è impressionante la
somiglianza. Hai mai pensato di fare l’attore?
- L’unica differenza è.. si, proprio come ha detto
Connor, è il modo in cui veste. Se indossasse una lunga giacca in pelle nera,
sarebbe la tua copia perfetta.. beh, naturalmente con qualche anno in più. Lui sembra te, ma come saresti fra dieci
anni.. se tu potessi invecchiare, naturalmente. Si, saresti esattamente come lui
..e quando indossa quei giubbini in pelle o in jeans ..è così sexy. Ti somiglia
tanto.. stesso identico sorriso, dolcissimo” Vedendo la faccia infuriata di
Angel, lo baciò a fior di labbra “Ma tu sei unico e irripetibile.. nessuno è
come te”
Angel ridacchiò nervosamente e decise di non
dargliela vinta. Aveva la sua dignità da difendere
- Non capisco come voi due riusciate a mangiare
vedendo queste schifezze. In questo telefilm, fra le altre cose, non fanno altro che
inquadrare corpi umani decomposti in modo orribile. È stomachevole. Quel tipo ad
esempio, quello che lavora con loro, sembra che abbia un orgasmo quando esamina
vermi, mosche e altre schifezze varie. Tra l’altro il suo viso mi è familiare,
era uno che lavorava per la Wolfram&hart.. non mi stupirei se dietro a
questo ci siano proprio loro.
- Andiamo Angel, hai idea delle schifezze che
maneggiamo noi tutti i giorni? viscere di demoni puzzolenti, e tutto il resto..
Poi non credo che centri la W&H. Angel, questa è
finzione.
Buffy sfoderò un sorriso che avrebbe sciolto
ghiacciai e Angel non aveva difese davanti a quel sorriso, come sempre non
poteva resisterle e sorrise a sua volta, ma fece comunque un altro inutile tentativo. Pensava con nostalgia
alla cena da Lorne, accidenti ci aveva messo dei giorni per organizzarla, aveva
anche concordato la musica adatta e adesso andava tutto all’aria
per..
- Bones. Ma che razza di nome è Bones?
Potevano sceglierlo meglio il titolo
- Bones è il sopranome che Seeley ha messo a Temperance, io trovo che sia romantico invece
- Oh, siamo già passati al tono confidenziale.
Seeley? Lo chiami anche per nome adesso?
- Comunque, papà.. quel tipo che hai detto, non
lavora per loro. È un tirocinante e si vede con la figlia di Cam. La dottoressa Saroyan, il capo del
Jeffersonian.
- No, non quello. Io parlavo del tipo in camice
blu, il tipo che sta con Angela Montenegro.
- Allora non è vero che non lo guardi. Dai Angel,
confessa che un po’ ti piace. Comunque il tipo di cui parli è Hodgins. Lui è un
entomologo.
- Ho altra scelta? Certo che lo guardo. Tutte le
settimane mi costringete a questa tortura. Sono stato per cent’anni all’inferno,
ma questo è mille volte peggio.
- Ah si, Hodgins.. ma con la W&H non centra. Papà devi
smetterla di vedere il male ovunque.
- Però tuo padre ha ragione, Connor. Anche a me
pare di vedere dei volti noti. La cameriera del
Royal Diner ad esempio. Mi ricorda la cuoca del liceo, quella che voleva
avvelenarci con il veleno per topi ..quel giorno è stato indimenticabile per
me..
Angel
sorrise ricordando l’accaduto. “Già. Gli aspetti del demone. Davvero
indimenticabile”
-
No, non per quello. È
indimenticabile quello che mi ha detto quella mattina.. quando sono uscita da
scuola e volevo leggere i tuoi pensieri.
Angel
rise ricordando la scena. Buffy era ossessionata dalla gelosia per Faith, ma non
avrebbe dovuto. Lui, in duecento cinquanta anni, aveva amato solo lei e nulla
era cambiato da allora. Dimenticando la presenza di Connor, la baciò e lei
rispose con passione. Sussurrò qualcosa che aveva il sapore di una dolce
promessa. “Dopo.. solo noi due.. nel nostro gigantesco letto..” Quelle semplici
parole, sedarono definitivamente l’ostilità di Angel e la baciò ancora “Si,
dopo”
-
Dovete proprio farlo davanti a me? disse Connor ridendo, mentre andava in onda
la sigla di Bones e Angel si sistemò meglio nel divano, abbracciando Buffy e
portandola più vicina a sé.
-
Ok, sono con voi, guardiamoci sta
tortura. Sia ben chiaro che è l’ultima volta però.
-
È l’ultima sicuramente. Questo è
l’episodio che conclude la stagione - disse Connor e
continuò
- È un episodio particolare, ho visto il trailer,
sembra interessante. Pare che Bones e Max..
- NO. Connor, fermati lì. Disse Buffy urlando con
veemenza
– Sono stata lontana dagli spoilers per tutta la
settimana. Non voglio sentire niente, taci o..
Vedendo la sua faccia preoccupata, finì la frase
sorridendogli con dolcezza. Per lei era difficile arrabbiarsi con lui, certe
volte sembrava così indifeso e le ricordava l’Angel dei primi
tempi.
- ..o
niente gelato. Sorrise. - Dico davvero Connor, non amo gli
spoilers.
Angel li osservava in silenzio. Connor aveva
sorriso alle parole di Buffy ed era strano per lui. Lei si era rivolta a Connor
trattandolo affettuosamente come si fa con un bambino e lui aveva accettato la
cosa senza difficoltà, anzi sembrava gradire molto. Forse era proprio di questo
che aveva bisogno suo figlio? Possibile che lo conoscesse così poco? “Chissà se
c’è Parker in questo episodio” disse Connor e Buffy prevenendo la domanda di
Angel, aggiunse “è il figlio di Booth, ma non vive con lui, credo gli piacerebbe
stare di più con il padre..” Angel annuì, sentendosi improvvisamente a disagio.
Connor, inconsapevolmente, lo
rassicurò. “Parker adora il padre, ma a lui sta bene così. Non ha bisogno di
stare sempre con lui, sa comunque di essere amato”
Angel allungò la mano verso la lampada che stava
nel tavolino lì accanto e la spense. La sala adesso era illuminata solo dalla
luce blu della tv e Buffy si accoccolò ancora una volta fra le sue braccia. Lo
guardò per un attimo e comprese che aveva l’anima in subbuglio. Angel aveva
bisogno di oscurità. In qualche modo, pur non volendo, avevano toccato un nervo
scoperto e quando Angel si sentiva minacciato, si rifugiava nella sua tanto
amata e odiata oscurità. Intrecciò la mano con la sua che significava “Non sei
solo, non più. Io sono qui e ti amo”
Il silenzio avvolgeva la sala. Le voci che
arrivavano dalla tv catturavano completamente la loro attenzione, tutti erano
assorti nell’ascolto ..compreso Angel. Se un osservatore esterno avesse potuto
vederli adesso, mai e poi mai avrebbe pensato, che queste tre persone, nelle
loro vite avevano vissuto l’orrore, più e più volte. Tutti e tre avevano
ricevuto un biglietto di andata e ritorno per l’inferno, passando dal paradiso.
Tutti e tre avevano vissuto il dramma della separazione, della solitudine più
profonda e avevano conosciuto il dolore. Tutti e tre erano dei sopravvissuti e
tutti e tre avevano un disperato bisogno l’uno dell’altro. Una famiglia unita
era tutto ciò che desideravano ..e adesso pareva che il loro desiderio fosse
stato esaurito.
Spruzzarle acqua sulla fronte sembra un modo
eccellente per contrastare il peccato che sembra aver commesso prima di nascere.
Le parole di Temperance
riecheggiarono nel silenzio e Angel notò un leggero sussulto sulle spalle
di Connor. Era un movimento quasi impercettibile all’occhio umano, ma i battiti
del cuore che acceleravano confermarono che stava accadendo qualcosa.
“Connor? è tutto ok?” Senza voltarsi, lui rise
continuando a guardare la televisione. Sapeva che suo padre aveva notato il suo
nervosismo e voleva sviare l’attenzione.
- Bones ha una visione tutta sua della vita.
Inoltre è atea.. condivido il suo punto di vista. La razionalità può essere un
ottima amica, a volte!
- Tu sei.. ateo? - Chiese Angel
casualmente.
- No, ma odio i fanatici religiosi e questa cosa
del battesimo mi sembra una inutile pratica medioevale. Non ha alcun senso, un
bambino non può aver commesso alcun peccato. Non c’è alcun demone da scacciare
dentro di lui. Forse il suo unico peccato è stato proprio quello di nascere. È
questo il peccato originale. Forse non sarebbe dovuto nascere, ma un bambino non
chiede mai di venire al mondo. Non è colpa sua.. Bones ha ragione.. Comunque,
dentro l’acqua santa sicuramente qualcosa c’è.. visto che per i vampiri è
letale..
Angel sentì il bisogno di stringere la mano di
Buffy un po’ più forte. Il fantasma di Daniel Holtz era lì con loro. Perché il
suo passato si ostinava a tornare prepotentemente nel suo presente? Connor non
si voltò neanche un istante a guardarlo e Angel, ancora una volta, scelse il
silenzio.
- Avanti Sweets, è ovvio che è stato Pelant. Che
c’è? non ti fidi di Booth? - Sbottò Buffy ..e continuò.. “Sweets mi piace un
sacco, mi ricorda Lorne. Dispensa a tutti i suoi preziosi consigli ed è
divertente vedere Booth che si scoccia quando lo fa ..un po’ come ti scocci tu
quando Lorne ti legge, anche se non canti davanti a lui. Si, Lorne è il nostro
psicologo”
- Ma come ha fatto quel pazzo a cambiare le loro
suonerie? - Chiese Connor
- Shhh.. fatte silenzio per favore? Mi sa che per
l’antropologa si mette male. A quanto pare non ha detto tutto al suo partner ..e
chi è Caroline? - Disse Angel.
- Il procuratore. Si è vista all’inizio, in
tribunale. Lei sta dalla loro parte -
Rispose Connor.
- B&B si sono baciati per la prima volta
grazie a lei. Sotto al vischio. Romanticissimo - Sospirò Buffy.
- B&B? non capirò mai perché si chiamano fra
loro usando il cognome - borbottò Angel, ma divenne attentissimo quando sentì
una frase che lo colpì molto.
A
volte.. dobbiamo lavorare un po’ al di fuori del sistema, Bones.. Per il bene
superiore.
Angel non fu l’unico ad essere colpito. Anche
Buffy e Connor parvero pensierosi. Le parole di Booth erano così maledettamente
familiari per loro. Agire per il bene
superiore. Non era quello che avevano sempre fatto? Essere eroi e salvare il
mondo, talvolta comportava anche dover lavorare al di fuori del sistema. Angel
più di tutti, si era spinto oltre tantissime volte.
- Bones non ha detto nulla a Booth, ma l’ha fatto
per proteggerlo. Sa che per lui sarebbe difficile agire contro la legge. Lei può
farlo, Bones è una scienziata, mentre Booth è il sistema.. inoltre, lui può
aiutarla solo se rimane dentro il sistema. So bene come vanno queste cose, e
mentire talvolta è necessario ..anche se la verità può far male – disse Buffy
rivolta ad Angel, ricordando che tanti anni fa, lui disse proprio qualcosa del
genere riferendosi al suo passato.
Connor invece pensava al grande sacrificio che
Angel aveva fatto per lui. Per salvarlo dal suicidio, aveva fatto un patto con
il diavolo, letteralmente. Per dare a lui una vita felice, era diventato capo
della W&H, i suoi peggiori nemici e lui aveva combattuto per anni contro
loro. Angel era uscito dal sistema
per combattere il male dal suo interno, ma l’esperienza di suo padre gli aveva
insegnato che era un gioco molto pericoloso. Se non si era abili nel manovrare i
fili, il male poteva anche fagocitarti al suo interno e sarebbe stato difficile
uscirne.
Si voltò a guardarli, erano entrambi pensierosi.
Connor aveva saputo che Buffy non aveva approvato la scelta di Angel e fra loro
c’erano state delle pesanti incomprensioni. Solo dopo la grande apocalisse si
erano ritrovati fianco a fianco e se Buffy non fosse arrivata a salvarlo, adesso
lui sarebbe morto, insieme a tutta Los Angeles. Era immensamente grato a Buffy
per ciò che aveva fatto, se Angel fosse morto in quella battaglia, lui sarebbe
impazzito per il senso di colpa. Buffy era arrivata con il suo esercito di
slayers e avevano vinto. Il drago era morto.
Durante la pausa pubblicitaria, si alzò e andò in
cucina. Preparò tre coppe gelato, sapeva che di tanto in tanto Angel mangiava
qualcosa di solido, sebbene non lo nutrisse e pensò che stasera era una di
quelle volte. Tornando, si sedette sul bracciolo del divano accanto al padre e
gli posò casualmente una mano sulla spalla. “Ti va un po’ di gelato?” gli
chiese, porgendo poi l’altra coppa a Buffy. Angel annuì. Quel lieve contatto
fisico lo fece trasalire, raramente Connor si lasciava andare ad effusioni con
lui e lo apprezzò molto. “Grazie, Connor. Si, mi va”
Buffy intanto li guardava in silenzio. Quei due
avevano ancora tanto da dirsi, ma ci sarebbe voluto del tempo prima di
allontanare tutto l’orrore che avevano vissuto. Lei conosceva pochissimo Connor,
ma ciò che vedeva le piaceva molto. Certamente condividevano qualcosa di
importante per entrambi che li univa a livello profondo. L’amore di e per Angel.
- Voi due vi somigliate molto - disse infine
Connor, “..e somigliate anche a B&B.. ma..” Angel rise “Di nuovo con questa
cosa delle somiglianze? Io non somiglio a quel tipo..” Buffy però era curiosa di
sentire cosa avesse da dire Connor e lo incitò a continuare.
“Non intendo fisicamente, papà.. voglio dire che
tu e Buffy siete simili per certe cose e siete simili anche a quei due.. ma a parti invertite.. Buffy è la legge
e agisce all’interno del sistema, non ha scelta e quindi è simile a Booth. Tu
invece, forse anche per la tua natura non
umana, spesso sei sceso a compromessi e hai aggirato il sistema, talvolta
inerpicandoti in sentieri davvero irti. Per fare la cosa giusta, spesso hai
rischiato molto e in questo sei simile a Bones..”
Buffy concordava con lui, ma sentì il bisogno di
fare delle precisazioni. Era importante che Connor sapesse ed era importante che
non si facesse delle idee sbagliate sul suo iniziale mancato appoggio ad Angel.
Era vero che lei non approvava il fatto che stesse alla W&H, ma era anche
vero che all’epoca non aveva tutte le informazioni necessarie. Non conosceva le
reali motivazioni di Angel, lei era stata informata da Andrew su quanto stesse
accadendo a Los Angeles, ma lui non era certo un tipo di cui fidarsi. Sapeva
anche che Connor aveva saputo alcune cose da Spike, e conoscendolo, era certa
che lui avesse colorito al quanto il racconto.
- Connor.. non so esattamente cosa sai di ciò che
è accaduto quando tuo padre andò alla W&H, ma sappi che se non approvavo era
solo perché ero all’oscuro del motivo della sua decisione. Allora io stavo in
Europa e le notizie che arrivavano da Los Angeles non erano confortanti. Ma
tutte le mie informazioni provenivano da altre fonti, non parlai mai
direttamente con Angel. La notte prima che a Los Angeles scoppiasse
quell’inferno, lui mi chiamò e mi disse tutto. Mi parlò di te, del fatto che
nessuno ricordava più la tua esistenza e che proprio il giorno prima eri
comparso alla W&H insieme alla tua nuova famiglia. Quando seppi la verità,
appoggiai Angel.
Connor annuì. Ascoltava con attenzione e non si
accorse che la pausa pubblicitaria fosse finita. Quello di cui parlava Buffy,
era un milione di volte più interessante di qualsiasi altra cosa, e sapeva anche
che Angel, non gli avrebbe mai detto molto altro. Invece lui voleva sapere.
- Tuo padre era.. beh sarà lui a dirtelo se vorrà,
diciamo che sentì il bisogno di parlare con me, l’unica persona di cui ancora si
fidava. Fred era morta, così come Cordelia e di Wesley, in quel momento, non si
fidava affatto, visto che aveva rotto l’incantesimo che ti permetteva di avere i
ricordi di un infanzia felice. Difficile fidarsi di lui, almeno in quel momento.
Quindi chiamò me e quando seppi la verità, approvai incondizionatamente la sua
scelta. Non solo approvai, ma posso assicurarti, che io stessa, se mi fossi
trovata davanti ad una situazione simile, avrei fatto esattamente la stessa
cosa.. Ci sono momenti in cui è necessario agire seguendo il cuore. Io non
sempre ho agito all’interno del sistema e quando è accaduto era solo perché
ascoltavo il mio istinto e il mio cuore. Quando tuo padre tornò dall’inferno, lo
tenni nascosto da tutti, lo curai e non dissi a nessuno che era tornato. Il sistema non avrebbe capito, ma io sapevo che dovevo agire così.. e non mi
sbagliavo. Lui è diventato l’eroe di Los Angeles, sapevo che salvandolo, stavo
anche salvando il mondo. Se lo avessi abbandonato al suo destino, se non avessi
creduto in lui, anche quando tutti lo volevano morto.. anche quando tutto era
contro di lui, non sarebbe diventato ciò che è oggi, tu non saresti nato e ora
nessuno di noi tre sarebbe qui. Capisci cosa voglio dire Connor? A volte devi
seguire solo il tuo istinto..
Connor annuì ancora, ma Buffy era preoccupata che
lui fraintendesse il suo discorso.
- Connor, ovviamente non sto dicendo che si deve
agire al di fuori della legge. Ad un certo punto qualcuno deve tracciare una
linea e guarda caso, tocca sempre a me, perché sono la slayer. Un manuale per
orientarsi non c'è, e le regole umane non valgono nel nostro mondo. Ci sono solo
io. Nel nostro mondo, sono io la legge. Dissi queste stesse parole a Xander,
quando voleva che non uccidessi Anya, ma lei aveva scelto di essere ancora un
demone della vendetta e io dovevo fare il mio dovere. Tuttavia, le regole rigide
non sono la mia specialità. Ho mandato al diavolo il Consiglio degli Osservatori
..anche quella volta uscii dal sistema.. talvolta non ci rimane altra
scelta..
- Hai mandato al diavolo i tuoi capi? – chiese
Connor – Perché? –
- Sempre per salvare tuo padre, ma questa storia
te la racconto un'altra volta.
Connor tornò a sedersi per terra, stava
comodissimo sui cuscini e comunque gli metteva soggezione sedersi accanto a
loro. Sebbene lei le piacesse molto, Buffy non era sua madre e in quella casa
lui era solo un ospite. Molto meglio non essere invadenti. Preferiva evitare il
contatto visivo con sua padre, almeno al momento, perché non avrebbe saputo cosa
dirgli, ma il modo in cui Buffy parlava di lui lo colpì molto. Un fatto era
certo, lei lo amava davvero tantissimo ..e se lei lo amava, perché non avrebbe
potuto farlo anche lui?
Buffy invece non faceva che guardare Angel. Voleva
la sua approvazione e pensò che forse non avrebbe dovuto parlare così a Connor.
Le loro cose, dopotutto, riguardavano solo loro due e non voleva intromettersi
nelle questioni padre-figlio. Angel invece era felicissimo per ciò che aveva
detto e sicuramente approvava. Con un movimento circolare del pollice, le sfiorò
una mano, e poi la strinse fra le sue. Le sorrise annuendo e lei seppe che tutto
era a posto.
- Questo bastardo sta manipolando tutti – disse
Connor - ..e qui Booth somiglia davvero a papà, l’ha pestato per benino, ma ora
quel verme è riuscito a fregarlo. Lui è libero e Booth è fuori dal caso ..così
come lo è Bones.
- Anche Sweets è fuori dal caso? – Urlò Buffy – Le
cose si mettono male, spero che Bones non finisca in carcere ..se io fossi lei,
scapperei. Prenderei mia figlia, mi nasconderei da qualche parte e continuerei a
lavorare per dimostrare la mia innocenza.
- Anche il procuratore ha scelto di stare fuori
dal sistema. Sta passando informazioni al sospettato e sta ritardando l’arresto
..e non dovrebbe – disse Angel sottovoce
- Crede nell’innocenza di Temperance – aggiunse Buffy – tutti credono in lei, è fortunata.
Ha degli amici sinceri che non la mollano quando le cose si complicano. Angela è
fantastica..
Angel sapeva bene a cosa si riferiva Buffy e non
poteva che essere d’accordo con lei.
- Hai detto che scapperesti, Buffy. Perché? –
chiese Connor.
- Perché è esattamente quello che ho fatto in una
situazione simile. Ero ricercata dalla polizia, la mia accusa era identica a
quella di Bones. Omicidio di primo grado. Ma io ero innocente, fu Drusilla ad
uccidere Kendra, il sistema non mi
avrebbe creduta. Difficile dire che l’assassina era una pericolosa vampira
psicopatica. Fui espulsa dal liceo, tutto era contro di me, persino mia madre.
Tuo padre era morto. Morto per mano mia. Per salvare il sistema dovetti uccidere l’uomo che
amavo, ma nonostante ciò, il sistema mi cacciava via. Così scappai a Los
Angeles, mi creai una nuova identità e.. sperimentai..
- L’inferno.. – disse Angel con un fil di voce,
visibilmente turbato.
Connor sentiva il cuore in gola.. un giorno di
questi avrebbe parlato con Buffy da solo, c’erano molte cose che voleva sapere.
Di lei, di suo padre.. Non sapeva che lei lo avesse ucciso e questa era un'altra
cosa che li univa. Anche lui aveva tentato di uccidere Angel, anche se per
motivi diversi. Sentì una mano che gli scompigliava i capelli e si voltò di
scatto irritato, odiava quando qualcuno lo faceva. Quando si accorse che era
Buffy, inspiegabilmente si tranquillizzò. Lei sorrise e disse qualcosa che lo
fece sentire in pace con il mondo “Credevi di essere
l’unico?”
Angel non si perdeva neanche una piccola briciola
delle loro interazioni. Ora preoccupato, ora felice, ora disorientato e
spaventato. Percepiva i loro molti stati d’animo che cambiavano velocemente,
quasi come se seguissero il ritmo imposto dal telefilm. La tranquilla serata
davanti alla tv, si stava rivelando più profonda e intensa di quanto avesse
immaginato.
- No Cam, non farlo. Cavolo, lo capisci che così
verrà arrestata? – Urlò Connor
- Non ha altra scelta – disse Buffy. “Se non fa
così, anche lei verrà estromessa dal caso. Poverina, chissà cosa ha provato
quando ha capito che doveva farlo, lei crede nel sistema”
- Ha provato quello che hai provato tu quando hai
dovuto uccidermi. Ha provato quello che ho provato io quando ti lasciai e quando
cancellai il giorno che non è mai esistito, o quando cancellai i ricordi di
Connor. Ha provato quello che ha provato Gunn quando uccise sua sorella. Ha
provato quello che ha provato Wesley quando rapì Connor - disse Angel con
enfasi
Connor, punto sul vivo, si voltò di scatto verso
Angel e quasi urlando disse
- Wesley non mi sembra l’esempio adatto. C’è una
bella differenza. Wesley poteva evitare di fare quello che ha fatto, non direi
che è la stessa cosa
- Tu dici? Non c’è poi così tanta differenza. Deve
essergli costato molto fare quello che ha fatto, ma tutte le prove erano contro
di me. Lui era certo che io ti avrei.. Il
padre ucciderà il figlio. Lui ti ha protetto, Connor e ha protetto anche me,
rimanendo dentro il sistema.
- Direi che ne è uscito invece - Inveì Connor - Eri tu il sistema, e lui
ti ha tradito.. –
Angel trasalì, questa era una novità. Una
piacevole novità. Suo figlio lo apprezzava, tanto da consideralo addirittura il
sistema? Ne fu felice, ma no, lui non era il sistema. Lui era solo
Angel.
- Io non ero il sistema. L’unico sistema a cui
dobbiamo obbedire è la lotta contro il male ed è esattamente ciò che ha fatto
Wesley. Ha messo da parte il cuore e ha ascoltato la ragione. È rimasto dentro
il sistema. Cioè, proteggere gli indifesi che era il nostro moto, come ben sai
..e tu eri indifeso. Doveva salvarti ad ogni costo.
- Peccato però che la profezia fosse falsa, mentre
le prove che ha esaminato Cam sono reali. Le ha controllate un infinità di volte
prima di decidere – disse Connor alzando la voce.
- Anche in questo caso, le cose non sono poi così
diverse. Cam ha esaminato una falsa
prova, visto che è stato Pelant a mettere quei capelli nell’auto di Bones.
Proprio come ha fatto Wesley che ha tradotto una falsa profezia. In base alle
informazioni che aveva, lui ha agito per il meglio. Non poteva fare
diversamente. Tutto era contro di me, come tutto è contro
Bones.
- Perché lo difendi, papà? Certo, lui non ha
dovuto crescere in un inferno con uno psicopatico.
- No Connor, in quella dannata storia, Wesley è il
solo unico vero eroe, l’ho capito solo tempo dopo. Ha certamente commesso degli
errori, ma solo ora so quanto lui ci amasse entrambi.
Spero che Cam sia contenta. Se non avesse
detto tutto, non ci troveremo in questa posizione.
Connor trasalì a quelle parole. Angela aveva detto
più o meno quello che lui pensava di Wesley
Angela,
stammi bene a sentire. Tutti noi abbiamo fatto quello che Pelant si aspettava,
tranne Cam. Grazie a lei, voi cervelloni seguite ancora il caso, che è ciò che
Pelant teme più di ogni altra cosa. Finché il Jeffersonian rimane in gioco, i
buoni hanno ancora tempo per lottare. Vuoi la mia opinione? Cam Saroyan finora
si è rivelata l'eroina di questa storia. Mi hai capito bene,
tesoro?
Angel trasalì a quelle parole. Caroline aveva
detto più o meno quello che lui pensava di Wesley
Si.
Connor annuì insieme ad Angela. Si, anche lui aveva capito bene.
Wesley non era suo nemico
Buffy non era intervenuta, erano così i rari i
momenti in cui Angel parlava con suo figlio, e lei non voleva interferire.
Certo, era difficile non dare ragione a Connor. La scelta di Wesley aveva
cambiato la sua vita per sempre e si chiese cosa avrebbe fatto lei al suo posto.
Avrebbe sicuramente parlato con Angel e non avrebbe creduto alla profezia, ma
era davvero difficile giudicare Wesley. Come aveva detto Angel, tutto era contro
di lui e Holtz era stato abile a manipolarlo. Il suo unico rammarico era per il
fatto che Wesley non avesse chiesto il suo aiuto. Avrebbe potuto portare Connor
da lei..
- Wes voleva portare Connor a Sunnydale, non
voleva certo consegnarlo ad Holtz – disse Angel
Rispondendo alla domanda inespressa sia di Buffy
che di Connor, Angel continuò. “Me lo disse la notte prima della battaglia, poco
prima che morisse. Mi disse che voleva portare Connor da te sapendo che tu
l’avresti protetto, nessuno l’avrebbe cercato nella città della cacciatrice. Se
il suo piano avesse funzionato, Connor sarebbe cresciuto con te. Quando tu
avresti scoperto che la profezia era falsa, Connor sarebbe tornato da me. Quella
notte, dopo aver parlato con Wes, ti chiamai e ti parlai di Connor. Pensai che
fosse giusto così.. ed è da allora che noi due ci siamo ritrovati. Se adesso
siamo qui insieme, in parte lo dobbiamo ad Wesley”
Buffy annuì. Questo cambiava molto le cose e
cambiava anche la sua opinione su Wesley.
Angel sorrise ricordando una cosa che aveva detto
Wesley e Buffy volle sapere. “No, niente” disse Angel ridendo “Nulla che ti
riguardi” – “Angel? sicuro? ..ok, dopo me lo dirai
certamente”
- Shhh.. fai silenzio, sta per finire. Non vorrai
perderti la scena madre? - disse ridendo ancora.
Sullo schermo scorrevano le scene del battesimo di
Christine e Buffy si commosse. Accidenti
è solo un telefilm, pensò fra sé. Si commosse davvero tanto quando sentì
Temperance dire..
Ti amo
Booth. Non voglio che tu pensi che Christine è l'unico motivo per cui stiamo
insieme.
..e quando Seeley la baciò pensò che era davvero
dolce. Oh Angel aveva un bel dire con quel suo No, No e No. Seeley gli
somigliava come fosse il suo gemello. Gli somigliava anche nei gesti e nelle
parole.. quante volte, dopo averla baciata, Angel le aveva detto la stessa
frase?
Andrà
tutto bene.
- Hey? – disse Angel abbracciandola. Lei tirò su
col naso e sorrise imbarazzata “Lo so, è solo finzione, ma queste scene mi
commuovono sempre.. sono una tale stupida, a volte”
Dalla commozione passò velocemente all’ira, quando
vide la scena successiva. “No, ma non possono fare questo, non possono.. Non può
finire così.. Cavolo, ci sono volute sei stagioni perché riuscissero a stare
insieme e ora si separano di nuovo. Non è giusto ..e non sapremo come va a
finire fino a settembre.. questo finale di stagione è troppo triste.. Odio con
tutta me stessa quando due persone che si amano non possono stare insieme. È una
crudeltà..”
- Max, ma certo, era prevedibile che aiutasse sua
figlia a scomparire dal sistema – disse Angel
Connor si voltò a guardarlo – Già! I padri.. farebbero di tutto per
proteggere la loro famiglia.
Angel annuì e non gli sfuggì il plurale. I padri?
a chi si riferiva esattamente Connor? a Laurence Reilly o a Daniel Holtz? ..o a
lui. Lui era il suo unico vero padre. Inconsciamente serrò i pugni, era
difficile ammettere, anche con sé stesso, che odiava la situazione attuale.
Odiava che Connor chiamasse papà anche Laurence Reilly ..ma mai e poi mai
l’avrebbe detto a suo figlio.
- Max è sempre stato fuori dal sistema. Sa cosa
accade quando il sistema ti si rivolta contro. Disse Buffy
- In un certo strano modo contorto, Max mi ricorda
Spike. Perennemente fuori dal sistema, e non sempre per nobili motivi – replicò
Angel.
Connor rise – Spike è simpatico, a volte ci
ritroviamo da Lorne.. mi racconta un sacco di cose divertenti. È passato anche a
salutarmi al college una sera, e ha fatto ridere tutti i miei amici –
Angel non sopportava che lui si vedesse con Spike,
ma anche stavolta non commentò. Spike giocava a fare il fratello maggiore con
suo figlio e Angel aveva saputo da Lorne, che una volta si erano ubriacati nel
suo locale, o per meglio dire, Connor era ridotto male dopo aver bevuto per
tutta la notte, mentre Spike continuava a riempirgli il bicchiere ed era
tutt’altro che alticcio. Costituzione da vampiro. Era stato Spike a spingere
Connor a bere, l’aveva sfidato dicendogli che lui era troppo esile e troppo
giovane per sopportare l’alcool e che non poteva competere né con lui, né con
suo padre. Gli parlava dei bei vecchi tempi, quando bevevano per tutta la notte senza mai
crollare, e non si riferiva solo
all’alcool. Ovviamente Spike dimenticava di dire che quello era
Angelus. Lorne pensò che lo facesse a posta, quindi informò Angel, e lui si
infuriò molto. Si fece promettere, che se fosse accaduto di nuovo, doveva
chiamarlo subito. Ovviamente cercò Spike e lo convinse a non riprovarci mai più. “Lui
è umano, Spike. È solo un ragazzo, l’alcool potrebbe anche ucciderlo. Stai
lontano da mio figlio e dalla mia famiglia.”
Mi
riprenderò la mia famiglia
Le parole di Booth lo fecero trasalire di nuovo e
non faticò molto per rivedere se stesso che correva per fermare Holtz poco prima
che sparisse dentro Quorthot. Connor si alzò mentre partivano i titoli di coda e
sentì il bisogno di rassicurare suo padre. Sorrise con quel suo sorriso storto,
così simile a quello di Angel e mentre aiutava Buffy a riportare gli avanzi
della cena in cucina, gli disse. “Andrà a finire bene, sicuramente ci sarà un
lieto fine. Booth non starà lì inerme, seduto sui grandini della chiesa a lungo.
Non avrà pace finché tutto non sarà finito e farà di tutto per salvare la sua
famiglia, anche se per un po’ sarà solo. Comunque, quando rivedrà Christine,
certamente lei non sarà cresciuta tantissimo. Ovunque Bones sia andata, è pur
sempre in questo mondo, non è in luogo dove il tempo scorre in modo diverso. Con
Christine parlerà di Booth, ma non le insegnerà di certo ad odiarlo. Finirà
bene, è solo finzione”
Aiutò ancora Buffy e Angel a riordinare il salone
e la cucina, poi li salutò rifugiandosi in camera sua. Buffy aveva deciso che
quella era la camera di Connor e lui si era adeguato. “Ok, vado a studiacchiare
qualcosa, ma credo che crollerò prima della fine del capitolo.
Notte.”
Angel sentì la sua porta richiudersi e solo allora
riuscì a dire sottovoce “Buonanotte, Connor”.
Non era tardissimo ..e lui la notte era
sveglissimo, come diceva spesso Buffy per farlo ridere ..era allora che dava il meglio di sé.
Angel l’abbracciò, ma per quanto sorridesse e scherzasse, non riuscì ad
ingannare Buffy. Era teso come una corda di violino e lei ne conosceva la
ragione.
- Possiamo finire domani. Disse Angel baciandola
“Mettiamo tutto nella lavastoviglie e andiamo a nanna, ricorda che l’hai
promesso” disse ancora ridendo seduttivo.
A Buffy non dispiaceva affatto il loro programma
di fine serata, ma c’era ancora qualcosa che lui doveva fare, ne era certissima.
La prese alla lontana, per rassicurarlo e altrettanto seduttiva
disse
- D’accordo, mi piace tutto, ma tu hai promesso di
raccontarmi cosa ti disse Wesley..
- Niente, giuro. Niente che ti
riguardi..
- Non ti credo. Deve essere importante invece, se
ti ha convinto a chiamarmi subito dopo..
Lui cedette e rise ricordando le parole di Wesley
mentre le raccontava a Buffy.
“Andiamo Angel, non vorrai davvero credere che mi
beva la tua storia con Nina. Sappiamo tutti e due che è destinata a finire, se
non è addirittura già finita. Ok, le vuoi bene, siete stati a letto insieme
giusto ieri, guarda caso dopo aver visto Buffy a Roma, ma.. sorpresa delle sorprese, non hai perso
l’anima. Siamo molto lontani dalla felicità perfetta o mi sbaglio? E chi non lo
sarebbe.. voglio dire.. se io potessi scegliere fra un lupo mannaro, che casualmente somiglia all’unica donna che
tu abbia mai amato, e una certa cacciatrice che casualmente è l’unica donna che tu abbia mai amato,
secondo te chi sceglierei? Nina è già storia vecchia, lo sanno tutti qui. Come
sai, alla W&H le voci corrono veloci ..e ora mi fai il santissimo favore di
chiamare Buffy e dirle quello che ti bolle dentro”
Angel ricordò che Wesley poi divenne serio e gli
parlò di Connor e del suo piano di nasconderlo a Sunnydale e gli disse anche
qualcosa altro. Parlò come parlano i condannati a morte e le sue parole lo
colpirono moltissimo. All’alba Wesley morì. Adesso era accanto a Fred per
sempre.
“Angel, non ne usciremo vivi da questo inferno, lo
sai bene. Credo che sentire Buffy sia tutto ciò che desideri in questo momento.
Lo devi a te stesso, e anche a lei. Potrebbe essere l’ultima volta che state
insieme, anche se è solo per telefono. Non credi che lei lo farebbe per
te?”
Angel si era poi rinchiuso nel suo ufficio e parlò
con Buffy a lungo. Piansero insieme ..e risero e poi ancora piansero, ma quando
Angel finì di parlare con lei, per la prima volta pensò che poteva ancora
vincere. Come sempre, Buffy era la sua forza ..e non si era sbagliato. Dopo la
telefonata entrò ancora Wesley e gli consegnò un manoscritto. Prima di uscire
disse solamente. “Questo è nel caso dovessimo farcela. Se ne uscirai vivo,
questo ti servirà sicuramente”
- Era la.. – disse Buffy
commossa.
- Si, era la traduzione della maledizione degli
zingari, rivista e corretta da Wesley. Era riuscito ad eliminare la clausola
della perfetta felicità e quello fu il suo regalo per
noi..
Prima di spegnere la luce e salire in camera,
Buffy gli porse un bicchiere di latte caldo e Angel scosse il capo con un enorme
punto di domanda sul volto. “Non è per te” Disse “Credo che nonostante il suo
udito vampirico, quel Buonanotte
appena sussurrato non l’abbia raggiunto e credo che voglia sentirselo dire forte
e chiaro”
Angel la guardò serio e per un attimo rimase in
silenzio, decidendo se era o no la cosa giusta da fare. Infine prese il
bicchiere in mano e insieme salirono le scale. Mano nella mano e la pace nel
cuore. Qualunque cosa sarebbe accaduta dopo, loro erano insieme. Null’altro
contava.