Com'è strano il destino. Un giorno ti trovi in giro per le vie di una cittadina qualsiasi di cui non sai un bel niente, senza un posto dove andare e senza una meta precisa, con la sola compagnia dei tuoi sogni...e il giorno dopo sei un membro di una delle gilde più forti di tutto il regno di Fiore.

Ti chiedi se sia davvero quello, il tuo posto. In fondo è tutto ciò che hai sempre desiderato: sei una maga degli spiriti stellari, la magia e i tuoi spiriti sono tutto quello che hai. Ma sei abbastanza, per tutto ciò che ti aspetta?

Capita che Lucy ripensi a tutto questo, di tanto in tanto. Quando finisce di scrivere un nuovo capitolo del suo romanzo e ha voglia di rilassarsi, si affaccia alla finestra della sua camera e osserva il cielo.

Quel cielo che le ricorda tanto i suoi adorati spiriti. Ci sono ancora, lì con lei, ma adesso ha anche altre cose di cui prendersi cura. Ha una famiglia e tanto amore da dare, ha delle persone che le vogliono bene e che, ne è sicura, non l'abbandoneranno mai.

Poi, pian piano, una di quelle tante sere, si volta verso il suo letto, in cui riposa, come al solito, la persona che l'ha salvata. In tutti i sensi.

Non solo durante le tante battaglie che hanno dovuto affrontare. L'ha salvata dalla sua solitudine, offrendole una spalla su cui piangere, un sorriso caldo e accogliente per rassicurarla se ne avesse avuto bisogno.

E Lucy è felice, adesso. È contenta, quando gli si distende vicino e nota quel sorriso da mascalzone che appartiene solo a lui e che non lo abbandona neanche la notte.

Ma questo non lo ammetterà mai.

Lucy si avvicina ancora di più alla sua personale fonte di calore. Riesce perfino a sentire il suo respiro lento e regolare sulla propria faccia.

Vorrebbe che momenti come quello non finissero mai. E invece si accorge, tristemente, che sono proprio quelli a trascorrere più veloci di tutti gli altri. Eppure si sa, questa è la prima regola del tempo: la felicità diminuisce la concezione temporale.

Lucy sbuffa, carezzandogli una guancia.

Pagherebbe tutto l'oro del mondo perché questo criterio venisse ribaltato.

E così si avvicina sempre un po' di più, arrivando quasi a sfiorargli le labbra con le proprie. Non è un gesto da lei, lo sa bene. Non ne avrebbe nemmeno il coraggio, sa anche questo.

Lucy non è la protagonista di uno dei tanti romanzi che adora leggere. Non ha mai sognato l'amore eterno, o un principe che venisse a salvarla e che la portasse via con sé sul suo cavallo bianco.

E sicuramente attribuire a Natsu la figura di un principe è una cosa impossibile.

Ma va bene così, perché lei non vuole tutto questo. A lei Natsu piace così, con quel suo modo di fare testardo e impulsivo, con le sue idee strampalate e i suoi ragionamenti privi di logica.

Ma neanche questo l'ammetterà mai.

Così, chiudendo gli occhi, lo bacia. Ma non sa se quello possa essere definito un vero bacio.

È solo un'azione, è solo un toccarsi reciprocamente. Ma c'è qualcosa di più.

Qualcosa come un miscuglio di emozioni che la travolge all'improvviso, che le s'infila nella testa e nello stomaco senza chiedere il permesso. E fa male. Fa tanto, tanto male.

Resta così qualche secondo, senza muovere neanche un muscolo, tanto è forte ciò che l'ha colpita in quel breve lasso di tempo. Ma è quando sente provenire dalla persona accanto a lei un debole lamento, che è costretta a voltarsi dalla parte opposta, con il cuore che ancora le martella prepotente nel petto.

Natsu apre un occhio, un po' spaesato, e poi torna a dormire in pochi attimi.

Lucy sospira, sperando di non essere sentita, con un problema in meno e, presto, con un pentimento in più.

Com'è strano il destino, pensa Lucy. Ti lega inesorabilmente ad un'altra persona, ti fa fidare di quest'ultima anche se non sai un bel niente di lei e te la fa ritrovare nel tuo letto una fredda notte d'inverno. E, senza che tu te ne accorga, tutto questo ti rende felice.

Già, tutta colpa del destino.

-Angolo autrice-

Okey, mi mancavano le Nalu. Questa è la mia giustificazione per avervi rifilato questa piccola...boh, non so neanche io come definirla. Fatto sta che avevo una voglia pazzesca di scrivere di loro due. E l'ho fatto così, ho buttato giù questa flash -perché non si può parlare nemmeno di shot xD- in un quarto d'ora, all'incirca. L'ho riletta un paio di volte e non l'ho trovata così pessima come credevo, anche se non è niente di eccezionale.

Beh, è inutile stare a ciarlare...spero che a voi sia piaciuta! :)